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Estratto dal verbale della seduta di Mercoledì 23 Settembre 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 22
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2020-01703
BILANCIO DI PREVISIONE FINANZIARIO 2020/2022. VARIAZIONI. IX PROVVEDIMENTO.
Interventi
GRIPPO Maria Grazia
Sì, grazie, Presidente. Racconterò una storia che faticherete a credere. Nella riunione del
Gruppo di oggi, il Capogruppo, quando preparava i lavori dell’Aula, in un rarissimo
momento di ingenuità diceva: “Non è possibile che la Maggioranza non accetti un
emendamento di questo genere”, ed in effetti le argomentazioni che portava il
Capogruppo Lo Russo erano tutte argomentazioni di merito, che mi spiace che non
siano state affatto colte, io non lo so se non le ha presentate bene, come le ha presentate
bene a noi durante l’incontro, ma erano tutte argomentazioni di merito che facevano ben
sperare che almeno una pandemia mondiale avesse consigliato di abbandonare
l’approccio ideologico che su determinate tematiche ha tenuto questa Maggioranza e
quest’Amministrazione dall’inizio della Legislatura. Però ho colto, dalle parole
dell’esponente di maggioranza che è intervenuto, che queste motivazioni di merito non
sono assolutamente arrivate. Io ci riprovo, Presidente, perché una volta tanto il tema non
è: “Vi piace la ZTL pedaggiata? Sì? No? Vi piace la ZTL com’è adesso? Si? No?” Il
tema è: “Abbiamo a disposizione...”. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Prego,
Segretario? No, pensavo ce l’avesse con me. Le chiedo scusa. Dicevo, abbiamo a
disposizione un gruzzoletto non indifferente, che c’è l’intenzione di destinare alla
viabilità largamente detta..., alla mobilità, chiedo scusa, largamente detta, in un
momento storico che è tutt’altro che comune e, a meno che le motivazioni Covid non
siano meschinamente utilizzate solo come alibi, io credo sia da riconoscere come un
valore quello che, non il Capogruppo Lo Russo, ma l’unico esponente di Maggioranza
che sin qui è intervenuto, ha illustrato. Ovvero, la situazione, per come l’abbiamo
conosciuta, ha portato un’accelerazione al cambiamento, ben venga, siamo disponibili a
guardare la realtà per quella che è, e non a mistificarla, senza farne una questione di
giudizio di valore. C’è stata un’accelerazione al cambiamento, che viene apprezzata da
parte della Maggioranza. Si va verso un cambio di modello e questo non lo
certifichiamo noi, lo certifica la forza di maggioranza che governa la Città. La domanda
semplicemente è: ma perché, nel momento in cui abbiamo delle risorse, su questa
accelerazione del cambiamento, su questo cambio di modello non investiamo? Perché
continuiamo a investire in politiche sostanzialmente punitive, in un momento in cui non
abbiamo ancora compreso come, sì, spiegava il Capogruppo Lo Russo, quale sarà la
trasformazione della mobilità urbana a seguito di un evento, che speriamo di non
rivivere mai più, perlomeno nel corso dell’esistenza che ancora ci aspetta? Ora, quello
che è richiesto da questo emendamento, che va in una direzione che dovrebbe esservi
del tutto familiare e che ha generato ottimismo persino nel cinico Capogruppo Lo
Russo, il tema dell’emendamento, che va, appunto, in questa direzione, dovrebbe
esservi particolarmente familiare e particolarmente caro. Quindi, io mi sarei aspettata
perlomeno un giudizio sul: “No, non utilizziamo queste risorse adesso, perché ci
importa di più accelerare sull’alternativa alla ZTL pedaggiata, per come era stata
pensata in una prima fase”, però perlomeno sappiamo che quello è l’obiettivo su tutto e
che il Covid è stato soltanto utilizzato come un pretesto per cambiare la rotta e far
rientrare dalla finestra quello che, per ragioni diverse non spiegate da un punto di vista
amministrativo, era uscito dalla porta”. Noi insistiamo sul fatto che, nel momento in cui
ci si chiede di fare delle valutazioni, in un tempo di vacche magre, su un contesto, che è
un contesto che fotografiamo allo stesso modo, noi facciamo una valutazione di
investimento sull’esistente e quindi sulla sostenibilità dell’utilizzo di mezzi alternativi
all’auto, sulla realizzazione di pedonalizzazioni che diano anche meno problemi di
quelle che, anche insieme, in un qualche modo, abbiamo fatto nel corso di questo
tempo, quindi credendo in una convergenza di intenzioni che, in un qualche modo, sono
state per voi una bandiera. Ripeto, venite a dirci: “No, piuttosto che lavorare su politiche
di tipo costruttivo, noi preferiamo lavorare su politiche di tipo punitivo, perché ci
importa di più”, ed è questo l’ultimo segno che lasceremo alla città, nonostante
determinati segnali che sono arrivati sul piano politico, nonostante quello che è successo
al tessuto sociale, produttivo e più in generale dei lavoratori, va bene, lo accetto, ma non
mescoliamo le carte dicendo: “L’emendamento Lo Russo-Foglietta, sostenuto da tutto il
Gruppo del Partito Democratico, è di nuovo un modo per neutralizzare il progetto bis di
Torino Centro Aperto”, perché questo non è, perché nei fatti questo non è. Si chiede
oggi, avendo una disponibilità di risorse, di fare un investimento su quel cambiamento
che si sta accelerando, per accelerarlo ulteriormente e su quel cambio di modello che
viene giudicato positivamente, se siete sinceri, se quello che dite ha, in effetti, un fondo
di verità, si chiede di scommetterci sopra, di essere conseguenti, coerenti e quindi di
seguire un tracciato che porti a dei risultati che siano dei risultati concreti. Perché,
credetemi, investiti in questa maniera, un milione e mezzo daranno dei risultati che al
termine della legislatura saranno visibili, per come ve lo stiamo proponendo. Voi sapete
bene che c’è il grosso rischio che, per come intendete investirli, con l’acquisto delle
telecamere e l’avvio di una rivoluzione che vi siete resi conto che non riuscivate a
gestire nella prima versione, c’è il rischio che non riusciate a gestirla neanche nella
seconda. Vi si chiede soltanto di interrogarvi sull’eredità che riuscirete e insieme
riusciremo a lasciare al termine di questo mandato e, in seconda battuta, di essere sinceri
rispetto alla possibilità, avendo risorse in tasca, di dove volete intervenire. Grazie.

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