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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 14 Settembre 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 2
INTERPELLANZA 2020-01454
"SERVIZI DI SOSTEGNO ALLA DOMICILIARIT? ANZIANI E DISABILI" PRESENTATA IN DATA 1 LUGLIO 2020 - PRIMA FIRMATARIA TISI.
Interventi
SCHELLINO Sonia (Vicesindaca)

Grazie, buongiorno. Nel periodo di emergenza sanitaria legata al Covid-19 è proseguita, pur con modalità diverse, attraverso telefonate e scambi di documentazione via mail, l'attività degli sportelli SUS per la valutazione socio-sanitaria UVG. Infatti, di fatto, la sospensione dell'attività di valutazione è stata solo di alcune settimane, sia per parte sanitaria, sia sociale. I progetti domiciliari attivabili sono stati, come negli ultimi anni, solo quelli definiti come codice rosso secondo quanto definito nell'Accordo di Programma, allegati 2 e 3 della DGC del 13 aprile 2010 o riserva UVG. La lista d'attesa, come da dati forniti dall'ASL al 31 dicembre, era di circa 4.850 anziani. Da un recente confronto con l'ASL risultano ancora non autorizzati alla spesa, al 30 giugno 2020, 127 situazioni con valutazione di codice rosso, riserva UVG, mentre alcune altre situazioni già autorizzate sono in corso di definizione progettuale con l'ASL e i cittadini interessati. Questo periodo di emergenza sanitaria infatti ha reso più complessa la definizione dei piani di intervento individuali e la loro condivisione, date le difficoltà di incontro con le famiglie, sia per le limitazioni di accesso ai servizi, sia rispetto all'effettuazione delle visite domiciliari, essendo in via di completamento i protocolli di sicurezza per gli operatori dei servizi. Non risulta che vi siano interventi domiciliari urgenti per persone con disabilità in attesa di autorizzazione alla spesa da parte dell'ASL. Inoltre, come viene evidenziato nella deliberazione del 23 giugno 2020, intitolata: "Modalità operative per garantire la continuità delle prestazioni domiciliari sociali e socio-sanitarie per il periodo 1° luglio - 31.12.2020" la Regione Piemonte con lettera del 17 giugno ha comunicato lo stanziamento per l'anno 2020, che nella parte extra LEA risulta ridotto rispetto allo scorso anno, riferito alle prestazioni domiciliari in lungo assistenza per persone non autosufficienti nonché per le prestazioni socio-sanitarie per persone con disabilità e minori. L'ASL Città di Torino, in relazione a ulteriori tagli subiti anche per il 2020 sui fondi extra LEA, ha introdotto nell'accordo di proroga un punto che rimanda al riallineamento di assegnazione fondi da parte della Regione stessa, con la scelta conseguente da parte della Città, per non interrompere i servizi cittadini, di approvare la proroga avanzando una richiesta alla Regione di reintegro delle quote necessarie per garantire la copertura dei fabbisogni cittadini. Tale richiesta è stata inviata..., scusate, qui ho ancora un refuso nell'appunto, ma è stata inviata, non è in corso di invio, per evitare, come paventato nell'accordo con l'ASL, il rischio di una rimodulazione dei progetti in essere a favore delle persone non autosufficienti, in difetto di un riallineamento delle risorse assegnate da parte della Regione. Rispetto alla pandemia Covid, con i fornitori accreditati per le prestazioni domiciliari si è effettuato uno specifico monitoraggio per approfondire l'impatto dell'emergenza sanitaria sui progetti domiciliari in atto rispetto a una loro tenuta, in considerazione degli esiti pesanti e delle tante morti rilevate di contro nelle RSA. È emerso un dato confortante che ha confermato la tenuta dei progetti domiciliari: rispetto agli anziani non autosufficienti le persone seguite nel primo semestre 2020 risultano essere 2.212, comprensive di coloro che hanno progetti con solo assegno di cura e/o affidi e cure, circa 800 anziani. Dal report prodotto dai fornitori sui casi a loro carico nel periodo, risultano seguite circa 1.400 persone, di cui 191 con sospensioni effettuate nel periodo Covid per gli interventi domiciliari in presenza, valutate di concerto con i servizi territoriali per verificare le diverse situazioni al fine di garantire comunque condizioni di monitoraggio anche se a distanza. Molti anziani hanno richiesto loro stessi la sospensione degli interventi domiciliari perché ad esempio aiutati in questo periodo da familiari caregiver, anch'essi a casa in periodo di pandemia; altri per timore del contagio rifiutavano assistenza diretta, ma per i quali gli interventi sono stati rimodulati e garantiti i monitoraggi periodici telefonici per verificare le condizioni di salute, la consegna spesa a domicilio, eccetera. Altri ancora in quarantena sono stati seguiti a distanza e supportati per gli aspetti pratici legati al quotidiano. In totale, sui progetti seguiti coi fornitori i decessi dichiarati e conosciuti dai fornitori per causa Covid risultano essere 10. Per quanto riguarda le persone con disabilità adulte o minori gravi, dal relativo report in periodo Covid risultano essere state seguite 232 persone. Le sospensioni di progetto sono state 35. I fornitori non hanno riferito di decessi dovuti al Covid-19 tra gli utenti da loro seguiti. Complessivamente le persone con disabilità con progetto domiciliare attivo nel primo semestre 2020 risultano essere 2016, comprensive di coloro che hanno progetti con solo assegno di cura o affidi e cure, 1.784 persone disabili, inclusi i nuovi gravissimi. Grazie.

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