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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 7 Settembre 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 2
INTERPELLANZA 2020-01574
"DITTA TUNDO E TFR AGLI EX DIPENDENTI" PRESENTATA IN DATA 16 LUGLIO 2020 - PRIMO FIRMATARIO MAGLIANO.
Interventi
DI MARTINO Antonietta (Assessora)

Grazie, Presidente. In premessa vorrei chiarire che quanto riportato nel: "considerato che io avrei incontrato nei corridoi le ex dipendenti Tundo e avrei comunicato di non avere posti liberi in agenda fino a dicembre", è falso. Io non so se e chi abbiano incontrato, ma non ero certamente io e mi dispiace che il Consigliere non abbia verificato con la sottoscritta, prima di scriverlo come dato di fatto, nell'interpellanza. Relativamente al pagamento del TFR i dipendenti transitati presso altra impresa nel rispetto della clausola sociale, la Città è a conoscenza che si sono verificati ritardi e ha con insistenza vigilato e richiamato l'impresa ad adempiere. La Città ritiene, ovviamente, non negoziabile il pagamento degli emolumenti dovuti e quindi si è opportunamente attivata per fornire lo spazio di confronto tra le parti, che sono l'impresa e i lavoratori. È stato recentemente convocato un incontro con le loro rappresentanze, comprese le ex accompagnatrici Tundo. Per i lavoratori erano presenti le organizzazioni sindacali CGIL, CISL e FAISA CISAL. Nel corso dell'incontro sono state affrontate varie questioni attinenti alle relazioni interne tra lavoratori e azienda, tra le quali quella relativa al versamento del TFR. L'azienda ha comunicato che per il 50% delle interessate il TFR è stato pagato e il ritardo è dovuto ad errori nella contabilità amministrazione, avendo erogato due volte alle stesse persone l'emolumento. Abbiamo sottolineato che l'errore non può certo ricadere sui dipendenti e l'azienda ha dato il mese di ottobre come tempistica ultima per provvedere. L'azienda ha inoltre illustrato alcune difficoltà gestionali, condivise dai lavoratori, che saranno oggetto di confronto con il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali e finanziarie dovute alla crisi di tutto il settore dei trasporti, in seguito alla sospensione delle attività per le misure adottate di contenimento dell'epidemia. Il tavolo congiunto: organizzazioni sindacali, aziende erogatrici e Città continuerà i suoi lavori al fine di monitorare gli adempimenti cui si è impegnata l'azienda e per affrontare ogni difficoltà che dovesse insorgere. È previsto a questo... fino a nuovo incontro nel mese di ottobre e uno ulteriore sulla situazione degli accompagnatori. Si è convenuto che questo debba essere lo spazio per affrontare ogni questione, per evitare di personalizzarle e per ricondurre alla sede appropriata. Tutti convengono che occorra gestire le eventuali situazioni problematiche con grande fermezza, ma anche con grande prudenza per non ingenerare timori nelle famiglie che utilizzano questo servizio e già devono affrontare situazioni molto faticose, in riferimento anche ad alcune iniziative comunicative di segno opposto. Per chiarezza, occorre ricordare che la prospettazione di utilizzare l'articolo 30 del Codice degli Appalti per risolvere la questione TFR, è fuori luogo, questi emolumenti fanno parte di un contratto ormai scaduto e la Città può agire solo su fatture ancora da pagare attinenti rapporti contrattuali in essere ed è attivabile, non per singole situazioni, ma per situazioni di crisi, data anche la complessità della procedura. Non si può, infine, tacere dello sconcerto, nel leggere nelle comunicazioni del Consigliere Magliano, in ultimo dalla sua pagina Facebook, un amico in comune in Regione, del 25 agosto, comunicazione ripresa dagli organi di informazione, accuse rivolte agli uffici, per aver costruito addosso a Tundo come un abito di sartoria il bando di fine 2018. L'affermazione va oltre alla libertà di espressione, e si configura come un'accusa grave, perché è un reato costruire appalti sui potenziali concorrenti. Gli uffici stanno valutando di chiederne ragione nelle sedi competenti. Ma, politicamente, al di là del merito, rilevo il danno che questo atteggiamento allarmistico produce su famiglie, che già devono affrontare con fatica la loro situazione. Meritano il massimo di rispetto e un servizio adeguato alle loro esigenze, non di essere trascinate e strumentalizzate in questioni che devono essere risolte tra azienda e lavoratori, posto che, come dimostrato dall'efficienza ritrovata con il nuovo appalto, di cui si è dato ampiamente ragione in precedenti occasioni, con base d'asta aumentato del 30%, con più lotti sulla base delle fasce di età dei minori, con il nuovo modello gestionale che prevede la presenza di tre ditte diverse, non più di una unica, la Città ha fatto e sta facendo la sua parte per offrire il servizio che serve, con attenzione, anche, alle dovute garanzie ai lavoratori. È noto, tra l'altro, che le famiglie partecipano ad un organismo, l'osservatorio per il funzionamento del servizio di trasporto scolastico per disabili, insieme alle scuole, ai servizi e alle ditte erogatrici, proprio per affrontare, preventivamente, eventuali difficoltà e adottare miglioramenti. Grazie.

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