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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 7 Settembre 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 31
MOZIONE 2020-01062
"PROGETTARE UN 'PIANO ESTATE 2020' PER I BAMBINI E I RAGAZZI TORINESI" PRESENTATA IN DATA 4 MAGGIO 2020 - PRIMO FIRMATARIO TRESSO.
Interventi
TRESSO Francesco

Grazie, Presidente. È una situazione un po' surreale, direi quasi kafkiana trovarsi adesso a parlare di un "Piano Estate". Possiamo, non so, vedere di fare una festa delle caldarroste, se pensiamo un attimo a come possiamo organizzarci per l'autunno. Però questo non è proprio tutto casuale, perché io credo che avessi iniziato a pensare, a elaborare delle idee nel periodo del lockdown..., avevo sentito anche dei soggetti che potevano essere interessati, che ho anche cercato, in qualche modo, di riproporre come possibili coinvolgimenti nell'atto che ho presentato e poi avevo scritto, peraltro davvero confrontandomi anche con alcune realtà che erano interessate a poter collaborare ad una proposizione che proprio quest'anno aveva bisogno di essere particolarmente forte, efficace e concordata, concertata con altre realtà del territorio e ho presentato l'atto, credo fosse la prima settimana di maggio, adesso non ricordo il giorno esatto. Sono passati cinque mesi ed oggi finalmente possiamo discutere postumo di quello che è stato il "Piano Estate" della Città. Però vale la pena di discutere, adesso al di là poi dell'esito che avrà la mozione, poi la teniamo buona, insomma di estati ne abbiamo ancora davanti, poi magari ci sarà un'altra Amministrazione che la porterà avanti, però insomma, possiamo sempre ragionare. Io cercavo..., adesso non sto a ripetere tutto quello che era l'oggetto dell'atto e che abbiamo avuto modo comunque di affrontare, ahimè molto tempo fa in una Commissione, però sostanzialmente il focus di questa iniziativa, di quest'atto che proponevo, era quello di..., partendo da una considerazione che adesso è oggettivamente facile riconoscere di una grossa difficoltà in cui si trovavano molte famiglie torinesi, a seguito dell'effetto del lockdown e quindi anche di situazioni di grande diversità che aveva caratterizzato come era stato vissuto questo periodo, anche aumentando delle diseguaglianze, da parte di chi aveva comunque fatto esperienza del digital divide, chi era rimasto più indietro - quindi, era anche un'occasione per recuperare e ricucire delle distanze che necessariamente la crisi pandemica e le sue conseguenze aveva poi comportato -, chiedevo di elaborare una strategia a livello cittadino, che ponesse proprio come punto centrale, come focus, il benessere dei bambini e dei ragazzi in un periodo così fortemente provante, ma soprattutto come elemento concreto di supporto alle famiglie. Pensiamo anche che, poi ne possiamo parlare con contezza, visto che ormai tutto è successo, molte famiglie sono state costrette a risolvere le loro vacanze in città, non c'è stato un supporto anche di quello che poteva essere magari l'apporto dei nonni, delle persone più anziane, perché comunque erano quelle più vulnerabili, più a rischio e non solo, ma ancora una volta se vogliamo questo andava poi ulteriormente ad incidere su categorie più vulnerabili, pensiamo solo a chi aveva dovuto fruire delle ferie forzatamente in un periodo anticipato, pensiamo alle donne che comunque necessariamente hanno dovuto farsi carico maggiormente di queste situazioni ed erano più penalizzate anche nel riprendere l'attività lavorativa. Ecco, tutto questo chiedeva quindi di elaborare ovviamente con le strutture e con le Istituzioni cittadine: ITER ed Ufficio Pio, una strategia che, come dicevo, coinvolgesse tutta una serie di realtà che andavano dalle associazioni sportive, agli oratori. Io avevo parlato anche con il responsabile degli oratori torinesi, ci sono oratori che coinvolgono 1.000 ragazzi durante il periodo estivo e ce ne sono decine e decine di associazioni sportive, chi si fa carico a livello territoriale anche di attività formative: dal teatro, allo sport e associazioni culturali e chiedevo anche di avere un'attenzione speciale e specifica a poter fare una mappatura di queste realtà anche nell'ottica di riutilizzare, in un'idea di prossimità, di spostamenti limitati, quelli che erano dei luoghi che la Città..., in un paradigma che è quello che, in fondo, a livello nazionale, ma direi a livello mondiale, era di usare flessibilità, usare meglio gli spazi, rifunzionalizzarli, potesse anche fornirci degli esempi concreti, delle suggestioni possibili di andare a riutilizzare degli spazi soprattutto all'aperto, ovviamente appropinquandosi il periodo estivo e quindi rendendo possibile, anche con la riapertura dei parchi e dei giardini, la possibilità di fruire di questi spazi secondo certe condizioni. Bene, ovviamente questo chiedeva anche di andare a definire almeno una stima di quelli che potessero essere degli investimenti che forse era necessario fare per attrezzare, supponiamo, gli spazi all'aperto, magari dotarli di servizi e quant'altro e poter quindi redigere con il dovuto anticipo - si era partiti, era fine aprile, inizio maggio - un Piano che fosse oggettivamente all'altezza di un'estate che era del tutto particolare, un'estate che arrivava a cercare di sanare una situazione di difficoltà che si era creata e che addirittura potesse essere un'occasione per questi ragazzi quasi per ricordarsene inversamente come l'estate del Covid, l'estate in cui c'era stata un'erogazione forte di proposte, di servizi, eccetera. Aggiungo ancora - così almeno poi chiudiamo la discussione più celermente - che avevo presentato anche due emendamenti, perché mi sembrava che questa possibilità di coinvolgere Enti esterni potesse avere anche una dimensione di allargamento oltre i confini della Città, in particolare pensavo - e ne avevo parlato anche con i referenti, il Presidente dell'UNCEM ed alcuni Sindaci di località non troppo distanti da Torino, ma in ambito montano - che ci fosse la possibilità di mettere a disposizione anche degli spazi di questi Comuni, ovviamente andandoli ad individuare, laddove per esempio era possibile raggiungerli con le linee ferroviarie - penso alla Val Susa, perché la Ceres-Lanzo era chiusa in quel periodo -, ma dove c'è la possibilità, anche con opportune attenzioni al distanziamento, alla frammentazione degli orari per evitare concentramenti, ma c'era anche una forte disponibilità da parte di questi Comuni di mettere a disposizione strutture per attività per esempio da svolgersi in giornata. Quindi, davo anche un'accezione di questo tipo, di recuperare una dimensione, chiamiamola così, metromontana della Città, che potesse anche aprirsi a delle opportunità che, opportunamente concordate, potevano, però, di fatto realizzarsi, ancorché nel rispetto di quelle che erano le condizioni da seguire per quello che le attenzioni della pandemia potevano richiedere.

