Città di Torino

Consiglio Comunale

Città di Torino > Consiglio Comunale > VERBALI > Torna indietro

Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 6 Luglio 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 21
MOZIONE 2020-01480
(MOZIONE N. 31/2020) "ACCORPAMENTO EMENDAMENTI ALLA DELIBERAZIONE (MECC. 2020 01258/064): 'MISURE DI ATTUAZIONE DELLE DECISIONI ASSUNTE IN MATERIA DI ALIENAZIONE DI PARTECIPAZIONI COMUNALI. AUTORIZZAZIONE ALLE MODIFICHE STATUTARIE NECESSARIE DELLE SOCIET? TRM S.P.A. E FARMACIE COMUNALI TORINO S.P.A.'" PRESENTATA DAL PRESIDENTE SICARI IN DATA 3 LUGLIO 2020 - PRIMA FIRMATARIA SGANGA.
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Siamo al punto 6 del nostro Ordine dei Lavori, la mozione meccanografico
n. 202001480/002 che ha come oggetto:

“Accorpamento emendamenti alla deliberazione (mecc. 202001258/064): Misure di
attuazione delle decisioni assunte in materia di alienazione di partecipazioni comunali.
Autorizzazione alle modifiche statutarie necessarie delle Società TRM S.p.A. e
Farmacie Comunali Torino S.p.A.”.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Capogruppo Lo Russo, Ordine dei Lavori.

LO RUSSO Stefano
Presidente, ribadisco qua in Aula in maniera pubblica e plenaria le mie osservazioni
relative all’inopportuna - a mio modo di vedere - e per certi versi anche alquanto
discutibile sotto il profilo regolamentare, decisione assunta da lei, Presidente, nel
sottoscrivere la mozione di accorpamento degli emendamenti presentati a questa
mozione che ci accingiamo a discutere e a votare; e in particolar modo, avendo credo in
questo momento collegato anche il Segretario Generale o il Vicesegretario Generale che
erano purtroppo assenti in conferenza dei Capigruppo alle ore 12.00, quando mi sono
permesso di sollevare l’argomento, chiederei una interpretazione autentica
relativamente al fatto che... lascio ovviamente all’Aula, nella mozione di accorpamento
di cui stiamo per iniziare a discutere sono stati inclusi negli accorpamenti sia
emendamenti aventi carattere prettamente ostruzionistico, sia emendamenti aventi
carattere cosiddetto “di merito”, e su questo uno può tranquillamente stare a disquisire;
qual è la cosa che invece forse vale la pena riconsiderare prima di accingerci a discutere
e votare questa mozione? È che, Presidente, lei ha firmato una mozione che accorpa
emendamenti che hanno parere di regolarità tecnica favorevole, parere di regolarità
contabile favorevole, insieme ad emendamenti che invece non hanno questa
parerazione. L’eventuale approvazione della mozione di accorpamento sottrae al
Consiglio Comunale la possibilità di discutere nel merito di atti emendativi, in questo
caso presentati dalla collega Artesio, che oggettivamente potrebbero invece modificare
in parte o in tutto l’impianto della delibera coerentemente con le disposizioni di legge e
con le disposizioni finanziarie, avendo questi emendamenti parere di regolarità
contabile e tecnica favorevole. Ora, io siccome non ho ricevuto risposta sul punto,
chiederei agli uffici se fosse possibile, non ho ricevuto risposta non perché non è stata
data, perché non erano presenti al momento della discussione in Conferenza dei
Capigruppo, se è questa una procedura legittima dal punto di vista regolamentare, cioè
se è corretto che nel medesimo accorpamento confluiscano emendamenti con parere di
regolarità tecnica e contabile favorevole e sfavorevole, e che quindi questo, di fatto,
sottragga in caso di approvazione della mozione di accorpamento, la possibilità di
entrare nel merito della discussione, e quindi della votazione, dei singoli emendamenti.
Quindi Presidente, chiederei se fosse possibile l’intervento degli uffici.

SICARI Francesco (Presidente)
Assolutamente. Mi risulta sia collegato il Vicesegretario, dottor Ferrari, al quale lascio
la parola per rispondere alle sue domande. Prego, dottor Ferrari.

FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale)
Allora, buongiorno. La… (incomprensibile) articolo 38, quarto comma del nostro
regolamento prevede che le modalità di presentazione, discussione e votazione -
compreso l’eventuale accorpamento delle proposte di emendamento - sono decise dalla
Commissione o salvo diversa disposizione della Conferenza dei Capigruppo. L’art. 49
quarto comma, sempre del nostro regolamento, dice: “Il Consiglio Comunale su
proposta del Presidente approvata a maggioranza dei votanti, può decidere che la
votazione degli emendamenti e dei subemendamenti relativi ad una proposta avvenga
congiuntamente o sulla base di parziali raggruppamenti”, quindi questo cosa vuol dire?
Vuol dire che... intanto, io non posso fare un’interpretazione autentica, perché
l’interpretazione autentica (incomprensibile), posso fare un’interpretazione burocratica e
quindi non posso che affidarmi al brocardo Ubi lex voluit dixit, ubi noluit tacuit e quindi
non si parla di specificazione della... per usare lo stesso termine usato dall’Onorevole
Capogruppo Lo Russo, “parerazione” degli emendamenti, quindi per quanto riguarda gli
uffici è possibile praticare questo percorso. Ovviamente, sotto il profilo dell’opportunità
e tantomeno dell’opportunità politica, mi è preclusa ogni possibilità di espressione.
Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, dottor Ferrari. Ordine dei Lavori del Consigliere Curatella, prego.

CURATELLA Cataldo
Sì, grazie Presidente. Guardi, io avevo cofirmato gli emendamenti presentati dalla
Consigliera Artesio, appunto perché non erano emendamenti di tipo ostruzionistico, ma
emendamenti di merito per poter aprire la discussione sul merito di una delibera che
svende un servizio pubblico, le Farmacie Comunali, e quindi mi ritrovo in questo
momento..., mi viene tolta la possibilità (come direbbe qualche Consigliere) mi viene
tolto il diritto a poter fare politica con uno strumento meramente tecnico, come ha detto
adesso il dottor Ferrari. Io capisco che dal punto di vista tecnico magari non ci siano dei
punti, ma qua si tratta di politica, viene sottratta alla discussione politica la possibilità di
poter affrontare questa discussione in modo completamente diverso, si andrà alla fine a
dire: “Okay, si vota “sì” a quello che è stato deciso in Giunta” svendendo
completamente, senza possibilità che il Consiglio possa intervenire politicamente su
questa delibera. Quindi praticamente diventa inutile essere Consiglieri a questo punto, ci
viene privata la possibilità di fare politica. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Capogruppo Lo Russo, dopo il Consigliere Versaci... Ordine dei Lavori, prego.

LO RUSSO Stefano
Ringrazio dell’interpretazione il Vicesegretario, dottor Giuseppe Ferrari, che ci ha
fornito oggi; rilevo sommessamente che non sussistono in questi termini le condizioni,
in caso ovviamente noi approvassimo la mozione di accorpamento, per poter discutere
dal punto di vista dei contenuti gli emendamenti. La tabella riassuntiva che ci è stata
trasmessa, come peraltro avviene ordinariamente quando il Consiglio è chiamato a
discutere gli emendamenti ed è prevista la votazione e l’approvazione di una mozione di
accorpamenti, ai sensi del nostro regolamento, ha di fatto un rimando ai PDF online per
quello che riguarda i pareri tecnici e i pareri contabili, in particolar modo gli
accorpamenti sono 1-22, 23-293, 294-299, eccetera, eccetera. Io ribadisco che mi pare
un’operazione regolamentarmente parlando molto debole dal punto di vista della
questione; politicamente, oggettivamente molto forte, cioè sostanzialmente la
Maggioranza 5 Stelle ingloba con emendamenti ostruzionistici che ovviamente possono
essere certamente inglobati, questa è la ratio delle mozioni di accorpamento, una
discussione di merito che invece anche alla luce dell’audizione delle rappresentanze
sindacali che abbiamo fatto poc’anzi forse valeva la pena essere svolta in maniera un
po’ più ordinata e un po’ più completa. Prendo atto ovviamente di questa volontà
prevaricatrice che ha la Maggioranza del Movimento 5 Stelle, ovviamente ne prendo
atto con un discreto disappunto che tengo davvero a comunicare a tutti i colleghi.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Consigliere Versaci, Ordine dei Lavori.

