Interventi |
PETRARULO Raffaele Sì. Sarò molto più breve perché, come dico sempre io riusciamo a fare tante parole, ma poi nei fatti... Non è colpa di chi ci governa oggi, ma nulla è stato fatto. È un piano importante, io dico sempre che è un libro dei sogni. Io ho avuto, lo dico non per vanagloria, per chi ci ascolta, per chi non lo sapesse, nel 2001 venni eletto Consigliere (incomprensibile) Circoscrizione, nel 2001 e nel libro dei sogni, lo dico parlando all’amico Lubatti che non c’era ancora lì, forse lui era a Mirafiori, se non mi ricordo male, Consigliere di Circoscrizione, nel libro dei sogni in cui non c’era il PD, ma c’era il Centrosinistra che governava, DS e Margherita mi pare, c'era un progetto che vado a far menzione per far capire anche all’Assessore Iaria ed alla Sindaca che cosa significa il progetto Manifattura Tabacchi. Vi dice niente? Zona Nord importantissima, sull’asse della Linea 2, Variante 200 via Bologna, per capirci che non stiamo parlando della casa o del dell'edicola di vicolo Miracoli, del vicoletto, quindi una zona molto importante, quindi anche il Capogruppo Lo Russo, che ha fatto l’Assessore ultimamente, sa di cosa stiamo parlando perché con la Giunta Chiamparino fu votato poi fu ancora votato con la Giunta Fassino con delle varianti e oggi ce le abbiamo ancora in piedi, variato. Dopo 20 anni la Manifattura Tabacchi grazie a chi ci ha governato, perché io dico sempre che a me non piace criticare il passato, perché passato non deve essere... Uno dice oggi siamo al presente. No, no, fermi tutti, il presente è frutto del passato; il futuro è finito, perché le promesse di matrimonio spesso e volentieri non convogliano, non portano le persone nella chiesa per sposarsi. Una promessa è una cosa, il matrimonio è un’altra. Qui abbiamo avuto in 20 anni promesse disattese, sempre varianti in corso d’opera al Piano Regolatore, integrazioni, piccole cose che venivano spostate, cubature da una parte all’altra, che hanno fatto qualcosa. Oggi noi, e la scommessa è questa, infatti su questo mi trova con un ni, né un sì, né un no. Perché mi trova un ni, perché dice diamo ancora ai cittadini la possibilità di poter esprimere come e dove fare, ma i cittadini si sono già espressi. Oggi abbiamo una possibilità, e c’è purtroppo una nuova collocazione urbana e metropolitana, urbana per la diminuzione di oltre 200.000 in Torino, parliamo di tanti anni fa, oggi, e di una collocazione tutto sull'area metropolitana. Quindi, Torino sopporta i costi, perché la Città Metropolitana non esiste (incomprensibile) non è fattibile come discorso, esiste sulla carta, ma non è una Città Metropolitana come può essere Parigi, come può essere Barcellona, come può essere Madrid, come può essere Londra, lasciamo perdere Londra che è grandissima o parliamo di Berlino e via discorrendo. Torino non è così, non è Milano, non è Roma, e quindi noi abbiamo una Città Metropolitana in cui chiediamo che cosa? L’unica cosa che è servita e che serve è questa benedetta Variante 200 è stata abbandonata per quello che è successo della crisi di impresa anche, ma quella che riguarda la Metropolitana 2, che per forza è parte integrante del Piano Regolatore, perché dove c'è la Metropolitana 2 il Piano Regolatore deve fare quelle integrazioni doverose e dovute, sia per quel che riguarda le imprese, sia per quello che riguarda i cittadini, sia per quello che riguarda l’edilizia. Qualcuno parlava di edilizia sociale pubblica, ma ben venga, però attenzione, non è possibile che tutto quello che la stessa Circoscrizione, me la ricordo benissimo, (incomprensibile) ha il carico di case popolari maggiori di tutte le altre otto circoscrizioni (incomprensibile) non è così. Si va a spalmare su tutta la Città di Torino, quella che è l’edilizia pubblica residenziale, perché se no non ci sono zone di serie A e serie B, ci sono oggi, e le periferie sono oggetto di risorse non zona serie B, ma zona di serie C, dove è stato promesso da tanti, molte cose e pochissime sono state fatte. L’ultima adesso proprio di pochi giorni fa il secondo accesso alla Falchera, da anni, anni e anni che doveva passare, ben venga, ci mancherebbe. Io non sto a criticare se l’abbia fatto la Sindaca Appendino, comunque è stata fatta in questo periodo. Si poteva fare 10 anni fa, 5 anni fa, 20 anni fa, mai stata fatta, però Manifattura Tabacchi, tutti