Interventi |
SICARI Francesco (Presidente) Verifico la presenza dei Consiglieri Petrarulo e dell'Assessora Lapietra. PETRARULO Raffaele Io ci sono. L’Assessore c’è? SICARI Francesco (Presidente) Perfetto. Un attimo, Lapietra c'è? LAPIETRA Maria (Assessora) Sì, sì. SICARI Francesco (Presidente) Okay, allora possiamo iniziare con l'interpellanza meccanografico 202001433 presentata dal Capogruppo Petrarulo che ha come oggetto: “Tracce sulle strade ed in particolare sui marciapiedi per la posa dei cavi per la banda larga” SICARI Francesco (Presidente) Risponderà l’Assessore Lapietra, ne ha la facoltà per cinque minuti. Prego. LAPIETRA Maria (Assessora) Sì, allora, in questa interpellanza… SICARI Francesco (Presidente) Per favore, disattiviamo gli audio perché si sente male. LAPIETRA Maria (Assessora) Sì, mi si sente? SICARI Francesco (Presidente) Sì, disattiviamo tutti gli audio così si sente meglio. LAPIETRA Maria (Assessora) Allora, la Città di Torino, considerato il rilevante interesse pubblico a favorire gli investimenti di infrastrutturazione tecnologica del territorio ha da tempo avviato le procedure per l'installazione delle reti di comunicazione elettronica, approvando diversi accordi con gli operatori privati impegnati nella realizzazione della (incomprensibile) banda ultra larga. In particolare, con deliberazione della Giunta del 2014 è stato approvato un primo accordo con lo sviluppo di una rete in fibra ottica tra la Città di Torino e la società Metroweb. In seguito all’avvenuta fusione per incorporazione della società Metroweb e la società Open Fiber, la Città di Torino, con successiva delibera del 2018, ha approvato il rinnovo dello schema di accordo per la realizzazione e la gestione delle infrastrutture e reti dati ad alta velocità sul territorio della città di Torino. Tali accordi sono finalizzati a disciplinare i rapporti tra l'Amministrazione Comunale e l’operatore privato con lo scopo di costituire una nuova rete di servizio pubblico, riducendo i disagi alla cittadinanza anche attraverso l'impiego di tecnologie innovative di scavo e cablaggio e utilizzando le infrastrutture già esistenti e secondo lo specifico regolamento della Città di Torino e in particolare il Regolamento numero 331 sulle manomissioni e il ripristino dei sedimi stradali. Questo regolamento è stato approvato in Giunta nel 2009. Tale regolamento sulle manomissioni del suolo pubblico prevede tra le disposizioni tecniche l'esecuzione e il ripristino delle carreggiate stradali in due tempi be distinti: il primo denominato provvisorio è eseguito al termine della (incomprensibile) degli scavi; il secondo denominato definitivo da eseguirsi in un secondo tempo dopo i necessari assestamenti, solitamente dopo 30-60 giorni dall'esecuzione del primo, conformemente alla tipologia delle pavimentazioni esistenti. Entrambi i ripristini devono comunque essere condotti in modo conforme al regolamento assicurando all'utenza il transito in sicurezza della carreggiata stradale non appena conclusa la fase di reinterro. Allo scopo di ridurre disagi alla cittadinanza, in un'ottica di corretta gestione del suolo pubblico, il ripristino definitivo viene solitamente eseguito al termine di tutte le lavorazioni eseguite, compresi gli allacciamenti alla rete di nuova creazione e all’avvenuto e corretto assestamento della pavimentazione con l’esecuzione di un nuovo tappeto di usura in materiale bituminoso. Alla conclusione di tutte le attività, ed entro 90 giorni dall'ultimazione dei lavori e prima della consegna definitiva alla Città, il concessionario è tenuto alla certificazione della regolarità con idoneo certificato di regolare esecuzione a firma di un tecnico abilitato. A ulteriore precisazione di quanto sopra verranno condotti gli opportuni accertamenti finalizzati a comprendere eventuali inadempienze e/o (incomprensibile) nella realizzazione