Interventi |
FERRERO Viviana (Vicepresidente) Passiamo all’interpellanza successiva, si tratta della n. meccanografico 202001418/002, presentatori sono i Consiglieri Curatella, Pollicino, Scanderebech e Lubatti, risponde sempre l’Assessora Lapietra a: “Annunciate 400 colonnine di ricarica entro l’estate 2020. Dove sono finite?” FERRERO Viviana (Vicepresidente) Le passo subito la parola, grazie. LAPIETRA Maria (Assessora) Sì, questa interpellanza riguarda l’installazione di colonnine di ricarica nella Città di Torino, quindi viene chiesto: “Quali e quante installazioni di ricarica alla data odierna siano state rispettivamente completate, collaudate e rese disponibili all'uso pubblico per i cittadini”; 2) e “quali siano le tempistiche per l'avvio dei lavori di installazione delle rimanenti infrastrutture rispettando la scadenza annunciata dell’estate 2020”. Allora, ad oggi la situazione è questa, quindi i progettisti degli operatori (incomprensibile) al momento hanno presentato 165 progetti su 400 annunciati; di questi, 165... il tavolo tecnico gestito dalla direzione della mobilità ne ha approvati 111, mentre per 54 è stata fatta richiesta di modifiche. Dei 111 progetti approvati dal tavolo tecnico, i progettisti e gli operatori hanno inoltrato richiesta di permesso in precario per 83 di questi 111. L’ufficio permessi in precario ne ha autorizzati 53. Da inizio agosto sono iniziati i lavori di installazione e di questi 53 al momento sono state installate 37 colonnine di ricarica. Mi viene chiesto, inoltre: “Se e quale riprogrammazione delle attività è stata eventualmente apportata per effetto dell'emergenza Covid”. Allora, l’emergenza Covid ha di fatto impedito sia la fase di progettazione, vista l’impossibilità di effettuare rilievi sul sito, sia la fase di realizzazione; al momento il Comune ha prorogato il termine per la presentazione dei progetti al 15 di ottobre. La programmazione degli interventi risulta al momento molto fluida poiché l’alto tasso di bocciatura dei progetti da parte del tavolo tecnico rende di fatto necessario riprogrammare le attività di continuo. Tenuto conto delle necessità di far esaminare i progetti al tavolo tecnico nell’ipotetico caso in cui non siano state rilevate problematiche, è possibile che l’iter autorizzativo da parte del tavolo possa terminare il 30 di novembre. Come ultimo punto mi viene chiesto: “Se, nonostante l'emergenza Covid-19, tutte le pratiche autorizzative rimanenti siano state completate o, in caso contrario, quali impedimenti ci siano stati”. Le attività autorizzative sono continuate per tutto il periodo del lockdown durante il quale si sono svolti 10 tavoli tecnici ed esaminati 141 progetti; tuttavia, l’impossibilità di gestire in maniera efficace un processo di confronto per tutti e 40 gli enti della società membri del tavolo tecnico ha reso necessario un processo di esame delle pratiche differito che aggiunge tempi necessari all’esame delle pratiche e alla definizione dei pareri, al momento stimabile in tre settimane. Nonostante ciò, per alcuni membri del tavolo tecnico, è stato difficile rispettare i termini di consegna dei pareri e sono stati necessari diversi solleciti; all’attività di esame dei progetti da parte del tavolo tecnico occorre aggiungere inoltre l’attività di verifica delle problematiche emerse e l’identificazione di possibili soluzioni che necessitano di ulteriore tempo. Grazie. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Assessora Lapietra. Passo la parola al Consigliere Curatella, che ne ha facoltà per cinque minuti. CURATELLA Cataldo Sì, grazie Assessora per la risposta, chiederei di avere la nota che ha letto adesso in Aula. Ecco, noi ci eravamo lasciati a febbraio, precisamente il 10 febbraio, in cui eravamo fermi a due autorizzazioni già date e circa 42 progetti annunciati, e una delle problematiche che i diversi operatori - quindi Enel X, IrenGO, Be Charge, (incomprensibile), eccetera - avevano fatto presente, ma già all’epoca, erano le problematiche legate alle autorizzazioni alle attività sul suolo pubblico, comunque alle autorizzazioni da parte della Città di Torino, e nella risposta che lei mi ha dato mi parla di un alto tasso di bocciatura dei progetti, sarebbe utile capire il perché c’è questo alto tasso di bocciatura dei progetti, perché quest’attività di installazione di colonnine elettriche sulla città nasceva da un bando che era stato predisposto dalla Città di Torino a settembre del 2018 che doveva andare nell’ottica di favorire le attività di installazione, semplificare le procedure burocratiche di autorizzazione, permettere di poter gestire progetti con un iter