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Estratto dal verbale della seduta di Mercoledì 8 Luglio 2020 ore 10,00
Paragrafo n. 4

SITUAZIONE R.S.A. CITTADINE
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Lascio quindi ora la parola alla Consigliera Grippo. Prego.

GRIPPO Maria Grazia
Grazie. Mi permetta in apertura di seduta, Presidente, di ringraziare lei e tutte le Forze
politiche per aver acconsentito a celebrare un’adunanza aperta del Consiglio Comunale,
(incomprensibile) dedicata al capitolo che è divenuto il più doloroso nella recente storia
della pandemia da COVID-19, il più doloroso non soltanto perché qui ritroviamo il
maggior tributo in termini di vite umane, pagato dalla nostra comunità nella diffusione
del virus, ma anche perché proprio qui noi, da rappresentanti delle istituzioni ci
costringiamo a fare i conti, ciascuno per la propria parte, per i troppi nervi ancora
scoperti del nostro sistema sanitario e socio-sanitario, laddove esso è chiamato
all'assistenza, alla cura e alla tutela delle persone anziane più fragili, persone affette da
malattie croniche e impossibilitate a condurre una vita in autonomia. Quando, con il
concreto sostegno delle colleghe Tisi, Scanderebech, Artesio e con il sostegno del mio
Gruppo, ho avanzato la richiesta di approfondire le dinamiche dell'emergenza sanitaria,
vissute dall'interno delle RSA negli ultimi mesi, l’intenzione era duplice. Voglio
esplicitarla, Presidente, nella speranza che, al termine di questa seduta possiamo
lasciarci davvero con un buon viatico per il futuro. La prima intenzione era di dare voce,
finalmente, a tutti i protagonisti, ponendoli su una stessa ribalta e poter così mettere in
chiaro gli accadimenti, dare voce ai gestori delle strutture, ai rappresentanti dei
lavoratori, ai medici del territorio, all'azienda sanitaria e non ultimo alle associazioni e
agli enti che tutelano i diritti dei malati e delle loro famiglie. La partecipazione di oggi
per me è una grande soddisfazione e allo stesso modo, però, c'era l’intenzione di dare
voce alle istituzioni, che non so quando parleranno, Presidente, se poi volesse chiarirlo,
alla Regione e al Comune, che tra l'altro condividono la responsabilità sul fronte della
programmazione dei servizi e in particolare la Sindaca, sul fronte del controllo e del
giudizio in materia di igiene e salute pubblica. Perciò in anticipo è stato chiesto alle
istituzioni che in questa sede condividessero, oltre alle opportune riflessioni sulla
gestione dell'emergenza, anche dei dati numerici, dati sulla diffusione del virus nelle
strutture di ricovero, dati su decessi, sulle persone risultate positive, sui tamponi
effettuati agli ospiti e al personale e sulle relative tempistiche e io spero nell’intervento
che… negli interventi che verranno che queste sollecitazioni siano state raccolte. Allo
stesso modo, in anticipo, sono stati chiesti loro i dati sulle persone ad oggi in lista
d'attesa per l'accesso nelle RSA e su quelle che dovrebbero essere seguite a domicilio,
perché è qui, è su questa seconda parte che si innesta l'altra intenzione che ha
accompagnato la nostra richiesta, ovvero capire che cosa succederà da domani, capire
che cosa succederà nei prossimi mesi, perché quel capitolo dell'emergenza che si è
chiuso, non ha in alcun modo archiviato la storia cui facevo cenno in premessa. Il virus,
che peraltro non è sconfitto, ha messo a nudo tanto le fragilità dei nostri anziani, quanto
quelle della rete territoriale dei servizi sanitari e sociosanitari a loro rivolti. Perciò, oggi
più che mai, Presidente, c'è bisogno di imparare dagli errori, c'è bisogno di guardare
dove non abbiamo voluto vedere e c'è bisogno di ascoltare chi abbiamo a malapena
sentito. E mi rammarica, Presidente, e qui concludo, che la Giunta Cirio abbia scelto di
non cogliere l'occasione che Torino e il suo Consiglio Comunale, hanno voluto darle
oggi. Purtroppo, Presidente, è una legislatura, la nostra, in cui su questi temi il
capoluogo ha scontato uno snobismo che definirei bipartisan dal Governo Regionale. E
io con altrettanto atteggiamento bipartisan, dico oggi quello che dissi a suo tempo di
fronte ad un'analoga assenza. Non esserci, Presidente, è un errore. Non esserci in queste
occasioni, è un errore politico che non è perdonabile, però noi non possiamo fermarci a
questo giudizio, che sia condiviso o meno. Perciò, mi permetto, in chiusura, di
consegnare nelle mani della Sindaca la preghiera di assumere su di sé nell’ultimo
scorcio di mandato, l'onere di invertire questa narrazione e di essere lei, fin da domani,
in prima persona ad affiancare questo Consiglio Comunale ogni qualvolta chiederà
equità e giustizia per i suoi anziani. Grazie, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Chiedo soltanto nei prossimi interventi, non ho voluto interrompere
l'intervento, perché non lo trovo educato, però chiederei il rispetto di non far emergere
simboli di partito o altre sigle. Quindi per favore inquadrate voi stessi ed evitiamo di,
eventualmente, poter magari strumentalizzare anche il fatto che si sia collegati.

