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Estratto dal verbale della seduta di Mercoledì 23 Settembre 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 11
INTERPELLANZA 2020-01808
"GRANDE FRATELLO O PROMOZIONE DELLA PARTECIPAZIONE?" PRESENTATA IN DATA 24 AGOSTO 2020 - PRIMO FIRMATARIO TRESSO.
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Procediamo adesso con l’interpellanza n. mecc. 202001808/002 del Capogruppo Tresso,
che ha come oggetto:

“Grande Fratello o promozione della partecipazione?”

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Sindaca.

APPENDINO Chiara (Sindaca)
In parte credo di avere già risposto, ma do qualche elemento in più anche con una nota
del Comandante e poi aggiungo qualche punto che forse è un po’ più politico rispetto
alle Circoscrizioni. Come dicevo, il Progetto ARGO è quella riproposizione del progetto
con cui avevamo chiesto il finanziamento al Ministero; una parte delle installazioni, per
rispondere al punto 1), una parte delle installazioni è vincolata all’infrastruttura già
esistente utilizzata da tempo da 5T per il monitoraggio del traffico, quindi c’è stata una
valutazione tecnica rispetto a dove c’è già un’infrastruttura che ci permette di inserirci.
Lì si andranno ad installare telecamere di nuova generazione dotate di software di video
analisi, mentre allora gli impianti erano stati concepiti solo per il monitoraggio del
traffico, ora ovviamente sono progettati per sicurezza urbana; quindi andiamo a
prendere quella infrastruttura, ad adattarla e riutilizzarla per operazioni che invece
riguardano la sicurezza urbana. Dai primi confronti con la Prefettura è emersa la
necessità di installare telecamere anche nel primo tratto di corso Giulio Cesare e in via
Nizza, come dicevo prima, soprattutto per quanto riguarda Porta Nuova perché è
considerato un punto sensibile per motivi evidenti di sicurezza, per che cosa rappresenta
quello spazio per la nostra città, legata all’attività della stazione. Il progetto prevede poi
la possibilità di installare anche temporaneamente - questo è quello che dicevo prima -
telecamere in siti che saranno individuati attraverso i tavoli di osservazione istituiti in
ogni Circoscrizione in attuazione del Patto locale di sicurezza partecipata. Le
segnalazioni che arriveranno da questo tavolo, che riporterà al tavolo in Prefettura…
perché i tavoli decentrati, come credo sappiate, sono stati anche fortemente richiesti
dalle Circoscrizioni, sono tavoli di osservazione dove c’è il Presidente di
Circoscrizione, ci sono soggetti che vogliono in qualche modo partecipare, questo è
stato un po’ il problema del periodo Covid, cioè durante comunque il periodo Covid
chiedere ad associazioni di categoria, commercianti eccetera di partecipare a un tavolo
fisico, e comunque anche vista la situazione generale, non è stata la priorità, che non
significa che non ci si sia occupati di sicurezza in città, c’è stato uno sforzo enorme da
parte di tutti, però non è stato l’oggetto di priorità la convocazione dei tavoli. In quel
periodo comunque questi tavoli di osservazione sono appunto..., c’è il Presidente di
Circoscrizione, c’è un delegato della Prefettura, c’è un rappresentante della Polizia
Locale che fa riferimento evidentemente al territorio, lo stesso Carabinieri e Polizia di
Stato, proprio per fare questo lavoro di coordinamento. Quindi quei tavoli di
osservazione non hanno ancora riportato al tavolo centrale, cosa che avverrà, come
dicevo, credo a breve, lo stiamo concordando col signor Prefetto, e quindi le
Circoscrizioni verranno sì coinvolte nella stesura del progetto che, come dicevo
precedentemente, è identificato in una parte che è già delineata e in una parte che deve
essere ancora delineata alla luce di quello che emergerà.
Per il punto 2), si chiede se il sistema di videosorveglianza diffuso sarà integrato con
altre azioni di rafforzamento dei servizi socio-assistenziali: sì. È chiaro che è uno dei
temi che è alla base del Patto per la Sicurezza che vede tutta una serie di interventi; non
a caso, quando abbiamo citato il caso dei giardini Alimonda, che è un caso abbastanza
tipico, abbiamo proprio detto che, dal nostro punto di vista, lì, un po’ per
l’infrastruttura, per come è posizionato quel giardino, un po’ proprio perché l’obiettivo è
un riappropriarsi dello spazio, l’utilizzo dell’infrastruttura temporanea permette di fare
una sorta di accompagnamento in una prima fase e - insieme non solo alla parte socio-
assistenziale, ma mi sento di dire anche alla parte culturale, di partecipazione dei
cittadini - l’obiettivo è riconquistare quegli spazi con la partecipazione civica e non
avere più bisogno evidentemente della sorveglianza. Quindi, il tema delle telecamere
temporanee in alcuni spazi particolarmente critici come ad esempio i giardini Alimonda
nasce proprio con questa logica. Quindi, per quanto riguarda la sottoscritta, è mia
intenzione col signor Prefetto, ovviamente, procedere con la convocazione in Prefettura
dei Presidenti di Circoscrizione che ci diranno, forse l’avete fatto anche in Commissione
Decentramento o in Commissione per la Legalità, non so, so che c’erano le audizioni in
questo periodo, quindi raccogliere quelle che sono le loro osservazioni e, alla luce di
quello, ragionare sugli interventi che magari non sono solo, appunto, l’installazione di
telecamere ma, come auspichiamo, possono essere anche interventi di altro genere.
Quindi, riporterò ovviamente ai Consiglieri e alle Consigliere della Commissione,
appena ci sarà questo incontro, quali sono gli esiti. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Prego, Capogruppo Tresso, ne ha facoltà per cinque minuti.

