Interventi |
TRESSO Francesco Io ci sono, Presidente. TRESSO Francesco Si, grazie, Presidente. Io ringrazio l'Assessora per le risposte e gentilmente le chiedo se potrà fornirmele anche per via scritta, in modo da poterle leggere anche con un pochino più di calma. Poi i tempi sono questi, quindi capisco anche la necessità di fare in fretta. Dunque, io riscontro che anche dalle parole dell'Assessora, effettivamente lei stessa ha avuto l'onestà di riportare che c'è stato parecchio disappunto da parte dell'utenza, forse non tutto è stato condotto proprio in maniera ineccepibile. Adesso, al di là del fatto che, come sempre diciamo, quando si parla di questa emergenza, abbiamo affrontato una pandemia a cui non eravamo preparati e quindi, sicuramente anche delle pecche sono giustificabili in parte, però, vede, quello che io riscontro in maniera un pochino più sostanziale, è che in questa fase in cui, come giustamente ha detto lei, ci sono state anche delle (incomprensibile) richieste, perché la gente era preoccupata, forse abbiamo lasciato le persone che, come dicevo anche nel titolo dell’interpellanza, già hanno delle oggettive difficoltà, in una situazione di incertezza, perché è ben vero che è stato poi aperto un punto aggiuntivo e comunque l'ordinanza è stata prorogata, quella che prevede la chiusura degli uffici dal 31 maggio fino al primo luglio, sostanzialmente, ed è vero che era previsto di dare risposte anche per via e-mail o addirittura usando, credo, altri sistemi, WhatsApp messo a disposizione da GTT o quant'altro. Però, vede, io ho ricevuto parecchie segnalazioni da parte di utenti che, viceversa, non hanno avuto risposte o comunque risposte non chiare. Anche il fatto che uno presenti una domanda, poi non sono noti i tempi, non è nota la prassi e la procedura con cui si opera, questo ha lasciato in una fase transitoria, le persone in situazione di maggiore ansia, di maggiore difficoltà, in una fase in cui già lo erano. Quindi, io credo che questo vada detto con chiarezza, che proprio per la particolare attenzione che il Comune ha sempre rivolto alle persone con disabilità e che è corretto che si continui ad avere questo tipo di approccio, proprio nell'ottica di città inclusiva, bisognerebbe porre un'attenzione ancora doppia, rispetto a quelli che sono i normali servizi. Quindi, al di là del fatto che sia stata poi prolungata questa chiusura, forse anche attivare dei sistemi…, lei stessa ha detto che sono stati poi allora potenziate, diciamo, le possibilità di dare risposte per via telefonica, forse bisognava pensarci in maniera un po’ più tempestiva e dare dei percorsi più chiari. Io le ho già presentato un'altra interpellanza, riguardo alla necessità di dare informazioni per il rinnovo degli abbonamenti per la sosta, ma in questo caso forse ancora più attenzione avrebbe dovuto essere posta. Anche in merito all'ultimo punto, che è comunque significativo, cioè quello di riuscire a conciliare la definizione degli stalli per la sosta e anche delle domande con una politica che, peraltro, io non trovo sbagliata in assoluto, che è quella del Comune, di avere attivato una misura straordinaria per estendere, diciamo, ai titolari di esercizi di somministrazione la possibilità di occupazione di suolo pubblico, vista la situazione particolare, però temo che in linea di principio è una cosa corretta, ma l'applicazione mi sembra confusa. Lei stessa ha detto nella sua risposta, se ho ben interpretato, che sta poi agli utenti degli stalli dei disabili poter avere la possibilità di chiedere lo spostamento. Ma, attenzione, perché qui stiamo parlando di persone che sono state… che sono affette da disabilità e quindi hanno la necessità di avere uno stallo molto prossimo alla propria abitazione. Non solo, ma dalle sue parole non si evince alcuna verifica che venga fatta, rispetto alle domande di nuove richieste di stallo con quelle che sono invece l'occupazione di suolo da parte dei dehors. Allora, siccome lei stessa ci ha detto che è cresciuto e c’è un numero significativo di richieste, forse questa verifica, che non è poi una cosa lunga, non è una cosa complicata, si può fare. Chiudo dicendo che in assoluto mi spiace da parte sua, Assessora, che continui a permanere una bassa volontà di interessare il disability manager, perché anche queste politiche noi, non per nulla, ci abbiamo messo tempo, ma finalmente abbiamo una persona che è preposta a questo tipo di attenzioni e a questo tipo di garanzie. Allora, perché non interpellare direttamente la persona? Io ho sentito direttamente il disability manager e sulla questione non aveva risposte da dare. Allora, mi sembra che sia… ancora una volta riscontriamo come ci dotiamo di uno strumento che condividiamo anche a livello politico della necessità, appunto, ribadisco, di avere una Città che realmente sia inclusiva e che abbia questo tipo di accortezze e di attenzioni e poi le stesse figure non vengono consultate per verificare la bontà di queste politiche. Mi sembra che non sia la prima volta che riscontriamo questo tipo di atteggiamento, è una cosa grave e la pregherei, davvero, Assessora, di avere maggiore attenzione anche in futuro, di tener conto delle persone che il Consiglio Comunale ha pensato bene di rendere evidenti, per poter avere delle politiche che siano realmente e fattualmente nell'ottica di aiutare le persone con maggiori difficoltà. Grazie. |