parlavano, tutti i partiti, tutti, il Centrosinistra allora, in cui io ero con Di Pietro (incomprensibile) ma non ero in Giunta, sempre Opposizione, lì c’era nel 2001 la Presidente era l’Artesio, se lo ricorda bene quello che sto dicendo sicuramente. Tutti parlavano, venivano a fare i progetti preliminari e tutto quanto, un mega Piano Urbano sulla parte proprio prospiciente Manifattura Tabacchi (incomprensibile). Ma tanti di quei valori che poi nulla fu fatto, e furono fatte scelte da parte dell’Amministrazione, per quella periferia fu anche bistrattata sul Lungo Dora Siena, sulla parte di Grugliasco, sulla parte... Io non faccio le guerre, però non si può dire a qualcuno ti voglio bene, (incomprensibile). Così come, per fare un esempio tipico, quando si parla del Suk, governava il PD, noi non volevamo il Suk nella Circoscrizione 6 e c’era la Sinistra che governava fu fatto dalla Circoscrizione 6. Cioè, questa discrasia o questa schizofrenia in cui si chiede agli altri di fare quello che non ha fatto qualcuno prima, occorre che sia un po’ limitato e occorre (incomprensibile). Dico questo perché la Chiara Appendino Sindaco e l’Assessore Competente e tutto il Consiglio Comunale tutto, siccome stiamo per finire il nostro mandato, ci mancherebbe, non cadiamo nell'errore di demandare sempre agli altri (incomprensibile) o di andare a variare quello che hanno fatto precedentemente, poi parleremo del Decentramento, si chiedono 5 Circoscrizioni e si portano ad 8, (incomprensibile). Occorre anche cercare di capire che il lavoro è cambiato. Il Covid ha cambiato tutto quello (incomprensibile). Ci sarà ancora il lavoro nel centro di Torino? Si sposterà sulle aree? Ci saranno aziende che saranno attratte ad andare a costruire? Ci sarà solamente un lavoro a distanza? I trasporti pubblici sono obbligatoriamente, debbono passare in quelle aree? Di sicuro le aree dismesse, ha detto bene l'Onorevole Napoli il quale ha detto il Martini di via Cigna 20 anni che è così. Il Martini, via Saint Bon, il tratto che poteva unire ed andare a finire sul lato, è un altro dei progetti della visione del Piano Regolatore, che cosa se ne fa? Sono cose grosse queste. Sul piano Sud di Mirafiori, tutte le aree dismesse, quelle relative al (incomprensibile) che ha già alcune cose, perché bene o male la parte Sud di Torino ha avuto il beneficio di avere tutte le Olimpiadi, gli impianti sono (incomprensibile) Sud di Torino. Io non sto perorando la zona Nord perché vivo nella zona Nord, però bisogna essere anche obiettivi e io vorrei che quest’Amministrazione che sta governando oggi, le promesse fatte quattro anni fa, per cui è stata votata, le porti a termine. Faccia delle migliorie, ci siano delle cose, non si demanda sempre agli altri perché a me non interessa chi va poi a governare a maggio: Centrosinistra, Centrodestra, 5 Stelle, la nuova formazione x, y, o z, ma se facciamo altri cinque anni di parole come adesso, noi avremo di sicuro un Piano Regolatore che farà acqua da tutte le parti. Demandare sempre ad altri quello che c’è da fare. No. Si dicono indicativamente 4, 5 o 10 direzioni, che cosa si vuole fare di Manifattura Tabacchi? Cosa si vuole fare di via Saint Bon? Zappata che viene fatto? Linea 2? Okay, cosa facciamo intorno alla Linea 2, sulla zona Nord, sulla zona Sud o su quello che sia. Cioè, fatte queste cose noi (incomprensibile) non un mandato, due mandati, tre mandati e quattro mandati, arriveremo forse a chi ci sarà ancora (incomprensibile), però questo (incomprensibile) su questo io vorrei interventi, sull’edilizia sociale (incomprensibile), il consumo di suolo. Torino, per quello che riguarda il verde è la città migliore d’Europa, ha tanto di quel verde che metà ne basta. È considerata la città più verde d’Italia, occorre mantenerlo, occorre avere dei fondi, occorre avere quello che tutti chiedono, che oggi purtroppo non ci sono, perché (incomprensibile) degli Enti Locali non c’è questa grande possibilità di poter fare tutto quello che si chiede. Allora bisogna fare delle scelte, delle scelte coerenti, non demandate da terzi, a quarti, a quinti, come succede spesso e volentieri, perché poi alla fine, quando si fanno dieci scelte partecipate, alla fine si arriva ad una fine che poi non si capisce cosa sono. Allora, io mi aspetto su questo, per quello ho una titubanza su questo atto, che comporta già solo di