GRIPPO Maria Grazia
Chiedo scusa, Presidente, sono in ufficio, non avevo… non era mia intenzione, le
chiedo veramente scusa.

SICARI Francesco (Presidente)
Adesso io inizierei con gli interventi che al momento ho segnati, quindi inizierei, faccio
una verifica, la dottoressa Giuseppina Dassio. È collegata? Risultava fosse collegata,
sennò procedo con gli altri interventi e recupero dopo. Sento il microfono attivato.
Allora iniziamo. Vado avanti, avrei Cosimo Scarinzi. Può attivare il microfono e il
video.

DASSIO Giuseppina (ASL Città di Torino)
Mi sentite?

SICARI Francesco (Presidente)
Lei è?

DASSIO Giuseppina (ASL Città di Torino)
Sono Dassio. Ora mi sentite?

SICARI Francesco (Presidente)
Perfetto, sì, ora la sento. Prego, può intervenire.

DASSIO Giuseppina (ASL Città di Torino)
Buongiorno a tutti, prima di tutto.

SICARI Francesco (Presidente)
Buongiorno.

DASSIO Giuseppina (ASL Città di Torino)
… e grazie per questo invito. Purtroppo, mi trovo a dover fare una panoramica su questo
evento, debbo dire, che abbiamo vissuto, rispetto all'epidemia da COVID. Le nostre
RSA, purtroppo, hanno subito in questi periodi, in questi mesi molte perdite per quanto
riguarda i loro ospiti, hanno avuto grandissime difficoltà. Adesso, chiaramente,
dobbiamo un po' raccogliere i cocci, diciamo, nelle nostre strutture, ma con obiettività
cercare di capire quali sono state le problematiche e in maniera, debbo dire chiara,
bisogna analizzare questi dati che in questo momento stiamo vedendo noi in ASL. I dati
che noi abbiamo a disposizione sono quelli che ci invia l'unità di crisi, che al momento
sono dati aggiornati al 12 di giugno, però li ha raccolti durante tutto il periodo. Non
sempre tutte le strutture del nostro territorio sono riuscite a rispondere in maniera
puntuale, perché, chiaramente, avevano anche altre priorità e di questo io me ne rendo
conto, perché debbo dire che non solo l'ho vissuta come responsabile, diciamo, della
struttura di residenzialità anziani dell'ASL all'interno della mia ASL, ma l'ho vissuta
come medico all'interno delle RSA. Per quanto riguarda, nello specifico, visto che il
problema è focalizzato soprattutto sui decessi, mi sembra di capire, all'interno delle
strutture, i dati che ci vengono forniti dall'Unità di Crisi, sono dati che ci mostrano,
come potevamo immaginare, un aumento dei morti all'interno delle strutture. Si è
passati, facendo, diciamo, una percentuale rispetto a quelli che sono questi dati, dove ci
sono anche molte, alcune RA, non ci sono tutte le RSA, ma si è passati da un 13% ad un
20%. Questi dati sono stati anche corretti, perché tra il 2019 e il 2020 non era stato
considerato che alcune strutture nuove hanno aperto nel nostro territorio e quindi si sono
anche occupati letti in queste strutture e quindi due periodi non erano confrontabili, però
è innegabile che l'impatto c'è stato ed è stato anche molto importante. Le nostre RSA
hanno avuto difficoltà anche per quanto riguarda il personale, personale infermieristico
ed OSS, perché anche loro sono stati colpiti, come noi in ospedale, dall'infezione e la
