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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 7 Settembre 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 31
MOZIONE 2020-01062
"PROGETTARE UN 'PIANO ESTATE 2020' PER I BAMBINI E I RAGAZZI TORINESI" PRESENTATA IN DATA 4 MAGGIO 2020 - PRIMO FIRMATARIO TRESSO.
Interventi
AZZARÀ Barbara

Grazie, Presidente. Intanto colgo l'occasione per ringraziare gli Uffici e l'Assessora Di Martino per il lavoro che è stato fatto per i nostri bambini e le bambine della Città. Devo ricordare solo che, anche se l'atto si fosse votato a maggio, non sarebbe stato in realtà utile, in quanto gli Uffici già hanno iniziato a lavorare a dicembre per poter realizzare queste attività, perché è un lavoro molto complesso, di concertazione con tutti i soggetti del territorio e quindi in realtà la progettualità era già pronta, ma, maledetto Covid, lo diciamo tutti, ha, di fatto una pandemia mondiale, generato delle problematiche non indifferenti e quindi si sono dovuti attendere i protocolli sia nazionali e anche l'incontro regionale. Io lo ricordo bene, in quanto rappresentavo tutti i Comuni del Piemonte in quegli incontri insieme all'Assessore Chiorino e l'Assessore Caucino per poter definire bene insieme a tutti i Comuni, in tutti gli Enti locali quelle che erano le regole per la sicurezza dei nostri bambini e delle nostre bambine. E quindi devo dire che la Città di Torino, come tutti gli altri Comuni del Piemonte, si sono mossi proprio nel momento in cui queste regole sono state definite. Quando la Consigliera Patriarca dice che ci sono delle strutture private che sono partite prima di quelle che erano le norme nazionali e regionali, beh, io vorrei che lei facesse i nomi a questo punto, perché vuol dire che ci sono delle associazioni, non lo so, che sono partite prima e quindi, di conseguenza, non hanno, di fatto, pensato alla sicurezza dei nostri bambini e delle nostre bambine. Questo mi mette molto timore, devo dire la verità, perché, se uno dice che è partito tanto prima e che addirittura il Comune di Torino non aveva dato neanche indicazioni, visto che io mi ricordo gli incontri che abbiamo fatto con ANCI in Regione, devo dire che mi preoccupa parecchio per la salute dei nostri giovani.

Le scuole statali hanno partecipato e devo dire che sono di più rispetto a quelle dell'anno precedente, quindi forse c'è qualcosa che non torna con i numeri, ma è ovvio, se uno vuole una Commissione specifica, andiamo a chiedere all'Assessore Di Martino, non sono certo io che, mi ricordo i numeri che sono stati dati anche a livello mediatico e quindi mi ero segnata il numero delle scuole statali che avevano partecipato e devo dire che il fatto che la Città si sia mossa è importante. Abbiamo fatto un lavoro di cui dovremmo andare fieri come Consiglieri, perché abbiamo dato un'opportunità ai nostri giovani. In realtà, molte strutture private, forse è per quello che c'erano le liste d'attesa, io parlo in particolare di alcune parrocchie dove in realtà una volta i numeri erano enormi e quindi potevano anche avere determinati iscritti, non hanno potuto partecipare proprio per queste regole stringenti. Io devo ringraziare anche il Comune di Torino che ha fatto uno sforzo, ma anche a livello statale, perché i Ministeri hanno dato l'opportunità di dare delle risorse economiche ai Comuni, affinché poi le famiglie non dovessero sostenere delle spese ulteriori. Perché suddividere a metà i gruppi rispetto agli anni precedenti, ha ovviamente aumentato i costi in maniera notevole.

Quindi, devo dire che la questione..., sarebbe interessante sicuramente una Commissione nella quale si specificano i numeri, perché in realtà sono diminuite dappertutto le iscrizioni. Sono diminuite, perché fortunatamente devo dire che i genitori che avevano l'opportunità di avere lo smart working sono andati anche fuori dalle città ed infatti i numeri, laddove i Centri Estivi fuori dalla Città di Torino, nei Comuni più piccoli si sono potuti realizzare, hanno avuto un incremento notevole. Quindi questa è stata anche una scelta delle famiglie di poter uscire dalla città dopo tanti mesi di isolamento. Per quanto riguarda le scuole dell'infanzia e dei nidi, anche in questo caso la Città si è mossa e prima ancora di molte altre città, addirittura hanno chiesto i nostri protocolli, hanno potuto beneficiare le famiglie di un'apertura dei cortili dei nidi in modo tale da poter rivedere le loro educatrici e in modo tale che i bambini potessero cominciare a familiarizzare di nuovo con una presenza nell'istituzione scolastica, che poi si è concretizzata fortunatamente poi nell'apertura dei Centri Estivi.

Volevo dire che non mi trova d'accordo invece la proposta della Consigliera Artesio sull'apertura dei cortili delle scuole di stato per il semplice fatto che ovviamente la mettiamo indicativamente in un periodo nel quale vengono svolti..., credo ora in tutte le scuole dei cantieri sono aperti, per poter permettere all'edilizia scolastica di far fronte a quelle che sono le richieste delle scuole per la riapertura proprio con tutte le normative in vigore. E quindi credo che chiedere a dei condomini di aprire i cortili delle scuole per poter fare entrare i ragazzini a giocare, mentre ci sono i cantieri in atto, insomma sia un po' pericoloso. Quindi, forse è una questione che si può andare ad immaginare, un Patto di Comunità, ma non certamente in questa condizione, cioè in una condizione così particolare, perché, come diceva giustamente anche la Consigliera Patriarca, le scuole statali e tutti quanti i Dirigenti Scolastici hanno la preoccupazione di quelle che sono le responsabilità in una situazione pandemica come questa e l'idea di fare un patto nel quale i condomini avevano le chiavi per poter aprire i cortili, direi che non è proprio il momento forse storico adeguato. Poi, dicevo, può essere sicuramente una buona opportunità di creare una rete successivamente al momento del Covid per poter fruire anche...

AZZARÀ Barbara

Sì. Mi sembra che anche la Città di Torino si sia già mossa in questo senso per poter rendere fruibili i giardini delle scuole. Grazie.

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