Interventi |
VERSACI Fabio Grazie, Presidente. Ringrazio, ovviamente, l’Assessore Iaria e gli uffici per il lavoro fatto. Non mi dilungherò, ovviamente, sulla discussione, troppo, in particolare sulle questioni puramente tecniche, dove ci sono colleghi che sono intervenuti prima di me che sono molto più competenti e più bravi di me e quindi non mi dilungherò. Io, Presidente, ho imparato una cosa in questi quattro anni, ogni qualvolta che questa Amministrazione o questa Maggioranza porta a termine o inizia un lavoro che è sicuramente molto importante, molto complesso come quello del Piano Regolatore, quando si arriva al dunque ho imparato una cosa, che sicuramente dovevamo avere più coraggio, che si poteva fare meglio, che si poteva fare di più, che si doveva fare prima, che si doveva ascoltare di più, che bisognava coinvolgere tutti. Io ho imparato questo, ormai su questo argomento, come su tutto, ho imparato questi mantra che si ripetono all'infinito. Cioè nel senso che, qualsiasi cosa noi facciamo, anche se tutti ammettono che è un momento storico, cioè è una cosa storica, perché effettivamente è una cosa storica, però si poteva sempre fare di più, perché, è ovvio che sia così, ma non perché, nel senso, perché lo fa questa Amministrazione, ovviamente è una roba storica, come hanno detto praticamente tutti i miei colleghi, anche di Minoranza e, ovviamente, non è che possono dire: “State facendo un buon lavoro, avete fatto qualcosa, abbiamo cercato...”. Si cerca sempre in qualche modo, comunque, di dire che: “Non va bene, non va bene”, perché, ovviamente, bisognava coinvolgere tizio o caio e poi mi permetto di dire una cosa, che è una cosa importantissima, però non è che c’è proprio questo dibattito acceso all'interno dei torinesi sull'argomento, anche perché è un argomento complicato, complesso, dove bisogna essere una persona abbastanza..., conoscere veramente il tema per entrare nel dibattito. Quindi diventa anche un po' difficile, io lo capisco che il torinese medio domani mattina non si sveglierà a leggere i giornali, sperando che sia stato approvato il Piano Regolatore, anche perché, davvero, io ho seguito un po' le Commissioni, anche il dibattito di oggi diventa anche un po' difficile, perché è molto tecnico. Però su questo, Presidente, io dico una cosa, sicuramente, come sempre si può fare sempre prima, meglio l'hanno già detto i miei colleghi, evidentemente, qualcuno lo poteva fare prima ma non l'ha fatto. Noi abbiamo fatto questa cosa qui, cioè nel senso che è un inizio e si proverà a fare sicuramente meglio, però ogni tanto, cioè io dico ogni tanto si viene qui in Consiglio Comunale, va bene che ognuno ha i suoi ruoli, ormai abbiamo capito che sarà così fino alla fine, però ogni tanto un po' di onestà intellettuale, come diceva il mio collega Carretto, bisognerebbe tirarla fuori, ogni tanto. Ma ormai io lo dico, Presidente, lo dico a me stesso anche eh, perché anche io spesso sono disonesto intellettualmente che non riconosco ai colleghi delle minoranze il loro grande apporto che portano in questo Consiglio Comunale, soprattutto stimolandoci su tanti argomenti. Ma io non lo dico con ironia, io ascolto sempre i colleghi delle Minoranze, non mi crederanno pensano che stia scherzando, ma non sto scherzando, li ascolto soprattutto quando so che ci sono dei colleghi che, sicuramente, come il collega Tresso, Lo Russo, su questo argomento sicuramente, come si dice in gergo: “Mi mangiano in testa”, perché non è un mio argomento. Però ogni tanto mi piacerebbe sentire delle cose un po' diverse, perché se no mi diventa poi difficile credere a tutto quello che viene raccontato e narrato. Cioè, nel senso che se uno, se uno per quattro anni mi ripete sempre le stesse quattro cose all'infinito, dicendo che: “Si poteva fare di più, bisognava avere più coraggio”, la visione, si perde un minimo di credibilità. Capisco che ognuno ha il suo ruolo, teniamoci il nostro ruolo fino a quando dura, però, speriamo che magari l'estate porti buoni consigli per il futuro. Grazie, Presidente. |