Interventi |
SICARI Francesco (Presidente) Possiamo iniziare con la trattazione delle interpellanze. Verifico la presenza della Consigliera Montalbano e dell’Assessore Iaria. MONTALBANO Deborah Presidente buongiorno, presente. SICARI Francesco (Presidente) Buongiorno. Perfetto, allora possiamo iniziare con la trattazione della prima interpellanza, la n. meccanografico 202001282/002 che ha come oggetto: “Che fine farà l’Imbarco Perosino?” SICARI Francesco (Presidente) Risponde l’Assessore Iaria, prego. IARIA Antonino (Assessore) Okay, grazie Presidente. Abbiamo già più volte parlato della storia dell’Imbarco Perosino e delle problematiche del rapporto dei concessionari con la nostra Amministrazione, quindi io adesso arriverei subito al punto nodale della richiesta dell’interpellanza, chiaramente poi avrò cura di inviare alla Consigliera Montalbano tutto il testo della risposta. Diciamo che abbiamo, come sapete... abbiamo appunto più volte cercato di avere un dialogo con gli attuali concessionari e anche proponendo una soluzione bonaria; come sapete, questo comportamento, questa impossibilità di andare avanti verso l’accettazione della soluzione bonaria che abbiamo proposto sia in causa e che oggi ripeterò, ci impedisce, impedisce al Comune di Torino di rientrare nelle disponibilità dell’immobile; ricordo appunto che noi abbiamo fatto numerosi tentativi per risolvere bonariamente la vicenda, nonostante il grande debito complessivo maturato dalla controparte sia riferito all’indennità di occupazione mai corrisposta alla città, e sia anche ai debiti nei confronti della Città a vario titolo - TARSU, TARI, sanzione amministrativa - solo questi ultimi cubano circa 106.145 euro. Diciamo, nell’ottica della massima collaborazione, nel corso dell’udienza del 20 febbraio, le parti hanno congiuntamente richiesto un rinvio volto nuovamente a verificare la possibilità di una definizione bonaria della vicenda, e noi abbiamo proposto come ipotesi transattiva, sia in causa che la ripeterò adesso in occasione dell’interpellanza, i seguenti punti: contrattualizzazione della concessione in uso dell’immobile per 12 anni dal dicembre 2012 (data in cui il Comune ha chiesto il rilascio) al 2023, con corresponsione dei canoni mai pagati; quindi poi... in seguito, il debito dei canoni conseguentemente e complessivamente di 163.000 euro, con una proposta di riduzione per i primi anni a fronte di una valutazione più alta. Euro 19.000 per gli anni dal 2013 al 2016 ed euro 25.000 per gli anni successivi da versare anche ratealmente fino alla scadenza della concessione. La Città inoltre si è dichiarata disponibile ad intestare il contratto alla signora De Coster, figlia della signora Perosino. Quindi, come vedete, noi abbiamo dato la possibilità a fronte di un piano di rientro sui debiti che i concessionari hanno verso la Città, la possibilità di... risiedere, lavorare nell’immobile concessionato fino al 2023; fino adesso tutte queste interlocuzioni non hanno avuto esito positivo, a breve avrò anche l’aggiornamento sull’udienza che era prevista per il 16 luglio su questo caso. Grazie, Presidente. Ah no, volevo (incomprensibile) giusto per chiarire, adesso noi abbiamo dato proprio un riferimento specifico su questo caso, però la Città, e lo ribadisco come ho già ribadito più volte, non può... comportarsi in maniera diversa rispetto ai suoi concessionari solo perché hanno avuto un’attenzione mediatica maggiore, quindi noi dobbiamo avere anche... noi siamo consci che tutti i concessionari hanno stessi diritti e stessi doveri, noi abbiamo chiaramente provato nelle more di una possibile risoluzione bonaria fra le parti e fare una proposta di buonsenso all’attuale concessionario, però è chiaro che rapportarsi in maniera diversa rispetto ad altri concessionari che hanno l’utilizzo dei nostri locali e pagano regolarmente l’affitto è la via corretta per un’Amministrazione rispetto a questi temi. SICARI Francesco (Presidente) Grazie, Assessore Iaria. Adesso ha facoltà di risposta la Consigliera Montalbano per cinque minuti, prego. MONTALBANO Deborah Sì, grazie Presidente. Mah, mi rivolgo in primis a lei: io sono abbastanza in difficoltà perché sinceramente non so chi ci sta