dei ripristini imputabili alle aziende dei sottoservizi. In particolare, per rispondere alle domande del Consigliere Petrarulo, mi viene chiesto: “Chi sono i soggetti che hanno eseguito i lavori e per conto di chi”, quindi Metroweb, poi confluita in Open Fiber, a cui è data la facoltà di operare liberamente nel quadro normativo nazionale di riferimento. Due: “Se i lavori eseguiti abbiano rispettato il capitolato approvato e come dovevano essere fatti i ripristini”. Come ho detto prima, gli scavi e i successivi ripristini vengono realizzati nell’ambito della normativa vigente, in particolare il decreto del Ministro dello Sviluppo Economico e delle Infrastrutture e dei Trasporti del 2013 e del nostro Regolamento della Città che ho citato in precedenza, quindi il numero 331. Devono essere fatti in due tempi, come si diceva, entro 60-90 giorni il definitivo. Tre: “Se sia stata fatta una verifica dopo i lavori in tutte le zone in cui questi sono stati realizzati e nel caso di discrepanza dal capitolato quali provvedimenti sono stati presi”. I lavori sono in corso, in quanto i ripristini definitivi non sono stati ancora eseguiti. Conclusi gli stessi, a fronte della redazione di un certificato di regolare esecuzione da parte di un tecnico abilitato, l’Amministrazione Comunale riprenderà, a seguito delle opportune verifiche, in carico i sedimi stradali. Quattro: “Se la gestione di questi lavori sia centralizzata e se sì, perché non sia possibile organizzare l’esecuzione dei lavori per zona”. La gestione dei lavori è affidata a una società concessionaria che ha dato in capo la responsabilità degli stessi e il conseguimento degli obiettivi da attuarsi con criteri manageriali e costi a proprio carico. Gli obblighi nei confronti della Città vengono regolamentati da apposita convenzione, tra questi vi sono i ripristini che devono essere condotti secondo le tipologie e i criteri del regolamento della Città. Di norma l’impianto della rete avviene in varie fasi, dando la priorità alla rete principale, poi alla rete secondaria, ed infine alla rete di distribuzione finale e i singoli allacciamenti. All’ultimo punto mi viene chiesto: “Chi si occupa di concedere il fine lavori e quali siano le tempistiche e le condizioni di ripristino del manto stradale in sicurezza nei casi in cui si ritenga necessario al fine della sicurezza pubblica”. L’ultimazione dei lavori deve essere comunicata dalla società concessionaria secondo quanto previsto dal regolamento. Il ripristino definitivo, come ho detto negli altri punti, deve essere condotto entro 60-90 giorni. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei, Assessora Lapietra. Prego, Capogruppo Petrarulo, ne ha facoltà per cinque minuti. PETRARULO Raffaele Grazie, Assessora Lapietra. Naturalmente le chiedo gentilmente poi di farmi avere per iscritto quanto lei ha ben enucleato, anche perché ci sono delle date, ci sono dei servizi, ci sono delle cose da rispettare che più o meno lei ha detto, regolamenti e varie, però da quello che riguarda in particolare questa mia interpellanza, anche poi riprodotta anche dal Consigliere della VII Circoscrizione della mia lista, Maurizio Anastasia, ci sono proprio state fatte, se le ha viste, anche delle fotografie allegate, quindi che sono proprio inerenti alla questione in oggetto, non tanto perché il problema è comune, infatti lei ha dato una risposta generica, ma in generale su tutto quello che è il dentro il comunale, qui non è che alcuni pezzi vengono meglio o peggio, però purtroppo questo avviene non per cattiveria, ma forse perché si aspetta troppo alla fine lavori e i 30-60 giorni che spesso tutti vorrebbero che vengano poi ripristinati non avviene, ma è vero che anche l'ottimizzazione, e io su questo concordo, porta poi una zona intera ad essere ottimizzata e quindi a essere poi riparata, però spesso avviene dopo 6, 7, 