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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 13 Luglio 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 28
ORDINE DEL GIORNO 2020-01424
(ODG N. 17/2020) "NO ALL'ANNESSIONE DELLA CISGIORDANIA" PRESENTATA IN DATA 26 GIUGNO 2020 - PRIMA FIRMATARIA SGANGA. [Testo coordinato]
Interventi
POLLICINO Marina
Grazie, Presidente. Il Ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas, incontrando a
Gerusalemme il suo omologo israeliano Gabi Ashkenazi ha ribadito con chiarezza: “noi
continuiamo a sostenere la soluzione dei due Stati”. Tale posizione è condivisa anche
dalla maggioranza del Parlamento europeo. L’Alto Commissario ONU per i diritti
umani, Michelle Bachelet, definendo il progetto israeliano illegale totalmente ha
evidenziato che le onde d’urto del piano annessioni dureranno per decenni. L’infinita
questione medio orientale sembra dimostrare che fare la guerra è facile, mentre è molto
più difficile fare la pace, vale a dire la pace come esito consapevole e condiviso di una
volontà comune tra due parti che smettono di affrontarsi, ma cominciano a confrontarsi.
Ora, il piano israeliano - statunitense, diretto più che da Trump, dal genero di Trump,
conferma che una pace imposta e soprattutto asimmetrica non ha futuro. D'altronde il
10 giugno di quest'anno lo stesso pronunciamento della Corte Suprema di Israele ha
annullato come incostituzionale la Legge del 2017 che avrebbe legalizzato gli
insediamenti ebraici in Cisgiordania, costruiti su terra privata palestinese e sempre
perseguita dal Governo Netanyahu. Occorre peraltro evitare di definire la bulimia
territoriale di Israele come un atto di razzismo, per quanto non vi sia dubbio che
un’azione unilaterale possa creare vere forme di apartheid in quei territori. L’astenersi
da simili definizioni conviene proprio per non limitare la capacità democratica interna
allo Stato di Israele di contestare e criticare determinate scelte governative e al tempo
stesso per non offrire al mondo arabo, non democratico, di utilizzare la questione
palestinese in modo strumentale e antisionista, perché per riprendere un proverbio arabo
che tanto piace ad un grande cronista de La Stampa di Torino, Igor Man: “Se bastoni
sempre il cammello prima o poi ti morde”. Da queste considerazioni è scaturito
l’emendamento da me presentato all’oggetto dell’ordine del giorno. Grazie, Presidente.

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