VERSACI Fabio
Grazie, Presidente. No, solamente per precisare un paio di cose perché quando si usano
terminologie bisogna sapere di cosa si sta parlando. Il termine “ostruzionismo” nel
nostro regolamento non esiste, è un termine del tutto... come dire, politico dell’Aula,
quindi ogni emendamento ha un suo valore sennò l’emendamento non si...
l’emendamento poi può essere parerato con parere favorevole o contrario, dopodiché è
l’Aula sovrana che decide se quell’emendamento può essere approvato oppure no,
anche con i pareri contrari, quindi la parola “ostruzionismo” è una parola che non esiste
perché evidentemente qualcuno ha deciso di fare ostruzionismo, che esiste
l’ostruzionismo ma tecnicamente l’ostruzionismo non esiste, ed è una facoltà del
Consiglio comunale, votando, di decidere se accorpare o non accorpare degli
emendamenti.
Sulla questione del fare politica, che ci viene impedito di fare politica, io dico di fare
attenzione perché sono tutte opinioni del tutto personali, sapete quante cose per me sono
meramente ostruzionistiche che mi impediscono, a me ,di fare politica durante i
Consigli comunali perché le Minoranze presentano, secondo me, atti puramente
ostruzionistici e perdono tempo e ci fanno perdere tempo con atti puramente
ostruzionistici? Quindi non stiamo qui a disquisire su come si fa politica o come non si
fa politica, ognuno si assume le sue responsabilità, quindi sinceramente questa
discussione mi pare abbastanza... surreale, non mi metto qui a disquisire che cos’è un
emendamento ostruzionistico perché, ripeto, nel nostro regolamento la parola
“ostruzionismo” non esiste, quindi invito tutti quando si fanno le battaglie, come dire,
regolamentari a rileggerli bene i regolamenti. Perché se da qualche parte c’è scritto
“ostruzionismo” chiederò scusa, dopodiché, se i regolamenti non piacciono si
presentano delle proposte per modificarli, non è che ci sono le regole che vanno bene
alle Minoranze e allora bisogna fare come si dice le Minoranze, se poi ci sono delle
regole che aiutano la Maggioranza allora queste regole sono prevaricatrici, vergognose,
indegne. Secondo me non è così, quindi Presidente io andrei avanti e sorvolerei su
questo. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Prego, Capogruppo Lo Russo, Ordine dei Lavori.

LO RUSSO Stefano
Ma è un misto tra un Ordine dei Lavori e un fatto personale. Io ho citato la parola
“ostruzionistico” ma l’oggetto della mia eccezione regolamentare riguarda la
parerazione degli emendamenti, non la natura e il merito degli emendamenti medesimi,
quindi onestamente il Consigliere Versaci, pur capisco dalla foga dell’intervento, o non
ha ascoltato che cosa ho detto, o ha frainteso che cosa ho detto. Io facevo riferimento al
contenuto ostruzionistico di alcuni emendamenti, ma l’eccezione regolamentare non
faceva riferimento a questa dizione, bensì alla parerazione, o meglio all’espressione di
parere per essere rigorosi come ci chiede giustamente di fare il nostro Vicesegretario
Generale, all’espressione di parere di regolarità tecnica e di regolarità contabile espressi
sui medesimi emendamenti. A tanto e a quello io facevo riferimento.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Vicepresidente Lavolta.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Grazie. Mi pare evidente anche a fronte dell’intervento del collega Versaci che il
problema politico che ha condizionato la postura di questa Maggioranza derivi dal fatto
che ci siamo permessi di presentare 430 emendamenti ostruzionistici e questo turba, me
ne... insomma, me ne sono reso conto durante la Commissione consiliare, turba il clima
avendo già l’Amministrazione, in barba al Consiglio comunale, deciso che le
manifestazioni di interesse devono necessariamente arrivare entro le ore 10.00 del
10 luglio prossimo, pertanto se non si approvasse la delibera quest’oggi si
dimostrerebbe che il Consiglio comunale è irrilevante perché tanto la Giunta ha già
deciso, e poi dovremmo discutere in quella circostanza dell’efficacia della
manifestazione di interesse pubblicata impropriamente e scorrettamente da parte della
Giunta, senza l’approvazione della delibera di oggi.
Io a questo punto vorrei solo sapere dagli uffici se, per togliere diciamo l’alibi alla
Maggioranza e consentirle di cambiare una postura e predisporci a un dialogo
costruttivo, volevo chiedere agli uffici che cosa capiterebbe nel caso in cui io ritirassi i
miei 430 emendamenti ostruzionistici, volutamente ostruzionistici, perché il mio
obiettivo è impedire l’approvazione di questa scellerata delibera, cosa capiterebbe
ritirando quegli emendamenti, dal punto di vista tecnico, alla delibera di accorpamento,
e poi a questo punto mi interesserebbe capire dal punto di vista politico, secondo il
collega Versaci, che cosa capiterebbe nell’evoluzione della discussione.

