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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 6 Luglio 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 15
INTERPELLANZA 2020-01361
"L'ENNESIMO CALVARIO ANAGRAFICO" PRESENTATA IN DATA 18 GIUGNO 2020 - PRIMA FIRMATARIA MONTALBANO.
Interventi
TRESSO Francesco
Sì, grazie Presidente. Mah, io intervengo per ultimo, credo, e quindi già molte cose sono
state dette dai colleghi che mi hanno preceduto. Mi limito anch’io a constatare che, vede
Assessore Rolando, le risposte che lei ci dà non danno garanzie del fatto che
l’Amministrazione abbia effettivamente preso in carico il problema e stia cercando delle
soluzioni fattuali; lei ci rappresenta un quadro che ha ovviamente delle situazioni di
oggettiva difficoltà, ma tutte le misure che sono messe in essere non sembrano dire che
si vuole far fronte in maniera corretta. Io capisco che questo tipo di problema, quello
delle anagrafi, non è stato prioritario di questa Amministrazione, diciamocelo; guardi, io
ho presentato una mozione che pure è stata votata all’unanimità penso più di tre anni e
mezzo fa che riguardava la rimodulazione degli orari degli uffici dell’anagrafe, io ho
preso ad esempio altre città italiane come Roma, come Bologna e ancora altre in cui per
esempio c’erano spazi di sportello anche nel pomeriggio, ovviamente rimodulando il
monte ore diciamo dei singoli addetti a quelle funzioni, l’Amministrazione non se n’è
voluta far carico nonostante ci fosse un’espressione del Consiglio anche unanime;
dopodiché è intervenuto il problema che è ben noto dell’introduzione della carta di
identità elettronica, delle code a cui abbiamo assistito, delle ripetute volontà di
potenziare il sistema, ma poi di fatto mai arrivando, appunto anche i bandi che sono stati
citati interni, ma è tutta una questione meramente di volontà politica di dare delle
priorità e quindi anche allocando le risorse e lei in qualità delle sue deleghe questo
dovrebbe ben saperlo. Sappiamo bene che le indennità previste per gli addetti delle
anagrafi sono molto molto basse e non rendono certo appetibile quel tipo di funzione
che comunque, ricordiamolo, è una funzione anche delicata di sportello, di interfaccia
col pubblico, che richiede anche delle capacità di relazione che non sono proprio di
tutti; però è ovvio che qui o si investe su questo tipo di servizio se si ritiene che
l’anagrafe sia un problema centrale. Io ho ancora delle persone che mi hanno detto nel
weekend che hanno cercato di prenotare, gli è stato risposto bellamente al telefono:
“Dobbiamo fare la carta di identità ma non ha un passaporto nel frattempo?”, ma certo
che tutti ci possiamo arrangiare in qualche misura, però capisce che questo non è un
modo di dare risposta ai cittadini che hanno bisogno di poter svolgere delle funzioni.
Quindi, anche le risposte che lei ci dà oggi, per esempio che rispetto al call center sia
stato utilizzato tutto il personale idoneo, ma cosa vuol dire “tutto il personale idoneo?”
Ci dice quante unità e soprattutto evidentemente non era sufficiente se l’orario del call
center è stato ulteriormente ridotto e reso disponibile solo 4 ore la mattina, peraltro in
orari in cui... neanche 4 ore, di fatto sono 3 ore e mezza, in orari in cui tra l’altro la
gente lavora e quindi non ha tutta la possibilità anche di dedicare energie a poter fare
questo tipo di attività, ripetendo più volte il numero perché è sempre occupato.
Evidentemente quindi non c’è proprio stata la volontà di dare delle risposte, però è un
po’ triste constatarlo adesso, a distanza di tutti questi anni, e vedendo che
evidentemente... non so, non si ritiene che questo dia sufficiente evidenza politica di
vetrina, ma di fatto non viene considerato un servizi essenziale per i cittadini. Questo è
un po’ il fatto. Io ho riposto ancora un’interpellanza, l’avevo presentata poche settimane
fa, sull’accesso di via Giulio, anche questo è stato una vergogna perché era l’unica
anagrafe rimasta aperta durante il lockdown e si è creato un loop abbastanza
sconveniente in cui la gente andava a chiedere informazioni, dicevano di fare un
Numero Verde ma il Numero Verde li rimandava ad andare sul posto a chiedere
informazioni. Insomma, sono tutte poche attenzioni a questo sistema, a questo servizio
che denotano proprio come evidentemente è considerato un problema di serie B, un
problema tutto sommato da lasciar andare avanti, in qualche modo poi la gente si
arrangia. Io credo che davvero, Assessore, nelle sue funzioni lei dovrebbe dire se c’è
una volontà precisa, però ci dia delle risposte anche in termini di investimento che
l’Amministrazione vuole fare. Ad oggi tutto questo non è assolutamente stato visto, non
è stato assolutamente comunicato.

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