Città di Torino

Consiglio Comunale

Città di Torino > Consiglio Comunale > VERBALI > Torna indietro

Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 6 Luglio 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 15
INTERPELLANZA 2020-01361
"L'ENNESIMO CALVARIO ANAGRAFICO" PRESENTATA IN DATA 18 GIUGNO 2020 - PRIMA FIRMATARIA MONTALBANO.
Interventi
ROLANDO Sergio (Assessore)
Buongiorno, Presidente. Buongiorno, Consiglieri. L’interpellanza in oggetto pone sette
domande che riguardano quanto è avvenuto nel periodo contraddistinto dalla emergenza
pandemica. Inizio dalla prima. “Per quale motivo l’Amministrazione e gli uffici
competenti non abbiano ampliato e sviluppato un servizio al cittadino di call center
attivo, con operatori preposti per ottemperare al servizio necessario ed essenziale di
informazione e prenotazione del servizio anagrafico, utilizzando i dipendenti delle sedi
anagrafiche chiuse al pubblico, dotandoli degli strumenti tecnologici e dei sistemi
informatici necessari”. È stato dedicato al servizio di call center tutto il personale idoneo
principalmente costituitosi (audio disturbato) ancora chiuso al pubblico (audio
disturbato) alla fine del lockdown, dopo quasi tre mesi di sostanziale la sostituzione
dell’attività ordinaria sono stati tuttavia, com’era prevedibile, in numero largamente
superiore a qualsiasi possibilità di gestione efficace con i mezzi a disposizione (audio
disturbato) il contesto (audio disturbato). Per conto quanto riguarda le prenotazioni il
servizio gestito dai centralini di Palazzo Civico (audio disturbato) riconducibile in via
remota ha dovuto fare i conti con la limitazione delle postazioni operative imposte dalle
norme emergenziali sul distanziamento sul luogo di lavoro. Man mano che hanno poi
riaperto le sedi anagrafiche (audio disturbato) non è più stato possibile contare sul
supporto assicurato dagli sportellisti delle sedi precedentemente chiuse. Tra l’altro già
prima dell’emergenza Covid-19 era stato impostato un progetto di riorganizzazione
complessiva del call center, che però presuppone tempi operativi non compatibili con
un’attivazione immediata per fornire risposta all’emergenza e l’emergenza è quella post
inizio del Covid, non quella prima, eh. “Come l’Amministrazione intende ottemperare
agli arretrati del carico di lavoro”, (audio disturbato) dei cittadini considerando che ci
avviciniamo al periodo estivo e quindi (incomprensibile). La situazione agli sportelli
come rilegge giustamente la Consigliera Montalbano, interpellante, era già
particolarmente difficile prima dell’emergenza Covid, sia sul fronte dello stato dei
servizi, cito solo alcuni casi quali i pensionamento in Quota 100, difficoltà nella
lavorazione delle carte di identità elettroniche, solo da poco superate, le criticità di una
normalizzazione di alcuni processi operativi, presenza ridotta di dipendenti in ragione di
varie tipologie di permessi confluiti, sia sul fronte della domanda dei servizi, cittadini
ancora poco propensi all’utilizzo di mezzi telematici, accesso agli uffici in giorni e orari
di punta. Come noto, i primi tre giorni della settimana sono connotati da un afflusso
normalmente più del doppio degli ultimi due giorni. Con l’emergenza Covid si è
purtroppo interrotto quel circolo virtuoso che stava evidentemente prendendo forza nei
mesi di gennaio e di febbraio grazie alla linee di intervento studiate dai servizi civici per
fronteggiare le attività in corso. A parte queste doverose premesse, la risposta più
autentica è che nell’immediato non sarà ovviamente possibile, se non in modo
marginale, contare sull’inserimento di nuove risorse assunte e su una loro tempestiva
formazione, non su forti interventi dei processi, né sul recupero di efficienza,
sicuramente perseguibili, ma non in tempi brevi. Sottolineo però che le procedure
concorsuali non sono più sospese, dal mese di luglio inizieranno i primi percorsi
