| Interventi |
| TISI Elide Io ringrazio l'Assessora di questi dati che ha fornito. Chiedo cortesemente se mi può lasciare la relazione perché non sono riuscita ad appuntarli tutti. Penso però che alcuni elementi che ha fornito ci debbano comunque continuare a far tenere alta non solo la guardia, ma anche la preoccupazione, perché mi pare che i quasi 5.000 anziani in lista d'attesa a dicembre sono rimasti tali, forse aumentati anche un po' e ci sono, se ho capito bene, anche 127 situazioni in fase di monitoraggio di particolare gravità. La mia interpellanza era riferita non solo evidentemente alla questione domiciliarità, di cui sappiamo bene la preoccupazione e anche lo sconcerto che abbiamo credo tutti registrato anche nel corso della Commissione congiunta Comune e Regione del mese di febbraio, nel, di fatto, non aver avuto risposte, ma proprio anche in relazione a questa fase di pandemia, perché da un lato, e me lo confermava l'Assessore, c'è stato comunque un periodo in cui anche gli interventi domiciliari sono stati interrotti, quantomeno alcune tipologie, ma a questo c'è da aggiungere, e lo leggiamo tutti i giorni sui quotidiani, che anche gli inserimenti in struttura in questo momento sono estremamente complessi e addirittura si registrano molte meno persone in struttura rispetto al passato. Allora, il vero rischio è che, se da un lato le cure domiciliari, a cui si aggiunge anche il problema delle risorse e della riduzione dei fondi extra LEA, hanno i limiti e scontano dei limiti evidenti, anche la risposta domiciliare in questo momento è in difficoltà. Noi veramente rischiamo che le famiglie non riescano ad avere risposte a questo punto o poche risposte, sia di domiciliarità, sia di residenzialità. Io quindi, appunto, acquisendo cortesemente i documenti - e ha citato forse anche delle indicazioni dell'ASL, se fosse possibile acquisirle -, mi riserverò comunque di chiedere al Presidente della IV Commissione la convocazione per approfondire in Commissione il tema. Grazie. |