pagine, già solo di allegati io penso che chi lo legga si spaventi solo a leggerlo. Cioè, bisogna imparare un po’, da commercialista lo dico, adesso ho 140 scadenze, una cosa vergognosa quella che riguarda il fisco, occorre imparare ad avere dei testi snelli, come succede in Francia, 3 articoli, 4 articoli, 2 pagine con 4 o 5 cose, che la gente capisca veramente cosa si va a fare, perché se no veramente qui ci prendiamo in giro uno con l’altro. Sulla Linea 1, purtroppo o per fortuna, mentre per le stazioni a Sud, 10 anni stiamo ancora aspettando l’apertura, per quello che riguarda la zona Ovest, verso Collegno e Rivoli c’è stato un interesse e stanno andando avanti. Quindi, dove c’è interesse, dove ci sono delle forze che stanno lavorando c’è la possibilità di poterlo fare perché il Governo ha dato i finanziamenti. Dove c’è interesse e si rimane così tra mille cose, come sulla Linea 2, e facciamo la Linea 2 e facciamo lo svincolo per Pescarito e facciamolo per San Mauro, e facciamolo per (incomprensibile) e facciamolo per Nichelino, per Grugliasco. Ma dove si possono fare tutte queste cose contemporaneamente? Io questo mi domando. Allora, bisogna cominciare a dire quello che si può fare, dando una priorità, dando delle regole, facendo capire naturalmente a chi ha già avuto, faccio un passo indietro, ma non per accontentare chi c’è a Nord, perché a Nord è la possibilità di una ripresa economica non indifferente. Chi si incontra nelle borse di New York sa benissimo che dopo che ci fu (incomprensibile) il Sindaco, quelle case si rivalutarono, ci fu una ripresa economica per quello che si legge (incomprensibile) da molti fondi, ma fu una cosa veramente importante. Quello che succede in Barriera di Milano, che succede anche nella zona di Le Vallette, ma quello che succede nelle zone periferiche. Il centro oggi ha una sua valenza, ma questa è dettata dal turismo, dal lavoro, da quello che sia, noi oggi siamo qua, io sono a palazzo comunale, c’era pochissima gente nei bar e nei ristoranti, però la sera si ripopolano, non c’è quella ripresa possibile e il Piano Regolatore per questo serve. Se riusciamo sempre a fare in centro, alla crocetta, la zona Nord, le zone più importanti, tralasciando tutto quello che è le periferie, che tutti si riempiono le bocche naturalmente e poi quando saremo ad aprile o a maggio avremo la corsa di tutti i partiti, liste e via discorrendo. È questo che purtroppo o per fortuna per questa gente qua che va a vendere il fumo, ma per sfortuna dei cittadini che non capiscono che alla fin fine è una presa per i fondelli (incomprensibile), perché una cosa mia mamma mi ha sempre insegnato di dire, buonanima, diceva sempre questo: “non ti devo dire ti voglio bene, devo fare i fatti per volerti bene”. Ecco perché dico a questa Giunta, facciamo i fatti prima. Quando si parla di sicurezza, facciamo i fatti, non parliamo di mettere dei presidi, perché quando poi li mettiamo e non li facciamo è come il Piano Regolatore, facciamo degli interventi che poi non si possono fare. Il libro dei sogni, per capirci, è importante, va valutato, però avendo l’esperienza del 2001, del 2006, del 2011, perché io prendo quell’esperienza lì, perché c’ero e ci sono stato Consigliere Circoscrizionale, Comunale e Provinciale, quindi sugli Enti Locali non ho problemi ad avere l’esperienza che molti sicuramente hanno, sicuramente molto più di me, molti hanno (incomprensibile) per andare anche a Roma, dove devono andare, vadano dove vogliono loro, a me non interessa nulla a me interessa che questa Città abbia, soprattutto le periferie, quel riconoscimento che tutti parlano e non hanno dato, perché le periferie oggi sono il futuro, quella che è l’attrazione, perché la gente non sta in periferia, ma va nei Comuni limitrofi, ma poi usa i servizi cittadini. Allora, anche su questo bisogna capire le periferie oggi sono quelle cose lì futuro quello che la trazione perché la gente non sta in periferia, ma non nei comuni limitrofi, ma poi usa i servizi cittadini, allora anche su questo bisogna capire come poterlo gestire. Londra è diversa, per chi prende le metro di Londra avete visto che sono a zone, quindi non è che chi sta alla zona 5, paga come alla zona 1, però occorre anche che poi dopo i servizi che vengono resi dalla Città di Torino, vengono anche naturalmente valorizzati e pagati, se no poi cosa facciamo, noi