Interventi |
FERRERO Viviana (Vicepresidente) Passo all’interpellanza successiva, si tratta della n. meccanografico 202001541/002, i firmatari sono il Consigliere Curatella, la Consigliera Scanderebech e la Consigliera Pollicino, risponde l’Assessora Maria Lapietra al quesito: “Che fine hanno fatto i rimborsi GTT?” FERRERO Viviana (Vicepresidente) Le passo la parola. LAPIETRA Maria (Assessora) Allora, questa interpellanza riguarda appunto i rimborsi di GTT degli abbonamenti non utilizzati durante il lockdown, quindi mi viene chiesto: “Con quali tempistiche saranno attivati i rimborsi, con quali modalità i possessori di un abbonamento potranno richiedere il rimborso e quali sono le comunicazioni ufficiali di GTT e dell'Amministrazione in merito?”. Allora, ricordo che ovviamente questa interpellanza è stata fatta precedentemente quindi ricordo che dal 15 settembre GTT riconosce ai suoi abbonati un voucher per il mancato utilizzo dell’abbonamento di viaggio nel periodo del lockdown e che ad oggi sono arrivate 29.000 richieste; per quanto riguarda invece Formula, tramite Agenzia si è riusciti ad attivare il rimborso dal 24 di settembre e ad oggi ci sono 1.000 richieste. Quindi si è proceduto in questo modo, cioè tutti gli abbonati a GTT annuali con abbonamenti in corso di validità durante il periodo di lockdown e i possessori dell’abbonamento mensile di marzo 2020 hanno potuto presentare richiesta per ottenere il voucher. Le prime domande ad essere evase saranno quelle di pendolari, studenti e lavoratori che nel periodo dal 10 marzo al 17 maggio non hanno potuto utilizzare per diverse ragioni - attività sospese, lavoratori in cassa integrazione, eccetera - il proprio abbonamento; il voucher sarà disponibile nei 12 mesi successi dalla sua emissione per l’acquisto su e- commerce di altri abbonamenti di valore uguale o superiore al valore del voucher. GTT raccoglierà tutte le domande di rimborso dei clienti in attesa di eventuali ulteriori provvedimenti e/o chiarimenti ufficiali da parte del Governo Nazionale. La Regione Piemonte in questi giorni si sta interessando per avere definitiva chiarezza anche sul diritto degli abbonati non pendolari a ricevere il rimborso. Il Governo Nazionale, insieme all’obbligo di servizio per le aziende di Trasporto Pubblico Locale, nel periodo di lockdown ha emanato delle norme in relazione del - per ora parziale - riconoscimento dei mancati introiti di biglietti e abbonamenti, ed al riconoscimento dei rimborsi agli utenti. Tali disposizioni contenute nello specifico negli artt. 200 e 215 del cosiddetto “Decreto Rilancio” sono stati convertiti in legge dal Parlamento solamente lo scorso 17 luglio. GTT successivamente alla pubblicazione del decreto, anche in attesa della definitiva conversione in legge, ha confermato a più riprese ai propri clienti che chiedevano informazioni attraverso i social e il sito internet, che l’azienda avrebbe proceduto con i rimborsi e comunicato non appena disponibili le modalità per richiederli; da parte di GTT non vi è mai stato alcun dubbio sul fatto che l’indennizzo fosse dovuto, vi erano invece dubbi interpretativi della norma che era necessario sciogliere rispetto ai destinatari del provvedimento, la copertura economica e al periodo. Proprio la lettura e la complessa interpretazione del decreto sono state alla base di un lungo lavoro, in accordo con le associazioni datoriali, che consente oggi di fornire agli utenti indicazioni chiare e condivise fra le aziende a livello nazionale, permettendo a GTT, così come prevede la legge, di rimborsare i clienti. Per quanto riguarda gli abbonamenti non pendolari, sottolineiamo che tutte le domande saranno raccolte in attesa dei chiarimenti normativi e che sarà nostra cura dare riscontro ai clienti non appena il quadro normativo sarà completato. Io ricordo solo, visto che poi non mi è dato il diritto di replica, vorrei prevenire che questo è un problema a livello nazionale, quindi non è che ci sia stato ritardo da parte di GTT della città di Torino, ma a livello nazionale si è dovuta aspettare appunto questa chiarezza da parte del Ministero, e ancora siamo in attesa di una parte fondamentale, e cioè dei rimborsi per i non pendolari. A livello nazionale. La definizione delle modalità ed i destinatari del rimborso, a cui è giunta