Interventi |
SICARI Francesco (Presidente) Si riprende l’analisi degli emendamenti alla proposta di deliberazione n. mecc. 202001476/009. SICARI Francesco (Presidente) Passiamo adesso all'emendamento n. 7 del Capogruppo Tresso che viene dato come illustrato. Ci sono interventi da parte dei Consiglieri? Non ci sono interventi, chiedo il parere alla Giunta, era favorevole quindi possiamo procedere con la votazione dell'emendamento n. 7, con il parere favorevole della Giunta. SPOTO Mario (Segretario Generale) (Votazione per appello nominale) Allora, Magliano astenuto va bene. Quindi, ho 29… Presidente, mi ha sentito? SICARI Francesco (Presidente) Sì, ma forse il voto era sulla votazione di prima, l’astenuto di Magliano. SPOTO Mario (Segretario Generale) Ah, non era questo? SICARI Francesco (Presidente) No, non era questo. SPOTO Mario (Segretario Generale) Vabbè, allora 1 astenuto. SICARI Francesco (Presidente) Quindi, abbiamo 30 Consiglieri votanti, 29 voti a favore e 1 voto astenuto, il Consiglio approva l’emendamento n. 7. SICARI Francesco (Presidente) Passiamo ora al subemendamento 1 all'emendamento 8 del Consigliere Curatella, lo do come illustrato, se ho capito bene. Ci sono interventi in merito al subemendamento 1? Allora chiedo il parere alla Giunta. IARIA Antonino (Assessore) Allora subemendamento 1 emendamento 8, giusto? Parere favorevole. SICARI Francesco (Presidente) Provo anche ad anticiparle la richiesta del parere del subemendamento 2. IARIA Antonino (Assessore) Allora, sul subemendamento 2 il parere è contrario perché chiede di eliminare dalla relazione illustrativa tutta la parte relativa alla scheda del Parco della Salute e che la Giunta è contraria. SICARI Francesco (Presidente) Okay. Allora possiamo procedere adesso con la votazione del subemendamento 1 all'emendamento 8, con il parere favorevole della Giunta. SPOTO Mario (Segretario Generale) (Votazione per appello nominale) Allora, Presidente quello che ho sentito è: 26 favorevoli e 3 astenuti. In chat c’è qualcosa? Presidente? SICARI Francesco (Presidente) Mi disattivate il microfono del Capogruppo Napoli? Okay. Quindi, con 29 Consiglieri votanti, 3 voti astenuti e 26 voti favorevoli, il Consiglio approva il subemendamento 1. SICARI Francesco (Presidente) Ci sono interventi sul subemendamento n. 2? Non ci sono interventi, allora possiamo procedere con la votazione del subemendamento n. 2, con il parere contrario della Giunta. SPOTO Mario (Segretario Generale) (Votazione per appello nominale) Presidente, 22 contrari e 3 favorevoli. SICARI Francesco (Presidente) Con 25 Consiglieri votanti, 3 voti a favore e 22 voti contro, il Consiglio respinge il subemendamento n. 2. SICARI Francesco (Presidente) Passiamo adesso quindi all'emendamento n. 8 presentato dalla Giunta, ci sono interventi in merito all’emendamento n. 8, così come subemendato? No. Allora possiamo procedere, tanto è l’emendamento della Giunta Assessore Iaria vuole darsi il parere? Okay. Procediamo allora con la votazione dell’emendamento n. 8 così come subemendato presentato dalla Giunta. SPOTO Mario (Segretario Generale) (Votazione per appello nominale) SICARI Francesco (Presidente) Il Capogruppo Magliano ha scritto in chat astenuto. SPOTO Mario (Segretario Generale) Bene. Quindi, ho 7 astenuti e 22 favorevoli. (Incomprensibile) la Consigliera Artesio io non ho sentito nulla. SICARI Francesco (Presidente) Artesio è anche astenuta. SPOTO Mario (Segretario Generale) 8 astenuti, 22 a favore. SICARI Francesco (Presidente) Perfetto. Quindi, con 30 Consiglieri votanti, 22 voti a favore e 8 voti astenuti, il Consiglio approva l'emendamento n. 8 presentato dalla Giunta. SICARI Francesco (Presidente) Passiamo ora l'emendamento n. 9 del Capogruppo Tresso, anche questo a parere tecnico negativo. Capogruppo Tresso. TRESSO Francesco Come per l'altro emendamento, Presidente, lo ritiro. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. SICARI Francesco (Presidente) Abbiamo adesso l'emendamento n. 10 presentato dalla Giunta, io darei lo stesso esito dell’emendamento n. 8, essendo stato ritirato anche il n. 9. Chiedo ai Consiglieri di esprimersi in tal senso per lo stesso esito, non rilevo contrarietà quindi possiamo dare lo stesso esito per l'emendamento n. 10 presentato dalla Giunta. SICARI Francesco (Presidente) Darei lo stesso esito l'emendamento, sempre presentato dalla Giunta, n. 11, anche in questo caso chiedo vengano espresse contrarietà, non rilevo contrarietà quindi possiamo procedere con dare lo stesso esito all'emendamento n. 11 presentato dalla Giunta. SICARI Francesco (Presidente) Siamo all'emendamento n. 12 del Consigliere Carretto, non ricordo se ha illustrato anche questo Consigliere Carretto. CARRETTO Damiano Sì, sì è solo la riproposizione degli emendamenti precedenti al dispositivo. SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio. Chiedo il parere alla Giunta. IARIA Antonino (Assessore) Favorevole. SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio. Ci sono… no, non c’è nulla. Possiamo procedere allora con la votazione dell'emendamento n. 12 del Consigliere Carretto, con il parere favorevole della Giunta. SPOTO Mario (Segretario