Interventi |
SICARI Francesco (Presidente) Procediamo adesso con l’interpellanza n. mecc. 202001808/002 del Capogruppo Tresso, che ha come oggetto: “Grande Fratello o promozione della partecipazione?” SICARI Francesco (Presidente) Prego, Sindaca. APPENDINO Chiara (Sindaca) In parte credo di avere già risposto, ma do qualche elemento in più anche con una nota del Comandante e poi aggiungo qualche punto che forse è un po’ più politico rispetto alle Circoscrizioni. Come dicevo, il Progetto ARGO è quella riproposizione del progetto con cui avevamo chiesto il finanziamento al Ministero; una parte delle installazioni, per rispondere al punto 1), una parte delle installazioni è vincolata all’infrastruttura già esistente utilizzata da tempo da 5T per il monitoraggio del traffico, quindi c’è stata una valutazione tecnica rispetto a dove c’è già un’infrastruttura che ci permette di inserirci. Lì si andranno ad installare telecamere di nuova generazione dotate di software di video analisi, mentre allora gli impianti erano stati concepiti solo per il monitoraggio del traffico, ora ovviamente sono progettati per sicurezza urbana; quindi andiamo a prendere quella infrastruttura, ad adattarla e riutilizzarla per operazioni che invece riguardano la sicurezza urbana. Dai primi confronti con la Prefettura è emersa la necessità di installare telecamere anche nel primo tratto di corso Giulio Cesare e in via Nizza, come dicevo prima, soprattutto per quanto riguarda Porta Nuova perché è considerato un punto sensibile per motivi evidenti di sicurezza, per che cosa rappresenta quello spazio per la nostra città, legata all’attività della stazione. Il progetto prevede poi la possibilità di installare anche temporaneamente - questo è quello che dicevo prima - telecamere in siti che saranno individuati attraverso i tavoli di osservazione istituiti in ogni Circoscrizione in attuazione del Patto locale di sicurezza partecipata. Le segnalazioni che arriveranno da questo tavolo, che riporterà al tavolo in Prefettura… perché i tavoli decentrati, come credo sappiate, sono stati anche fortemente richiesti dalle Circoscrizioni, sono tavoli di osservazione dove c’è il Presidente di Circoscrizione, ci sono soggetti che vogliono in qualche modo partecipare, questo è stato un po’ il problema del periodo Covid, cioè durante comunque il periodo Covid chiedere ad associazioni di categoria, commercianti eccetera di partecipare a un tavolo fisico, e comunque anche vista la situazione generale, non è stata la priorità, che non significa che non ci si sia occupati di sicurezza in città, c’è stato uno sforzo enorme da parte di tutti, però non è stato l’oggetto di priorità la convocazione dei tavoli. In quel periodo comunque questi tavoli di osservazione sono appunto..., c’è il Presidente di Circoscrizione, c’è un delegato della Prefettura, c’è un rappresentante della Polizia Locale che fa riferimento evidentemente al territorio, lo stesso Carabinieri e Polizia di Stato, proprio per fare questo lavoro di coordinamento. Quindi quei tavoli di osservazione non hanno ancora riportato al tavolo centrale, cosa che avverrà, come dicevo, credo a breve, lo stiamo concordando col signor Prefetto, e quindi le Circoscrizioni verranno sì coinvolte nella stesura del progetto che, come dicevo precedentemente, è identificato in una parte che è già delineata e in una parte che deve essere ancora delineata alla luce di quello che emergerà. Per il punto 2), si chiede se il sistema di videosorveglianza diffuso sarà integrato con altre azioni di rafforzamento dei servizi socio-assistenziali: sì. È chiaro che è uno dei temi che è alla base del Patto per la Sicurezza che vede tutta una serie di interventi; non a caso, quando abbiamo citato il caso dei giardini Alimonda, che è un caso abbastanza tipico, abbiamo proprio detto che, dal nostro punto di vista, lì, un po’ per l’infrastruttura, per come è posizionato quel giardino, un po’ proprio perché l’obiettivo è un riappropriarsi dello spazio, l’utilizzo dell’infrastruttura temporanea permette di fare una sorta di accompagnamento in una prima fase e - insieme non solo alla parte socio- assistenziale, ma mi sento di dire anche alla parte culturale, di partecipazione dei cittadini - l’obiettivo è riconquistare quegli spazi con la partecipazione civica e non avere più bisogno evidentemente della sorveglianza. Quindi, il tema delle telecamere temporanee in alcuni spazi particolarmente critici come ad esempio i giardini Alimonda nasce proprio con questa logica. Quindi, per quanto riguarda la sottoscritta, è mia intenzione col signor Prefetto, ovviamente, procedere con la convocazione in Prefettura dei Presidenti di Circoscrizione che ci diranno, forse l’avete fatto anche in Commissione Decentramento o in Commissione per la Legalità, non so, so che c’erano le audizioni in questo periodo, quindi raccogliere quelle che sono le loro osservazioni e, alla luce di quello, ragionare sugli interventi che magari non sono solo, appunto, l’installazione di telecamere ma, come auspichiamo, possono essere anche interventi di altro genere. Quindi, riporterò ovviamente ai Consiglieri e alle Consigliere della Commissione, appena ci sarà questo incontro, quali sono gli esiti. