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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 7 Settembre 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 29
ORDINE DEL GIORNO 2020-01573
(ODG N. 18/2020) "IL GOVERNO INTERVENGA AL PI? PRESTO PER INTRODURRE LE MODIFICHE AL CODICE DELLA STRADA RICHIESTE DA ANCI" PRESENTATA IN DATA 16 LUGLIO 2020 - PRIMO FIRMATARIO CARRETTO.
Interventi
CARRETTO Damiano

Grazie. Allora, questo atto è stato presentato in data 16 luglio ed è stato presentato a seguito della lettera che ANCI ha inviato il 6 luglio 2020 a Parlamentari, Governo e MIT, avente titolo: "Per una mobilità sostenibile ciclabile urgente e maggiore sicurezza stradale". All'interno di questa lettera erano contenuti otto punti che rappresentavano un po' le richieste di ANCI, dei Comuni, richieste che nascevano anche da tutta quell'esperienza che è stata fatta nel gestire la mobilità post-Covid, nel gestire la mobilità dolce, nel cercare di promuovere la mobilità dolce dopo l'emergenza, comunque nella fase di ripartenza. In queste proposte si chiedeva l'introduzione di novità nel Codice della Strada, come le "bike lanes", piuttosto che le "case avanzate", piuttosto che le corsie ciclabili; si chiedevano tutta una serie di iniziative per aumentare la sicurezza nella gestione e nel posizionamento degli autovelox fissi e via dicendo, non sto ad illustrarli tutti, ma chiunque può reperire la lettera di ANCI dove sono illustrate le proposte anche nel dettaglio. Ricordo che anche molte proposte, oltre che dai Comuni, in realtà, arrivano da tutti quei soggetti che negli anni si sono occupati di mobilità ciclabile e spesso sono delle proposte che hanno una storia alle spalle, che finalmente hanno avuto una richiesta forte da parte di ANCI al Governo. È notizia di ieri o di questi giorni che alcune modifiche tramite emendamento sono state introdotte nel Decreto Semplificazioni. Alcune di queste richieste sono state recepite, quindi finalmente si fanno dei passi avanti nel Codice della Strada e adesso ovviamente bisognerà vedere come verrà poi approvato il testo definitivo. Io spero che queste modifiche vengano recepite così come sono state pensate. Questo atto ovviamente è un modo, secondo me, per ribadire la volontà della Città di Torino, che sta investendo molto sulla mobilità sostenibile, sulla mobilità ciclabile. Abbiamo fatto alcuni interventi molto forti ed anche molto chiacchierati, se vogliamo, per il fatto che erano interventi innovativi, per cui anche solo dover spiegare ai cittadini - forse da questo punto di vista bisognerà ancora lavorare - la differenza tra una pista ciclabile, una corsia ciclabile, tra i controviali a 20 all'ora, le "case avanzate", che all'inizio sembravano..., c'è chi addirittura le ha interpretate come una pista ciclabile, nel senso trasversale rispetto alla corsia, perché non tutti sapevano cos'era una "casa avanzata". Quindi, bisognerà sicuramente comunicare agli utenti della strada di cosa si tratta, per una questione anche di sicurezza. Un capitolo a parte, secondo me, va un po' preso dalla questione degli autovelox. Io mi auguro che la procedura per cui una città possa posizionare dei velox fissi venga in qualche modo semplificata, perché la questione degli autovelox non è una questione, come qualcuno pensa, per fare cassa, ma penso che tutti abbiate letto le notizie delle ultime settimane con automobili sanzionate qui a Torino in corsi dove raggiungevano i 120-130 km/h e stiamo parlando di un ambito urbano. Io credo che in una città che ha comunque ancora un altissimo numero di incidenti... e sappiamo quali sono le direttrici principali, perché ci era stato illustrato in Commissione, quindi sappiamo quali sono i corsi in cui l'incidentalità è più alta e casualmente, in realtà non casualmente, i corsi in cui l'incidentalità è più alta sono anche quelli in cui la conformazione della strada consente velocità maggiori, quindi si hanno più incidenti con conseguenze più gravi. Per cui anche il tema degli autovelox è sicuramente un tema forte, importante, per salvare vite umane e non per fare cassa, come qualcuno erroneamente pensa, perché tutte le politiche di sicurezza stradale, tutte le politiche di moderazione della velocità hanno lo scopo sempre e comunque di ridurre gli incidenti, ridurre i danni degli incidenti e di conseguenza, nella maggior parte dei casi, salvare vite umane. Come dicevo, appunto, questo atto vuole essere un ribadire la visione della Città di Torino sulla mobilità. Conforta che sia ANCI a proporlo e quindi non è una visione della sola Città di Torino, ma è una visione condivisa tra tutti i Comuni italiani, quindi con diverse estrazioni politiche, quindi non è una visione del Movimento 5 Stelle, ma è una visione dei Comuni e, siccome l'iter è ancora in corso, ritengo che l'approvazione da parte del Consiglio Comunale di questo atto possa ribadire con forza il sostegno alla proposta di ANCI, possa essere un segnale per il Parlamento in vista delle votazioni e credo che possa anche essere un segnale per la Città tutta di attenzione ad una problematica, che è quella della sicurezza stradale e di innovazione e sguardo verso il futuro per quanto riguarda proprio il concetto di mobilità.

Io so che l'Assessora Lapietra ha già lavorato da questo punto di vista, credo che abbia anche rilasciato dichiarazioni di soddisfazione rispetto all'approvazione di questi emendamenti, di queste modifiche. Io credo e spero che l'iter si concluda con il recepimento di queste richieste di ANCI. Grazie.

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