Interventi |
SICARI Francesco (Presidente) Procediamo con l’ultima interpellanza che verrà trattata durante la seduta odierna, la n. mecc. 202001194/002 del Consigliere Curatella, che ha come oggetto: “L’Abbraccio Tricolore... e il Covid-19 non c’è più?” SICARI Francesco (Presidente) Risponde la Sindaca Appendino, prego. APPENDINO Chiara (Sindaca) Grazie, Presidente. Innanzitutto, dobbiamo collocare temporalmente il fatto che il tutto è accaduto... anzi scusatemi, che il 25 maggio erano appena state - ma credo che questo lo ricordiamo tutti - eliminate le restrizioni di spostamento e uscita di casa col Decreto Legge del 16 maggio e il DPCM del 17 maggio, che sono stati efficaci dal 18, e questo ha reso più difficoltoso fare i controlli e intervenire rispetto al regime che c’era precedentemente a questo DPCM. Occorre inoltre premettere che il sorvolo delle Frecce Tricolori ha riguardato tutte le città capoluogo e pressoché ovunque si è registrato un forte afflusso di persone in piazze e strade cittadine. L’iniziativa era stata presa dal Ministero senza alcuna interlocuzione con le Amministrazioni locali, che peraltro non hanno avuto alcuna competenza - e non hanno alcuna competenza - sul sorvolo delle città e nemmeno il Comitato Provinciale Sicurezza e Ordine Pubblico è stato convocato sul punto. Per quanto riguarda la gestione dell’evento, la Città ha messo in campo tutte le forze a sua disposizione e cioè la Polizia Locale e il personale GTT; in tal modo si sono evitati problemi con la circolazione dei mezzi di Trasporto Pubblico Locale opportunamente deviati laddove necessario e per il tempo strettamente necessario, contenendo al massimo i disagi e si sono evitate pericolose promiscuità tra pedoni e veicoli garantendo adeguati standard di sicurezza stradale. Nella sola piazza Vittorio sono state impegnate 10 pattuglie della Polizia Municipale (che erano lì presenti, era stato programmato) e diverse altre sono state mandate in diversi punti della città, anche fuori dal centro cittadino. Si ritiene che la moltitudine di persone di ogni età radunatesi spontaneamente nelle piazze del centro, ma anche in altri punti, soprattutto dopo il primo sorvolo della Pattuglia Acrobatica Nazionale, non era ragionevolmente gestibile in termini diversi da quelli fatti. Occorre altresì ribadire che la Sindaca e la Polizia Municipale non hanno competenze dirette in materia di Ordine e Sicurezza Pubblica; e, ovviamente, tengo a precisare, come ho detto in premessa, la Città non è stata minimamente coinvolta nell’organizzazione dell’evento che tale non è stato, perché è stata una comunicazione fatta dal Ministero. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Prego, Consigliere Curatella, ne ha facoltà per cinque minuti. CURATELLA Cataldo Grazie, Presidente. Anche in questo caso chiederei alla Sindaca di avere la nota che ha letto in Aula. Allora, noi arrivavamo da tre mesi, 73 giorni circa, in cui per effetto un po’ dell’emergenza Covid è avvenuta tutta la parte di lockdown, chiusura in casa, solo determinate attività potevano essere svolte, attività essenziali. E quindi siamo arrivati a fine maggio - perché qui parliamo del penultimo weekend di maggio - in cui arriva questo evento, questo evento per il quale, io sono consapevole, non c’è una competenza della Città in relazione alla gestione della sicurezza, intesa come gestione della sicurezza pubblica in quanto tale, però questo evento non è stato un evento che è caduto all’improvviso, calato dall’alto o meglio, senza nessuna pre-informazione, perché ben due giorni prima, il 23 maggio, il Ministro Lorenzo Guerini, il Ministro della Difesa, ha annunciato il piano “Abbraccio Tricolore”, quindi le Frecce Tricolori che avrebbero sorvolato diverse città d’Italia per dare un segnale positivo, di speranza a valle di un lockdown. Quindi, ci sono state 48 ore in cui si era consapevoli che ci sarebbe