Interventi |
PETRARULO Raffaele Risposta perfetta. Perché perfetta? Perché ha delineato - e qui devo darle atto - quelli che sono, chi fa cosa e perché, e perché succede. Perché succede? Perché c’è sempre il solito discorso del gioco delle tre carte. Mi spiego meglio: se Torino è una delle città, per fortuna, con la più alta superficie di verde, di sicuro è una delle città d’Italia che ha il più grosso, quindi, quantitativo di fogliame che si riversa sulle strade. Quindi la matematica non è un’opinione, quindi questo ci va a nostro favore. Se tutto quello che sono i fogliami o i rifiuti non vengono spazzati in una maniera immediata, che a volte non è possibile, ma a volte potrebbe esserlo, perché i capitolati sono sempre al massimo ribasso e quindi abbiamo sempre tagli... veda i tagli dell’erba della curva delle Cento Lire, una volta all’anno, quindi fa capire cosa significa, se non vengono effettuati, è logico che queste foglie stanno sul sedime stradale. È logico che è anche l’eccezionalità dei temporali, ma senza quell’eccezionalità - è successo anche in anni addietro con la pioggia normale -, le foglie, o tutto quello che è, vanno ad ostruire tutto quello che è il canale delle caditoie. Oggi è vero che non si può fare il programma di tutto, è dal 2001 Assessore Unia, quindi me lo ricordo, ero Consigliere in Circoscrizione 6, la domanda che faccio oggi la feci già allora, abbiamo un piano di intervento che costa caro, abbiamo un tot per anno per andare a fare. Ma le faccio un esempio, per fare un esempio molto pratico: in corso Svizzera angolo corso Racconigi c’è una caditoia, è stata disotturata tre volte nell’arco di due-tre mesi. Quindi è logico che sono tanti gli interventi, ma a questo punto uno deve anche ragionare un po’ a monte, è come se uno ha una malattia e tutte le volte gli danno l’Aspirina. No! Dopo un po’ devi dire anche: “La cura non è l’Aspirina”, c’è qualcos’altro che non funziona. Quando io proposi - gliel’ho detto anche a lei - che su queste benedette caditoie o su quelle nuove si copino un po’ i Paesi stranieri, in Francia usano mettere delle griglie a maglie strette sopra le caditoie, in modo che è vero che le foglie vanno a finire sopra, ma la spazzatrice le può togliere, ma non vanno ad ostruire il canale; è vero anche che quel canale che non viene ostruito non viene poi pagato a chi deve fare la disotturazione; è vero anche che risparmieremmo molto di più, ma sono così intelligente io, che faccio il commercialista, a fare l’ingegnere, o gli ingegneri non arrivano a dove fa il commercialista Petrarulo? Perché se la caditoia fa entrare le foglie, la caditoia si occupa, si intasa, cioè non credo di essere intelligente, anzi, tutt’altro, perché chi fa politica secondo me no lo è, e io sono il primo, ma se questo è il problema, c’è qualcosa che non va a monte. Assessore Unia, noi oggi lasceremo questo mandato fra qualche mese, ma il problema sarà sempre ricorrente; quindi o noi.., quindi chiederò una Commissione e io spero che lei poi porti qualcuno e ci dica. La SMAT - su questo devo essere sincero -, la SMAT, interpellata un paio di volte, due- tre volte su cose più importanti, è venuta e ha fatto il suo mestiere, quindi su questo è vero, interviene quando viene chiamata; però attenzione, deve essere una tantum, perché quel tombino che è collettore di tante foglie, tu lo sbrogli oggi, l’ho detto, in corso Svizzera angolo corso Racconigi, quindi le faccio un esempio di uno, ma ce ne sono 5.000, questo qui tre volte nel giro di sei-sette mesi, o corso Francia, non si porta perché ogni volta l’intervento viene pagato. Penso che mettere una griglia o cambiare la caditoia, la paghiamo una volta ma è un investimento, no? Facendo il commercialista, fai un investimento che programmi per gli anni, è un investimento che funziona. Se io invece ogni volta, tutte le volte vado lì e faccio il taccone, dopo un po’ questo non solo non ho fatto nulla, ma mi trovo con gli allagamenti e con quello che succede, che portano poi, attenzione, a quella che è l’insicurezza della zona per i passanti, per le macchine e per altro, perché poi gli incidenti che avvengono, avvengono “per colpa di...”, per colpa di quello che succede. Sicuramente, nella concertazione lei, Assessore Unia, è capace di andare a cercare, quindi, chi sono gli interlocutori. È logico che senza soldi nessuno fa niente, però attenzione, gli investimenti sono un capitolo di spesa diverso da quella che è la spesa corrente. Quindi, investiamo nelle caditoie per cambiare il modo di come sono conformate, voglio fare l’ingegnere oggi: cambiamo la conformazione, non vanno bene perché si otturano. Quindi, cominciamo a fare come fanno in Francia e come fanno in Spagna, o il letto d’asino, oppure fare direttamente quindi queste griglie che non fanno entrare la sporcizia all’interno, entra l’acqua ma non entra la sporcizia. Stia sicuro che non sbaglio. E se qualcuno mi dice diversamente, è parimenti dell’intervento tra il costo della griglia e quello che viene fatto con la disotturazione, voglio vedere se poi non costa; poi SMAT interviene, naturalmente - come sta intervenendo spesso, l’ho visto - nei posti più cruciali, sottopassaggi, grandi corsi, grandi posti che sono di pericolo, ma quello lo può fare. Però Assessore Unia, anche lei, che non è stupido, come il sottoscritto, capisce che quello che sto dicendo è una cosa che si può fare, però in politica le cose intelligenti, le cose furbe io penso che nessuno ha interesse a farle, perché se no non avremmo fatto neanche il Referendum adesso, l’avremmo fatto già 20 anni fa il taglio dei Parlamentari (incomprensibile), cioè tutto quello che viene detto oggi, populismo, demagogia, non è questo, è populismo chi non vuole poi perpetrare questi interventi. E a questo punto la domanda è: perché non vogliono farli? Ai posteri l’ardua sentenza, ai più furbi capiscono quello che voglio dire. Grazie. |