SICARI Francesco (Presidente)
Sì, nel caso in cui lei ritiri gli emendamenti, comunque la mozione di accorpamento
rimane in essere, quindi verrebbe semplicemente aggiornata, verrebbero rimossi gli
emendamenti da lei ritirati e resterebbero tutti i successivi emendamenti della
Consigliera Artesio, mi sono appena confrontato. Prego, Consigliera Patriarca.

PATRIARCA Lorenza
Buongiorno. Appunto intervengo solo perché quando sento in questo Consiglio
parlare..., espressioni da parte di un esponente politico, perché qua siamo tutti presenti
come esponenti politici, che “Secondo me”, “A mio parere”, “Io dico che...” allora, la
politica nasce proprio per superare le opinioni del singolo e cercare, attraverso il
dibattito democratico e il confronto, di arrivare a delle posizioni che lavorino sul bene
comune, sul bene di tutti proprio attraverso la composizione delle diverse opinioni dei
singoli. Quindi volevo invitare i colleghi che sono politici come me, soprattutto quelli di
Maggioranza, a riflettere sull’importanza del confronto e del dibattito, che mi sembra
che in questo caso sia fortemente danneggiato. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Allora, ho finito con gli Ordini dei Lavori, chiedo soltanto alla Capogruppo Artesio se
vuole intervenire nel merito della mozione o nella discussione della delibera? Presumo
sulla mozione.

ARTESIO Eleonora
Presidente, io intendo utilizzare tutti i tempi che il regolamento mi consente, quindi
intenderei intervenire nei tempi previsti per il mio Gruppo sulla mozione, intenderei
intervenire nei tempi previsti per il mio Gruppo sulla deliberazione, intenderei
intervenire (incomprensibile) sulla dichiarazione di voto.

SICARI Francesco (Presidente)
Perfetto, allora può intervenire nel merito della mozione, ne ha facoltà per cinque
minuti, prego.

ARTESIO Eleonora
Mi ha dato la parola, Presidente?

SICARI Francesco (Presidente)
Sì, sì, può intervenire per cinque minuti Capogruppo Artesio, ne ha facoltà.

ARTESIO Eleonora
La ringrazio. I colleghi che mi hanno preceduto hanno generosamente sostenuto
l’opportunità di una discussione di merito, generosità di cui li ringrazio, anche se
purtroppo sono molto disincantata rispetto alla possibilità che i ragionamenti di
democrazia, prodotti peraltro dalle Minoranze, possono avere minimo ascolto
nell’interlocuzione di questa Maggioranza. Quindi io interverrò esattamente sulla
mozione di accorpamento.
La mozione di accorpamento non permette al Consiglio comunale di verificare se nella
nuova composizione delle partecipazioni di Farmacie Comunali Torino S.p.A. noi
saremo in grado di applicare l’art.3 dello Statuto, che dice che nel quadro della politica
fissata dal Consiglio comunale occorrerà fare in modo che vengano perseguiti gli
obiettivi di tutela generale della salute e di interesse pubblico, perché modificando la
partecipazione occorrerà trovare nuovi strumenti di garanzia per perseguire questi
interessi. La mozione di accorpamento esclude la possibilità di ragionare su un
emendamento che chiedeva di capire come, a seguito dell’assenza all’interno del
Consiglio di Amministrazione, che a oggi prevedeva in capo al Comune la nomina
diretta di un membro del CdA al quale è attribuita la carica di Presidente, ancorché una
collega nell’ultima Commissione volesse convincermi che nulla cambiava nella
composizione del CdA - forse non aveva avuto tempo di leggere correttamente il testo
deliberativo - come in questo cambiamento noi saremo in grado di perseguire tutti gli
obiettivi che il Consiglio comunale, che a questo punto mi chiedo: non essendo più
chiamato in causa sulle diverse fasi attuative della S.p.A. potrà esprimere i propri
indirizzi in ordine alla S.p.A., potrà garantire il perseguimento di quegli obiettivi di
interesse generale? La provvista dei prodotti farmaceutici agli uffici comunali? Tutte le
altre procedure amministrative che garantiscano equità nel trattamento della salute,
anche in relazione a quelle situazioni che possono essere apparentemente svantaggiose
dal punto di vista economico? La mancata possibilità di discutere gli emendamenti in
questo Consiglio comunale ci impedisce di capire come, attualmente secondo l’art.23
dello Statuto, il titolare della proprietà delle licenze delle Farmacie, ovvero il Comune,
potrà garantire il perseguimento dell’interesse pubblico, della tutela della salute non
essendoci presente nel CdA? La mancata possibilità di discutere gli emendamenti che
erano previsti e che sono annullati, teoricamente con l’approvazione della deliberazione
di accorpamento, non ci permetterà di capire come mai il valore della liquidazione delle
azioni, ai sensi dell’art. 31 dello Statuto che recita del recesso, venga giudicato in base
allo Statuto come un valore che venga determinato dagli Amministratori, sentito il
parere del collegio sindacale dell’organo incaricato della revisione legale, mentre la
deliberazione del 2019 che avvia il processo di cessione delle partecipazioni dice che
debba avvenire al valore di perizia. Ho voluto soltanto citare alcune delle contraddizioni
esemplari ed emblematiche, nonché assolutamente clamorose, rispetto alle quali noi
avremmo potuto approfondire gli elementi non dico di opportunità - che per me è
inopportuna - di cessione delle partecipazioni, ma gli elementi di garanzia che
dovremmo e dovremo introdurre all’interno dello Statuto, all’interno del contratto di
servizio, all’interno della carta sottoposta al vaglio dei Movimenti di consumatori, a
tutela dei consumatori, anche laddove il Comune, malauguratamente, come temo farà
nel corso di questa seduta, rinunciasse al 20% delle proprie partecipazioni.
Quindi, i colleghi che voteranno questa mozione di accorpamento sono informati, dopo
questo mio intervento, che non si potrà discutere di questi argomenti, come non si potrà
discutere delle modalità con le quali l’Amministrazione ...