GTT, nasce quindi da un percorso complesso che è opportuno ricordare anche in ragione delle tempistiche che sono state necessarie per una sua definizione e che ai clienti in attesa di risposte concrete potrebbero essere apparse lunghe. Va evidenziato che nei mesi successivi al lockdown GTT ha ricevuto oltre 13.000 richieste di rimborso, la maggior parte dei clienti ha scritto all’indirizzo e-mail GTT tramite il form del sito internet. È prassi di GTT rispondere puntualmente ai clienti, ma in ragione del considerevole numero di richieste e della difficoltà materiale di dare riscontro puntuale a tutti e della natura interlocutoria della risposta che era possibile fornire sino all’inizio di settembre, GTT ha optato per tenere informati i clienti sui propri canali di comunicazione al pubblico, in particolare il sito e la pagina Facebook. Per il mese di settembre 2020, GTT ha previsto un’ulteriore agevolazione per gli studenti e le loro famiglie, comprendendo le loro difficoltà a programmare l’attività scolastica di settembre 2020; a partire dal 15 agosto, gli studenti hanno potuto acquistare l’abbonamento mensile di settembre - mensile under 26 - al prezzo promozionale di 22 euro al posto di 25. Questa tariffa che corrisponde al valore di un dodicesimo del costo dell’abbonamento annuale ordinario under 26 offre l’opportunità di rimandare di un mese l’acquisto dell’abbonamento annuale, senza incrementare per questo motivo le spese sostenute. A partire dal mese di ottobre 2020, chiarita la situazione scolastica, gli studenti potranno acquistare l’abbonamento annuale utilizzando il voucher per intero. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Assessora Lapietra. Passo la parola al Consigliere Curatella, che ne ha facoltà per cinque minuti, grazie. CURATELLA Cataldo Grazie, Assessora. Come prima, le chiedo se può darmi la nota che ha letto. Allora, qui ci sono alcune tematiche associate a questo: allora 1) dal punto di vista della comunicazione, fino al 15 settembre, a parte uno scarno comunicato comparso ad agosto tra le notizie del sito GTT, mancava ogni informazione e molti cittadini mi hanno contattato perché non sapevano cosa stava succedendo, dovevano scrivere su Facebook, via WhatsApp, via mail a GTT, e a volte non ricevevano nessun tipo di risposta, e quindi fino al 15 settembre c’è stato un problema legato alla comunicazione; adesso, finalmente è stata creata una sezione, anche semplice da ritrovare partendo dalla homepage, quindi c’è stato un primo problema legato alla comunicazione sul “Quando ci sarebbero arrivati i rimborsi, in che modo?” e via dicendo. Secondo aspetto: io voglio ricordare che comunque in Italia, partendo anche dalla normativa europea, c’è il diritto dei passeggeri a ottenere il rimborso sotto forma di denaro, sotto forma di voucher nel momento in cui per cause non legate a se stessi, quindi per cause di forza maggiore, vi è un impedimento oggettivo all’utilizzo dei mezzi pubblici e ci sono dei disservizi, e quindi mi chiedo come mai dobbiamo aspettare che nasca un provvedimento a livello nazionale, ma soprattutto che tale provvedimento sia soltanto sotto l’aspetto del voucher. Perché, cosa succede se un lavoratore che era a tempo determinato, aveva preso l’abbonamento per poter andare sul luogo di lavoro, ad esempio un negozio di abbigliamento, lockdown, attività chiusa, non deve più andare a lavorare, l’effetto del lockdown è anche che perde il lavoro perché magari l’attività chiude o il gestore decide di ridimensionare il numero di risorse; questa persona ha diritto o non ha diritto al rimborso? Perché nella procedura presente non si capisce se il lavoratore nelle indicazioni che deve riportare - poi arriviamo anche a che cosa deve riportare - sono relative a: dove lavorava, a cosa fa adesso, se era studente e adesso lo è ancora o non lo è più, se era lavoratore e ora non lo è più, se ha cambiato figura, perché questo aspetto non è chiaro. Cosa succede se ha lasciato Torino, perché magari ha trovato lavoro in un’altra regione? Riceve il rimborso in denaro? Cosa succede se non riesce ad usufruire del voucher nel periodo di 12 mesi che sono stati previsti? Riceve il rimborso in denaro? Perché il diritto del passeggero, normativa italiana, prevede che se a valle del periodo di utilizzo del voucher non