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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 7 Settembre 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 12
INTERPELLANZA 2020-01588
"DOPO IL LOCKDOWN, PER RESIDENTI E COMMERCIANTI LA BEFFA DEI CANTIERI A LORO INSAPUTA" PRESENTATA IN DATA 17 LUGLIO 2020 - PRIMA FIRMATARIA GRIPPO.
Interventi
PETRARULO Raffaele

Grazie, Presidente. Apprezzo molto questa interpellanza perché... innanzitutto faccio gli auguri all'Assessora Lapietra, ci mancherebbe, quindi non parleremo di tram e niente, quindi oggi niente viaggi insieme sul 4, parleremo di cantieri che è più tranquillo; io invece mi ricollego un po' alla questione della comunicazione sui cantieri e su quello che poi va ad inficiare e va ad infliggere, direi anche io, ai commercianti che insistono su quei cantieri. Lo dico perché abbiamo fatto mi pare un'interpellanza o una mozione su questo, mi pare un'interpellanza, in cui... sì, era quella delle strade che vengono sempre rotte ripetutamente in svariati periodi, in cui una volta che il cantiere lo si fa per naturalmente manutenzione della linea tramviaria, oppure della (incomprensibile) della strada, delle buche e via discorrendo, dell'asfaltatura, poi arrivano e si fa quello che riguarda le caditoie che sono occupate e quindi sono intasate, poi arriva la fibra, poi arriva l'energia elettrica, quindi le reti, poi arriva quello che riguarda le fogne, cioè occorre anche, questa qui è una cosa che abbiamo sempre detto e l'ho sempre ribadito anche io, che ci sia una pianificazione quindi - ecco qui dove il tavolo serve, qui sì che serve un tavolo apparecchiato con le persone serie su quel tavolo - in cui ci siano delle... qualcuno dia dei tempi, che siano tempi rispettati sui cantieri e che ci sia naturalmente, perché poi questo va ad inficiare su quello che è il commercio in... cioè tutto quello che riguarda le vie che insistono su quel cantiere o le vie di passaggio. Se noi non facciamo un discorso di questo tipo, io credo che avremmo sempre delle proteste, avremo sempre naturalmente delle attività che vanno a chiudere, vabbè il cantiere della linea 1 è la storia infinita, ma questo qui penso che non sia neanche da andare a paragonare, ma ci sono anche cantieri e micro cantieri che sono stati (incomprensibile) nella città di Torino, non solo in centro ma anche nelle periferie, che hanno fatto chiudere le attività, hanno portato a quella che è la mancanza di comunicazione, perché non solo comunicare, che poi se uno guarda quelli che sono i cartelli obbligatori che vengono messi per legge sui fronti dei cantieri, quando non li riguarda è meglio non metterli neanche perché il fine lavori è sempre di un anno o due prima di quelli che noi (incomprensibile) i cantieri perché rimangono in eterno, sei mesi dopo, cinque mesi dopo, tre mesi dopo, vuoi per il Covid in questo caso, ma vuoi anche per le lungaggini o per i fallimenti o quello che avviene su quegli appalti. Ecco, questo era solamente un piccolo incipit che volevo dare anche alla discussione perché sennò poi alla fine si rimane sempre su un qualcosa che non è inerente a quella che potrebbe essere la soluzione che poi si può dare direttamente per il futuro, sia alle attività commerciali sia ai cittadini, sia alla mobilità sul territorio cittadino.

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