concorsuali, ovviamente limitati ai numeri in questione, perché quando si hanno dei
numeri difficilmente accessibili, queste procedure andranno per forza (audio disturbato),
non solo per la Città di Torino, ma per tutto il Mondo. L’intervento straordinario
possibile oggi è l’utilizzo di forza lavoro volontaria e fortemente motivata proveniente
in modo preponderante da altre divisioni della città, da formare celermente ed utilizzare
sino allo smaltimento delle pratiche arretrate. Per questo è previsto il coinvolgimento di
tutti i direttori al fine di favorire la massima collaborazione in termini di (audio
disturbato). Gli incontri già programmati anche con le diverse sigle sindacali
definiranno inoltre eventuali aspetti di natura contrattuale. La soluzione qui descritta
appare perseguibile oggi e costituisce anche una risposta gestionale compatibile con le
capacità. In attesa delle risorse aggiuntive (audio disturbato) confermo che sono in corso
altri interventi, i primi (audio disturbato) ai cittadini su dichiarazioni sostitutive di atti
notori (audio disturbato), servizio che non ha ancora avuto effetti altisonanti, ma che
alleggerirà di molto chi (audio disturbato) Per i servizi formativi si sta procedendo come
già evidenziato nella ristrutturazione del call center. Si sta valutando di abilitare
personale e postazione (audio disturbato) Servizi Civici (audio disturbato). Si sta
cercando di aumentare le tipologie di certificati emessi dalle edicole e di articolare
convenzioni per consentire il rilascio di (audio disturbato). È intenzione
dell’Amministrazione aumentare i mediatori culturali, confermare i lavoratore interinali
in scadenza da utilizzare in particolar modo per implementare il personale (audio
disturbato). Tuttavia se le nuove risorse assunte, sia di ruolo, che interinali, non saranno
adeguate, stiamo studiando l’adozione di misure specifiche a garantire. Promuoveremo,
inoltre, con campagne ad hoc, tutti i canali alternativi, anche informatici. A fronte di
quanto detto nelle previste aperture straordinarie degli sportelli garantiremo oltre alla
copertura (audio disturbato) la migliore gestione del flusso presso la sede anagrafica
centrale, presso le anagrafi decentrate (audio disturbato). Poiché la terza domanda
richiedeva quando si intenda riaprire tutte le sedi anagrafiche, questa domanda è
collegata alla seconda, dà conto che ad oggi sono riaperte tutte le sedi anagrafiche della
Città con l’eccezione di solo due sedi, via Leoncavallo e piazza Astengo, la cui
riapertura non è oggi possibile per assoluta carenza di personale, tra cui i responsabili.
In tali due sedi erano rimasti in servizio effettivo due soli dipendenti di fascia C. La
sede di piazza Astengo peraltro necessita per essere riportata in sicurezza di alcuni
interventi indifferibili (audio disturbato) la nuova sede di via De Sanctis non operativa
fino al lockdown, che non era neanche previsto dal piano pre Covid. La quarta domanda
chiede quante sono le prenotazioni in atto fino al momento del lockdown quindi sospese
per il rinnovo della carta d’identità, in particolar modo quelle in scadenza prima del
31 gennaio 2020. Gli appuntamenti prenotati da recuperare a (audio disturbato)
ammontavano a fine lockdown per carte a (audio disturbato). “Quante pratiche si
riescono a smaltire giornalmente presso la (audio disturbato). Quotidianamente per
quanto riguarda l’attività (audio disturbato). Nella sede centrale vengono evasi 50
appuntamenti per certificazioni, dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà, autentiche
di firma e copie; 50 appuntamenti per carte d’identità elettroniche urgenti, poi 48 (audio
disturbato) tramite l’agenda ministeriale. A seconda della presenza in servizio inoltre ci
sono 30-40 appuntamenti per iscrizioni anagrafiche e cambi di indirizzo. Inoltre
vengono emesse circa 30 carte di identità elettroniche a cittadini non prenotati con
