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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 6 Luglio 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 15
INTERPELLANZA 2020-01361
"L'ENNESIMO CALVARIO ANAGRAFICO" PRESENTATA IN DATA 18 GIUGNO 2020 - PRIMA FIRMATARIA MONTALBANO.
Interventi
CURATELLA Cataldo
Grazie, Presidente. Allora, ringrazio l'Assessore per la risposta, però qui ci troviamo per
l'ennesima volta a discutere di una emergenza strutturale dell'anagrafe peggiorata,
aggravata dall'emergenza Covid da cui faticosamente stiamo uscendo. Noi abbiamo
discusso più volte del tema dell'anagrafe. Mediamente l'anagrafe in un anno fra tutte le
pratiche, non solo carta d'identità, smaltisce un numero pari a 250.000 pratiche.
L’Assessore ha indicato che attualmente il ritardo è di 11.600. A me risultano dei
numeri diversi perché affrontando la questione, cercando di capire, a me risulta che
l’arretrato, almeno aggiornato a una settimana fa delle pratiche delle anagrafi di Torino
è 20.000 pratiche all'incirca, unità più, unità meno, quindi siamo a circa il doppio
rispetto a quanto detto dall’Assessore. Vorrei capire perché andando a verificare le
pratiche risulta essere in numero superiore rispetto a quelle dichiarate innanzitutto e
quindi siamo intorno a quasi un 10% delle pratiche gestite annualmente dall’anagrafe
con un ritardo che non è più quattro mesi, tre mesi, come discutevamo qualche mese fa
prima dell’emergenza Covid, ma ormai andiamo tranquillamente sugli otto mesi, anche
perché durante l'emergenza non solo le anagrafi decentrate chiuse, ad oggi mi risulta si
stia correndo per cercare di aprirne qualcuna o almeno qualche sportelo, ma manchi
ancora per tutte le anagrafi decentrate, almeno le informazioni che ho io, tutta la
documentazione agli atti che permette di riaprirle, tutti i documenti di valutazione rischi,
i protocolli di sicurezza da seguire, i protocolli di igienizzazione. Manca tutta una
documentazione necessaria per poter aprire le anagrafi decentrate ed è necessario aprirle
perché io capisco che si debba andare sul refrain dopo sei mesi, ancora, stiamo andando
sull’edicole. Peccato che, come ci è stato detto più volte, per aumentare le pratiche da
fare alle edicole è necessaria una normativa nazionale, perché tutta…, almeno questo c'è
stato dichiarato qualche mese fa in Commissione, tutte le pratiche che era possibile
smaltire nelle edicole erano state già spostate, quindi sono rimaste nelle anagrafi,
almeno per la maggior parte dei casi pratiche che non possono essere smaltite
diversamente che non rivolgendosi all’anagrafe centrale o in quella decentrata. Allora io
mi chiedo come mai non siano state aumentate ad oggi il personale in presenza, quali
azioni, quali motivi abbiano portato al blocco delle attività nel senso che, mi spiego
meglio, c'è stato il lockdown, quindi sono stati chiusi tutti gli uffici, come mai ad oggi,
o almeno a una settimana fa, l'ultimo dato aggiornato che ho io, tutta la
documentazione, tutte le attività necessarie per aprire le decentrate non è ancora stata
predisposta, firmata, valutata, in modo tale da garantire l'operatività? Lo smart working
va bene, ma ci sono delle attività come quelle anagrafiche in cui è necessaria l’attività in
presenza, aumentando eventualmente, e secondo me in questo caso è fondamentale, il
numero di sportelli decentrati. Era settembre del 2017 quando all’allora Assessore
Pisano indicavamo che era necessario aumentare il numero degli sportelli
specializzandoli in particolare per quello che riguardava le carte d'identità. Niente da
fare, dobbiamo fare l'innovazione, Città dell'innovazione Torino, però ci troviamo con
code infinite in dieci mesi. Io capisco che adesso si voglia andare e dire: “Faremo il
bando interno per spostare”. Ricordiamoci che era stato fatto già un bando
dall’Assessore Pisano un anno e mezzo fa, due anni fa, ma a cui non aveva risposto
praticamente nessuno, perché quando ormai la situazione è degenerata, come
attualmente nelle anagrafi in cui sembra mancare completamente il controllo della
situazione, quale dipendente volontariamente accetta, sceglie, si propone per spostarsi
verso le anagrafi? Bisogna un può modificare la situazione e modificarla alla base,
aumentando il numero di uffici, riducendo quindi le pratiche per dipendente, creando un
ambiente completamente diverso, che non è certamente solo facendo la ristrutturazione,
che oltretutto vedremo quali altri problemi creerà perché l'Anagrafe centrale nel
momento in cui partiranno i lavori di ristrutturazione, quelli di cui abbiamo discusso
anche qualche tempo fa, probabilmente dovrà ridurre le attività su sportello. Cosa
succederà in quel caso? Ci sarà un ulteriore aumento dell'attività? Credo che sia
opportuno, visto che con un’interpellanza generale alcune tematiche non si riescono a
sviscerare nel dettaglio, fare quanto prima una Commissione sul tema anagrafi per fare
un aggiornamento perché gli ultimi aggiornamenti che mi risulta siano stati fatti in
Controllo di Gestione erano di settembre. Quindi ho finito, ho concluso, Presidente,
credo sia opportuno un aggiornamento per dire cosa si vuol farse con la anagrafi
decentrate e a che punto sia tutta la documentazione perché ad oggi non mi risulta
ancora molta di questa documentazione predisposta. Grazie.

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