è stato possibile usufruirne, deve essere dato il rimborso in denaro, questo aspetto c’è o non c’è? Questo aspetto non l’ho visto considerato. Numero uno. Numero due, molti cittadini, giustamente secondo me, si sono lamentati della procedura da fare sul sito della GTT, e io ho cercato di capire cosa hanno fatto altre Amministrazioni, altri gestori del servizio pubblico a Milano, a Firenze, a Genova, a Roma; GTT chiede al lavoratore, ad esempio, che vuole fare la richiesta di rimborso di fornire il codice ATECO della sua azienda, dell’azienda dove lavora. Sfido a chiedere a qualunque lavoratore, ma anche all’imprenditore, se conosce il codice ATECO della propria attività, lo conoscono normalmente i commercialisti perché è una cosa che si utilizza solo in fase di certificazione dei redditi; molti lavoratori, molti imprenditori, molti gestori di imprese non conoscono il proprio codice ATECO. Io sono andato a vedere su Milano, su Firenze, su Roma, nessun altro chiede il codice ATECO. ATAF non lo chiede, ATAC non lo chiede, ATM a Milano non lo chiede, chiedono il nome dell’azienda e dove si trova l’azienda, punto. Perché chiediamo il codice ATECO, che vuol dire aggiungere problematiche su problematiche? Altro aspetto, la documentazione: tutti i gestori - tranne GTT - si limitano a chiedere il numero seriale, il codice della propria tessera di abbonamento e il tipo di abbonamento, punto, facendo anche sul loro sito la verifica istantanea se quel codice tessera è associato a quella persona che si è iscritta. No, a Torino siamo diversi, dobbiamo fare i primi della classe. Si inserisce il codice seriale della tessera, tipo di abbonamento, tutti i propri dati, dopodiché bisogna fornire: scansione del documento di identità fronte, poi documento di identità retro, poi scansione della carta bip e poi la scansione dello scontrino che magari in questi mesi essendo uno scontrino stampato su carta termica si è perso, non si riesce a leggere più. GTT è l’unica in tutta Italia che richiede questi quattro documenti. Qualcuno, tipo in Emilia-Romagna, chiede la carta di identità, la foto della carta di identità, punto. Nessuno richiede di avere fronte retro, nessuno richiede la scansione della propria tessera di abbonamento; se io metto un codice che prendo dalla mia tessera, Milano addirittura mette un fac-simile della tessera per far capire qual è il codice, molti cittadini non sanno neanche qual è il codice della propria tessera, perché non c’è scritto da nessuna parte dove andarlo a trovare, bisogna informarsi per capirlo; a Milano hanno fatto un’immagine per dire: “Questo è il codice che mi devi inserire”, ma nel momento in cui l’ho inserito e ho verificato che è valido, siccome nei database di GTT io so: quale abbonamento aveva, se non l’ha usato, dove l’ha usato, perché devo ulteriormente complicarmi per certificare che veramente ha in mano quel codice? È a nome mio, GTT lo sa. Stiamo inutilmente complicando una procedura che altre Amministrazioni... io chiedo di andare a vedere il modulo di richiesta di Genova, quello di Firenze, sono semplici perché è un’autocertificazione con il codice di verifica, con il codice verificato dell’abbonamento. Cioè, stiamo complicando la vita a persone che sono state in un periodo di crisi, che hanno bisogno di quel... FERRERO Viviana (Vicepresidente) Concluda, grazie. CURATELLA Cataldo ... di quel rimborso, e che poi magari sono state costrette a comprare l’abbonamento quando non c’erano ancora notizie sul rimborso, tipo sui Formula, sugli studenti. Cioè, stiamo veramente complicando la vita, ma perché facciamo questo? Perché ci vogliamo del male? Anzi, perché vogliamo del male ai cittadini? Solo GTT sta facendo questo, ha preparato una procedura così pesante senza tener conto che comunque i dati ce li ha tutti GTT, perché non seguire l’esempio di altre Amministrazioni? Milano, Firenze, Roma, Genova, scegliete l’Amministrazione che più vi piace, ma almeno evitiamo inutilmente... FERRERO Viviana (Vicepresidente) Concluda, per favore. CURATELLA Cataldo Concludo Presidente, Inutilmente di tartassare i cittadini con delle procedure burocraticamente (incomprensibile), forse piace la burocrazia ma cerchiamo di snellirla, snelliamola. Grazie. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Consigliere Curatella. |