Generale) (Votazione per appello nominale) Abbiamo in chat qualcosa? SICARI Francesco (Presidente) No, in chat non ho nulla. SPOTO Mario (Segretario Generale) Allora, io ho 23 favorevoli e 3 astenuti. SICARI Francesco (Presidente) Anche io. Quindi, con 26 Consiglieri votanti, 23 voti a favore e 3 voti astenuti, il Consiglio approva l'emendamento n. 12. SICARI Francesco (Presidente) Siamo ora all'emendamento n. 13 del Capogruppo Tresso anche questo ha parere negativo. TRESSO Francesco Posso Presidente? SICARI Francesco (Presidente) Sì, prego. TRESSO Francesco Io su questo emendamento al di là del parere negativo, invece, mi sento di dover puntualizzare perché sempre richiamando l’art. 17 della già citata Legge 56, lo leggo testualmente sono poche righe, si parla di varianti al PRG che devono essere conformi agli strumenti di verificazione territoriale e paesaggistica regionale, provinciale e città metropolitana nonché ai piani settoriali che ne attuano le previsioni. Tali condizioni sono espressamente dichiarate nelle deliberazioni di adozione e approvazione delle varianti stesse. Ora il parere della… quindi io chiedevo sostanzialmente di dichiarare nell'ambito della delibera stessa che il PRG e la proposta, insomma, del Progetto Preliminare era conforme a questi strumenti sovraordinati. Mi viene detto che in realtà sono state proposte e previste alcune, c’è sono state previste alcune proposte migliorative che francamente non ho colto perché ho previsto il tempo a disposizione magari qualcosa mi sarà sfuggito, però attenzione solo perché siccome mi sembra ci stata una certa propensione alla rapidità poi dell’approvazione quindi tutto… l’Assessore Iaria ci ha fatto tutta una scaletta dei tempi molto stretti che si vuole rispettare eccetera, però attenzione perché questo cosa comporterà? Che la conferenza, nell’ambito della prima seduta, chiederà se ci sono dei documenti, sospenderà, chiederà di adottare quali sono i nuovi elaborati che devono essere pubblicati. Insomma, questo voglio dire torniamo in Aula, ecco, quindi se ritenete davvero che ci siano questi grandi migliorie forse valeva la pena di esplicitarli subito e capire, se no mi chiedo se ne valga la pena, ecco, perché poi fate voi, insomma, anche nei vostri interessi se si vuole fare poi un adozione molto snella e veloce non so se questa sia la strada migliore. Quindi, io comunque ribadirei la bontà dell’emendamento che ho proposto. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Ci sono interventi sull'emendamento n. 13 da parte dei Consiglieri? Non ci sono interventi, allora chiedo un parere alla Giunta per l'emendamento n. 13. IARIA Antonino (Assessore) Parere contrario, scusate, parere contrario. SICARI Francesco (Presidente) Perfetto. La ringrazio. Allora possiamo procedere con la votazione dell'emendamento n. 13, con il parere contrario della Giunta. SPOTO Mario (Segretario Generale) (Votazione per appello nominale) SICARI Francesco (Presidente) Segretario, in chat la Consigliera Artesio esprime voto favorevole. SPOTO Mario (Segretario Generale) Va bene. Favorevoli 5, contrari 22 su 27. SICARI Francesco (Presidente) Sì, con 27 Consiglieri votanti, 22 voti contro e 5 voti a favore, il Consiglio respinge l’emendamento n. 13. SICARI Francesco (Presidente) Procediamo adesso con l'emendamento n. 14 del Consigliere Carretto che darei per illustrato. Ci sono interventi in merito all'emendamento n. 14? Chiedo allora il parere alla Giunta. IARIA Antonino (Assessore) Favorevole. SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio Assessore Iaria. Possiamo procedere adesso con la votazione dell'emendamento n. 14, con il parere favorevole della Giunta. SPOTO Mario (Segretario Generale) (Votazione per appello nominale) Allora, Presidente ho 23 favorevoli e 5 astenuti. SICARI Francesco (Presidente) Sì, con 28 Consiglieri votanti, 23 voti a favore e 5 voti astenuti, il Consiglio approva l’emendamento n. 14. Abbiamo finito con la votazione degli emendamenti. SICARI Francesco (Presidente) Possiamo passare adesso alle dichiarazioni di voto da parte dei Gruppi Consiliari. Prego, Consigliere Carretto sulle dichiarazioni di voto. CARRETTO Damiano Grazie. Quanto tempo ho? SICARI Francesco (Presidente) Allora abbiamo i tempi raddoppiati quindi dieci minuti. CARRETTO Damiano Allora, io ringrazio tutti i Consiglieri per il dibattito odierno anche se, se posso permettermi, alcuni interventi con dei tratti surreali. Questi quattro anni che ci hanno portato a questa proposta tecnica preliminare, sono stati quattro anni lunghi, intesi in cui si è lavorato molto per appunto arrivare a una revisione al Piano Regolatore che la città attendeva da molti anni e che nessuno aveva mai messo nemmeno in cantiere, quindi io di questo sono molto orgoglioso e si poteva fare di più? Forse. Si poteva fare meglio? Forse. Ma si è fatto questo e l’importante perché all'interno di questa revisione ci sono moltissime azioni che sono concrete, ci sono molte disposizioni che cambieranno realmente il modo di sviluppare la Città, il modo di costruire, il modo di intervenire sulla Città di Torino e chi dice che appunto non c'è visione, chi dice che non è stato toccato questo, quello