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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 20 Luglio 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 2
INTERPELLANZA 2020-01282
"CHE FINE FAR? L'IMBARCO PEROSINO?" PRESENTATA IN DATA 8 GIUGNO 2020 - PRIMA FIRMATARIA MONTALBANO.
Interventi
MONTALBANO Deborah
Presidente buongiorno, presente.

MONTALBANO Deborah
Sì, grazie Presidente. Mah, mi rivolgo in primis a lei: io sono abbastanza in difficoltà
perché sinceramente non so chi ci sta ascoltando, ma io dalla risposta dell’Assessore
non ho capito davvero nulla. È stata un balbettio e un’interlocuzione disconnessa
continua, quindi nel merito io faccio difficoltà a tradurre le risposte rispetto alle istanze
che avevo posto.

MONTALBANO Deborah
Grazie Presidente, no in effetti non mi riferivo a problemi di connessione ma proprio al
contenuto dell’intervento dell’Assessore. Detto questo, allora sostanzialmente io ho
sottoscritto insieme al Consigliere Magliano, ma non è la prima, devo dire, interpellanza
su questa vicenda come su questo ricordava bene l’Assessore, proprio perché durante la
discussione delle antecedenti due interpellanze è stato l’Assessore Iaria a venire in
Consiglio e a riferire al Consiglio comunale che si sarebbe avviata una trattativa bonaria
con questi esercenti, con questa realtà commerciale, che doveva andare a scongiurare lo
sfratto, e quindi valutare anche tutto il rientro dei vari contenziosi, su cui io nel merito
sinceramente non entro perché non compete a me. Dopodiché però, quello che abbiamo
appreso attraverso numerose segnalazioni è che in Consiglio comunale si è tenuta questa
posizione, mentre nelle sedi legislative - quindi in Tribunale - in rappresentanza della
Città di Torino, sia l’Avvocatura che lo stesso Assessorato, che è rappresentato
dall’Assessore Iaria per il Comune di Torino, ha avuto completamente un’altra
posizione, e cioè ha detto sostanzialmente che non c’era nessuna trattativa bonaria in
essere e in funzione di questo, infatti, il Giudice ha risentenziato la procedura di sfratto.
Ora, a me poco interessa capire chi deve che cosa, quanto, come e perché, io chiedevo
ben altro all’interno della mia interpellanza e non ho ricevuto risposta, e cioè chiedevo
quale sarà il futuro dell’attività commerciale di quell’immobile secondo
l’Amministrazione; quindi, laddove in Consiglio comunale la parte politica, che
probabilmente non ha un grande... diciamo così, un grande potere di indirizzo di tutto il
proprio Assessorato, rispetto all’Urbanistica, ha avuto una posizione, mentre in
Tribunale l'Avvocatura del Comune di Torino e gli uffici preposti che fanno riferimento
allo stesso Assessorato, ha avuto un'altra posizione. A questo punto io vorrei capire la
procedura di sfratto quando sarà eseguita, come funzionerà il proseguo e quindi se al
momento ci sono ancora delle interlocuzioni con le realtà commerciali, con la realtà
commerciale in oggetto. Non ho avuto risposta, quando sarà lo sfratto esecutivo, se
verrà chiusa, se verrà aperto un bando e rimesso in concessione, cioè come proseguirà
questo iter che ha avuto, diciamo così, diverse prese di posizione contrastanti e non
coerenti da parte dell'Amministrazione? Io sinceramente non l'ho capito, non l’ho capito
e quindi sono abbastanza in difficoltà, perché chiedere anche di portare un’interpellanza
così in Commissione, in approfondimento, cioè, sostanzialmente, scusate, erano tre
domande veramente elementari: “A che punto è l'interlocuzione tra l'Amministrazione e
i concessionari dell’Imbarco Perosino”; “A che punto è l'intermediazione proposta
dall'Amministrazione con i concessionari per mantenere la continuità della storica
attività commerciale”, quindi l'Amministrazione vuole lavorare per la continuità di
quell’attività commerciale oppure hanno chiuso completamente i tavoli e i rapporti?
Boh, io non l’ho capito. “Quale sarà il futuro dell'attività commerciale e di
quell'immobile secondo l'Amministrazione?” Io non ho ricevuto nessuna risposta, cosa
vi devo dire? È indecente, è indecente. Sono interpellanze tra l'altro protocollate anche
in tempi remoti, questa è dell’8 giugno, si arriva quasi due mesi dopo in Consiglio e le
risposte sono delle non risposte, ne prendo atto. Lascio a verbale la mia indignazione a
lei, Presidente, perché veramente lavorare così è veramente, veramente complicato. Ho
concluso.

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