eroghiamo un servizio e poi ne beneficia qualcun altro. Chiudo andando a guardare quello che è un discorso che abbiamo visto sul come andare poi a chiedere i vari pareri (incomprensibile). Cioè, che siano molto snelli, che siano molto chiari, che ci siano pochi punti da andare a rivedere, che non sia il solito pamphlet di 2.000 pagine, 100 pagine o di 54 allegati in cui si vedono 54 progetti e poi non se ne fa più uno. Si mettano delle priorità in cui si dica a, b, c, d, se si possono fare si devono fare subito, immediatamente e f, g, h, sono nel secondo (incomprensibile), bisogna avere il coraggio però di dire che cosa si deve fare. Qualcuno mi ha preceduto dicendo alcune cose, perché poi dopo, alla fin fine, è vero, se fossero fatte queste cose, nonostante alcune sono marginali (incomprensibile) di sicuro è meglio di quello che c’era prima. Non possiamo contestare quello che c’è oggi, meglio di quello di prima c’è di sicuro. Se abbiamo avuto 10 anni per fare le due stazioni di Lingotto e di Bengasi, vuol dire che qualcosa non ha funzionato. Non me ne frega niente se sono finiti gli appalti o il fallimento o quello che sia, perché in altri posti d’Italia e d’Europa non è mai successo che per dieci anni (incomprensibile) non ha funzionato. Chi ha governato ha delle responsabilità, si deve prendere delle responsabilità, non può sempre dire che la colpa è degli altri. Chi ha portato il degrado in barriera di Milano si deve prendere delle responsabilità, col Piano Regolatore non ha voluto fare delle scelte diverse. Chi ancora oggi sta ancora tentennando su dove far partire la 2, la 1, ha delle responsabilità del Piano Regolatore. Chi sul Piano Regolatore non prevede cosa fare su via Cigna ha delle responsabilità. Chi non sa cosa fare in via Saint Bon (incomprensibile) ha delle responsabilità. Chi non sa cosa fare in piazza Rebaudengo ha delle responsabilità, chi non le vuole fare a Mirafiori... Cioè, tutto questo perché, perché naturalmente, quando si scrivono 7 pagine, ci sono qualcosa come allegati, non li riesco neanche a contare, 15 pagine, più altre sugli elaborati fanno bene, ci mancherebbe, occorrono che ci siano degli elaborati per fare un Piano Regolatore completo, ma quando c’è troppo si perde il particolare. Va bene il Testo Unico, come si dice sempre in gergo professionale ma poi occorrono le circolari, la circolare deve essere immediata. Il Decreto attuativo, per farla breve, non mi devo scervellare due anni, quando poi c’è un’altra Giunta che poi cambia di nuovo le carte in tavola. L’esempio molto tipico, lo faccio perché mi viene in mente la questione del Decentramento, non me ne voglia qualcuno, è che cinque anni fa nello Statuto fu previsto 5 Circoscrizioni ed oggi andiamo a variarne 8, questa è l’intenzione. Però è stato previsto 5 anni fa. È la stessa cosa, giusta o sbagliata che sia, poi lì parleremo nel merito, la stessa cosa è questa, io demando al prossimo mandato di fare un Piano Regolatore perché il tempo non c’è. È sbagliato, abbiamo sbagliato (incomprensibile), abbiamo sbagliato, Sindaca, occorre fare scelte chiare, non come il suo nome ma, chiare come limpidezza di scrittura, dire, prendersi le responsabilità. Di sicuro accontenteremo molti, qualcun altro no, chi ci criticherà (incomprensibile) o prima o dopo, ma i fatti rimangono. Come le ho detto, Sindaca, quando abbiamo inaugurato la seconda (incomprensibile). Tutti possono criticare, l’ha fatto il PD, l’avrà fatta il Centrodestra, l’avrà fatta Babbo Natale 20 anni fa, è stata inaugurata nel 2020 a luglio, punto. Se qualcuno era più bravo la inaugurava nel 2015, se qualcuno era più bravo nel 2010, purtroppo è così. Non è che qui, chi fa dopo dovrà farlo prima, chi fa prima dovrà farlo dopo. Il Piano Regolatore è importante, è uno degli atti più importanti che c’è all’interno di un Consiglio Comunale, forse è il numero 1, fa variare in una maniera esponenziale tutto quello che è il valore di una città, sia per quello che sono gli oneri, sia per quello che sono i futuri insediamenti. Non si può sbagliare, non si deve sbagliare. Occorre Assessore Iaria, che sta in una zona (incomprensibile) sa che significa la periferia. Spero, e chiudo, spero e penso che di sicuro avremo qualcosa di diverso, qualcosa di migliore, me lo auguro, perché veramente peggio di così io credo che Torino oggi non possa restare. |