Interventi |
ROLANDO Sergio (Assessore) Grazie, Presidente. Io ho già inviato per le vie brevi la bozza di risposta, anche perché era molto complessa e anche perché nel frattempo gli uffici stavano operando sulla delibera dell'IMU, che attualmente è in discussione mi pare…, mi pare in discussione in Consiglio in questo momento in Commissione, in Commissione, sì. L'interpellanza pone tre quesiti che vengono riportati nel testo della domanda e al quale dopo aver fornito alcune premesse per i corrispettivi vengono date le seguenti risposte: la prima: “Se l'Amministrazione intende adeguarsi alle disposizioni normative considerando esenti dall'IMU gli immobili concessi in comodato gratuito al Comune o altro”, come dice, come recita poi nella domanda, alla quale domanda la risposta la scelta di regolamentare di esenzione di imposta in particolare di trattamento fiscale di agevolare gli enti non commerciali, che consente di coniugare le esigenze di assumere scelte in continuità con il previgente regime fiscale di invalidità di gettito potrebbe essere quella indicato nel seguito e la cito, al punto, all'articolo “Esenzione di altri immobili”, “Sono esenti dall'imposta per il periodo dell'anno durante il quale sussistono le condizioni previste gli immobili posseduti direttamente e direttamente utilizzati dai soggetti di cui all'articolo 87 comma, 1 del Testo Unico delle imposte sui redditi e successive modificazioni. Gli immobili posseduti dai soggetti all'articolo 87, comma 1, lettera C del Testo Unico” e anche qui sono citati, “e gli immobili concessi in comodato gratuito in via esclusiva a favore del Comune di Torino per l'esercizio dei propri scopi istituzionali o statutari. Le esenzioni di cui al comma 1 sono elencate in via tassativa e non successibili di modificazioni”. I punti 2) e 3) invece richiedono: “Se l'Amministrazione ritiene necessario richiedere una comunicazione ad hoc per beneficiare dell'esenzione in esame” e poi “Se l'Amministrazione intende chiarire quale possa essere il comportamento corretto con riguardo al dettato, che pure appare contraddittorio del comma 770. Nella prima parte impone di presentare una dichiarazione entro il 30 giugno dell'anno successivo a quello in cui il possesso degli immobili ha avuto inizio o sono intervenute variazioni rilevanti ai fini della determinazione dell'imposta, salvo disporre poi che la dichiarazione deve essere presentata ogni anno”. Allora, questa risposta è l'interpretazione che danno gli uffici, a queste due domande gli uffici danno questa interpretazione: che gli immobili posseduti direttamente utilizzati dagli enti non commerciali vige l’onere previsto di presentare la dichiarazione entro il 30 giugno dell'anno successivo a quello in cui il possesso ha avuto inizio e sono intervenute variazioni rilevanti ai fini della rateazione dell’imposta. La normativa prevede altresì l'obbligo di presentazione della dichiarazione IMU anche nel caso in cui non siano intervenute variazioni nel corso degli anni”, eccetera, eccetera, c’è tutta la risposta. Inoltre per gli immobili posseduti e utilizzati dagli enti non commerciali nel caso in cui i possessori de gli utilizzatori siano diversi vige l'onere di presentare la comunicazione di destinazione d'uso prevista dal regolamento comunale corredata di copia del contratto di comodato. Tale previsione regolamentare è motivata dall'esigenza di poter predisporre un sistema di monitoraggio delle agevolazioni con riferimento alla legge. Per gli immobili concessi in comodato gratuito in via esclusiva a favore del Comune di Torino non vigono obblighi deliberativi o cumulativi in quanto la Città dispone delle informazioni utili a riconoscere il diritto di esenzioni di cui trattasi”. Grazie. |