Bene. Io direi che però sarebbe utile..., adesso mi dispiace che oggi - è una discussione di una mozione, per cui ovviamente non è tenuta - l'Assessora Di Martino non abbia inteso degnarci della sua presenza in Aula, perché sarebbe stato invece utile - credo che forse in questo senso sarà poi necessario fare anche una riflessione - fare un'interpellanza e magari avere modo di affrontarlo, in che misura la Città ha poi predisposto, se per tempo e con che efficacia, i Centri Estivi. Io so che in realtà ci si è mossi per tempo, perché ho avuto contezza ed ho avuto modo di visionare delle lettere, delle comunicazioni, che sono state già inviate alle scuole, agli istituti comprensivi ad inizio di maggio, addirittura forse a fine aprile e ITER stesso ha promosso dei sopralluoghi già a partire da metà di maggio. Quindi, non è che non ci si fosse mossi nell'idea di dire, però poi è mancata una proposta concreta. Credo che anche le stesse Direzioni Didattiche siano poi state lasciate molto in un limbo di poca chiarezza, di pochi elementi di supporto e di certezza, per cui era poi in capo ai singoli Direttori/Direttrici, il prendersi delle responsabilità che francamente non erano poi tutte sempre facili, non tutti si sono attrezzati, non tutti erano in grado di poter fare. Questo ha determinato una carenza del servizio che, tra l'altro, è partito molto in ritardo. Ricordiamoci che i servizi poi dei Centri Estivi sono partiti il 29 giugno, quindi, voglio dire, siamo partiti a luglio, quindi c'è stato di nuovo un gap importante a valle, come diciamo, di una fase particolarmente complicata in cui anche i ragazzi avevano una grande richiesta, una grande necessità di avere elementi di socializzazione; invece abbiamo ulteriormente ritardato proprio in un momento in cui invece bisognava avere il coraggio e la forza di anticipare o comunque di essere più robusti nell'erogazione dei servizi; non solo, ma anche a vedere i dati - e su questo sarebbe poi davvero utile, e chiedo poi di poterli approfondire - di quelle che sono state le frequenze all'interno dei Centri Estivi, mi sembra ci sia..., rispetto alla capienza che già era limitata, sia stata riscontrata una netta bassa affluenza, addirittura inferiore al 40%, se uno considera i tre slot di... Guardate, non sto inventando i dati, sono dati assolutamente confutabili e verificabili, per cui se avete elementi diversi, vi prego di dirli, perché invece quelli che ho verificato io sono assolutamente di quel genere lì. Sui tre slot che andavano, di una decina di giorni, dal 29 giugno al 10 luglio, dal 10 luglio... Insomma, fino ad arrivare al 7 agosto, le percentuali rispetto alla disponibilità dei posti sono state inferiori al 40%. Ho assolutamente contezza di quello che dico, per cui, se sento dai banchi della Maggioranza dei brusii, vi prego, per favore, di confutare quei dati.

TRESSO Francesco

Quindi, in sostanza. È quasi ridicolo che io vi inviti a votare questa mozione, lo faccio comunque perché ritengo sia un atto dovuto, anche solo per i cinque mesi in cui io ho atteso molto pazientemente che mi venisse data volontà di risposta. Si è preferito anteporre tutta una serie ... Ci si era dati un criterio a livello di Capigruppo di usare i criteri preferenziali, di precedenza per gli atti che riguardavano comunque, in qualche misura, delle possibilità di affrontare l'emergenza Covid, credo che questa, a tutti gli effetti, ne avesse quella dignità; così, per volontà della Maggioranza, del Gruppo 5 Stelle, non è stato, perché si è preferito andare avanti con altri tipi di atti che nulla c'entravano con il Covid...

TRESSO Francesco

...e quindi ci troviamo oggi, alle soglie dell'autunno, a votare quest'atto. Vi ringrazio.

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