Interventi |
MONTALBANO Deborah Grazie, Presidente. Mi aggancio all’ultimo intervento che si è sviluppato, tra l’altro alle ultime parole di quest’ultimo intervento. Si è buttata la discussione su quella che è una contrapposizione politica e devo dire, ormai dopo un po’ di anni, che è un atteggiamento che si sviluppa molto sovente in Consiglio Comunale, cioè ogni qualvolta che il Movimento 5 Stelle, a prescindere dal programma elettorale, a prescindere dalle posizioni sempre prese - e ancora magari stasera, su qualche post Facebook dei suoi eletti ancora ribadite -, laddove si ritrova con delle delibere, arrivate dalla Giunta sulla quale poi… e su questo ho anche grande tenerezza per i Consiglieri di Maggioranza, non hanno potuto né dire “a”, né dire “b”, né dire “c”, e se la sono trovata già fatta così: è l’unica maniera per restare Consiglieri Comunali e per continuare a far parte di questo partito che, secondo queste menti, è il partito di rinnovamento di questo Paese, e allora bisogna andare in Consiglio Comunale e come se ne esce? Si attacca il Partito Democratico, si attacca il Partito Democratico che, sostanzialmente, con tutta l’onestà intellettuale, che credo di poter rappresentare, ha perfettamente ragione a sbattere in faccia al Movimento 5 Stelle che sugli inceneritori, come anche sulle Farmacie, ma in linea in linea di massima su tutta quella partita che doveva essere di rafforzamento della gestione pubblica all’interno di spazi strategici della Città e non solo, ha tradito sia a livello nazionale e ancor di più a livello cittadino. Ed è qui che poi iniziamo con tutti quegli interventi che sono rappresentativi di quella che è la più grande ipocrisia credo umana; quindi, è uno di quegli elementi umani, che però quando in politica si manifesta in maniera così imponente, devo dire che lascia abbastanza interdetti. Se ad oggi noi stiamo vendendo l’ultimo 20% di quote, per quanto riguarda la gestione delle Farmacie Comunali, è perché in questi quattro anni questa non è stata una priorità di quest’Amministrazione e non si è lavorato per aumentare il capitale pubblico all’interno di queste realtà. Se noi, oggi, invece di chiudere e affamare un inceneritore, e lo stiamo completamente lasciando in piena autonomia alla gestione dei privati, vuol dire che non si è lavorato in tal senso, non è stata una priorità e, soprattutto, laddove anche, magari, si è provato, non si è arrivati a nessun risultato. Quest’Amministrazione è famosa, credo, solo per un motivo, per aver anteposto alla politica e alle posizioni, ai principi e ai valori della politica quello che è il regime del quadro dei conti e quindi, in funzione di questo, si è sacrificato tutto e tutti. Questa è la realtà e io credo che si potrebbe anche venire in Consiglio e ogni tanto dirla un po’ la verità, perché non è che fa proprio male. Parliamo tanto di cambiare la politica, forse la politica ha bisogno di avere dei riferimenti e degli eletti che, finalmente, inizino a essere un po’ più onesti e a raccontare la verità, invece di cercare sempre di affossare la verità. Ora, naturalmente il mio voto sarà contrario, Presidente, perché io, invece, ci credevo in quel progetto e sono sicura, sono sicura che si sarebbe potuto fare molto di più, se davvero si fosse voluto. Visto che si è parlato di acqua pubblica, io ci tengo a dire un paio di questioni, che poi è tutto legato, perché parliamo di partecipate, parliamo di gestione pubblica all’interno di settori strategici, ma anche sull’acqua pubblica, perché poi abbiamo i Consiglieri che tentano di fare l’interpellanza, parlo di quelli di Maggioranza, che tentano di fare la mozione, sapendo già qual è l’indirizzo della Giunta e della Sindaca. Ma anche sull’acqua pubblica è stata una battaglia di facciata, non veniamoci a prendere in giro, perché forse vi potete prendere in giro tra di voi, Consiglieri di Maggioranza, perché non sapete più come guardarvi ad uno specchio, però gli altri, che non ci sono stati già prima, non è che si fanno così tanto prendere in giro, perché, se davvero si voleva l’acqua pubblica, il primo passaggio era non prendere più i dividendi a fine anno da SMAT e nessuno lo ha fatto e nessuno, tantomeno, ha fatto pressione per farlo. Quindi, finiamola, finiamola, tanto manca ancora qualche mese e poi questa sceneggiata, questa pagliacciata è finita, però un minimo, un minimo di onestà intellettuale, ogni tanto, non farebbe male, Presidente. |