urgenza e documentate e numerosi certificati ogni volta che l’afflusso di persone al
servizio lo consenta. Infine la sede anagrafica centrale gestisce anche le pratiche di
iscrizione anagrafica e il cambio di indirizzo degli atti in modalità telematica,
TorinoFacile o e-mail. Quotidianamente vengono gestite 30 iscrizioni e 50 cambi di
indirizzo da personale in smart working (audio disturbato) al momento i tempi di
evasione della pratica sono di circa 7-10 giorni per le richieste inviate tramite
TorinoFacile e 20-25 giorni per quelle inviate tramite e-mail. Durante il periodo di
lockdown in cui gli sportelli erano inattivi, salvo che per le urgenze motivate (audio
disturbato), e questo lo dicevano le varie circolari e provvedimenti prefettizi e altri, le
pratiche venivano evase in giornata se pervenute tramite TorinoFacile ed entro una
settimana se inviate via email. La sede centrale gestisce anche altre attività anagrafiche
che non prevedono attività di sportello, ma che comunque (audio disturbato) di
definizione (audio disturbato) d’identità, cancellazione, integrazione entro cinque giorni
lavorativi, iscrizione all’AIRE, verifiche anagrafiche per enti pubblici e autorità di
(audio disturbato) rilascio del nullaosta ai cittadini residenti a Torino da parte di (audio
disturbato), controlli anagrafici (audio disturbato) di cittadinanza ed altre. Tutto ciò
rende complesso individuare personale anagrafico da destinare nella sua attività
ordinaria per la gestione degli sportelli. Sesta domanda: “A chi è stata affidata la
mansione di controllo e la gestione di possibili conflittualità all’esterno dell’anagrafe
centrale”. Oltre agli operatori all’esterno sono presenti presidi di Polizia Municipale,
volontari della Protezione Civile, nonché mediatori culturali. Settima domanda: “Se è
stato eseguito censimento rispetto a tutte le pratiche anagrafiche rimaste in sospeso a
causa del lockdown”. È stato eseguito il censimento e l’avanzamento è costantemente
monitorato. I problemi principali con impatto diretto sugli sportelli anagrafici a fine
lockdown riguardavano appuntamenti tra due tipologie per carte d’identità elettroniche
prenotate tramite (audio disturbato), 11.600 recuperi complessivi da effettuare su tutte le
anagrafiche. Grazie alla graduale riapertura delle sedi questo numero sta attivamente
scendendo. In alcune sedi prevediamo il completo recupero entro fine luglio, peraltro il
cui numero quotidiano di appuntamenti era più alto, i tempi saranno un po’ più lunghi,
salvo l’intervento per attuare un piano di recupero in un orario straordinario. Per
l’iscrizione anagrafica nel sede decentrate (audio disturbato) saranno tutti recuperati
entro fine luglio. A partire da metà luglio alcune sedi potranno già rendere disponibili
nuovi appuntamenti. Durante il periodo di lockdown molti cittadini sono stati supportati
telefonicamente dal personale delle sedi anagrafiche per l’invio della pratica tramite e-
mail, gestita quindi prima della effettiva riapertura. Concludo con una fatto che
attualmente non è stato preso in esame dalle domande poste dagli interpellanti, tra pochi
giorni dovremo affrontare un problema che sono le elezioni previste per il 20 e il 21 con
delle problematiche che saranno ad incrementare per il problema Covid-19 le attuali
problematiche logistiche. Se il percorso di recupero iniziato a gennaio è stato…,
(incomprensibile) positivo prima del Covid, l’attuale situazione, come per altre realtà
simili, interrotto dall’emergenza sanitaria pandemica con rilevanti effetti anche nel
periodo di ripresa delle attività, basta immaginarsi in questi giorni o vedere i numerosi
articoli e le situazioni fisiche presenti all’Agenzia delle Entrate, all’INPS da alcuni
giorni, alla Sanità da mesi, alle Poste, che sono e sono tutti i problemi molto più
semplici perché alle Poste si va per (incomprensibile) essenzialmente, non per altri.