stato il passaggio delle Frecce Tricolori. Il percorso lo ha definito il Ministero, va bene; prima di quell’evento una valutazione: su Torino passeranno le Frecce Tricolori, arriviamo a valle di un lockdown, persone che per mesi sono state chiuse in casa, al massimo uscivano sui balconi alle 18.00 per cantare tutti insieme... come avrebbero reagito in una situazione del genere? Era un evento... già le Frecce Tricolori prima ancora dell’evento, prima di… (INTERVENTI FUORI MICROFONO), ditemi se posso continuare. Già prima di questa emergenza, le Frecce Tricolori avevano una forte attrattiva per gli italiani, che accorrevano sempre in massa, quindi 48 ore prima dell’evento il Ministro Guerini annuncia l’“Abbraccio Tricolore”. Una delle prime città sarà Torino. In queste 48 ore la Città ha almeno valutato - sentendo il Prefetto, il Questore, che invece sono competenti sulla materia della sicurezza e della gestione - per capire quale poteva essere l’impatto sulla città dal punto di vista emotivo dei cittadini che vedevano un evento del genere? Sarebbero stati attratti nella visione? Inoltre, dalle informazioni che ho raccolto, non è che l’assembramento che c’è stato ad esempio sulla Gran Madre è avvenuto esattamente al passaggio delle Frecce Tricolori, già da ore prima del passaggio delle Frecce Tricolori era iniziato un forte arrivo di persone con un assembramento che via via cresceva, persone spesso senza nessun tipo di mascherina, che si abbracciavano tra di loro contente, perché - è umanamente comprensibile - dopo tanti mesi di chiusura finalmente potevano essere all’aria aperta, era una bella giornata di sole, un evento ad alto impatto emotivo; ma durante tutte quelle ore c’è stato qualcuno che ha alzato il telefono e ha detto: “Okay, dobbiamo aumentare il numero di personale, Prefetto come stai agendo per intervenire ed evitare l’ulteriore arrivo di altre persone?”, perché invece l’unico effetto che ho visto è stato a livello social, prima un messaggio sulla pagina social: “Fantastico! Le Frecce Tricolori, che bello!”, quindi un messaggio positivo, subito dopo: “No, non va bene questo assembramento, porteremo al Tavolo della Sicurezza, al Comitato Provinciale sulla Sicurezza questa situazione”. Eh no, non possiamo valutare le situazioni solo ex post; non abbiamo la sfera di cristallo, d’accordo, però un evento di tale portata con un impatto emotivo indipendente dal lockdown o meno, a valle di mesi di chiusura in casa, come minimo in quelle 48 ore mi sarei aspettato che qualcuno, se non il Prefetto e il Questore, almeno a livello della Città di Torino, si ponesse il dubbio: “Ma al passaggio, qual è il rischio che tante persone si trovino assembrate negli stessi posti per cercare di guardarle? Qual è il rischio che poi questo possa poi portare ad un incremento dei contagi?”, perché in quel momento non sapevamo ancora cosa sarebbe successo nelle settimane successive, avevamo il timore che nelle due settimane successive a quel grosso assembramento potesse esserci un nuovo picco. Non è successo niente, ben venga, però la domanda che mi pongo, ed era il motivo di questa interpellanza, è: prima di avere questo evento, in quelle 48 ore ci siamo posti il problema o abbiamo aspettato di vedere la foto dell’assembramento in piazza Gran Madre con tutta la chiesa e solo dopo ci siamo posti il problema, quando qualcuno ha cominciato a chiedere: “Ma questo non è un assembramento? Va tutto bene?”. SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. CURATELLA Cataldo Ecco, era questo il fine. Mi spiace, ma mi sembra di capire che nessuno si è posto il dubbio fino a quando non c’è stato l’assembramento in piazza Gran Madre. Grazie, Presidente. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Come anticipato, viene chiusa la sessione di trattazione delle interpellanze e a breve inizieremo con l’appello. (Sospensione del Consiglio Comunale) |