o chissà quale argomento evidentemente non ha ben chiaro cosa si è voluto fare con questa revisione e magari si attendeva l'ennesimo piano strategico in cui quelli sì che sono dei bei libri dei sogni in cui però poi non si realizza nulla o quasi e che sono solo in grado di, appunto, di definire delle possibili strade a cui spesso poi non si arriva e la Città in questi anni è andata in direzioni totalmente diverse rispetto a quelle previste dai piani strategici anche se sicuramente sono degli esercizi e hanno degli spunti interessanti, ma non hanno la concretezza che ha questa revisione, perché di questo stiamo parlando di concretezza. La revisione delle aree normative è una questione concreta che cambierà sul serio il modo di costruire, i tempi di realizzazione degli interventi. Fare una Variante o non fare una Variante vuol dire cambiare i tempi di intervento di un anno, due anni, non di 15 giorni, 20 giorni stiamo parlando di tempi importanti, così come tutta una serie di altri interventi che sono permessi e che prima non erano permessi, ma anche una, se vogliamo un’inezia che per qualcuno non hanno inezia (incomprensibile) prima non erano permesse e adesso sono permesse, i (incomprensibile) il completamento o comunque sia la realizzazione degli spazi di coworking all’interno dei Comuni, c’è tutte cose alla fine avranno un impatto concreto. Ho ascoltato con molto interesse gli interventi degli altri Consiglieri e onestamente ad un certo punto ero anche confuso perché per qualcuno c’era troppo materiale, per qualcuno ce n'è troppo poco e per qualcuno si toccano troppi argomenti, per altri se ne toccano troppo pochi, per qualcuno ci si è messo troppo tempo, per qualcuno ci si è messo troppo poco e bisognava aumentare e dilatare il tempo della discussione, quindi si è detto un po' tutto il contrario di tutto, a me sembra solo che da parte di, alcuna parte delle Minoranze ci sia solo stata la volontà di buttare la palla in tribuna perché forse questa delibera è una vittoria per questa Amministrazione e per qualcuno non è accettabile, così come alcune forze di Minoranza sono state propositive, hanno presentato emendamenti e alcuni sono state approvate, alcuni respinti, ma come credo fosse logico, però hanno dimostrato una volontà di ragionare su questa delibera, altre forze di Minoranza sono scappate, sono sparite, si sono lamentati che mancava questo, mancava questo, mancava questo, avrebbero potuto presentare degli emendamenti, emendamenti che non si sono visti, un silenzio imbarazzante nella votazione, un silenzio che, forse, andrà spiegato anche cittadini perché quando si accusa l’Amministrazione di avere il freno a mano tirato e poi non solo si prova a tirare il freno a mano su un argomento come la realizzazione del Piano Regolatore, ma anzi si prova addirittura a bucare anche le gomme dell’auto o della bici, se vogliamo giusto per non parlare sempre di auto e io credo che questo atteggiamento sia un atteggiamento che fa male alla Città. Si sarebbe potuto ragionare di più in termini di emendamenti, si sarebbe potuto aggiungere o togliere determinate disposizioni, si sarebbe potuto ragionare qualcuno l’ha fatto, qualcuno ha scelto di non farlo e io onestamente pur non condividendo alcune proposte apprezzo molto chi ha scelto di presentare emendamenti appunto dimostrando di voler essere parte attiva di questo processo sulla revisione del Piano Regolatore. Detto questo ovviamente io annuncio il voto favorevole del Movimento 5 Stelle e mi auguro che da oggi parta quel processo di confronto e di ascolto e di ragionamento su questa proposta tecnica preliminare che faccia in modo di aggiungere quello che magari c'è da aggiungere perché magari qualcosa c’è anche da aggiungere, di limare quello che c’è da limare e che permetta di arrivare a una proposta di progetto preliminare che sia più completa ed esaustiva rispetto a questa proposta tecnica preliminare. Ringrazio di nuovo gli uffici, tutti gli uffici sia del Comune che della Città Metropolitana, la Giunta e ovviamente tutti quei cittadini che sceglieranno di esprimere osservazioni e anche critiche su questa proposta di revisione. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio, Consigliere Carretto. Adesso ho la Vicecapogruppo Pollicino, prego. POLLICINO Marina Grazie, Presidente. Allora come Vicecapogruppo del Gruppo Misto mi sento di tirare le fila del discorso anche a seguito della discussione testé svoltasi. I Consiglieri del Gruppo Misto con i loro interventi hanno tenuto innanzitutto ad esprimere la loro contrarietà rispetto alle modalità di lavoro adottate e più volte ribadita dalla Giunta e dalla Maggioranza in Commissione. Lavori di Commissione che formalmente, ancora in questa sede, sono stati definiti approfondimenti su una proposta, ma che nella realtà hanno visto un tour de force passante per i Consiglieri che che ne abbia detto l’Assessore in questa sede, i quali in tempi ristretti si sono ritrovati una mole enorme di documenti da studiare, ma soprattutto senza il supporto delle opportune audizioni delle categorie esterne, degli ordini professionali, delle circoscrizioni, dei cittadini attivi insomma i cui interventi