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

ARTESIO Eleonora
... l’Amministrazione comunale di Torino tornerà in garanzia e in certezza del
versamento annuo della valorizzazione del canone di concessione, se ne assumeranno le
responsabilità.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Consigliere Versaci.

VERSACI Fabio
Grazie Presidente, a me fa sempre sorridere quando si parla di democrazia, che non si
ha la possibilità di discutere o di parlare o di dire la propria opinione, mentre lo si dice
lo si sta facendo, e questo è sempre la bellezza del Consiglio comunale. Oltretutto, si è
avuta la possibilità di discutere in ben due Commissioni, si ha la possibilità di
discuterne in questo momento, si ha la possibilità di discuterne dopo, durante la
discussione della delibera, quindi possiamo raccontare tutto quello che vogliamo, che
c’è un attacco alla democrazia perché viene fatta una mozione di accorpamento dove
sono stati presentati 400 e rotti emendamenti, di cui, secondo me, la maggior parte sono
ostruzionistici nel senso che vogliono bloccare una delibera, e quindi io voterò
tranquillamente sì e non ho la percezione che abbia violato la democrazia e la possibilità
ai miei colleghi di esprimersi o di dire la loro opinione o di entrare nel merito, perché
ripeto, sono state fatte due Commissioni consiliari che sono durate un po’, dove si è
potuto intervenire tranquillamente, dove nessuno ha tolto la parola a nessuno, e anche
oggi stiamo discutendo nel merito della questione.
Quindi io voterò sì, e mi assumo la responsabilità di votare sì a quella mozione di
accorpamento, perché non rilevo la necessità di dover discutere e votare 500
emendamenti, questa è una scelta. Anche se fossero stati 30, era facoltà del Consiglio
comunale decidere, votando, perché non è prevaricazione, sono i numeri purtroppo, i
numeri possono essere una volta da una parte e una volta dall’altra, se ci sono i numeri
si va in un certo senso, non ce n’è prevaricazione, è così la democrazia che viene tanto
citata, che ci si dimentica spesso che questa è la democrazia, e la democrazia funziona
in questo modo. Ripeto: ci sono i regolamenti, se non piacciono i regolamenti, cambiate
i regolamenti, se avete la capacità. Anzi, vi aspetto al varco nel prossimo mandato, verrò
a chiedervi conto di cambiare tutte le regole che non vi piacevano in questo mandato
perché non eravate voi al Governo di questa Città, che non vi piacevano le regole, spero
che le cambierete tutte, vi vengo a stringere la mano. Grazie, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, prego Consigliere Curatella, ne ha facoltà per cinque minuti.