nostra ASL ha cercato subito di verificare la possibilità di supportare le strutture
attraverso la… il dedicare del personale alle strutture stesse. Alcune strutture
individuate da questi file che ci inviava l'Unità di Crisi, si evidenziava come fossero in
particolare difficoltà. La mia struttura anche come medici di residenzialità anziani,
verificavamo anche sul campo queste difficoltà e abbiamo assegnato degli infermieri e
degli OSS che erano stati appunto o infermieri proprio dell'ASL, assunti dall’ASL,
oppure infermieri che erano stati assegnati in quel periodo dall'esercito e
dall’Aereonautica Militare. Siamo riusciti in questo modo a dare supporto alle nostre
strutture in periodi particolarmente critici e in quelle strutture dove abbiamo avuto
anche, purtroppo, molti decessi. In questo periodo, chiaramente, noi non abbiamo fatto
caso alle visite, richieste di visite, ma siamo andati da loro per vedere quali erano le
criticità a cui potevamo far fronte. Abbiamo cercato di aiutare rispetto alla prescrizione
di terapie per pazienti, cercare di venire incontro alle esigenze più diverse e anche quelli
nell'aiutarli, insieme alla Commissione di Vigilanza, nel creare i percorsi per quanto
riguarda la separazione dei pazienti positivi e negativi che nel frattempo andavano a
delinearsi all'interno delle strutture. Proprio per questo tema abbiamo fatto già dal
periodo di marzo, numerosissimi tamponi per un totale di circa 15.000, anzi esattamente
14.800 tamponi nelle nostre RSA, tra ospiti e personale all'interno delle strutture.
Alcune strutture, debbo dire, hanno mostrato fragilità che si sono evidenziate
particolarmente in questo periodo. Ci toccherà appunto andare a correggere, se
riusciamo, queste criticità, proprio, secondo me, forse sarebbe bene rivedere l'assetto di
queste strutture, perché è importante, ad esempio, si è rilevata importante la figura del
direttore sanitario all'interno di queste RSA. È chiaro che questo è un momento in cui
non siamo ancora in grado di delineare esattamente quanti…, anche se sappiamo quanti
sono morti per… sono morti con infezione da COVID e quanti, invece, sono deceduti
senza l'infezione da COVID, però bisogna anche valutare in questo momento,
esattamente, tutti questi dati che ci sono stati forniti e cercare di confrontarli in maniera
corretta, perché, appunto il confronto tra il 2019 e il 2020 va fatto negli stessi ambiti di
strutture, per le stesse tipologie di struttura e va fatto anche, per quanto riguarda
numericamente il numero di persone presenti nel 2019 e quelle presenti nel 2020, in
termini anche di posti letto occupati. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Adesso io procedo con Cosimo Scarinzi. Può attivare il microfono,
eventualmente, anche la videocamera, se è collegato alla stanza virtuale. No. Io vado
avanti, ho Agostino Demichelis.

DEMICHELIS Agostino (CISL FNP Pensionati)
Ci siamo.

SICARI Francesco (Presidente)
Aspetti solo un attimo.
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