Interventi |
GRIPPO Maria Grazia Sì, grazie, Presidente. Racconterò una storia che faticherete a credere. Nella riunione del Gruppo di oggi, il Capogruppo, quando preparava i lavori dell’Aula, in un rarissimo momento di ingenuità diceva: “Non è possibile che la Maggioranza non accetti un emendamento di questo genere”, ed in effetti le argomentazioni che portava il Capogruppo Lo Russo erano tutte argomentazioni di merito, che mi spiace che non siano state affatto colte, io non lo so se non le ha presentate bene, come le ha presentate bene a noi durante l’incontro, ma erano tutte argomentazioni di merito che facevano ben sperare che almeno una pandemia mondiale avesse consigliato di abbandonare l’approccio ideologico che su determinate tematiche ha tenuto questa Maggioranza e quest’Amministrazione dall’inizio della Legislatura. Però ho colto, dalle parole dell’esponente di maggioranza che è intervenuto, che queste motivazioni di merito non sono assolutamente arrivate. Io ci riprovo, Presidente, perché una volta tanto il tema non è: “Vi piace la ZTL pedaggiata? Sì? No? Vi piace la ZTL com’è adesso? Si? No?” Il tema è: “Abbiamo a disposizione...”. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Prego, Segretario? No, pensavo ce l’avesse con me. Le chiedo scusa. Dicevo, abbiamo a disposizione un gruzzoletto non indifferente, che c’è l’intenzione di destinare alla viabilità largamente detta..., alla mobilità, chiedo scusa, largamente detta, in un momento storico che è tutt’altro che comune e, a meno che le motivazioni Covid non siano meschinamente utilizzate solo come alibi, io credo sia da riconoscere come un valore quello che, non il Capogruppo Lo Russo, ma l’unico esponente di Maggioranza che sin qui è intervenuto, ha illustrato. Ovvero, la situazione, per come l’abbiamo conosciuta, ha portato un’accelerazione al cambiamento, ben venga, siamo disponibili a guardare la realtà per quella che è, e non a mistificarla, senza farne una questione di giudizio di valore. C’è stata un’accelerazione al cambiamento, che viene apprezzata da parte della Maggioranza. Si va verso un cambio di modello e questo non lo certifichiamo noi, lo certifica la forza di maggioranza che governa la Città. La domanda semplicemente è: ma perché, nel momento in cui abbiamo delle risorse, su questa accelerazione del cambiamento, su questo cambio di modello non investiamo? Perché continuiamo a investire in politiche sostanzialmente punitive, in un momento in cui non abbiamo ancora compreso come, sì, spiegava il Capogruppo Lo Russo, quale sarà la trasformazione della mobilità urbana a seguito di un evento, che speriamo di non rivivere mai più, perlomeno nel corso dell’esistenza che ancora ci aspetta? Ora, quello che è richiesto da questo emendamento, che va in una direzione che dovrebbe esservi del tutto familiare e che ha generato ottimismo persino nel cinico Capogruppo Lo Russo, il tema dell’emendamento, che va, appunto, in questa direzione, dovrebbe esservi particolarmente familiare e particolarmente caro. Quindi, io mi sarei aspettata perlomeno un giudizio sul: “No, non utilizziamo queste risorse adesso, perché ci importa di più accelerare sull’alternativa alla ZTL pedaggiata, per come era stata pensata in una prima fase”, però perlomeno sappiamo che quello è l’obiettivo su tutto e che il Covid è stato soltanto utilizzato come un pretesto per cambiare la rotta e far rientrare dalla finestra quello che, per ragioni diverse non spiegate da un punto di vista amministrativo, era uscito dalla porta”. Noi insistiamo sul fatto che, nel momento in cui ci si chiede di fare delle valutazioni, in un tempo di vacche magre, su un contesto, che è un contesto che fotografiamo allo stesso modo, noi facciamo una valutazione di investimento sull’esistente e quindi sulla sostenibilità dell’utilizzo di mezzi alternativi all’auto, sulla realizzazione di pedonalizzazioni che diano anche meno problemi di quelle che, anche insieme, in un qualche modo, abbiamo fatto nel corso di questo tempo, quindi credendo in una convergenza di intenzioni che, in un qualche modo, sono state per voi una bandiera. Ripeto, venite a dirci: “No, piuttosto che lavorare su politiche di tipo costruttivo, noi preferiamo lavorare su politiche di tipo punitivo, perché ci importa di più”, ed è questo l’ultimo segno che lasceremo alla città, nonostante determinati segnali che sono arrivati sul piano politico, nonostante quello che è successo al tessuto sociale, produttivo e più in generale dei lavoratori, va bene, lo accetto, ma non mescoliamo le carte dicendo: “L’emendamento Lo Russo-Foglietta, sostenuto da tutto il Gruppo del Partito Democratico, è di nuovo un modo per neutralizzare il progetto bis di Torino Centro Aperto”, perché questo non è, perché nei fatti questo non è. Si chiede oggi, avendo una disponibilità di risorse, di fare un investimento su quel cambiamento che si sta accelerando, per accelerarlo ulteriormente e su quel cambio di modello che viene giudicato positivamente, se siete sinceri, se quello che dite ha, in effetti, un fondo di verità, si chiede di scommetterci sopra, di essere conseguenti, coerenti e quindi di seguire un tracciato che porti a dei risultati che siano dei risultati concreti. Perché, credetemi, investiti in questa maniera, un milione e mezzo daranno dei risultati che al termine della legislatura saranno visibili, per come ve lo stiamo proponendo. Voi sapete bene che c’è il grosso rischio che, per come intendete investirli, con l’acquisto delle telecamere e l’avvio di una rivoluzione che vi siete resi conto che non riuscivate a gestire nella prima versione, c’è il rischio che non riusciate a gestirla neanche nella seconda. Vi si chiede soltanto di interrogarvi sull’eredità che riuscirete e insieme riusciremo a lasciare al termine di questo mandato e, in seconda battuta, di essere sinceri rispetto alla possibilità, avendo risorse in tasca, di dove volete intervenire. Grazie. |