CURATELLA Cataldo
Sì, grazie Presidente. Io sono un po’ dispiaciuto per quello che sta accadendo, sono
dispiaciuto perché io capisco che ci sia una certa difficoltà ad affrontare determinate
tematiche e soprattutto ci sia una qualche difficoltà anche a cercare di porsi in modo
diverso da quello a cui si è abituati, cercare anche di chiedere che l’indirizzo politico
torni in mano al Consiglio e che il Consiglio non diventi, come ormai è diventato da 4
anni a questa parte, un semplice ratificatore di scelte fatte altrove, ne abbiamo discusso
anche in altri termini; ed è un peccato che si arrivi ad una mozione dove vengono messi
insieme due categorie di emendamenti, non vogliamo chiamarli “ostruzionistici” perché
qualcuno ha letto la Treccani e quindi sa che cosa significa ostruzionistico e nel nostro
regolamento non c’è questa parola, va bene; parliamo di due tipologie di emendamenti:
uno lo cito, ma perché li ha presentati lui, quelli del Vicepresidente Lavolta, dove va a
modificare, a chiedere di sostituire una parola con un sinonimo, a fare delle
abbreviazioni di tipo diverso che sono quelle a cui normalmente siamo sempre stati
abituati, e che abbiamo sempre definito come emendamenti ostruzionistici; in confronto
ad un numero decisamente inferiore rispetto ai circa 430 del Vicepresidente Lavolta,
quelli presentati dalla Consigliera Artesio che ho cofirmato, che sono all’incirca una
trentina, dove si entra nello specifico, richiede ad esempio che si tenga conto dell’art. 23
dello Statuto che la Capogruppo che mi ha preceduto, la Consigliera Artesio, ha già
nominato; che si fa presente la gestione che si è avuta negli ultimi 10 anni, ad esempio
l’esercizio del 2018 si è chiuso con un attivo di un milione di euro; quindi che entra un
po’ nel merito e cerca di fare in modo che il Consiglio possa discutere, punto per punto,
di un modo diverso di fare, di andare... un diverso indirizzo politico da dare. Questo è
un peccato perché si sta perdendo un’occasione; la politica alla fine non deve essere
purtroppo, come qualcuno pensa... si decide e decidiamo noi, abbiamo la forza dei
numeri e quindi possiamo decidere. Dovrebbe essere, soprattutto era quello l’intento che
si voleva portare nel Comune di Torino nel 2016, la possibilità di potersi confrontare
sugli argomenti e non arrivare a un “noi” contro “voi”, loro, noi, Maggioranza contro
Minoranza, ma arrivare a un discorso di condivisione, condivisione di politica, poter
andare insieme, ragionare e modificare, non arrivare ad una situazione, come siamo
arrivati ad oggi, in cui c’è chi pensa di tenere la ragione e gli altri invece hanno torto e
viceversa, ma cercare di arrivare a delle posizioni comuni, ma soprattutto arrivarci
nell’ente che da TUEL, dalla normativa, visto che qualcuno è molto bravo, molto ligio
alla normativa, è l’ente che deve dare l’indirizzo, e in questo momento noi ci troviamo -
l’ha già citato qualcuno prima di me - in una situazione in cui siamo in fase di
discussione di una mozione che accorpa degli emendamenti, compresi degli
emendamenti che volevano aprire un dibattito politico sull’importanza di detenere
ancora, anche se non sono più 51% ma sono circa il 20%, di quote nelle Farmacie
Comunali, non ci viene consentito, ma soprattutto indipendentemente dal fatto che ci è
consentita o meno la discussione nel merito degli emendamenti e quindi di come la
delibera potrebbe essere modificata, la Giunta ormai non solo ha già deciso, ma ha già
reso operativo e tra quatto giorni si chiude la manifestazione di interesse che è già
operativa da almeno una settimana; quindi questa discussione in Consiglio comunale è
soltanto un modo per ratificare delle scelte fatte altrove, scelte di tipo tecnico che sono
perfettamente accettabili ma che dovrebbero essere successive alle scelte di tipo
politico. La politica dovrebbe venire prima delle scelte tecniche, invece qui la scelta
tecnica è stata fatta, è stata già fatta la manifestazione di interesse, e poi si fa solo una
ratifica che deve essere fatta dal Consiglio comunale perché sennò quella direzione non
si potrebbe prendere senza il Consiglio comunale che va in tal senso, ed è la prima volta
credo che succeda nel Comune di Torino da quando esiste il regolamento nell’attuale
versione, in cui si presenta una mozione di accorpamento andando ad accorpare tutta
una serie di...

