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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 27 Luglio 2020 ore 12,00
Paragrafo n. 8
INTERPELLANZA 2020-01200
"IMU SU IMMOBILI NON COMMERCIALI: COME INTENDE ADEGUARSI L'AMMINISTRAZIONE ALLE INNOVAZIONI LEGISLATIVE?" PRESENTATA IN DATA 27 MAGGIO 2020 - PRIMO FIRMATARIO MAGLIANO.
Interventi
MAGLIANO Silvio
Sì, grazie, Presidente. Io ringrazio l’Assessore perché mi aveva già fornito due
settimane fa questa risposta, perché, come avrete capito, è una risposta articolata.
Fondamentalmente noi abbiamo avuto già una Commissione per entrare nel merito del
Regolamento dell'IMU, Regolamento che noi dobbiamo rivedere alla luce della Legge
di Bilancio che è stata approvata a fine 2019. Il mio tema era molto semplice, cioè fare
in modo, visto che la legge lo prevede, innanzitutto di non trovarci nella condizione di
ridanneggiare il mondo non commerciale, quindi gli enti no profit che sono proprietari
di immobili e che li danno a titolo gratuito, quindi in comodato d'uso gratuito ad altre
associazioni che fanno attività istituzionali a fine sociale, ma ancora di più per proporre
una questione, cioè nel Regolamento del Consiglio Comunale, che sembra la
trasposizione dell'anno scorso a quest'anno, noi fondamentalmente notiamo che gli
uffici permettono a un ente non commerciale di dare in comodato d'uso gratuito a un
altro ente non commerciale l'immobile ed essere esente; a un ente commerciale di poter
dare al Comune, per i fini istituzionali del Comune, un bene e quindi beneficiare
dell'esenzione, ma la legge dello Stato italiano permette, cari colleghi, di poter far sì che
un ente commerciale via ad uso gratuito, quindi in concessione gratuita a una realtà non
commerciale il bene immobile, cosa che noi non prevediamo e quindi invece che
utilizzare, usare come strumento la finalizzazione del bene, non prendiamo in
considerazione l'ipotesi di guardare lo strumento che la norma nazionale ci dà, cioè io
azienda ho un capannone sul quale pago l’IMU, se lo mettessi a titolo gratuito per una
realtà del Terzo Settore per i suoi fini istituzionali, lo Stato mi permette, permette al
Comune di rendermi esente IMU? Sì. Il Comune di Torino questa misura le recepisce
dal regolamento? No, la recepisce solo se quell’ente, quell'impresa quel bene lo dà alla
Città e invece sarebbe, a mio giudizio, opportuno, opportuno, anche se i casi magari non
saranno tantissimi perché purtroppo nel nostro Paese il lavoro tra mondo del no-profit e
il mondo del profit è molto, molto lontano rispetto a cosa accade nei Paesi ad esempio
anglosassoni, ma questo l’Assessore lo conosce bene come argomento, perché non
siamo ancora riusciti a capire che questo lavoro profit, no-profit può avere dei vantaggi.
Pensate cosa vorrebbe dire per le tante aziende che oggi hanno degli immobili, che
possono essere capannoni, piuttosto che appartamenti, piuttosto che uffici, sui quali
oggi ha una fiscalità piena, anche se l'azienda va male, donare per un periodo di tempo
definito questo bene a una realtà del Terzo Settore che invece in questi anni, in questi
periodi è cresciuta e molto, è avere almeno l'esenzione IMU. Ma lo sapete benissimo
tutti, colleghi, che ci sono imprenditori che scoperchiano i loro capannoni perché se non
hanno un tetto non ci pagano l'IMU. Sappiamo benissimo che un bene, anche se non mi
porta rendita economica, ma almeno ho l'esenzione dell'IMU, ma è vissuto poi per farlo
ripartire, cioè vissuto vuol dire che è abitato da soggetti che vi fanno attività no-profit di
volontariato, di cooperazione sociale, di promozione sociale, comunque è un bene che
non si deteriora. E allora io su questo ringrazio l'Assessore per la disponibilità per avere
un’interlocuzione con gli uffici, però mi auguro che da questo punto di vista si guardi
anche politicamente quali ricadute potremmo avere. Noi siamo pieni, eh, penso che la
Vicepresidente lo sappia tanto quanto me, siamo pieni di associazioni di volontariato del
mondo del no-profit che hanno il problema delle sedi, sedi che il Comune di Torino non
è più in grado di dare perché negli ultimi vent'anni, e quindi non questa Giunta, ma sin
sono venduti tutti gli immobili di pregio, quelli che sono rimasti sono pieni di amianto e
se uno li vuole o deve andare con un bando a prenderselo, o comunque deve mettere
decine di migliaia di euro per sanificarli e il bene tra l'altro non rimane nella
disponibilità dell'associazione perché dopo 19 anni massimo viene ridato al Comune. E
allora dico: usiamo strumenti di questo tipo per permettere al mondo profit di dare a
titolo gratuito al mondo del volontariato, al mondo promozione sociale, agli enti del
Terzo Settore per le loro finalità istituzionali e così c'è un vantaggio fiscale per chi è
proprietario e c'è un aiuto concreto al mondo del volontariato. Mi auguro che
l'interlocuzione con gli uffici porti a questa soluzione, perché poi l'ultimo tema che ho
affrontato, Assessore, è molto semplice, cioè dover comunicare tutti gli anni che ancora
quel bene è nelle disponibilità di un ente no-profit, dato da un altro ente no-profit,
sarebbe più furbo, sarebbe più intelligente, sarebbe più smart, sarebbe meno burocratico
dire: “Comunicateci solo se vi è una variazione” e non tutti gli anni che la condizione è
la stessa, ma penso che la Pubblica Amministrazione di questo Paese non sia ancora
pronta a riceve l'informativa di quando una cosa finisce non che tutti gli anni tanta carta,
tante mail per dire che le condizioni non sono cambiate. Detto questo comunque
ringrazio l'Assessore e mi auguro di poter trovare nei suoi uffici la stessa disponibilità al
ragionamento e alla comprensione politica di quello che sto chiedendo perché il mondo
del no-profit aspetta questo e penso che ci siano una serie di imprenditori che siano o
proprietari di immobili disponibili pur di avere l'esenzione IMU a dare gratuitamente in
comodato gratuito a queste realtà che hanno bisogno di una sede come fosse l'acqua.
Grazie.

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