Interventi |
CARRETTO Damiano Grazie, buongiorno a tutti e tutte. Vabbè, eviterò di scendere in polemiche, ma, lasciatemi dire, mi fa piacere che, essendo un po’ la mia materia, il Piano Regolatore della Città venga un po’ considerato il contenitore di tutto ciò che governa il mondo, cosa che mi piacerebbe fosse così, ma non è. Detto questo, allora partirei con ordine. Presidente, posso già illustrare anche gli emendamenti? CARRETTO Damiano Okay, va bene. Perfetto. Allora, partiamo appunto dalla Revisione del Piano Regolatore: il Piano Regolatore - come sappiamo, come è già stato detto - ha 25 anni, era uno strumento che, ormai, si è rivelato rigido, non attuale e non rispondente più alle esigenze della città e non è un caso che, appunto, abbia subito, negli anni, una miriade di Varianti e solo oggi, con questa Amministrazione, si sia deciso di procedere ad una Revisione. Fa anche sorridere che chi poteva magari... e ci accusa, oggi, di aver fatto una... così, un provvedimento debole, quando ne ha avuto l’occasione ha preferito fare Varianti su Varianti su Varianti, senza preoccuparsi, minimamente, di come modificare e come ammodernare questo Piano Regolatore, ma oggi viene a dirci che questo provvedimento è un provvedimento debole che non merita neanche una partecipazione al voto, ma va bene. Invece, questa Amministrazione, seppure con tutti i problemi, legati principalmente al Bilancio…, perché tutti avremmo voluto avere 5 o 10 milioni di euro da investire nel nuovo Piano Regolatore, ma, purtroppo, quando hai un Comune sull’orlo del pre- dissesto 5-10 milioni sul Piano Regolatore non riesci a metterli, a meno di non iniziare a tagliare i servizi ai cittadini, cosa che è comunque stata fatta, anche se in parte molto minore di quanto si sarebbe fatto se, appunto, i soldi fossero stati spostati su questo Piano Regolatore. Si è scelto di fare il Piano Regolatore appunto internamente, e io in questo mi unisco al ringraziamento agli Uffici, che hanno dimostrato grande competenza e grande capacità di lavoro, mi unisco anche..., ringrazio anche i tecnici della Città Metropolitana, che hanno collaborato, Urban Lab, per quel che riguarda tutta la parte de “I Mercoledì del Piano”, e in generale tutta la struttura tecnica che ha lavorato a questa Revisione. Si è scelto appunto di farlo internamente e abbiamo finalmente un PRG - un Piano Regolatore - che è stato portato nel 2020; portato nel 2020, quindi con tutte quelle modifiche che si sono rese necessarie in 25 anni di vita di questo Piano Regolatore, quindi tutto ciò che, diciamo, è stato frutto dell’esperienza dell’applicazione di questo Piano Regolatore si è cercato di correggerlo; così come si è cercato di fare in modo che questo Piano Regolatore, questa Revisione, guardi avanti verso il 2030 e anche oltre, che immagini una città diversa, una città con infrastrutture diverse, una città che ha bisogno di, principalmente, semplificazione di una dimensione ambientalista molto più spinta, di, appunto, un’attenzione ai trasporti, alla mobilità e un’integrazione sui trasporti e sulla mobilità che è sempre mancata, e un’ottica metropolitana, cosa che, in realtà, si è fatta, si è fatta anche con la questione della revisione del PUMS, quindi il PUMS redatto dalla Città Metropolitana, che verrà approvato entro fine anno, salvo altre problematiche, e che verrà poi recepito nel PRG. Quindi, sono stati tre anni di lavoro, tre anni di condivisione col territorio; chi ci accusa di non aver condiviso, forse, si è perso tutta la parte di condivisione col territorio, con gli stakeholders, con gli incontri pubblici, sia con l’ex Assessore Montanari, quindi con “I Mercoledì del Piano”, sia tutti gli altri incontri sul “Torino 2030”, e quindi, che ci si venga a dire che non si è voluto discutere, fa sorridere. Quindi, tre anni di lavoro, di confronto, e credo che il risultato sia assolutamente positivo, sia positivo perché la città aveva bisogno di uno strumento urbanistico più semplice, più snello che abolisse, no abolisse, che non rendesse necessarie molte Varianti che, ovviamente, appesantiscono il lavoro degli Uffici, che fanno perdere tempo agli investitori, che, a volte, fanno anche scappare gli investitori, quindi io credo che la semplificazione normativa che è stata effettuata sia fondamentale; qualcuno diceva “Non farà ripartire Torino”, io credo che, invece, aiuterà molto la città nel suo sviluppo futuro. Faccio un piccolo inciso su questo tema: io sarei per discutere sul tema del contributo di valorizzazione perché, per quel che mi riguarda, il contributo di valorizzazione si applica anche a seguito di una Revisione Generale del Piano Regolatore che va a modificare i valori delle aree e il contributo di valorizzazione, solitamente, in altre realtà, si paga al ritiro del... o in sede di permesso di costruire, solo la Città di Torino, negli anni, aveva deciso di farlo pagare in sede di Variante, forse per avere questo controllo dell’Urbanistica come bancomat per il Bilancio: io faccio la Variante, so che incasso tot; sui permessi di costruire, il permesso di costruire io non so quando il privato lo richiederà, di conseguenza non ho questo controllo fermo sul contributo di valorizzazione. Se ne può discutere, andrebbe chiesto un parere, io darei questa interpretazione normativa, chi mi ha preceduto ne dà un’altra... onestamente, da un certo punto di vista io, come ho già detto, non sono neanche così contrario, anzi sono proprio favorevole