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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 14 Settembre 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 13
INTERPELLANZA 2020-01504
"SCUOLA, DUE MESI PER RIPARTIRE IN SICUREZZA" PRESENTATA IN DATA 7 LUGLIO 2020 - PRIMO FIRMATARIO LUBATTI.
Interventi
MAGLIANO Silvio

Sì, grazie Presidente, ma io colgo come ha fatto qualche collega che mi ha preceduto questa possibilità di intervento per sottolineare alcuni aspetti che a mio giudizio rimangono ancora critici, noi dobbiamo ringraziare, evidentemente, tutti i dirigenti scolastici che nonostante ci siano state indicazioni anche controverse, perché noi sappiamo esattamente che cosa proponeva il Governo Centrale e che cosa, invece, ha proposto Regione Piemonte per cercare di rendere più sicuro l'accesso dei nostri ragazzi nelle scuole, però, nonostante tutto questo, è emersa la capacità dei dirigenti scolastici di provare a trovare una soluzione, affinché si iniziasse la scuola in un modo il più possibile accogliente rispetto ai ragazzi. Certo che sarà un anno particolare, certo che non ci sono piaciute, almeno lo dico come Gruppo, certe indisponibilità da parte di una componente dei lavoratori, di mettersi al servizio, rispetto alla misurazione della febbre, come siamo molto preoccupati da questo punto di vista, rispetto alle autocertificazioni di tutti questi movimenti negazionisti che di fatto sostengono che il Covid non esiste e quindi al figlio non misurano la febbre e te lo mandano a scuola. In questo quadro, è emersa con forza anche una responsabilità di coloro che definivamo una volta "Presidi", di prendere decisioni in prima persona, perché, oggettivamente, da parte Ministero e da parte Regione, si sono trovati in una morsa più politica che istituzionale. Non possiamo però, non sottolineare alcune prese di posizione di alti dirigenti del sistema scolastico piemontese che spesso non intervengono mai, questa volta sono intervenuti per un vero e proprio scontro istituzionale, non so a che pro, perché, oggettivamente, noi siamo nelle condizioni di dover garantire agli insegnanti, ai ragazzi e soprattutto alle famiglie che, ricordo, il più delle volte hanno firmato anche un patto educativo, in molte scuole paritarie e in altre scuole statali, hanno dovuto firmare delle regole di ingaggio, per cui tanto quanto cercano di garantire la sicurezza nel portare i bimbi a scuola, ma lo dovranno fare quando i bimbi al pomeriggio sono al parco, perché non può esistere che nella scuola noi li teniamo in una certa condizione e poi nel resto della giornata si comportano come se niente fosse, perché questa è l'ennesima ipocrisia di come stiamo gestendo questa pandemia. Certo è, e ha fatto bene a sottolinearlo il collega Napoli, c'è comunque sempre un ritardo strutturale di questo Paese e in parte anche delle Amministrazioni in questo Paese sul tema della disabilità. Lo chiedevo prima al Presidente se era possibile audire, in un secondo momento, coloro che stanno manifestando qui sotto per il problema della non accessibilità che i mezzi in sharing producono se vengono lasciati sui marciapiedi, perché se tu lasci un monopattino o una bici in mezzo a un marciapiede, un cieco, piuttosto che una persona con disabilità, non riesce a passare, questo Paese non è ancora riuscito a conformarsi a un onorario decente democratico su come gestire il mondo della disabilità e quindi la mancanza di insegnanti di sostegno farà sì che tanti bimbi, e penso che l'Assessorato stia ricevendo in qualche modo segnalazioni, tanti bimbi sono a casa, e le famiglie non sanno quando potranno mandarli a scuola, sapendo che bimbi e bimbe con una disabilità spesso hanno anche un interessamento alle vie respiratorie, quindi c'è tutto il grande tema della mascherina, che è stato più volte affrontato. Non torniamo sull'assenza di un numero adeguato di mascherine, ho ricevuto segnalazioni del fatto che quelle che sono arrivate bastano, a malapena, per qualche mese per gli insegnanti e non per i ragazzi. Il tema dei banchi, non tornerei su questa discussione, perché ha del grottesco, certo è che non possiamo che, onde evitare di fare polemiche, però non ringraziare con forza coloro che ce la stanno mettendo tutta, certo, certo avremmo avuto bisogno di indicazioni più univoche e quindi una possibilità di muoversi come comunità, invece a volte abbiamo dovuto assistere a dei distinguo che di fatto non fanno il bene della scuola e non fanno il bene dei nostri ragazzi. L'Amministrazione ha fatto tutto ciò che era possibile, su questo, abbiamo avuto modo di affrontare, in Commissione, tutti gli interventi che vi sono, io penso che nel prosieguo dei nostri lavori dovremo capire come, ad esempio, lo ridico qui in Aula, avevamo tolto dal piano di dismissione due immobili - via Rubino piuttosto che via Negarville - per darli in un primo tempo all'associazionismo, li abbiamo tolti per inserirli nel piano legato al Covid, come abbiamo detto in Commissione, nel caso in cui non fossero necessari per le scuole, rimetterli nella disponibilità delle associazioni perché, e concludo veramente, mai come oggi ci renderemo conto che il mondo del terzo settore potrebbe essere un ulteriore alleato nel caso in cui nascessero delle criticità in questa fase di inizio scolastico. Grazie.

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