e osservazioni sono previsti in via formale a valle dell’adozione in Consiglio della deliberazione, ma in tempi che non sono congruenti a questa votazione laddove sarebbe stato opportuno, invece, dare la possibilità ai Consiglieri di audire i cittadini, le associazioni di categoria, i professionisti del settore le loro proposte proprio durante le Commissioni che si sono tenute in queste poche ultime settimane, anche per arrivare a questo voto con una maggiore consapevolezza dopo l’ascolto di tutte le parti a meno che non si vogliano considerare incontri formali quelli tenutesi informalmente sul territorio o i cosiddetti mercoledì del piano cosa che nessuno credo voglia fare. Abbiamo segnalato, con rammarico, anche le tempistiche adottate di una votazione che avviene a ridosso vacanze estive e che di conseguenza obbliga gli stakeholder a presentare le loro osservazioni sulla proposta tecnica nel corso del mese di agosto periodo notoriamente di ferie e chiusura delle attività o entro il 20 settembre al massimo e a partecipare a delle audizioni che non vorremmo si trasformassero, vista l’esperienza appena fatta in un altro tout de force a tappe forzate per la furia di portare a termine entro la fine della consiliatura la votazione del progetto preliminare di revisione del Piano Regolatore che la Maggioranza si è prefissata e lo possiamo anche capire. Tenendo in conto che si tratta di una votazione di rilevante interesse per i Consiglieri attualmente appartenenti al Gruppo Misto, in particolare a quelli che a inizio consiliatura avevano anche collaborato nel sollecitare e costruire gli indirizzi poi integrati e assorbiti all'interno della delibera di indirizzo politico alla variazione del Piano Regolatore seguito allora dell’ex Assessore, Guido Montanari, cito ad esempio la Consigliera Montalbano sull'incremento delle costruzioni in ambito di edilizia sociale- pubblica o il Consigliere Aldo Curatella in relazione alle comunità energetiche come Piano di sviluppo per le periferie e alla pianificazione dei servizi sanitari territoriali di base, dobbiamo rilevare di non essere stati messi nella condizione di poter verificare l'orientamento concreto di tali indirizzi oltre la narrativa nel metodo. Quindi, in attesa delle osservazioni dettate dal confronto pubblico, ad oggi mancante e in attesa di poter avere il tempio di effettuare le opportune verifiche individuali dichiariamo la non partecipazione al voto. Grazie, Presidente. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei, Vicecapogruppo Pollicino. Procediamo adesso con la dichiarazione del Capogruppo Lo Russo, prego. LO RUSSO Stefano Grazie, Presidente. L’illustrazione oggi della deliberazione fatta dall’Assessore Iaria, ma soprattutto la replica della Sindaca Appendino ci conforta pienamente nell'orientamento annunciato in sede di discussione della non partecipazione al voto. Provo ad argomentare ulteriormente la ragione per cui riteniamo che sia corretto quest’impostazione. Ascoltando sia l’intervento dell’Assessore Iaria, ma soprattutto ribadiscono l’intervento della Sindaca Appendino appare palese, a un qualunque minimo conoscitore della materia urbanistica, la totale misconoscenza del ruolo che ha un Piano Regolatore nella identificazione della visione di Città che noi non ci stancheremo di dire essere l'elemento mancante di questa Amministrazione e mi viene da dire che mi piacerebbe anche capire se qualcuno i piani strategici che sono stati evocati li ha mai letti, ma questo sarebbe una polemica che non voglio certamente portare qui in questa sede. Il Piano Regolatore per sua stessa definizione regola lo sviluppo di una città, lo sviluppo di una città e non a caso si chiama Piano Regolatore, quindi le affermazioni fatte dalla Sindaca Appendino in questa Aula che sostanzialmente sostiene che il Piano Regolatore è un tassello di una strategia di sviluppo della Città denotano, ribadisco, la misconoscenza del ruolo che ha lo strumento urbanistico, perché è vero che è lo strumento che si occupa dello sviluppo fisico e infrastrutturale della Città, è vero che è un elenco di norme che sostanzialmente definiscono (incomprensibile) all'interno delle singole categorie urbanistiche le destinazioni ammesse e quelle non ammesse, ma ridurre questo elemento tecnico a, come dire, l'elemento essenziale intorno a cui fare una riflessione ci pare, come dire, sbagliato, sbagliato nella sua impostazione metodologica. Il Piano Regolatore è la fotografia della visione di Torino, se Torino è quella che oggi, se Torino è quella che è oggi è perché è stato approvato un primo piano strategico, ribadisco e invito tutti quelli che non l'hanno fatto eleggere che cosa era il primo piano strategico, ma soprattutto a nel ’95 definitivamente approvato al Piano Regolatore di Gregotti e Cagnardi che ha definito in maniera che oggi tra l'altro mi fa un po' sorridere che venga definito in maniera non dico dispregiativa però con sufficienza in un progetto di città quella che poi sarebbe stata la grande riconversione degli spazi della nostra Città in fase di dismissione del grande comparto industriale. La Spina, il Passante, l'Alta Velocità, la riconversione di tutte