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

CURATELLA Cataldo
Concludo Presidente, in cui si arriva ad accorpare tutta una serie di emendamenti, mi
riferisco in questo caso a quelli della Capogruppo Artesio, che non erano: sostituire
“art” con “articolo” o la “barra” col “trattino”, il “mese 7” con “luglio”, ma andavano a
discutere nel merito delle situazioni. Mi dispiace perché oggi credo che sia palese che la
politica a Torino non è confrontarsi, arrivare a conclusioni, a scelte politiche, ma ...

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

CURATELLA Cataldo
… (voci sovrapposte) le scelte della Giunta. Bisogna solo essere degli “Yes men”.
Grazie, concludo.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Consigliere Giovara.

GIOVARA Massimo
A proposito di “Yes men”, caro Presidente sarò brevissimo: il problema è che è inaudito
che in questo Consiglio non si permetta alle Minoranze, che hanno creato una città
agonizzante per 23 anni, di continuare a governare, come è possibile che non possano
continuare a governare anche quando il voto è stato dato ad altri? Questo è il problema
fondamentale. Grazie, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Adesso ho la Consigliera Montalbano, ne ha facoltà per tre minuti, prego.

MONTALBANO Deborah
Sì Presidente, sarò brevissima anche io, così lascio a verbale una testimonianza: ormai
io sorrido perché quando il Movimento 5 Stelle e i suoi eletti hanno i numeri per poter
decidere, fare e dire, fanno i fascisti del tipo: “Abbiamo i numeri, decidiamo noi e voi
non contate una cippa”, quando invece ad esempio ad altri livelli nazionali non si hanno
i numeri, e allora non si può andare da soli, la democrazia è questa, bisogna fare le
alleanze con Tizio, Caio e Sempronio. Ecco, solo per dire che questa non è democrazia
eh, vorrei tranquillizzare chiunque ci stia ascoltando, questa si chiama “ipocrisia”,
ipocrisia, mettiamo in ogni contenitore le giuste parole, siamo nel mondo dell’ipocrisia
ma va bene, andiamo avanti.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Capogruppo Lo Russo. Ha cinque minuti.

