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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 20 Luglio 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 2
INTERPELLANZA 2020-01282
"CHE FINE FAR? L'IMBARCO PEROSINO?" PRESENTATA IN DATA 8 GIUGNO 2020 - PRIMA FIRMATARIA MONTALBANO.
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Possiamo iniziare con la trattazione delle interpellanze. Verifico la presenza della
Consigliera Montalbano e dell’Assessore Iaria.

MONTALBANO Deborah
Presidente buongiorno, presente.

SICARI Francesco (Presidente)
Buongiorno. Perfetto, allora possiamo iniziare con la trattazione della prima
interpellanza, la n. meccanografico 202001282/002 che ha come oggetto:

“Che fine farà l’Imbarco Perosino?”

SICARI Francesco (Presidente)
Risponde l’Assessore Iaria, prego.

IARIA Antonino (Assessore)
Okay, grazie Presidente. Abbiamo già più volte parlato della storia dell’Imbarco
Perosino e delle problematiche del rapporto dei concessionari con la nostra
Amministrazione, quindi io adesso arriverei subito al punto nodale della richiesta
dell’interpellanza, chiaramente poi avrò cura di inviare alla Consigliera Montalbano
tutto il testo della risposta. Diciamo che abbiamo, come sapete... abbiamo appunto più
volte cercato di avere un dialogo con gli attuali concessionari e anche proponendo una
soluzione bonaria; come sapete, questo comportamento, questa impossibilità di andare
avanti verso l’accettazione della soluzione bonaria che abbiamo proposto sia in causa e
che oggi ripeterò, ci impedisce, impedisce al Comune di Torino di rientrare nelle
disponibilità dell’immobile; ricordo appunto che noi abbiamo fatto numerosi tentativi
per risolvere bonariamente la vicenda, nonostante il grande debito complessivo
maturato dalla controparte sia riferito all’indennità di occupazione mai corrisposta alla
città, e sia anche ai debiti nei confronti della Città a vario titolo - TARSU, TARI,
sanzione amministrativa - solo questi ultimi cubano circa 106.145 euro. Diciamo,
nell’ottica della massima collaborazione, nel corso dell’udienza del 20 febbraio, le parti
hanno congiuntamente richiesto un rinvio volto nuovamente a verificare la possibilità di
una definizione bonaria della vicenda, e noi abbiamo proposto come ipotesi transattiva,
sia in causa che la ripeterò adesso in occasione dell’interpellanza, i seguenti punti:
contrattualizzazione della concessione in uso dell’immobile per 12 anni dal dicembre
2012 (data in cui il Comune ha chiesto il rilascio) al 2023, con corresponsione dei
canoni mai pagati; quindi poi... in seguito, il debito dei canoni conseguentemente e
complessivamente di 163.000 euro, con una proposta di riduzione per i primi anni a
fronte di una valutazione più alta. Euro 19.000 per gli anni dal 2013 al 2016 ed euro
25.000 per gli anni successivi da versare anche ratealmente fino alla scadenza della
concessione. La Città inoltre si è dichiarata disponibile ad intestare il contratto alla
signora De Coster, figlia della signora Perosino. Quindi, come vedete, noi abbiamo dato
la possibilità a fronte di un piano di rientro sui debiti che i concessionari hanno verso la
Città, la possibilità di... risiedere, lavorare nell’immobile concessionato fino al 2023;
fino adesso tutte queste interlocuzioni non hanno avuto esito positivo, a breve avrò
anche l’aggiornamento sull’udienza che era prevista per il 16 luglio su questo caso.
Grazie, Presidente. Ah no, volevo (incomprensibile) giusto per chiarire, adesso noi
abbiamo dato proprio un riferimento specifico su questo caso, però la Città, e lo
ribadisco come ho già ribadito più volte, non può... comportarsi in maniera diversa
rispetto ai suoi concessionari solo perché hanno avuto un’attenzione mediatica
maggiore, quindi noi dobbiamo avere anche... noi siamo consci che tutti i concessionari
hanno stessi diritti e stessi doveri, noi abbiamo chiaramente provato nelle more di una
possibile risoluzione bonaria fra le parti e fare una proposta di buonsenso all’attuale
concessionario, però è chiaro che rapportarsi in maniera diversa rispetto ad altri
concessionari che hanno l’utilizzo dei nostri locali e pagano regolarmente l’affitto è la
via corretta per un’Amministrazione rispetto a questi temi.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie, Assessore Iaria. Adesso ha facoltà di risposta la Consigliera Montalbano per
cinque minuti, prego.