TRESSO Francesco
Sì, grazie Presidente. Io ringrazio la Sindaca della sua spiegazione e della sua risposta.
Io sono sostanzialmente..., quindi prendo atto del fatto che ci siano delle intenzioni che
collimano anche con quelli che erano i motivi che mi hanno animato a scrivere l’atto. Io
sostanzialmente ritengo sia assolutamente intelligente l’approccio del mix tra una serie
di strutture fisse e altre mobili; se vogliamo, risponde a dei criteri di resilienza che tutto
sommato vuol dire anche che si ha una configurazione che è in grado di essere flessibile
e di andare di volta in volta a monitorare e dare degli elementi informativi maggiori in
quelle situazioni che possono configurarsi.
Io non ritengo che l’approccio, diciamo, delle telecamere sia quello esaustivo, ma
peraltro era il punto che le ponevo e a cui lei mi ha risposto, dal punto di vista del
garantire la sicurezza, però, in effetti, anche, per esempio, le attività che sono state
anche poi oggetto di discussioni recenti come il superamento dei campi nomadi vanno
poi, per esempio, ad insistere su magari delle aree che richiedono di essere coadiuvate
con quel tipo di controlli. Però, io capisco che quanto lei ci ha rappresentato…, anche il
fatto del Covid, che quindi ha ritardato il lavoro dei tavoli (peraltro che, come
giustamente richiamava, è stato anche oggetto di discussione in ambito della
Commissione Decentramento), io ritengo sia veramente fondamentale questo aspetto da
un punto di vista anche proprio di approccio, se vogliamo, anche un po’ ideologico di
dire che c’è un coinvolgimento davvero da parte della base di riuscire a capire quali
sono le esigenze e la percezione anche di un criterio di sicurezza, e poi bisogna però
lavorare congiuntamente per ridisegnare e riconsiderare un criterio di sicurezza che non
è solo un approccio di tipo securitario, ma proprio va integrato con tutto quello che è
una possibilità di presidio e di accompagnare dei percorsi, e su questo credo che
davvero ci siano dei ruoli importantissimi che svolgono non solo i Servizi Sociali ma le
associazioni del territorio, i centri sportivi, i locali, i negozi e che quindi va
assolutamente reinterpretato. La telecamera può essere uno strumento ma non è
sicuramente esaustivo, non è sicuramente risolutivo. Ancora, mi sembra che ci siano
degli elementi anche tecnici, tra l’altro mi interessava poi anche a livello di curiosità
capire qual era la percentuale, siccome le cifre sono abbastanza ingenti e peraltro mi
ricordo che anche la stessa Città di Torino in una classifica nazionale era piuttosto nelle
ultime posizioni come numero di telecamere, riferito ai parametri, unità di superficie
anziché di abitanti, quindi sicuramente il Progetto ARGO e questi finanziamenti hanno
consentito di riallinearsi, ma soprattutto possono davvero essere uno strumento efficace
se integrate in un discorso più ampio, come dicevo, che veda la possibilità di dare
maggiore possibilità di… da un lato anche strutturalmente; per esempio c’è un discorso
sull’illuminazione che va di pari passo perché l’illuminazione è fonte di sicurezza, no?
Quindi, anche lavorare, per esempio, coi commercianti per riuscire ad individuare quelle
zone dove si richiede oppure nelle aree pubbliche e i verdi, per esempio, dove magari
con le associazioni sportive che accompagnano i runners… ad individuare quei punti
che richiedono non solo la telecamera, ma anche una maggiore illuminazione potrebbe
essere un percorso sicuramente virtuoso.
Quindi, io prendo atto del fatto che questa sia l’intenzione, mi auspico che così si
proceda; sarà necessario magari, io credo, considerando anche il fatto che c’è stato
questo periodo di sospensione, che quindi non ha consentito di allineare i percorsi delle
Circoscrizioni con quelle che sono state le prime impostazioni, spero e penso che sia
utile poi un aggiornamento, magari chiederemo anche al Comandante Bezzon di venire
a raccontare in Commissione come si sta proseguendo e se questo è un percorso che ha
questo tipo di sviluppo. La ringrazio.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Diamo come discussa anche questa interpellanza.
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