Città di Torino

Consiglio Comunale

Città di Torino > Consiglio Comunale > VERBALI > Torna indietro

Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 20 Luglio 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 24
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2020-01476
PROPOSTA TECNICA DEL PROGETTO PRELIMINARE DELLA REVISIONE DEL PIANO REGOLATORE GENERALE - ARTICOLI 14, 15 E 17 DELLA LEGGE REGIONALE N. 56/1977 E S.M.I. - ADOZIONE.
Interventi
TRESSO Francesco
Sì, grazie Presidente. Non ripeterò quanto già detto nel mio intervento prima, però mi
riallaccio a quanto ho sentito dire da un intervento che mi ha preceduto si poteva fare di
meglio, si poteva fare di più, più che altro mi chiedo se si poteva perdere la politica, sì
era possibile anche nell’attrazione di una Variante al Piano Regolatore fare politica e
questo purtroppo che è mancato. È mancata anche un’occasione che poteva essere
un’occasione molto stimolante calcolando qual era il periodo storico che sta vivendo in
una fase decisamente non facile per Torino, una fase che non era di una crescita, non
certo di una crescita demografica (incomprensibile), ma una fase in cui bisognava
trovare delle nuove paradigmi di crescita che non deve crescere (incomprensibile)
materiali, che non deve crescere di sviluppo, che inquadravano con più coraggio e più
forza anche un certo tipo di innovazione che poteva essere portata anche proprio non
genericamente dicendo guardando al benessere cittadino, ma qui bisogna declinarlo
cos’è il benessere, il benessere non esiste senza una sviluppo, non esiste senza
possibilità di lavoro, non esiste senza un tema della prossimità che sia questa legata alla
cura della persona, che sia questa legata a una fase di accompagnamento di percorsi per
giovani che, ahimè in maniera sempre più drammatica in realtà scelgono di non fermarsi
a Torino e di abbandonarla. Certo ci vuole un coraggio di una visione, in questo anch’io
sono rimasto un po' stupito dalla replica della Sindaca che ci dice non era l’occasione di
un piano strategico, certo un piano strategico è un’altra cosa, però era invece
l’occasione per trovare una politica, per avere una capacità, come dire, di interpretare
quello che era una relazione con il territorio che invece mi sembra molto manchevole,
molto carente, non si intravedono degli elementi di come Torino possa tornare ad avere
un ruolo centrale anche per il territorio, per la sua Regione. Torino ha avuto un ruolo
centrale nella politica nazionale, c’è un libro che sicuramente molti di noi hanno letto in
questo periodo (audio disturbato) chi ha fermato Torino, no? Rispetto a quando Torino
aveva un ruolo strategico-centrale a livello nazionale e ora le cause possono essere
sicuramente non da attribuire a questa Amministrazione ci mancherebbe ancora, sono
cause radicate in una serie di problematiche che i due sociologi e l’economista che ha
scritto il libro analizza in una maniera molto chiara con un’analisi molto lucida, però
adesso bisogna capire quali sono (audio disturbato) e sicuramente è un percorso che
dura quattro anni poteva essere anche l’occasione per ragionare in maniera più
approfondita e cercare di dare degli strumenti operativi che potessero favorire una linea
di indirizzo precisa, una linea di sviluppo. Dicevo del dialogo del territorio c’è tutto un
tema che oggi va reinterpretato completamente quello della logistica, quello della
mobilità, dei trasporti, ma veramente mi sembra, (audio disturbato) tutta una serie di
elementi che hanno potuto condizionare anche la definizione di una visione sulla Città,
sotto il profilo urbanistico, sotto il profilo dell’adeguamento. Come ho detto prima c’è
un… si riconoscono le cose che già esistono, si riconoscono le Varianti che già erano
messe in essere, ma sono cartografate, ma non c’è un’idea di futuro. Si prende atto di
quello che c’è, c’è una tavola appunto che riguarda il Piano di attuazione e si rifà a
quello che è il Piano del ’95, ma non c’è una proiezione per quello che potrebbe essere
la Città e cosa potrebbe assorbire, insomma, (audio disturbato) per motivi ideologici la
Maggioranza non ha potuto provvedere, ma (incomprensibile) allora cosa può essere la
logistica della Città in una linea rafforzata (audio disturbato) cioè capiamo cosa può
diventare, invece questo proprio io non l’ho colto e secondo me come dico è un buon
lavoro di una revisione di un parte normativa, questo sicuramente, apprezzabile anche
per la semplificazione, è un buon, diciamo, è un regolamento che fa una buona
manutenzione, ma non sono questi gli elementi come ho sentito dire che saranno gli
elementi forti per l’attrattività, gli elementi forti per riuscire a catalizzare degli
investimenti e per fare sì che Torino possa di nuovo avere un ruolo di primo livello a
livello appunto in un contesto nazionale e perché no anche internazionale, purtroppo
non ci sono questi elementi, che dire? Pazienza abbiamo perso un’occasione è un po'
come il gioco dell’oca si torna alla pedina di partenza, abbiamo sicuramente portato a
casa un lavoro e su questo anche io ancora ringrazio gli uffici per il lavoro che è stato
sicuramente articolato e anche molto intenso anche perché è stato concentrato in questo
ultimo periodo. Non si sono colte anche occasioni per capire come un’esperienza come
quella che abbiamo recentemente vissuto comunque di una pandemia che a livello
globale ha interessato tutti, ma che poi andava inquadrata a livello locale quindi andava
capito come Torino poteva adeguarsi, avere uno sviluppo che tenga conto di questi
fenomeni che ormai devono essere presi in conto anche nella conduzione della
urbanistica della Città. Credo che sia capito che non sono favorevole quindi alla
votazione dell'atto e non parteciperò al voto che seguirà. Grazie, Presidente.

Copyright © Comune di Torino - accesso Intracom Comunale (riservato ai dipendenti)