Recentemente il problema delle autostrade per i lavori non fatti quando non si potevano
fare. Nei prossimi mesi saranno richieste misure straordinarie (audio disturbato). Infine
il blocco dei concorsi attuato con riferimento soprattutto a quella ingenerata numerosità
dei partecipanti non ha consentito prima, non consentirà oggi risposte in termini
adeguati, però cercheremo di fare tutto il possibile per trovare la normalità nei tempi
alla quale sta lavorando la task force da alcuni giorni che è messa a disposizione. In più
gli uffici ovviamente si stanno dando da fare nel tempo, anche alla luce di cambiamenti
che potranno essere fatti, come ho detto prima, per recuperare alcune situazioni. Grazie.

ROLANDO Sergio (Assessore)
Ci metterò molto di meno, Presidente. Io (incomprensibile) per prima cosa, siccome ho
sentito degli accenni a dei dati, io intanto quando mi riferivo al ritardo
(incomprensibile) una domanda specifica dell’interpellante che chiedeva quali erano le
prenotazioni vigenti al 31 gennaio 2020, e queste erano (incomprensibile). Pregherei il
Consigliere che ha assunto l’informazione che erano 20.000 di farmi avere il dato
(incomprensibile). Io prevedo di inviare a tutti invece il dato, oggi, del recupero, del
dato da recuperare delle carte di identità, quindi lo manderò io agli uffici, quello che ho
oggi è il dato, non lo anticipo. Un’altra considerazione fatta riguardava il fatto che non
ci rendiamo conto che sia un problema, c’è un problema, non è che non ammettiamo
che c’è un problema, soltanto che questo problema ovviamente è stato in qualche modo
peggiorato dall’emergenza Covid, perché ho detto prima che a gennaio c’erano già dei
segnali di miglioramento; aggiungo un’informazione: adesso mi daranno... poi
comunicherò i dati delle persone, siccome la Consigliera interpellante ha parlato di
1.200 persone, 1.300/1.400 che andavano via nel triennio, io le farò avere il dato di
quante persone sono andate via nei due semestri, l’ultimo è del 2019 e quello del 2020,
e quante persone sono rientrate, che quello è il dato che conta non quello che
prevediamo nel triennio; 2) in 15 giorni che abbiamo ripreso l’attività completa, sono
stati smaltiti 2.000 documenti di ritardo, in ritardo oltre a quelli che facciamo
normalmente, in 15 giorni si è smaltito un ritardo di 2.000 documenti, non è detto che
teniamo questo ritmo, bisogna vedere cosa capiterà, eccetera, eccetera. Siccome mi è
stato detto anche che non abbiamo dato (incomprensibile) sul call center, quando sono
state chiuse le anagrafi decentrate, dieci persone sono andate al call center telefonico
che è costituito da una linea, e quindi può ingolfarsi e da una linea via mail, uno e uno,
quindi il dato c’è, queste persone lavoravano dalle 08.30 alle 15.30, oggi lavorano dalle
09.00 alle 12.00. Poi è stata data un’altra informazione che riguarda la carta di identità,
quando viene fatta e poi non arriva nonostante..., ci sono termini obbligatori
(incomprensibile) carta di identità elettronica viene rilasciato un documento con
fotografia al beneficiario, che se ne va con un documento, e dopo sei giorni arriva la
raccomandata con il documento. Poi, io di dati al momento non ne ho altri, ho dato
numerosi dati che erano relativi alle domande, e quindi quei dati lì posso farli vedere
perché rispondevano a domande precise; non ripeto quello che ho già detto, vedremo
anche di imparare da qualcun altro che magari è più bravo di noi, certamente fare delle
verifiche in città molto più piccole della nostra hanno certi limiti, noi dobbiamo
confrontarci con quelli che hanno problematiche simili alla nostra di dimensione, simile
alla nostra, tempi come i nostri, e poi non dimenticarci mai che probabilmente in questi
anni le priorità soprattutto nella sostituzione degli (incomprensibile) sono state attività
molto più sensibili, però noi vedremo adesso di far diventare sensibile, specialmente per
via dell’emergenza epidemiologica, anche questo settore. Per quanto riguarda il
concorso, il concorso purtroppo (incomprensibile).

Copyright © Comune di Torino - accesso Intracom Comunale (riservato ai dipendenti)