Interventi |
ARTESIO Eleonora Provo a partire dalle cose che presumo ci uniscano rispetto a quelle che ci differenziano. Immagino che il Consiglio Comunale unanimemente sia preoccupato di dare continuità e stabilità a tutti gli interventi, servizi e prestazioni nel campo delle politiche sociali che oggi sono erogate grazie al lavoro di personale assunto con contratti a termine, sia incarichi a tempo determinato, di cui abbiamo parlato e parleremo in ragione di un'altra mozione presentata in questo Consiglio, sia degli incarichi di lavoro attraverso somministrazione. Se questa è la preoccupazione, la prima questione è che le modalità formali di acquisizione di legittimità di procedura che sono state qui riferite dall'Assessore e che si ispirano fortemente ad un principio di autotutela della Giunta e degli uffici della Direzione Personale non tutelano affatto quella continuità e quella stabilità che invece riteniamo essere per tutti necessaria. Io torno a ripetere ciò che in audizione i rappresentanti sindacali di questi lavoratori ci hanno riferito e ciò che anche in Commissione I abbiamo riportato in ordine alla richiesta di una valutazione autonoma da parte del Comune di Torino in ordine alla possibile procedura. Qual è la valutazione autonoma che le organizzazioni sindacali ci hanno e vi hanno rappresentato? Il fatto di dover fare riferimento al Contratto Collettivo Nazionale delle Agenzie di somministrazione, là nella parte in cui si dice: “La norma contrattuale applicabile per esplicito demando a opera della legge disciplina il limite massimo di durata iniziale e comprensiva di eventuali proroghe di ogni singolo contratto di somministrazione a tempo determinato, mentre non sono stabiliti limiti circa la rinnovabilità dei contratti a termine mediante somministrazione, né circa la cumulabilità di più contratti intercorsi tra le medesime parti”. Se non trattassimo della vita e del lavoro di alte professionalità e di professionalità fondamentali per la qualità della vita della nostra popolazione più fragile, potremmo pensare di trovarci davanti ad un raffinato contenzioso di tipo giuridico e in effetti la ricostruzione che l'Assessore ci ha fornito sembra un raffinato contenzioso di tipo giuridico. Poiché le parti hanno anche spiegato che non si tratta qui di confrontare scuole di pensiero di diritto amministrativo, ma di seguire procedure che altri Enti, nell'ambito della Sanità, hanno seguito rinnovando e dando continuità ai contratti di somministrazione proprio per dare continuità a dei servizi sensibili, la richiesta avanzata a questo Comune è di procedere da un lato, come sembra aver fatto, in tutte le valutazioni di tipo formale, ma di considerare anche quella rappresentata dai Sindacati e da noi come una fonte giuridica di rilievo e soprattutto utile per dare quella qualità e quella fermezza al lavoro sociale in questo Comune. Quindi la conclusione è la seguente: la risposta è deludente, i tempi con i quali si attendono i pareri richiesti come coincidono con le aspettative di continuità che ho appena detto, cioè si prevede di avere una risposta in tempi ragionevolmente congruenti con i rischi di scadenza dei contratti di somministrazione e quindi con il rischio di interruzione nella continuità di alcuni servizi essenziali? Questa mi sembra la questione fondamentale ed è una questione sulla quale, io credo, il Consiglio debba tornare nella Commissione competente. Quindi anticipo la non soddisfazione della risposta fornita dall'Amministrazione e la richiesta di rinvio in Commissione. |