Interventi |
MENSIO Federico Mah, io lo ribadisco ho sentito delle cose di nuovo che non mi sono chiare, ma… perlomeno non mi sono chiare da parte della Minoranza. Ho sentito parlare di non vendere la quota pubblica perché così non c’è la cosa economicamente vantaggiosa, mi domando se quella quota pubblica dovesse servire mai a coprire, come ha già ricordato anche il mio Collega, eventuali buchi di gestione delle società parapubbliche, no? Perché poi, di fondo, di questo parliamo, cioè il pubblico ci sta bene, finché copre quelle che sono le magagne, a volte, perché questa è la realtà; devo ricordare forse cosa è successo con la mitica gestione di Alitalia? Forse è meglio di no. Stante questo, il controllo pubblico, lo ribadisco, si esercita quando si ha o la maggioranza delle (incomprensibile) o, come nel caso di IREN, i patti parasociali che danno alla maggioranza dei voti, perché questa è la realtà, non è vero che… dal punto di vista delle quote, quindi delle azioni è vero i soci pubblici sono meno del 51%, anzi 50,01%, ma è pur vero che i patti parasociali consegnano più del 54% dei voti disponibili. Questa è la realtà delle cose, poi possiamo continuare a contarcela finché vogliamo, no? Detto questo, anche qui, parliamo sempre di acqua pubblica; io non ho detto che sono contro i servizi pubblici. Per me dovrebbero rimanere tutti i servizi essenziali: rifiuti, trasporti e acqua in mano pubblica, la differenza è che l’acqua non è stata venduta, i cittadini, con un referendum, si sono espressi chiaramente nel 2011 su come doveva essere la gestione dell’acqua, cosa che non è stata fatta per i rifiuti, cosa che non è stata fatta per i trasporti, d’altro canto, quando si è deciso di vendere prima TRM e poi AMIAT per l’80% a socio di maggioranza privato, evidentemente una scelta è stata fatta, non da questa Amministrazione, una scelta di non tenere pubblici quei servizi. In ultimo, invece, fortunatamente o sfortunatamente questo sarà sempre… (audio mancante) …di venderla, di farla privatizzare anche quella; quest’Amministrazione ha deciso che quel servizio, che era ancora tutto pubblico, non doveva essere venduto e privatizzato. Chiudo ricordando che la Legge Madìa voluta da una esponente, nota esponente del Partito Democratico fa comodo quando serve ad attaccare o a difendere determinate posizioni da parte di Minoranze su alcune loro posizioni, ma fa molto meno comodo quando ricorda che le partecipazioni non strategiche degli Enti Pubblici vanno cedute. MENSIO Federico Presidente, mettiamoci d’accordo, perché in una Commissione è stato detto che non si interviene per fatto personale se non viene citata la persona. Io dissi, perché riguardava me, che, invece, si poteva fare perché ci si sentiva tirati in causa. |