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Prego, Capogruppo Tresso, ne ha facoltà per cinque minuti. TRESSO Francesco Sì, grazie Presidente. Io ringrazio la Sindaca della sua spiegazione e della sua risposta. Io sono sostanzialmente..., quindi prendo atto del fatto che ci siano delle intenzioni che collimano anche con quelli che erano i motivi che mi hanno animato a scrivere l’atto. Io sostanzialmente ritengo sia assolutamente intelligente l’approccio del mix tra una serie di strutture fisse e altre mobili; se vogliamo, risponde a dei criteri di resilienza che tutto sommato vuol dire anche che si ha una configurazione che è in grado di essere flessibile e di andare di volta in volta a monitorare e dare degli elementi informativi maggiori in quelle situazioni che possono configurarsi. Io non ritengo che l’approccio, diciamo, delle telecamere sia quello esaustivo, ma peraltro era il punto che le ponevo e a cui lei mi ha risposto, dal punto di vista del garantire la sicurezza, però, in effetti, anche, per esempio, le attività che sono state anche poi oggetto di discussioni recenti come il superamento dei campi nomadi vanno poi, per esempio, ad insistere su magari delle aree che richiedono di essere coadiuvate con quel tipo di controlli. Però, io capisco che quanto lei ci ha rappresentato…, anche il fatto del Covid, che quindi ha ritardato il lavoro dei tavoli (peraltro che, come giustamente richiamava, è stato anche oggetto di discussione in ambito della Commissione Decentramento), io ritengo sia veramente fondamentale questo aspetto da un punto di vista anche proprio di approccio, se vogliamo, anche un po’ ideologico di dire che c’è un coinvolgimento davvero da parte della base di riuscire a capire quali sono le esigenze e la percezione anche di un criterio di sicurezza, e poi bisogna però lavorare congiuntamente per ridisegnare e riconsiderare un criterio di sicurezza che non è solo un approccio di tipo securitario, ma proprio va integrato con tutto quello che è una possibilità di presidio e di accompagnare dei percorsi, e su questo credo che davvero ci siano dei ruoli importantissimi che svolgono non solo i Servizi Sociali ma le associazioni del territorio, i centri sportivi, i locali, i negozi e che quindi va assolutamente reinterpretato. La telecamera può essere uno strumento ma non è sicuramente esaustivo, non è sicuramente risolutivo. Ancora, mi sembra che ci siano degli elementi anche tecnici, tra l’altro mi interessava poi anche a livello di curiosità capire qual era la percentuale, siccome le cifre sono abbastanza ingenti e peraltro mi ricordo che anche la stessa Città di Torino in una classifica nazionale era piuttosto nelle ultime posizioni come numero di telecamere, riferito ai parametri, unità di superficie anziché di abitanti, quindi sicuramente il Progetto ARGO e questi finanziamenti hanno consentito di riallinearsi, ma soprattutto possono davvero essere uno strumento efficace se integrate in un discorso più ampio, come dicevo, che veda la possibilità di dare maggiore possibilità di… da un lato anche strutturalmente; per esempio c’è un discorso sull’illuminazione che va di pari passo perché l’illuminazione è fonte di sicurezza, no? Quindi, anche lavorare, per esempio, coi commercianti per riuscire ad individuare quelle zone dove si richiede oppure nelle aree pubbliche e i verdi, per esempio, dove magari con le associazioni sportive che accompagnano i runners… ad individuare quei punti che richiedono non solo la telecamera, ma anche una maggiore illuminazione potrebbe essere un percorso sicuramente virtuoso. Quindi, io prendo atto del fatto che questa sia l’intenzione, mi auspico che così si proceda; sarà necessario magari, io credo, considerando anche il fatto che c’è stato questo periodo di sospensione, che quindi non ha consentito di allineare i percorsi delle Circoscrizioni con quelle che sono state le prime impostazioni, spero e penso che sia utile poi un aggiornamento, magari chiederemo anche al Comandante Bezzon di venire a raccontare in Commissione come si sta proseguendo e se questo è un percorso che ha questo tipo di sviluppo. La ringrazio. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Diamo come discussa anche questa interpellanza. |