MONTALBANO Deborah
Sì, grazie Presidente. Mah, mi rivolgo in primis a lei: io sono abbastanza in difficoltà
perché sinceramente non so chi ci sta ascoltando, ma io dalla risposta dell’Assessore
non ho capito davvero nulla. È stata un balbettio e un’interlocuzione disconnessa
continua, quindi nel merito io faccio difficoltà a tradurre le risposte rispetto alle istanze
che avevo posto.

IARIA Antonino (Assessore)
Presidente, se non mi si sente siete pregati di avvertirmi prima.

SICARI Francesco (Presidente)
No, per favore non accendiamo i microfoni, grazie. Io ho sentito benissimo e risponde la
Consigliera Montalbano, grazie.

MONTALBANO Deborah
Grazie Presidente, no in effetti non mi riferivo a problemi di connessione ma proprio al
contenuto dell’intervento dell’Assessore. Detto questo, allora sostanzialmente io ho
sottoscritto insieme al Consigliere Magliano, ma non è la prima, devo dire, interpellanza
su questa vicenda come su questo ricordava bene l’Assessore, proprio perché durante la
discussione delle antecedenti due interpellanze è stato l’Assessore Iaria a venire in
Consiglio e a riferire al Consiglio comunale che si sarebbe avviata una trattativa bonaria
con questi esercenti, con questa realtà commerciale, che doveva andare a scongiurare lo
sfratto, e quindi valutare anche tutto il rientro dei vari contenziosi, su cui io nel merito
sinceramente non entro perché non compete a me. Dopodiché però, quello che abbiamo
appreso attraverso numerose segnalazioni è che in Consiglio comunale si è tenuta questa
posizione, mentre nelle sedi legislative - quindi in Tribunale - in rappresentanza della
Città di Torino, sia l’Avvocatura che lo stesso Assessorato, che è rappresentato
dall’Assessore Iaria per il Comune di Torino, ha avuto completamente un’altra
posizione, e cioè ha detto sostanzialmente che non c’era nessuna trattativa bonaria in
essere e in funzione di questo, infatti, il Giudice ha risentenziato la procedura di sfratto.
Ora, a me poco interessa capire chi deve che cosa, quanto, come e perché, io chiedevo
ben altro all’interno della mia interpellanza e non ho ricevuto risposta, e cioè chiedevo
quale sarà il futuro dell’attività commerciale di quell’immobile secondo
l’Amministrazione; quindi, laddove in Consiglio comunale la parte politica, che
probabilmente non ha un grande... diciamo così, un grande potere di indirizzo di tutto il
proprio Assessorato, rispetto all’Urbanistica, ha avuto una posizione, mentre in
Tribunale l'Avvocatura del Comune di Torino e gli uffici preposti che fanno riferimento
allo stesso Assessorato, ha avuto un'altra posizione. A questo punto io vorrei capire la
procedura di sfratto quando sarà eseguita, come funzionerà il proseguo e quindi se al
momento ci sono ancora delle interlocuzioni con le realtà commerciali, con la realtà
commerciale in oggetto. Non ho avuto risposta, quando sarà lo sfratto esecutivo, se
verrà chiusa, se verrà aperto un bando e rimesso in concessione, cioè come proseguirà
questo iter che ha avuto, diciamo così, diverse prese di posizione contrastanti e non
coerenti da parte dell'Amministrazione? Io sinceramente non l'ho capito, non l’ho capito
e quindi sono abbastanza in difficoltà, perché chiedere anche di portare un’interpellanza
così in Commissione, in approfondimento, cioè, sostanzialmente, scusate, erano tre
domande veramente elementari: “A che punto è l'interlocuzione tra l'Amministrazione e
i concessionari dell’Imbarco Perosino”; “A che punto è l'intermediazione proposta
dall'Amministrazione con i concessionari per mantenere la continuità della storica
attività commerciale”, quindi l'Amministrazione vuole lavorare per la continuità di
quell’attività commerciale oppure hanno chiuso completamente i tavoli e i rapporti?
Boh, io non l’ho capito. “Quale sarà il futuro dell'attività commerciale e di
quell'immobile secondo l'Amministrazione?” Io non ho ricevuto nessuna risposta, cosa
vi devo dire? È indecente, è indecente. Sono interpellanze tra l'altro protocollate anche
in tempi remoti, questa è dell’8 giugno, si arriva quasi due mesi dopo in Consiglio e le
risposte sono delle non risposte, ne prendo atto. Lascio a verbale la mia indignazione a
lei, Presidente, perché veramente lavorare così è veramente, veramente complicato. Ho
concluso.

SICARI Francesco (Presidente)
Perfetto, quindi diamo per discussa l’interpellanza numero 1.
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