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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 27 Luglio 2020 ore 12,00
Paragrafo n. 8
INTERPELLANZA 2020-01200
"IMU SU IMMOBILI NON COMMERCIALI: COME INTENDE ADEGUARSI L'AMMINISTRAZIONE ALLE INNOVAZIONI LEGISLATIVE?" PRESENTATA IN DATA 27 MAGGIO 2020 - PRIMO FIRMATARIO MAGLIANO.
Interventi
ROLANDO Sergio (Assessore)
Grazie, Presidente. Io ho già inviato per le vie brevi la bozza di risposta, anche perché
era molto complessa e anche perché nel frattempo gli uffici stavano operando sulla
delibera dell'IMU, che attualmente è in discussione mi pare…, mi pare in discussione in
Consiglio in questo momento in Commissione, in Commissione, sì. L'interpellanza pone
tre quesiti che vengono riportati nel testo della domanda e al quale dopo aver fornito
alcune premesse per i corrispettivi vengono date le seguenti risposte: la prima: “Se
l'Amministrazione intende adeguarsi alle disposizioni normative considerando esenti
dall'IMU gli immobili concessi in comodato gratuito al Comune o altro”, come dice,
come recita poi nella domanda, alla quale domanda la risposta la scelta di regolamentare
di esenzione di imposta in particolare di trattamento fiscale di agevolare gli enti non
commerciali, che consente di coniugare le esigenze di assumere scelte in continuità con
il previgente regime fiscale di invalidità di gettito potrebbe essere quella indicato nel
seguito e la cito, al punto, all'articolo “Esenzione di altri immobili”, “Sono esenti
dall'imposta per il periodo dell'anno durante il quale sussistono le condizioni previste gli
immobili posseduti direttamente e direttamente utilizzati dai soggetti di cui all'articolo
87 comma, 1 del Testo Unico delle imposte sui redditi e successive modificazioni. Gli
immobili posseduti dai soggetti all'articolo 87, comma 1, lettera C del Testo Unico” e
anche qui sono citati, “e gli immobili concessi in comodato gratuito in via esclusiva a
favore del Comune di Torino per l'esercizio dei propri scopi istituzionali o statutari. Le
esenzioni di cui al comma 1 sono elencate in via tassativa e non successibili di
modificazioni”. I punti 2) e 3) invece richiedono: “Se l'Amministrazione ritiene
necessario richiedere una comunicazione ad hoc per beneficiare dell'esenzione in
esame” e poi “Se l'Amministrazione intende chiarire quale possa essere il
comportamento corretto con riguardo al dettato, che pure appare contraddittorio del
comma 770. Nella prima parte impone di presentare una dichiarazione entro il 30
giugno dell'anno successivo a quello in cui il possesso degli immobili ha avuto inizio o
sono intervenute variazioni rilevanti ai fini della determinazione dell'imposta, salvo
disporre poi che la dichiarazione deve essere presentata ogni anno”. Allora, questa
risposta è l'interpretazione che danno gli uffici, a queste due domande gli uffici danno
questa interpretazione: che gli immobili posseduti direttamente utilizzati dagli enti non
commerciali vige l’onere previsto di presentare la dichiarazione entro il 30 giugno
dell'anno successivo a quello in cui il possesso ha avuto inizio e sono intervenute
variazioni rilevanti ai fini della rateazione dell’imposta. La normativa prevede altresì
l'obbligo di presentazione della dichiarazione IMU anche nel caso in cui non siano
intervenute variazioni nel corso degli anni”, eccetera, eccetera, c’è tutta la risposta.
Inoltre per gli immobili posseduti e utilizzati dagli enti non commerciali nel caso in cui i
possessori de gli utilizzatori siano diversi vige l'onere di presentare la comunicazione di
destinazione d'uso prevista dal regolamento comunale corredata di copia del contratto di
comodato. Tale previsione regolamentare è motivata dall'esigenza di poter predisporre
un sistema di monitoraggio delle agevolazioni con riferimento alla legge. Per gli
immobili concessi in comodato gratuito in via esclusiva a favore del Comune di Torino
non vigono obblighi deliberativi o cumulativi in quanto la Città dispone delle
informazioni utili a riconoscere il diritto di esenzioni di cui trattasi”. Grazie.

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