al fatto che l’Urbanistica non venga più vista come un bancomat e che quindi si spingano Varianti, contro Varianti, eccetera, eccetera, solo per tenere in piedi il Bilancio; perché? Perché, alla fine, non si fa l’interesse della Città, si fa l’interesse di un investitore privato per salvare il proprio Bilancio e si ottiene poi una città che si sviluppa in una direzione non controllata e direi che di esempi, nella Città di Torino, negli ultimi 20 anni, ne abbiamo parecchi e sotto gli occhi di tutti. Faccio un’altra considerazione, così, faccio un piccolo appunto, sulla questione dei Cimiteri per gli animali d’affezione. Forse, qualcuno non ha letto gli emendamenti della Giunta, ma credo che sia un po’ diversa, con gli emendamenti, la situazione rispetto a quanto prospettata nella settimana scorsa; credo sia stato, diciamo, messo in ordine quell’aspetto che, forse, effettivamente, era un po’ sfuggito di mano ed è stato, così, corretto con questo emendamento. Faccio anche notare che questo Piano Regolatore, cioè questa Revisione del Piano Regolatore va a toccare molti temi che, appunto, avevano necessità di essere toccati, dalle Zone Agricole Ecologiche quelle che vengono definite ZAE, la questione degli spazi, appunto, condivisi nei condomini o comunque negli edifici, diciamo, tutte questioni che sembrano di poca importanza, ma che, in realtà, vanno a toccare aspetti spesso sollecitati proprio dagli stakeholders. Faccio anche notare che questa Proposta Tecnica è, per definizione, il primo step, che non è il Progetto Preliminare, che, da qui al Progetto Preliminare, potranno essere affrontati molti altri temi, anche su sollecitazione degli stakeholders, dell’Associazione ambientalista, delle Consulte e via dicendo; io credo che, a differenza di quanto pensi qualcuno, invece, le osservazioni ci saranno, saranno molte, saranno puntuali, saranno pertinenti e daranno, sicuramente, spunti di riflessione ed eventualmente di modifica. Quindi, credo che, appunto, questo passaggio tra Proposta Tecnica e Progetto Preliminare riserverà ancora aspetti da approfondire. Faccio anche notare che, parallelamente, dovrà andare avanti anche la revisione del Regolamento Edilizio, perché sappiamo che tra Piano Regolatore e Regolamento Edilizio ci deve essere una sinergia di intenti e di vedute, quindi sappiamo che anche il Regolamento Edilizio è in fase di revisione e quindi, sicuramente, anche quell’aspetto andrà approfondito e credo che anche la Giunta, a breve, porterà una proposta di modifica del Regolamento Edilizio. Concludo con un piccolo appunto sul fatto che sono d’accordo con chi dice che la struttura tecnica vada potenziata, mi fa un po’ più sorridere che chi l’ha detto non ha fatto nulla, nulla, per potenziare la struttura tecnica; ci siamo trovati, appunto, la struttura molto depotenziata da pensionamenti, da organico ridotto, sottodimensionato e via dicendo e, ovviamente, di questo aspetto ci si poteva rendere conto ben prima del 2016 e quindi è una critica che, davvero, non accetto anche perché chi la fa sa benissimo la situazione del Bilancio del Comune di Torino, la questione delle assunzioni bloccate e via dicendo, quindi, onestamente, io rimando, assolutamente, al mittente questo tipo di impostazione e questo tipo di accusa, quindi, diciamo, che eviterei certe affermazioni quantomeno per una questione di, diciamo, onestà intellettuale, mettiamola così, onestà intellettuale che, spesso, viene un po’ dimenticata. Già che ci sono, se mi rimane ancora tempo, illustrerei velocemente gli emendamenti così faccio un intervento unico. I cinque emendamenti che ho presentato, di fatto, vanno a porre l’accento su uno dei concetti che sta alla base della Revisione del Piano Regolatore, quindi di tutti gli atti che in questi anni (incomprensibile) sono stati approvati, ed è il consumo di suolo. Nella Proposta Tecnica vengono stralciate due aree che sono appunto l’Ambito 2.4 “Strada del Francese” e l’Ambito 6.1 “Strada di Settimo”, che sono due aree attualmente utilizzate come utilizzo agricolo e sono circa 260.000 metri quadrati di area attualmente agricola su cui, semplicemente, tramite degli emendamenti, chiedo di applicare la salvaguardia e quindi di mettere, su queste due aree, la cosiddetta “salvaguardia”; ovviamente, per comodità, diciamo, questo concetto è stato spezzato in cinque emendamenti: tre sulla narrativa, di cui uno in cui vengono spiegate le motivazioni, e due in cui si fa, appunto, riferimento a questi due ambiti, e altri due emendamenti che poi, ovviamente, riprendono queste indicazioni e le inseriscono nel deliberato. Quindi, questi sono emendamenti che vanno a mettere in salvaguardia queste due aree, quindi sono, appunto, ripeto, 260.000 metri quadrati di aree attualmente agricole. Per il resto, credo che, ripeto, la discussione sulla Revisione del Piano Regolatore sia appena iniziata; come è stato detto in Commissione, verranno fatte tutte le audizioni del caso, tutti i confronti del caso, verranno analizzate le osservazioni e mi auguro che si riesca ad arrivare, nel più breve tempo possibile, alla Proposta del Progetto Preliminare, ovviamente dipende poi dalla Conferenza di Copianificazione con tutti gli altri Enti interessati, però, diciamo che la mia speranza è che si arrivi ancora in questa Amministrazione ad approvare il Progetto Preliminare. Questo, ovviamente, è un mio augurio, spero che venga rispettata questa tabella di marcia. Grazie, avrei finito. |