quelle che sono state le grandi riconversioni delle aree industriali sono tutti sì elementi tecnici contenuti nelle norme di attuazione del Piano, ma perché quel Piano è figlio di una visione, di una visione di città e basterebbe leggerlo per capirlo, basterebbe leggere dei 3 assi, basterebbe, principali della Spina, dell’asse di corso Marche e dell’asse del Po, basterebbe comprendere che cosa vuol dire asse del (incomprensibile) e come la progettualità che è stata messa in campo e poi stoppato da questa Amministrazione. Penso ad esempio a Torino Esposizioni si inserisce una previsione urbanistica e invece questo, io mi rendo conto purtroppo, ci rendiamo conto purtroppo che e anche con un po' di delusione perché dopo quattro anni penso che uno si attenderebbe che ci fosse questa capacità di lettura della guida amministrativa e anche in qualche modo della guida politica della Città, poi certo la Variante normativa, perché di questo stiamo parlando di una Variante normativa, tocchiamo le sole norme di attuazione del Piano Regolatore, l’accorpiamo, accorpiamo categorie, ma questo stiamo facendo. Noi non stiamo ripensando nulla è oggettivamente una buona operazione, nessuno nega che sia una buona operazione, ma non l’abbiamo in qualche modo detto noi che da questo punto di vista questo era un nuovo Piano Regolatore. Allora, forse Sindaca Appendino un pochino meno enfasi mediatica, un pochino meno ansia da prestazione e un pochino più di realismo avrebbe anche come dire aiutato a raccontare correttamente quello che il Consiglio Comunale, la Maggioranza 5 Stelle si appresta a votare e cioè una revisione del Piano Regolatore, delle norme di attuazione del Piano Regolatore che sicuramente andrà anche nell'ottica di aggiustare delle cose ci manca ancora, nel ’95 non si parlava di cohousing, non si parlava di cimiteri per animali di affezione, non si parlava di un sacco di cose, ma ci manca ancora e ci manca ancora che questa cosa qua non intervenga in un progetto di questo tipo, ma quello che lamentiamo e non è certamente stata la fretta perché quattro anni non è che sono proprio quattro giorni o quattro mesi, sono quattro anni di lavoro e esattamente l'assenza di comprensione di quelle che erano le potenzialità enormi che c'erano nell’attuazione di una nuova visione di Città, una visione di Città che anche in termini dialogici con la Città stessa, con le Minoranze consiliari poteva eventualmente mettere in discussione quelle che erano le previsioni del Piano Regolatore del ’95, pensiamo ad esempio al mancato sviluppo dell'asse di corso Marche, pensiamo ruolo più e più volte criticato da parte anche dell’Assessore La Pietra il ruolo viabilistico esercitato dalla Spina centrale, tutto l'intervento di sistemazione che c'è stato che è stato uno dei grandissimi interventi credeteci studiati da tutti gli urbanisti del Mondo, Torino è stato un esempio ed è un esempio assoluto di riconversione di una città post-industriale. Allora veder derubricare tutti questi ragionamenti a, come dire, come è stato fatto oggi in sede di dibattito, ma soprattutto di replica oggettivamente lascia un po' sconcertati, a noi non stupisce perché sinceramente non è che ci saremmo attesi questo scatto di reni in chiusura di mandato, ci spiace solo che sia stata persa davvero una grande, una grande occasione per questa Città sicuramente è stata fata una manutenzione all'attuale Piano Regolatore, ribadiamo, che noi come dire continuiamo a credere che questa Città abbia bisogno di un nuovo vero Piano Regolatore che faccia invece le cose che dicevamo in sede di dibattito, cioè provi ad integrare la visione urbanistica con la visione viabilistica anche alla luce di quelli che sono state le evoluzioni dei Comuni confinanti con Torino penso a Nichelino, Moncalieri, Beinasco, Rivoli, Settimo, San Mauro lo citava anche il collega Lubatti pensiamo a quale ruolo dei Comuni dell'area Nord nella progettazione della Linea 2, argomento che è stato bypassato in maniera clamorosa. Pensiamo a tutto il tema dell’offerta sanitaria, sorrido un po' pensando alla replica di Iaria che dice: “Non abbiamo tolto le aree ospedaliere del Piano Regolatore”, ma ci manca ancora che si tolgano le aree ospedaliere dal Piano Regolatore, ma cioè, ma ragazzi, ma il punto non è questo il punto è qual è il pensiero che si ha? Qual è la visione che si ha dietro la revisione di un Piano Regolatore? È questo l'elemento mancante, ma la cosa ancora più grave e chiudo è che a fronte di queste osservazioni che, peraltro sono state fatte non solo qui, ma in sede di Commissione e noi ritenevamo di presentare emendamenti perché è l’impostazione che non ci convince non è stata neanche colta in fase di replica e questo oggettivamente è un pochino disarmante. Ci dispiace davvero perché è stata come dire persa un'occasione importante di modifica vera dello strumento urbanistico della Città di Torino, noi nutriamo analoghe speranze rispetto a quelle che sono state enunciate quest’oggi relativamente al ruolo che avrà questa modifica normativa nella ripartenza del Settore edilizio, ci permettiamo di suggerire anche di occuparsi dell'ordinaria andamento degli uffici e dell’ordinario