Interventi |
MAGLIANO Silvio Sì, grazie, Presidente. Io ringrazio l’Assessore perché mi aveva già fornito due settimane fa questa risposta, perché, come avrete capito, è una risposta articolata. Fondamentalmente noi abbiamo avuto già una Commissione per entrare nel merito del Regolamento dell'IMU, Regolamento che noi dobbiamo rivedere alla luce della Legge di Bilancio che è stata approvata a fine 2019. Il mio tema era molto semplice, cioè fare in modo, visto che la legge lo prevede, innanzitutto di non trovarci nella condizione di ridanneggiare il mondo non commerciale, quindi gli enti no profit che sono proprietari di immobili e che li danno a titolo gratuito, quindi in comodato d'uso gratuito ad altre associazioni che fanno attività istituzionali a fine sociale, ma ancora di più per proporre una questione, cioè nel Regolamento del Consiglio Comunale, che sembra la trasposizione dell'anno scorso a quest'anno, noi fondamentalmente notiamo che gli uffici permettono a un ente non commerciale di dare in comodato d'uso gratuito a un altro ente non commerciale l'immobile ed essere esente; a un ente commerciale di poter dare al Comune, per i fini istituzionali del Comune, un bene e quindi beneficiare dell'esenzione, ma la legge dello Stato italiano permette, cari colleghi, di poter far sì che un ente commerciale via ad uso gratuito, quindi in concessione gratuita a una realtà non commerciale il bene immobile, cosa che noi non prevediamo e quindi invece che utilizzare, usare come strumento la finalizzazione del bene, non prendiamo in considerazione l'ipotesi di guardare lo strumento che la norma nazionale ci dà, cioè io azienda ho un capannone sul quale pago l’IMU, se lo mettessi a titolo gratuito per una realtà del Terzo Settore per i suoi fini istituzionali, lo Stato mi permette, permette al Comune di rendermi esente IMU? Sì. Il Comune di Torino questa misura le recepisce dal regolamento? No, la recepisce solo se quell’ente, quell'impresa quel bene lo dà alla Città e invece sarebbe, a mio giudizio, opportuno, opportuno, anche se i casi magari non saranno tantissimi perché purtroppo nel nostro Paese il lavoro tra mondo del no-profit e il mondo del profit è molto, molto lontano rispetto a cosa accade nei Paesi ad esempio anglosassoni, ma questo l’Assessore lo conosce bene come argomento, perché non siamo ancora riusciti a capire che questo lavoro profit, no-profit può avere dei vantaggi. Pensate cosa vorrebbe dire per le tante aziende che oggi hanno degli immobili, che possono essere capannoni, piuttosto che appartamenti, piuttosto che uffici, sui quali oggi ha una fiscalità piena, anche se l'azienda va male, donare per un periodo di tempo definito questo bene a una realtà del Terzo Settore che invece in questi anni, in questi periodi è cresciuta e molto, è avere almeno l'esenzione IMU. Ma lo sapete benissimo tutti, colleghi, che ci sono imprenditori che scoperchiano i loro capannoni perché se non hanno un tetto non ci pagano l'IMU. Sappiamo benissimo che un bene, anche se non mi porta rendita economica, ma almeno ho l'esenzione dell'IMU, ma è vissuto poi per farlo ripartire, cioè vissuto vuol dire che è abitato da soggetti che vi fanno attività no-profit di volontariato, di cooperazione sociale, di promozione sociale, comunque è un bene che non si deteriora. E allora io su questo ringrazio l'Assessore per la disponibilità per avere un’interlocuzione con gli uffici, però mi auguro che da questo punto di vista si guardi anche politicamente quali ricadute potremmo avere. Noi siamo pieni, eh, penso che la Vicepresidente lo sappia tanto quanto me, siamo pieni di associazioni di volontariato del mondo del no-profit che hanno il problema delle sedi, sedi che il Comune di Torino non è più in grado di dare perché negli ultimi vent'anni, e quindi non questa Giunta, ma sin sono venduti tutti gli immobili di pregio, quelli che sono rimasti sono pieni di amianto e se uno li vuole o deve andare con un bando a prenderselo, o comunque deve mettere decine di migliaia di euro per sanificarli e il bene tra l'altro non rimane nella disponibilità dell'associazione perché dopo 19 anni massimo viene ridato al Comune. E allora dico: usiamo strumenti di questo tipo per permettere al mondo profit di dare a titolo gratuito al mondo del volontariato, al mondo promozione sociale, agli enti del Terzo Settore per le loro finalità istituzionali e così c'è un vantaggio fiscale per chi è proprietario e c'è un aiuto concreto al mondo del volontariato. Mi auguro che l'interlocuzione con gli uffici porti a questa soluzione, perché poi l'ultimo tema che ho affrontato, Assessore, è molto semplice, cioè dover comunicare tutti gli anni che ancora quel bene è nelle disponibilità di un ente no-profit, dato da un altro ente no-profit, sarebbe più furbo, sarebbe più intelligente, sarebbe più smart, sarebbe meno burocratico dire: “Comunicateci solo se vi è una variazione” e non tutti gli anni che la condizione è la stessa, ma penso che la Pubblica Amministrazione di questo Paese non sia ancora pronta a riceve l'informativa di quando una cosa finisce non che tutti gli anni tanta carta, tante mail per dire che le condizioni non sono cambiate. Detto questo comunque ringrazio l'Assessore e mi auguro di poter trovare nei suoi uffici la stessa disponibilità al ragionamento e alla comprensione politica di quello che sto chiedendo perché il mondo del no-profit aspetta questo e penso che ci siano una serie di imprenditori che siano o proprietari di immobili disponibili pur di avere l'esenzione IMU a dare gratuitamente in comodato gratuito a queste realtà che hanno bisogno di una sede come fosse l'acqua. Grazie. |