Interventi |
CURATELLA Cataldo Grazie, Presidente. Allora, io ho presentato questa interpellanza insieme a quella che abbiamo discusso la settimana scorsa e chiederei anche su questa di poter avere il testo che ha letto l’Assessore, perché comunque il tema dei derivati è un tema centrale per la Città di Torino. All’ultimo Bilancio approvato, quindi a fine dicembre, cubano circa 520 milioni di euro, almeno questo è l’ammontare relativo ai derivati, di cui la parte stimata di mark to market negativa è circa 112 milioni, poco più di 112 milioni. E parliamo di una cosa: è vero, è un qualcosa di potenziale, ma il fatto che sia negativo vuol dire che la Città sarebbe in perdita di 112 milioni, infatti a Bilancio, nel caso in cui il derivato dovesse essere venduto o comunque dovesse essere chiesto l’annullamento, e infatti a Bilancio è previsto... c’è un fondo apposito di accantonamento che nel prossimo triennio, nella parte delle stime dell’ultimo Bilancio, cuba per quasi due milioni e mezzo su tre anni. Noi, quindi, arriviamo in una situazione in cui non solo la Città ha tutta una serie di problematiche dovute a debiti pregressi, c’è tutto il tema dei derivati, c’è il tema del Covid che ha creato ulteriori squilibri dal punto di vista finanziario e ho presentato questa interpellanza perché non è chiaro, e infatti anche nella risposta viene rimandato a questa società, la Finance Active, ma quali sono i criteri di valutazione base che vengono adottati? Ad esempio, mi si veniva a dire che i dati di mercato utilizzati sono quelli comunicati dalle banche e poi fa un raffronto. Ma di questi dati all’interno del mark to market sono comprese o no le commissioni bancarie che normalmente le banche nascondono all’interno della valutazione del mark to market? È stata fatta una valutazione di questo genere? E infatti è il motivo per cui io chiedevo: chi se ne occupa? Sulla base di quali dati? Quali sono i criteri che vengono utilizzati? E soprattutto le fonti, non basta... capisco la banca, la London Stock Exchange; abbiamo garanzia, anche tenendo in conto tutte le leggi dello Stato di cui parlava l’Assessore, che non ci sia nessun conflitto di interesse, nessun legame, ad esempio, con (incomprensibile) di Londra o con altri sistemi? Noi sulla base di che cosa, diciamo...? È sufficiente che uno dica: “Okay, è considerata indipendente”? Quindi, ci sono alcune informazioni che secondo me andrebbero approfondite, anche perché il tema dei derivati doveva essere un tema centrale in questa Amministrazione, però, come già detto anche la settimana scorsa - e ho letto poi la risposta che l’Assessore mi aveva girato -, siamo lenti, non abbiamo ancora fatto nulla, dopo quattro anni ci troviamo ancora con una situazione che per fortuna è arrivata questa sentenza della Cassazione, che almeno dà un po’ di margine di possibilità all’Amministrazione di agire, ma non si riesce a comprendere, anche dalla risposta di oggi, se facciamo semplicemente i passacarte, okay, ci dice la Finance Active, così, facciamo così, o se cerchiamo di approfondire e di andare anche in un’ottica innovativa su questo tema. Quindi non mi reputo soddisfatto della risposta. Come avevo già fatto per la settimana scorsa sull’altra interpellanza, chiederò in Commissione di avere un approfondimento. Grazie, Presidente. |