andamento delle pratiche che in molti casi sono la vera causa di molti ritardi nella esecuzione di opere edilizie, continuiamo a ripeterlo da un po' di tempo inascoltati speriamo che almeno in questa discussione ve ne possiate rendere conto che non basta cambiare la norma di un Piano Regolatore se poi non si toccano strutturalmente i processi decisionali dentro la macchina comunale temiamo che sarà questa, come dire, la panacea dei nostri mali, dei nostri dolori. Siamo contenti, ovviamente, che non sono stati messi in discussione tutte le varianti, gli accordi di programma che sono stati messi in campo precedentemente pensiamo al Parco della Salute e della Scienza, pensiamo all’area di TNE, pensiamo all’area di corso Marche, cioè tutti quei distretti che anche la Sindaca nella sua replica ha voluto evocare che oggettivamente sono lì esattamente intonsi di come erano stati lasciati a dimostrazione che forse come dire anche una riflessione se vogliamo anche critica di potenziamento, di ulteriore potenziamento di revisione critica, insomma non c'è stata la riflessione che ci saremmo attesi. Per queste ragioni e anche come dire un pochino perplessi rispetto alle modalità con cui c’è stata questa forzatura procedurale e di tempistica nella discussione in Commissione e nell'arrivo della deliberazione oggi in Aula e un pochino perplessi sulla scelta dei tempi che si sono concessi per la presentazione di osservazioni formali, cioè nel pieno del mese di agosto che oggettivamente dà un po' la sensazione come dire di più un adempimento formale che un auspicio sostanziale, come abbiamo annunciato in sede di discussione generale ribadisco che il Gruppo del Partito Democratico non parteciperà alla votazione della deliberazione con l'auspicio che ovviamente l'esito delle consultazioni, l'esito delle osservazioni e in qualche modo anche l'esito di un confronto che speriamo come dire difficilmente potrà svilupparsi compiutamente da qui alla fine del mandato, ma che sicuramente costituirà una delle basi centrali credo anche di chi si occuperà di proporre alla città una visione diversa e alternativa autenticamente alternativa alla Città rispetto a quella che è uscente che ovviamente io capisco anche i Consiglieri e la stessa Sindaca che difendono a spada tratta tutto quello che hanno fatto e ci mancherebbe ancora, commettono un errore che già stato commesso dei loro predecessori me per primo, quindi io rivedo il film esattamente svolgersi nello stesso identico modo, ma ovviamente questo della trasformazione urbana del nuovo Piano Regolatore sarà uno degli oggetti essenziali di chi credo spero si confronterà non tanto su sigle politiche, su accordi più o meno postici, ma proprio sul merito di che tipo di Torino immaginiamo per il nostro futuro, qual è in qualche modo la Torino che vogliamo e intorno a questo tema far diventare questa discussione, nella strutturazione di nuovo Piano Regolatore, l'obiettivo di un orizzonte di mandato del prossimo mandato. Era l’orizzonte di mandato di questo mandato, diciamo che il prodotto non è di particolare rilevanza, almeno però va dato atto a questa Amministrazione di non aver devastato che cosa è stato trovato. SICARI Francesco (Presidente) Ringrazio il Capogruppo Lo Russo. Adesso ho la Capogruppo Artesio, prego ne ha facoltà. ARTESIO Eleonora Grazie. Vorrei innanzitutto confortare il collega Consigliere che si è dichiarato disorientato e confuso dagli interventi delle Opposizioni o delle Minoranze, com’è più corretto dire, rispetto alla presunta incoerenza delle stesse osservazioni, voglio dirgli che è in buona compagnia, perché anch'io esco da questa discussione e da quella delle Commissioni precedenti ancora più confusa di come ho cominciato, nel senso che ho avviato la riflessione e lo studio sulla documentazione che ci è stata fornita alla luce di una preoccupazione che già ricordavo nell'intervento introduttivo quello cioè di rammentare e richiedere alla Giunta e alle forze di governo di accompagnare con una forte responsabilità politica che non vedo nella documentazione che, ovviamente è un buon lavoro di composizione tecnica, accompagnare il processo che ci aiuta a completare quello che può essere l'arrivo al Progetto Preliminare, cioè quel processo di partecipazione dove il valore è certo nell’attenzione che si suscita nei corpi sociali e nella partecipazione delle persone, ma è anche nella definizione più o meno condivisa, più o meno conflittuale dipenderà molto dagli elementi di valutazione che si esprimeranno, di quelle che sono condizioni attuali della Città a le esigenze prioritarie di queste Città in un quadro di futuro che ci accompagnerà sicuramente per almeno un decennio. Ora, quando ho sottolineato questo aspetto e quindi ho riportato l’oggetto di oggi a quello che è, cioè la proposta operativa per enfatizzare quello che deve venire cioè il momento delle osservazioni, della partecipazione, della definizione di alcune linee strategiche mi sono ritrovata in un’operazione di riduzionismo che non mi sarei mai aspettata da parte della Maggioranza perché se da un lato i Consiglieri della Maggioranza sono tutti intervenuti a parlare del passaggio attuale come