Interventi |
FOGLIETTA Chiara Grazie, Presidente. Io ringrazio i colleghi che sono intervenuti prima di me e mi hanno dato tantissimi spunti e sono d’accordo quando si dice che è importantissimo parlare del passato e non a caso adesso io parlerò anche un po’ di quello che è stato, perché oggi per me, visto il contesto, non sarebbe stato opportuno procedere con la vendita. Vede, Presidente, quello che ci ha spinto a fare ostruzionismo, come lo sanno anche i Consiglieri che fanno parte della Commissione Consiliare, è il tema della dilazione del pagamento. In questo contesto, vedere ulteriormente una clausola del genere, non proprio spiegata bene, soprattutto nell’illustrazione…, non ne staremmo neanche parlando in Aula. Non lo condivido per due motivi: uno, per tutto quello che è il pregresso, lo dico chiaramente, non mi nascondo dietro a un dito, si è già concesso troppo, quindi non sono d’accordo su questa dilazione; secondo, perché non si è proprio mai visto, in nessuna cessione, quanto abbiamo previsto in una questione del genere. Allora, io mi pongo la domanda, è il socio privato che in qualche modo l’ha detto che o fa così oppure non esercita una prelazione, oppure non capisco qual è la ratio nell’essere così permissivi su questo punto. Quindi, pongo questa domanda: qual è l’interesse della Città nel fare questa operazione? Fare cassa? Perché se l’interesse è fare cassa, allora non capisco perché si debba prevedere una dilazione. Allora, spingiamo per incassare tutto subito, Presidente, perché se non c’è interesse a fare cassa, ma mantenere il controllo e gestire in qualche modo le Farmacie, come auspico che si possa fare, quindi mantenendone il controllo, anche questa evidentemente non è la linea che bisognerebbe intraprendere. Quindi, ribadisco, abbiamo fatto ostruzionismo, voteremo contro la delibera e sono contenta che ci sia comunque un emendamento, per entrare in discussione, che sottoscriverò, che chiede quanto meno di togliere questa dilazione, perché io continuo a pensare che sia oggettivamente abbastanza incomprensibile. Vede, Presidente, io ho citato - ma lei è molto attento e studioso, l’avrà capito -, ho citato un estratto dell’intervento dell’allora Consigliera mia omonima di nome nella Seduta Consiliare del 12 novembre 2014 in cui si votava la tanto citata delibera, in cui quei brutti cattivi del PD hanno venduto una parte rilevante di Farmacie Comunali. È giusto che voi continuiate a parlare ai cittadini e a raccontare quanto brutto era il passato. Vedete, il problema non è tanto che noi ci facciamo grasse risate, il problema è che il cittadino si è accorto che tutte le vostre bellissime bandierine, stelle, chiamatele come volete, della campagna elettorale e anche gli interventi stessi della mia omonima che adesso ha le chiavi della Città, sono completamente in antitesi con quello che state facendo, completamente in antitesi, e a me va benissimo che adesso tutti intervengano, dicano la loro, si invochi il Partito Democratico sempre: parlate più voi del Partito Democratico di quanto non ne parlino gli eletti e va benissimo; il problema è mantenere una coerenza, una coerenza, allora sì, parliamo del passato, parliamo di quello che è stato detto in passato, parliamo delle decisioni contro le quali voi vi siete scagliati in Aula. Sì, solo quei due che stavano seduti in Aula, perché, Presidente, mi permetta, ma, in questo momento, vedo solo una grandissima sceneggiata. |