8, 9 mesi, le faccio degli esempi proprio qui in via Aosta di Torino, a Barriera di Milano come lei ben conosce come zona. Quello che io vorrei, anche con questa interpellanza, mettere alla sua attenzione perché quando vuole, quando vuole, ma questa qui non è una critica, quando vuole lei percepisce quando la critica è costruttiva o la critica è denigratoria, (incomprensibile) anche su questo, una critica costruttiva, che sennò veramente qui cosa ci stiamo a fare noi Consiglieri, solamente per farci le battute sulle interpellanze e poi non risolvere il problema. Non riesco a capire perché non si riesce a fare un qualcosa unitariamente; spesso e volentieri davanti a varie zone, a vari corsi, prima passa Metroweb, poi passa a Tim, poi passa a Wind, poi passa l’acqua, poi passa il gas, luce, cioè occorrerebbe anche che ci sia questo benedetto tavolo - che esiste - dei servizi, in cui si diano dei periodi per fare questo, ci saranno delle urgenze, ci mancherebbe, le urgenze se scoppia la tubatura, ma spesso e volentieri ci sono proprio spesso tanti piccoli tagli che vengono fatti e spesso e volentieri succede dopo che viene fatto un manto stradale di riparazione. Ecco, su questo nessuna Amministrazione, anche quelle precedenti, quindi io sono stato Consigliere dal 2001, quindi non è mai successo questo, l'unico che riesce, che è veramente in gamba, è RFI. RFI, come lei ben sa, dà degli slot di tempo per fare delle cose sui cavalcavia o sui ponti e quelli sono, chi vuole li fa in quel periodo, sennò vanno poi l'anno successivo. Dobbiamo imparare come Consiglio Comunale forse anche ad avere questo tipo di discorso, che è vero il ripristino, ma lei mi insegna poi come fosse un dente, a furia di curarlo spesso e volentieri quel dente non è più come prima, quindi il manto diventa molto più friabile e diverso, questo è importante. Per quello che riguarda poi le certificazioni è logico che debbono essere verificate. Ho qualche dubbio non che non vengano fatte, ho qualche dubbio che, essendo migliaia di piccoli interventi sulla fibra, su quello che viene collocato e via discorrendo, si abbia la (incomprensibile) di poter far tutto. Sbagliare è umano, perseverare no, diceva qualcuno, (incomprensibile), però il problema è molto è diverso. Io direi che su questo dobbiamo far sì che dove vengono fatti questi ripristini vengano fatti a regola d'arte anche perché il pezzettino poi dopo provoca delle infiltrazioni. Lei sia meglio di me, essendo Assessore alla viabilità, che poi dopo si hanno delle discordanze anche nelle varie pendenze, su quello che sia (incomprensibile). Io l'unica cosa che chiedo in questo caso, naturalmente la risposta scritta, ma gliel’ho già chiesto prima, è che il tavolo dei servizi funzioni veramente e dia delle specifiche sia per zone, che per tutto, per delle tempistiche, perché spesso e volentieri avvengono d’inverno, molte volte avvengono d’estate. Siccome non c’è un’urgenza e chi fa una programmazione di fibra ottica o via discorrendo, parte a monte sapendo quali sono i punti cardine dove andare a toccarle, avere anche un discorso di questo tipo potrebbe essere utile e se in quel frangente anche coloro che devono fare poi dei lavori di manutenzione, vedesi caditoie occupate, vedesi la luce, vedesi il gas, vedesi il sottoservizio delle fognature, vedesi quelli dell'acqua, poter avere quindi una concertazione perché se io parlo ma non lo sa l'altro che in quel periodo, in quella zona, io faccio degli scavi, nessuno si organizza. E naturalmente chiudo, senza fare l'Assessore, se uno lo anticipa qualche mese prima, si possono tutti organizzare, la stessa cosa che fa il Presidente Sicari quando dà l’Ordine dei Lavori, quando lo dà in anticipo uno si programma, se uno lo sa all’ultimo momento è un po' più difficile. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei, Capogruppo Petrarulo. |