passaggio epocale, lamentando anche le colpe di chi nei decenni che abbiamo alle spalle non ha rimesso mano alla programmazione urbanistica, se non procedendo per Varianti parziali, nell'intervento conclusivo della Sindaca ho sentito ridimensionare questo passaggio in un modo che nemmeno io avrei usato vale a dire “qui non siamo di fronte ad un piano strategico” e questo significa che non debba esserci una strategia? Questo significa che nella definizione degli interventi territoriali e delle modalità normative su questi interventi territoriali non ci sia retrospettivamente una strategia che, magari nel tempo, attraverso quelle che erano le modalità degli uffici di piano, si possono via via aggiornare connettere, collegare. Come si può parlare dell'avvio della Variante generale del Piano Regolatore dicendo che non è strategica, che non è un piano strategico. Questo, diceva sempre la Sindaca non è uno strumento di programmazione, perché gli strumenti di programmazione sulle diverse assi delle politiche pubbliche stanno altrove. Ma che cos'è un Piano Regolatore Generale verso il quale ci si avvia se non uno strumento di programmazione? Ma soprattutto autodefinendomi certamente una persona non competente in campo urbanistico, ma che quando sa di non sapere cerca di studiare e quindi avendo letto e seguito non da oggi, ma negli anni i vari lavori dei Centri Nazionali di studi per le politiche urbane voglio citare (incomprensibile) cui credo anche la Città di Torino non sia estranea almeno non lo era negli anni passati, il dibattito che intercorre tra le diverse discipline e le diverse professioni da quelle urbanistiche a quelle sociali in quegli ambienti interviene esattamente sulla dimensione strategica di qualunque proposta-progetto di intervento urbano, tant’è che i capitoli sul quale si riuniscono sono quelli che hanno come titolo “Rigenerare il tessuto più che rammendare lo spazio” in un dibattito tra l'altro molto alto rispetto alle dichiarazioni che ad esempio Renzo Piano aveva fatto sul tema delle periferie come delle politiche di rammendo. Allora, tutto quel dibattito che riporta, in una discussione teorica, molti degli argomenti che noi abbiamo richiamato perché li vorremmo vedere operativamente nella nostra dimensione cittadina, ragiona proprio sul fatto che il baricentro di un qualunque approccio programmatico intanto deve vedere l’integrazione e quindi dire le strategie e i programmi li trovate nei singoli comparti, e no. Il tema della idea di città tradotta in un piano di regolazione, come può essere il Piano Regolatore Generale è un approccio integrato, d’altronde voi lo chiamate olistico nella premessa, ma quel baricentro che qualifica e assicura i contenuti prima dei contenitori, definisce i servizi alle popolazioni insieme al trattamento dello spazio, cioè tutto quel percorso che è fatto di conoscenza di ciò che dovrebbe essere nel tempo, è stato evidentemente non adeguato, violato e va ricondotto a criteri di vivibilità e di qualità urbana se riteniamo che ci siano stati degli interventi che debbano essere recuperati e sanati o che, viceversa, va nella direzione dello sviluppo dell'implementazione della prossimità, termine che dovrebbe esservi molto caro, è tutta una questione di strategia e di programmi che, pur nascendo nell’ambito di competenze puntuali, si integrano in uno strumento di carattere generale che non è solo il Piano Regolatore urbanistico, esiste anche il Piano Regolatore sociale, ma di cui certamente il Piano Regolatore urbanistico è uno strumento principe di pianificazione. Quindi, francamente a me sembra che non il dibattito purtroppo abbia persino, si è andato oltre le rappresentazioni dei dubbi, dubbi che esprimeremo in forma di collaborazione proprio per definire la qualità del processo che vi attende, che ci attende e si è finiti in una logica di ridimensionamento che di strategico ha soltanto la veemenza con la quale si intenderà rappresentarlo all'esterno. Quindi, da questo punto di vista anch'io non partecipo al voto su questo passaggio, anche se mi auguro che le settimane successive possano aprire quella fase di mobilitazione, di interesse, di partecipazione che è necessaria per questo livello di programmazione. SICARI Francesco (Presidente) Ringrazio. Procediamo con la dichiarazione di voto del Capogruppo Tresso, prego ne ha facoltà. TRESSO Francesco Sì, grazie Presidente. Non ripeterò quanto già detto nel mio intervento prima, però mi riallaccio a quanto ho sentito dire da un intervento che mi ha preceduto si poteva fare di meglio, si poteva fare di più, più che altro mi chiedo se si poteva perdere la politica, sì era possibile anche nell’attrazione di una Variante al Piano Regolatore fare politica e questo purtroppo che è mancato. È mancata anche un’occasione che poteva essere un’occasione molto stimolante calcolando qual era il periodo storico che sta vivendo in una fase decisamente non facile per Torino, una fase che non era di una crescita, non certo di una crescita demografica (incomprensibile), ma una fase in cui bisognava trovare delle nuove paradigmi di crescita che non deve crescere (incomprensibile) materiali, che non deve crescere di