Interventi |
MALANCA Roberto Grazie, Presidente. Io ho da commentare un po’ di cose. Intanto ricordo a tutti i Consiglieri che erano presenti alla programmazione lavori, che a breve ci sarà una programmazione di una seduta di II Commissione, in cui si affronterà proprio il tema della ZTL e di quello che è stato definito il pedaggiamento della ZTL, in particolar modo. Devo dire che, stranamente, mai mi sono sentito così in sintonia con alcune delle frasi appena pronunciate da uno dei Consiglieri di minoranza. Però, facendo la sintesi, un po’, di quello che ha detto, sostanzialmente mi sembra di aver capito che si stupisce che torni in pista la ZTL, nonostante ci sia stata una conferenza stampa che diceva esattamente quello che avremmo fatto a fine luglio, ma evidentemente gli è sfuggita, non importa, ne riparleremo di nuovo in Commissione. Gli è sfuggito il fatto che, se è vero che si parla di smart working che riduce la quantità di persone che vanno a lavorare in ufficio, forse questo vale anche per il grattacielo della Regione allo stesso modo, non è che per forza si debba avere uno spostamento solo in certe zone e non in altre. Detto ciò, ha definito questo provvedimento come intempestivo, a me sembra che sia esattamente il contrario, cioè le motivazioni del Covid, che hanno convinto, sostanzialmente, questa Amministrazione a considerare come non più percorribile quello che era il project financing, in quanto sono venuti meno alcuni presupposti perché questo si potesse sostenere, è proprio il motivo che sta alla base di questo provvedimento. Le modifiche al traffico, le modifiche al modello di mobilità sono assolutamente evidenti a chiunque, si vede sia nell’uso del trasporto pubblico, sia nell’aumentato numero delle biciclette, sia nel ridotto numero delle automobili e non sono, ovviamente, soltanto legate al Covid, ma noi ci auguriamo che siano un’accelerazione di un cambiamento che ormai prosegue da anni, in quello che è l’abbandono del modello della mobilità a tutti i costi dell’auto. E, devo dire, sono ancora più contento di quello che ha asserito il Consigliere che è intervenuto prima, proprio perché da quella bocca erano uscite parole che ad inizio di questa Consiliatura davano come diritto inalienabile di coloro che possiedono una macchina, di avere diritto di poterla utilizzare e di averla posteggiata sotto casa tutti i giorni. Quindi, vedo con piacere che si fa riferimento ad un cambio di modello e sono contento che anche chi ha parlato venga ad adottare questo cambio di modello e a capire che sta cambiando completamente il paradigma della mobilità urbana in questa città, come in tutte le città europee e mondiali. Parliamo degli studi predittivi. Gli studi predittivi sono tutti stati ampiamente sconfessati, sia quelli del passato, che poi dopo sono stati riverificati, che quelli che si potevano fare prima del Covid, evidentemente, perché è cambiato completamente tutto. Queste telecamere, in realtà, costituiscono la base per un nuovo modello di mobilità e di controllo della mobilità, che in realtà consentono di rendere il modello altamente flessibile e di abbandonare quello che il Consigliere di prima voleva mantenere, cioè l’attuale ZTL, che impedisce l’ingresso a tutti all’interno del centro. Questo è un modello che va abbandonato, perché è vecchio e, se ci tiene veramente a difendere quello che è il tessuto commerciale, che, si badi bene, non è attaccato dalla ZTL, ma da ben altri attori su cui purtroppo l’Amministrazione spesso non ha il potere di intervenire più di tanto, perché legati a logiche di mercato e a volte nemmeno a logiche di normativa nazionale, ma a qualcosa di più alto purtroppo. Bene, non difenda l’attuale modello, come sembra, invece. Lei dice: “Si sospenda questa modifica, questa evoluzione e si resti con quella attuale”. No, quella attuale non funziona e con quella attuale si intendono le tre ore del mattino in cui non può entrare nessuno, nemmeno quelli che ne hanno veramente bisogno. La flessibilità di un sistema di controllo della mobilità consiste proprio nel differenziare tra chi ha necessità di usare l’auto e chi la usa non necessitato e quindi ne fa, sostanzialmente, un abuso, ed è l’abuso il fatto che, sostanzialmente, danneggia tutti i cittadini, sia da un punto di vista atmosferico, ma anche da un punto di vista acustico, ma anche da un punto di vista visivo, perché l’occupazione dello spazio non è assolutamente ininfluente, da questo punto di vista. Quindi, il prendere tempo non mi sembra che sia la scelta migliore, perché questo significa ritornare ad un modello che non funziona e lo si è visto negli ultimi 20 anni, dove le situazioni sono andate via via deteriorando e peggiorando. La cosa che non capisco è perché si mette in alternativa, quindi si fa del benaltrismo, sostanzialmente, a quella che è la logica di promuovere la manutenzione delle piste ciclabili, la creazione di aree pedonali, che forse gli è sfuggita, ma questa Amministrazione sta facendo da un bel po’ di tempo, con il milione e mezzo di acquisto delle telecamere. Cioè, quello che si vuole non è: “Non usiamoli lì per usarli da un’altra parte”, che questo è quello che apparentemente si chiede, ma semplicemente si chiede di sospendere una flessibilizzazione del modello di controllo della mobilità e di fare una cosa che questa Amministrazione sta già facendo. Non mi sembra assolutamente il caso. Io veramente do il benvenuto a questo provvedimento, perché dota la Città di uno strumento di controllo e di flessibilità, che poi, alla fine, non fa nient’altro che regolare la sosta, diciamocelo chiaramente, ma questi, i dettagli, poi, di implementazione li vedremo, assolutamente, appena avremo la Commissione, dove potremo approfondire anche tecnicamente ed esattamente come verranno usate queste telecamere ed eventuali altri apparecchi a corredo di queste telecamere. Io credo che, ripeto, questo intervento, questo provvedimento sia assolutamente indispensabile ed è indispensabile farlo ora, ora che c’è la disponibilità di questi fondi ed ora che serve accompagnare questo cambio di modello sulla mobilità con una flessibilizzazione maggiore. Chi vuole restare alla vecchia ZTL, benvenuto, ma non credo che sia molto diverso da chi pretendeva di avere la macchina assolutamente come diritto inalienabile. Grazie, Presidente. |