LO RUSSO Stefano
Grazie, Presidente. Mah, sono un po’ navigato di questi boschi e non è un difetto,
nonostante alcuni dei Consiglieri della Maggioranza lo reputino tale, per aver acquisito
una certa qual attitudine a cogliere gli elementi di difficoltà politica in capo alle forze
politiche. La mozione di accorpamento che, di fatto, stiamo andando a discutere in
questo momento e che verosimilmente troverà i voti favorevoli dei Consiglieri del
Movimento 5 Stelle è l’esempio plastico di quanto sto affermando. Gli interventi che si
stanno susseguendo dai banchi della Maggioranza confermano questa opinione, cioè di
una forza politica che siccome non è in grado di controbattere nel merito, perché l’unica
cosa che sa fare, sempre e comunque, è scaricare la responsabilità su altri, siano gli
uffici comunali, siano le partecipate, sia la Regione, sia il Governo nazionale, sia il tanto
vituperato PD, sia il tanto vituperato Fassino, poi non capisco perché c’è questa
ossessione verso il Partito Democratico da un lato, quando invece si... e banalmente noi
avevamo solamente invitato a discutere nel merito degli emendamenti, perché di questo
stiamo discutendo, non certamente strumentalmente agitando - anche se ne avremmo
tanta voglia e magari anche tanti motivi - altri tipi di argomenti; salvo poi evocare
improbabili alleanze future con un unico scopo, che è quello di rimanere ancorati alla
poltrona. Ora, ha ragione il collega Giovara nel ricordarci costantemente che nel 2016
lui è riuscito ad entrare in Consiglio comunale grazie ai voti di Salvini e di Borghezio, e
che adesso si permette di darci patenti di sinistra, patenti di liceità a parlare e ci
rendiamo perfettamente conto che chi è qui da 4 anni conciona grazie ai voti di Salvini e
di Borghezio, oggi è in difficoltà a dover governare una macchina che... come dire, lo
stesso Salvini e lo stesso Borghezio non ne avevano assolutamente immaginato che
sarebbe stato così difficile; e quindi restituiamo al mittente questo continuo evocare
responsabilità pregresse, perché le responsabilità pregresse possono andar bene i quattro
giorni dopo le elezioni, possono andare bene quattro mesi dopo le elezioni, ma dopo
quattro anni abbondanti, e ormai nell’ultimo anno che ci separa dall’Amministrazione,
inviterei - lui e tutti i colleghi che ovviamente non sanno fare altro - non potendo
rispondere nel merito alle questioni che vengono sollevate, che non scaricare la
responsabilità su chi c’era prima, sul Partito Democratico, a Torino eh, perché
ovviamente a Roma per spartirsi le poltrone e il potere il Partito Democratico invece lì
va benissimo, però ci sono due Partiti Democratici secondo questi signori, e cioè c’è un
Partito Democratico romano che quando si tratta di governare e appunto garantire ai
parlamentari stipendi, prebende e tutti i posti di Governo va benissimo, e invece qua a
Torino lo stesso Partito Democratico... peraltro la cosa surreale è che il Sindaco che
viene sempre criticato e qui evocato come la ragione di tutti i mali, è un Deputato che
vota la fiducia al Governo Movimento 5 Stelle, cioè quindi è tutto surreale. Allora, noi
inviteremmo, invece che venire qua a dare patenti di democrazia, patenti di
partecipazione, io non arrivo a definirvi “fascisti” come ha fatto qualche altro collega,
ma di sicuro autoritari sì, che è la ragione per cui ci separa una profonda, netta, frontale
valutazione su come si sta in una democrazia, e cioè che certamente - ha ragione anche
qua Giovara che ha vinto le elezioni coi voti di Salvini e di Borghezio - ci sono
sicuramente le elezioni ma poi c’è un governo della Città e non si può sempre
continuamente evocare il fatto che queste elezioni sono state vinte appunto con il voto
della (incomprensibile).
Dopodiché, da questo punto di vista, nel merito specifico della mozione di cui stiamo
discutendo, la ritengo una grandissima caduta di stile da parte di chi si riempie la bocca
di partecipazione democratica; se effettivamente tutto quello che ho detto non fosse vero
io vi prego di ritirarla questa mozione di accorpamento che stiamo discutendo, ritirate la
mozione di accorpamento, io sono certo che il collega Lavolta ritirerà i suoi
emendamenti ostruzionistici e noi possiamo fare la discussione nel merito degli
emendamenti di merito di Artesio, firmati anche dagli altri colleghi nell’assoluta liceità
della democrazia, avete - e lo rivendicate ogni piè sospinto - i numeri per poterlo fare; la
politica è fatta di numeri e fatta di idee, non è solo fatta di numeri ma non è solo fatta di
idee. Voi dite di avere entrambi, bene, dimostrate una sana e robusta discussione
democratica.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Consigliere Napolitano, Ordine dei Lavori.

NAPOLITANO Vincenzo
Sì Presidente, perché io qualche minuto fa ho sentito qualcuno darci del “fascista” ...

SICARI Francesco (Presidente)
Sì...

NAPOLITANO Vincenzo
È una cosa di una gravità impressionante, è una diffamazione che è passibile di querela,
questo sia chiaro alla Consigliera che si è appena espressa, e chiedo a lei di prendere
una ferma e dura posizione a riguardo perché io sono terribilmente offeso. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Vicecapogruppo Pollicino.

POLLICINO Marina
Grazie, Presidente. Io vorrei fare presente che noi abbiamo appena audito i lavoratori, i
lavoratori ci hanno chiesto il rinvio della delibera, di poter continuare (audio interrotto)
a discutere sull’argomento, di essere auditi e di essere ascoltati ancora. Per me la
democrazia è anche ascoltare le Minoranze, ma soprattutto i cittadini e in primo luogo i
lavoratori. Noi li abbiamo auditi adesso come Conferenza di Capigruppo, ma qual è la
risposta che daremo a questi lavoratori? Altrimenti che li abbiamo auditi a fare? La
Maggioranza si assumerà la responsabilità di non aver consentito un’ulteriore
discussione ai lavoratori, cosa che ci è stata richiesta appena pochi minuti fa. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Ci sono altri interventi? Se non ci sono interventi, allora possiamo
procedere con la votazione della mozione, e chiedo al Vicesegretario di procedere con
l’appello nominale. Grazie.

FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale)
(Votazione per appello nominale)
Presidente 21 favorevoli, 13 contrari, 1 astenuto.

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio. Per il verbale: 35 Consiglieri votanti. Con 13 voti contrari, 21 favorevoli e
1 astenuto, il Consiglio approva la mozione di accorpamento.
Copyright © Comune di Torino - accesso Intracom Comunale (riservato ai dipendenti)