sviluppo, che inquadravano con più coraggio e più forza anche un certo tipo di innovazione che poteva essere portata anche proprio non genericamente dicendo guardando al benessere cittadino, ma qui bisogna declinarlo cos’è il benessere, il benessere non esiste senza una sviluppo, non esiste senza possibilità di lavoro, non esiste senza un tema della prossimità che sia questa legata alla cura della persona, che sia questa legata a una fase di accompagnamento di percorsi per giovani che, ahimè in maniera sempre più drammatica in realtà scelgono di non fermarsi a Torino e di abbandonarla. Certo ci vuole un coraggio di una visione, in questo anch’io sono rimasto un po' stupito dalla replica della Sindaca che ci dice non era l’occasione di un piano strategico, certo un piano strategico è un’altra cosa, però era invece l’occasione per trovare una politica, per avere una capacità, come dire, di interpretare quello che era una relazione con il territorio che invece mi sembra molto manchevole, molto carente, non si intravedono degli elementi di come Torino possa tornare ad avere un ruolo centrale anche per il territorio, per la sua Regione. Torino ha avuto un ruolo centrale nella politica nazionale, c’è un libro che sicuramente molti di noi hanno letto in questo periodo (audio disturbato) chi ha fermato Torino, no? Rispetto a quando Torino aveva un ruolo strategico-centrale a livello nazionale e ora le cause possono essere sicuramente non da attribuire a questa Amministrazione ci mancherebbe ancora, sono cause radicate in una serie di problematiche che i due sociologi e l’economista che ha scritto il libro analizza in una maniera molto chiara con un’analisi molto lucida, però adesso bisogna capire quali sono (audio disturbato) e sicuramente è un percorso che dura quattro anni poteva essere anche l’occasione per ragionare in maniera più approfondita e cercare di dare degli strumenti operativi che potessero favorire una linea di indirizzo precisa, una linea di sviluppo. Dicevo del dialogo del territorio c’è tutto un tema che oggi va reinterpretato completamente quello della logistica, quello della mobilità, dei trasporti, ma veramente mi sembra, (audio disturbato) tutta una serie di elementi che hanno potuto condizionare anche la definizione di una visione sulla Città, sotto il profilo urbanistico, sotto il profilo dell’adeguamento. Come ho detto prima c’è un… si riconoscono le cose che già esistono, si riconoscono le Varianti che già erano messe in essere, ma sono cartografate, ma non c’è un’idea di futuro. Si prende atto di quello che c’è, c’è una tavola appunto che riguarda il Piano di attuazione e si rifà a quello che è il Piano del ’95, ma non c’è una proiezione per quello che potrebbe essere la Città e cosa potrebbe assorbire, insomma, (audio disturbato) per motivi ideologici la Maggioranza non ha potuto provvedere, ma (incomprensibile) allora cosa può essere la logistica della Città in una linea rafforzata (audio disturbato) cioè capiamo cosa può diventare, invece questo proprio io non l’ho colto e secondo me come dico è un buon lavoro di una revisione di un parte normativa, questo sicuramente, apprezzabile anche per la semplificazione, è un buon, diciamo, è un regolamento che fa una buona manutenzione, ma non sono questi gli elementi come ho sentito dire che saranno gli elementi forti per l’attrattività, gli elementi forti per riuscire a catalizzare degli investimenti e per fare sì che Torino possa di nuovo avere un ruolo di primo livello a livello appunto in un contesto nazionale e perché no anche internazionale, purtroppo non ci sono questi elementi, che dire? Pazienza abbiamo perso un’occasione è un po' come il gioco dell’oca si torna alla pedina di partenza, abbiamo sicuramente portato a casa un lavoro e su questo anche io ancora ringrazio gli uffici per il lavoro che è stato sicuramente articolato e anche molto intenso anche perché è stato concentrato in questo ultimo periodo. Non si sono colte anche occasioni per capire come un’esperienza come quella che abbiamo recentemente vissuto comunque di una pandemia che a livello globale ha interessato tutti, ma che poi andava inquadrata a livello locale quindi andava capito come Torino poteva adeguarsi, avere uno sviluppo che tenga conto di questi fenomeni che ormai devono essere presi in conto anche nella conduzione della urbanistica della Città. Credo che sia capito che non sono favorevole quindi alla votazione dell'atto e non parteciperò al voto che seguirà. Grazie, Presidente. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Io non altre richieste di intervento sulle dichiarazioni di voto. Quindi, allora possiamo procedere con la votazione della deliberazione così come emendata. SPOTO Mario (Segretario Generale) (Votazione per appello nominale) Presidente, 22 favorevoli. SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio Segretario. Con 22 Consiglieri votanti, 22 voti a favore, il Consiglio approva la deliberazione. SICARI Francesco (Presidente) Darei lo stesso esito per l’immediata eseguibilità dell’atto, attendo un attimo, non vedo contrarietà quindi possiamo procedere dando lo stesso esito all’immediata eseguibilità dell’atto. |