ascoltando, ma io dalla risposta dell’Assessore non ho capito davvero nulla. È stata un balbettio e un’interlocuzione disconnessa continua, quindi nel merito io faccio difficoltà a tradurre le risposte rispetto alle istanze che avevo posto. IARIA Antonino (Assessore) Presidente, se non mi si sente siete pregati di avvertirmi prima. SICARI Francesco (Presidente) No, per favore non accendiamo i microfoni, grazie. Io ho sentito benissimo e risponde la Consigliera Montalbano, grazie. MONTALBANO Deborah Grazie Presidente, no in effetti non mi riferivo a problemi di connessione ma proprio al contenuto dell’intervento dell’Assessore. Detto questo, allora sostanzialmente io ho sottoscritto insieme al Consigliere Magliano, ma non è la prima, devo dire, interpellanza su questa vicenda come su questo ricordava bene l’Assessore, proprio perché durante la discussione delle antecedenti due interpellanze è stato l’Assessore Iaria a venire in Consiglio e a riferire al Consiglio comunale che si sarebbe avviata una trattativa bonaria con questi esercenti, con questa realtà commerciale, che doveva andare a scongiurare lo sfratto, e quindi valutare anche tutto il rientro dei vari contenziosi, su cui io nel merito sinceramente non entro perché non compete a me. Dopodiché però, quello che abbiamo appreso attraverso numerose segnalazioni è che in Consiglio comunale si è tenuta questa posizione, mentre nelle sedi legislative - quindi in Tribunale - in rappresentanza della Città di Torino, sia l’Avvocatura che lo stesso Assessorato, che è rappresentato dall’Assessore Iaria per il Comune di Torino, ha avuto completamente un’altra posizione, e cioè ha detto sostanzialmente che non c’era nessuna trattativa bonaria in essere e in funzione di questo, infatti, il Giudice ha risentenziato la procedura di sfratto. Ora, a me poco interessa capire chi deve che cosa, quanto, come e perché, io chiedevo ben altro all’interno della mia interpellanza e non ho ricevuto risposta, e cioè chiedevo quale sarà il futuro dell’attività commerciale di quell’immobile secondo l’Amministrazione; quindi, laddove in Consiglio comunale la parte politica, che probabilmente non ha un grande... diciamo così, un grande potere di indirizzo di tutto il proprio Assessorato, rispetto all’Urbanistica, ha avuto una posizione, mentre in Tribunale l'Avvocatura del Comune di Torino e gli uffici preposti che fanno riferimento allo stesso Assessorato, ha avuto un'altra posizione. A questo punto io vorrei capire la procedura di sfratto quando sarà eseguita, come funzionerà il proseguo e quindi se al momento ci sono ancora delle interlocuzioni con le realtà commerciali, con la realtà commerciale in oggetto. Non ho avuto risposta, quando sarà lo sfratto esecutivo, se verrà chiusa, se verrà aperto un bando e rimesso in concessione, cioè come proseguirà questo iter che ha avuto, diciamo così, diverse prese di posizione contrastanti e non coerenti da parte dell'Amministrazione? Io sinceramente non l'ho capito, non l’ho capito e quindi sono abbastanza in difficoltà, perché chiedere anche di portare un’interpellanza così in Commissione, in approfondimento, cioè, sostanzialmente, scusate, erano tre domande veramente elementari: “A che punto è l'interlocuzione tra l'Amministrazione e i concessionari dell’Imbarco Perosino”; “A che punto è l'intermediazione proposta dall'Amministrazione con i concessionari per mantenere la continuità della storica attività commerciale”, quindi l'Amministrazione vuole lavorare per la continuità di quell’attività commerciale oppure hanno chiuso completamente i tavoli e i rapporti? Boh, io non l’ho capito. “Quale sarà il futuro dell'attività commerciale e di quell'immobile secondo l'Amministrazione?” Io non ho ricevuto nessuna risposta, cosa vi devo dire? È indecente, è indecente. Sono interpellanze tra l'altro protocollate anche in tempi remoti, questa è dell’8 giugno, si arriva quasi due mesi dopo in Consiglio e le risposte sono delle non risposte, ne prendo atto. Lascio a verbale la mia indignazione a lei, Presidente, perché veramente lavorare così è veramente, veramente complicato. Ho concluso. SICARI Francesco (Presidente) Perfetto, quindi diamo per discussa l’interpellanza numero 1. |