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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 7 Settembre 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 15

Comunicazioni della Sindaca su “Assegnazione a Torino della sede Istituto Italiano Intelligenza Artificiale”.
Interventi
ARTESIO Eleonora

Grazie. Io ovviamente premetto le scuse relativamente ai colleghi che hanno competenza professionale e capacità di programmazione tali da suggerire vocazioni future della città, cordate utili ad ottenerle e immaginare anche la localizzazione per la nostra città di insediamenti e presidi rilevanti che ne connotino la natura e ne caratterizzino anche le possibilità di crescita. Quello però su cui io volevo soffermarmi vale per il ragionamento che stiamo facendo in questo momento, vale a dire l'intervento e il riconoscimento verso Torino sull'Intelligenza Artificiale, vale per quello che i colleghi riferivano rispetto alla questione dei brevetti, e la mia riflessione è la seguente: mi domando sempre, quando condividiamo la soddisfazione per questi esiti oppure invitiamo a perseguirne di altri, mi domando sempre che cosa stiamo attendendo, se siamo nella logica dello sviluppo o se siamo nella logica del progresso; e per cercare di spiegarmi meglio, riporto qui, declinandola di più, la riflessione: lo sviluppo è la crescita di una dimensione quantitativa, attiene sostanzialmente ad una valutazione pragmatica ed economica, il progresso è il cambiamento e la trasformazione delle condizioni sociali di un territorio, di una comunità e i meccanismi che portano i soggetti di quei territori e di quelle comunità a identificarsi con una vocazione, con una fisionomia, con una prospettiva della comunità o dell'ambito in cui abitano. La definizione e la distinzione non sono mie, la distinzione tra sviluppo e progresso è di Pasolini "Scritti corsari", ma a me sembra molto interessante proporre questa questione nel momento in cui ogni qualvolta ragioniamo delle possibili aperture e delle possibili iniziative che sostengano e corroborino la condizione nella quale Torino si trova non siamo mai - almeno per quello che mi riguarda, parlo evidentemente di un limite mio - sufficientemente espliciti nel declinare le prospettive del progresso, mentre a volte siamo assolutamente didascalici fino ai limiti del dettaglio nel richiamare quelle dello sviluppo. Quindi la questione fondamentale per me non è - certo apprezzando il lavoro - quello che è stato fatto fino a questo momento ma quello che si farà, cioè in quali relazioni viene posto questo traguardo rispetto alle prospettive generali che la Città sta percorrendo, sia sul piano del proprio ridisegno urbanistico, che evidentemente non è così banalmente indifferente a tutte le candidature che stiamo promuovendo, visto che poi comporta un atterraggio fisico e concreto in ambiti territoriali che avranno delle relazioni con il resto della città o non le avranno, che saranno dimensioni chiuse in una torre di pensiero e di produzione oppure no, e visto che comporta la selezione di edifici destinati ad ospitare, quindi sostanzialmente l'aver bypassato in tutto il dibattito sul Piano Regolatore Generale e la sua variante strutturale tutta la questione delle attività produttive di ricerca in questa città demandandola a non ben meglio definiti ambiti nei quali si sarebbero ritrovate le intenzioni dell'Amministrazione e le possibilità future, non mi fa pensar bene rispetto al fatto che anziché e soltanto parlare di sviluppo, siamo invece tutti fortemente intenzionati a parlare di progresso. Non credo di essere né così ingenua né così staccata da un sentimento comunque diffuso che ha colto questo tipo di evento, questo annuncio perché, cito soltanto Calderini dei giorni scorsi, dice: "Troppa euforia sull'Intelligenza Artificiale, ben che vada non farà danni". Allora, la questione posta in termini ovviamente diversi su basi di conoscenza che non sono le mie sono sicuramente più ampie, alla fine per una lettrice come sono io, si riconduce a quella questione, a quel tema che io cercavo di proporre, stiamo proponendo una importante possibilità che ci permette di cucire sul vestito della città una medaglia che la colloca rispetto ad un'idea di città capace di introdurre innovazione, ma come sempre, l'innovazione è tale quando non è solo tecnologica e le possibilità di sviluppo sono tali quando producono anche progresso. Quindi da questo punto di vista quello che volevo segnalare a quest'Aula e alla Giunta è sostanzialmente un auspicio, un invito e un augurio perché appunto questa opportunità abbia quelle caratteristiche e non resti un gioiello apprezzabile, un valore riconosciuto tra coloro che vi partecipino, ma possa essere davvero una leva importante per il nostro territorio.

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