Interventi |
TRESSO Francesco Sì, grazie Presidente. Io ringrazio la Sindaca della sua spiegazione e della sua risposta. Io sono sostanzialmente..., quindi prendo atto del fatto che ci siano delle intenzioni che collimano anche con quelli che erano i motivi che mi hanno animato a scrivere l’atto. Io sostanzialmente ritengo sia assolutamente intelligente l’approccio del mix tra una serie di strutture fisse e altre mobili; se vogliamo, risponde a dei criteri di resilienza che tutto sommato vuol dire anche che si ha una configurazione che è in grado di essere flessibile e di andare di volta in volta a monitorare e dare degli elementi informativi maggiori in quelle situazioni che possono configurarsi. Io non ritengo che l’approccio, diciamo, delle telecamere sia quello esaustivo, ma peraltro era il punto che le ponevo e a cui lei mi ha risposto, dal punto di vista del garantire la sicurezza, però, in effetti, anche, per esempio, le attività che sono state anche poi oggetto di discussioni recenti come il superamento dei campi nomadi vanno poi, per esempio, ad insistere su magari delle aree che richiedono di essere coadiuvate con quel tipo di controlli. Però, io capisco che quanto lei ci ha rappresentato…, anche il fatto del Covid, che quindi ha ritardato il lavoro dei tavoli (peraltro che, come giustamente richiamava, è stato anche oggetto di discussione in ambito della Commissione Decentramento), io ritengo sia veramente fondamentale questo aspetto da un punto di vista anche proprio di approccio, se vogliamo, anche un po’ ideologico di dire che c’è un coinvolgimento davvero da parte della base di riuscire a capire quali sono le esigenze e la percezione anche di un criterio di sicurezza, e poi bisogna però lavorare congiuntamente per ridisegnare e riconsiderare un criterio di sicurezza che non è solo un approccio di tipo securitario, ma proprio va integrato con tutto quello che è una possibilità di presidio e di accompagnare dei percorsi, e su questo credo che davvero ci siano dei ruoli importantissimi che svolgono non solo i Servizi Sociali ma le associazioni del territorio, i centri sportivi, i locali, i negozi e che quindi va assolutamente reinterpretato. La telecamera può essere uno strumento ma non è sicuramente esaustivo, non è sicuramente risolutivo. Ancora, mi sembra che ci siano degli elementi anche tecnici, tra l’altro mi interessava poi anche a livello di curiosità capire qual era la percentuale, siccome le cifre sono abbastanza ingenti e peraltro mi ricordo che anche la stessa Città di Torino in una classifica nazionale era piuttosto nelle ultime posizioni come numero di telecamere, riferito ai parametri, unità di superficie anziché di abitanti, quindi sicuramente il Progetto ARGO e questi finanziamenti hanno consentito di riallinearsi, ma soprattutto possono davvero essere uno strumento efficace se integrate in un discorso più ampio, come dicevo, che veda la possibilità di dare maggiore possibilità di… da un lato anche strutturalmente; per esempio c’è un discorso sull’illuminazione che va di pari passo perché l’illuminazione è fonte di sicurezza, no? Quindi, anche lavorare, per esempio, coi commercianti per riuscire ad individuare quelle zone dove si richiede oppure nelle aree pubbliche e i verdi, per esempio, dove magari con le associazioni sportive che accompagnano i runners… ad individuare quei punti che richiedono non solo la telecamera, ma anche una maggiore illuminazione potrebbe essere un percorso sicuramente virtuoso. Quindi, io prendo atto del fatto che questa sia l’intenzione, mi auspico che così si proceda; sarà necessario magari, io credo, considerando anche il fatto che c’è stato questo periodo di sospensione, che quindi non ha consentito di allineare i percorsi delle Circoscrizioni con quelle che sono state le prime impostazioni, spero e penso che sia utile poi un aggiornamento, magari chiederemo anche al Comandante Bezzon di venire a raccontare in Commissione come si sta proseguendo e se questo è un percorso che ha questo tipo di sviluppo. La ringrazio. |