Interventi |
PATRIARCA Lorenza Faccio un ultimo tentativo per… sperando in un ravvedimento, magari tardivo, ma comunque che ci sia. È evidente che la situazione non… appunto, mi ricorda, appunto, che in una Commissione, durante una V Commissione avevo ricordato, come proprio dai proventi delle farmacie comunali venissero molti degli investimenti, che quel Comune, gestito dal centrosinistra faceva sull’istruzione, avevo ricordato, come sempre facciamo in quella Commissione quando si parla di scuola l’importanza di investire su questo settore, un investimento che io non ho visto purtroppo, in questa Amministrazione non so se e prima ci fosse e non ero coinvolta direttamente, è evidente che però, la ragione per cui sono qua in Consiglio Comunale era proprio quello e l’ho detto quando mi sono presentata per difendere le ragioni dei più piccoli. Ora, mi è stato ricordato che così non era a Torino e non poteva essere, ma, ripeto, quando mi sono presentata ho parlato di etica della responsabilità, etica della responsabilità significa sicuramente far politica… come, diciamo, centro dell'agire politico significa agire concretamente, ma mossi da dei valori, da dei valori riconosciuti e condivisi e mettendo al centro la persona. Allora, mi pare che questa decisione, cioè questa decisione di lasciare andare, sapendo come hanno ricordato i miei colleghi in precedenza che il quadro dei finanziamenti, insomma, oramai sembra certo, dovrebbe essere molto positivo nel prossimo futuro e che probabilmente non ci sarà bisogno nell'immediato di questa iniezione di liquidità che dovrebbe derivare dalla vendita dell'ultimo pezzo e dalla rinuncia del controllo alle farmacie comunali. Quindi, io mi chiedo è possibile che si ritorni a ragionare sui valori, sui sogni, sulle prospettive anziché su altro? Ecco, allora io credo che questa scelta di abbandono della propria seconda mano, riprendendo la parabola del falegname che ho evocato prima, sia un po' un abbandono di quello che è un sogno che per qualche verso poteva essere utile. Quindi, io richiamo la necessità, sicuramente, di fare delle scelte di investimenti diversi, per quanto mi riguarda sicuramente molto di più di quanto venga fatto sul nulla che viene fatto ora per le fasce dei più piccoli e sicuramente per le fasce deboli e ripeto, rispetto alla presenza delle farmacie comunali ne avrebbero sicuramente un giovamento. Quindi, spero, spero e faccio un ultimo appello ai colleghi, perché si rifletta su questo aspetto, sulla necessità di non lasciar perdere. Grazie. |