più rapido, che non vuol dire farli passare avanti senza nessun tipo di analisi, di valutazione tecnica, ma consentire di poter snellire le procedure. E invece arriviamo ancora ad una situazione in cui sarebbe utile capire il perché di questo alto tasso di bocciatura. Mi fa piacere sapere che rispetto alle 20 postazioni già predisposte, di cui si leggeva in un articolo di inizio settembre, adesso, in questi ultimi giorni siamo arrivati alle 37. Mi interesserebbe capire come mai in questo periodo 165 progetti presentati su 400; le aziende quali problematiche hanno avuto? Nel senso che: noi arriviamo da un bando che è durato un anno in cui sono state fatte avanti tutte le proposte di progettazione, il bando si è chiuso a ottobre del 2019, siamo a ottobre 2020, lasciamo perdere i mesi di lockdown, dalle informazioni che lei ci aveva dato a inizio anno, il 10 febbraio, ci diceva che comunque entro marzo sarebbero arrivati altri circa 200 progetti, perché questa è un dichiarazione che lei aveva fatto in Aula, io mi sono stampato il testo della sua risposta di febbraio, che avrebbero proposto i vari operatori; invece qua arriviamo a solo 165 progetti degli oltre 200 che erano previsti nella risposta in un periodo - marzo - in cui si era appena partiti con l’aspetto del lockdown, quindi la parte delle attività che erano in corso erano già in fase avanzata, probabilmente mi aspetto che per quei circa 200 progetti che dovevano essere presentati alla Città in marzo 2020 fosse rimasta solo la parte legata alla documentazione, fossero rimaste poche attività legate a dei sopralluoghi da fare in loco. Quindi mi chiedo come mai da quei 200 circa che erano arrivati nella sua risposta che aveva dato a febbraio ci siamo ridotti a solo 165; e la cosa un po’ mi preoccupa, di questa lentezza nell’andare avanti, perché con il recente Decreto semplificazioni, e lei lo sa certamente meglio di me, si è arrivati ad una semplificazione ulteriore della burocrazia e si stima con il Decreto semplificazioni di poter arrivare in ogni Comune ad avere una colonnina di ricarica ogni 1.000 abitanti, quindi su Torino dovremmo arrivare a poco meno di 1.000 colonnine, e uno degli scopi del Decreto semplificazioni in relazione all’installazione delle colonnine elettriche ad uso pubblico all’interno delle città è rappresentata appunto dal semplificare e rendere più agile tutta la procedura di autorizzazione, di installazione, quindi mi chiedo: la Città di Torino ci mette un anno, anzi due se partiamo da quando è partito il bando, per poter avere finalmente 37 colonnine e non sappiamo ancora delle 394, le altre 320 quando le avremo? Non c’è una tempistica; e mi preoccupa ancor di più soprattutto, ma è tema di un’altra interpellanza che discuteremo se non oggi, la prossima volta, tutto l’annuncio che ha fatto Bolloré in relazione al servizio di car sharing presente su Torino con Blue Car che ha abbandonato tale servizio. Cosa succederà alle circa poco meno di 300 colonnine di Bluetorino presenti sulla città? Da una dichiarazione che era stata fatta a inizio agosto, sembrerebbe che si stia pensando di darle ai privati tali colonnine, oltretutto quel servizio oltre a dare un servizio di ricarica pubblica per le auto private, si pensava, l’Amministrazione, questa è una dichiarazione dell’Assessora... FERRERO Viviana (Vicepresidente) Concluda, grazie. CURATELLA Cataldo ... ho concluso Presidente, è una dichiarazione dell’Assessore, si pensava di dare a Bluetorino la gestione di tutta anche la ricarica elettrica del mondo dell’e-bike, cargo elettrici, quindi tutto quello mondo che attualmente è al di fuori della (incomprensibile) di ricarica elettrica; cosa succederà in quell’ottica? Siamo molto lenti nell’autorizzare nuove installazioni su suolo pubblico, è la Città che vuole andare verso l’innovazione, Fiat ha fatto l’annuncio che con la 500 elettrica riempirà finalmente, dopo anni, gli stabilimenti, torneranno a lavorare gli operai, almeno nelle creazioni Fiat, e la Città è una delle più lente nell’installazione delle colonnine elettriche? È superata da città, e qui concludo veramente, come Brescia, Trento e Bolzano che come numero di abitanti sono molto inferiori alla città di Torino, come è possibile che si riesca in quelle città a lavorare sull’innovazione quando Torino, che vuole essere la capitale dell’innovazione con quello che dichiara da secoli la Sindaca, l’ex Assessore Pisano e l’attuale Ministero, e siamo ancora al punto in cui non riusciamo ad installare 394 colonnine elettriche dopo due anni. Grazie, Assessore. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Consigliere Curatella. |