Interventi |
CURATELLA Cataldo Grazie, Presidente. Allora, ringrazio l'Assessore per la risposta, però qui ci troviamo per l'ennesima volta a discutere di una emergenza strutturale dell'anagrafe peggiorata, aggravata dall'emergenza Covid da cui faticosamente stiamo uscendo. Noi abbiamo discusso più volte del tema dell'anagrafe. Mediamente l'anagrafe in un anno fra tutte le pratiche, non solo carta d'identità, smaltisce un numero pari a 250.000 pratiche. L’Assessore ha indicato che attualmente il ritardo è di 11.600. A me risultano dei numeri diversi perché affrontando la questione, cercando di capire, a me risulta che l’arretrato, almeno aggiornato a una settimana fa delle pratiche delle anagrafi di Torino è 20.000 pratiche all'incirca, unità più, unità meno, quindi siamo a circa il doppio rispetto a quanto detto dall’Assessore. Vorrei capire perché andando a verificare le pratiche risulta essere in numero superiore rispetto a quelle dichiarate innanzitutto e quindi siamo intorno a quasi un 10% delle pratiche gestite annualmente dall’anagrafe con un ritardo che non è più quattro mesi, tre mesi, come discutevamo qualche mese fa prima dell’emergenza Covid, ma ormai andiamo tranquillamente sugli otto mesi, anche perché durante l'emergenza non solo le anagrafi decentrate chiuse, ad oggi mi risulta si stia correndo per cercare di aprirne qualcuna o almeno qualche sportelo, ma manchi ancora per tutte le anagrafi decentrate, almeno le informazioni che ho io, tutta la documentazione agli atti che permette di riaprirle, tutti i documenti di valutazione rischi, i protocolli di sicurezza da seguire, i protocolli di igienizzazione. Manca tutta una documentazione necessaria per poter aprire le anagrafi decentrate ed è necessario aprirle perché io capisco che si debba andare sul refrain dopo sei mesi, ancora, stiamo andando sull’edicole. Peccato che, come ci è stato detto più volte, per aumentare le pratiche da fare alle edicole è necessaria una normativa nazionale, perché tutta…, almeno questo c'è stato dichiarato qualche mese fa in Commissione, tutte le pratiche che era possibile smaltire nelle edicole erano state già spostate, quindi sono rimaste nelle anagrafi, almeno per la maggior parte dei casi pratiche che non possono essere smaltite diversamente che non rivolgendosi all’anagrafe centrale o in quella decentrata. Allora io mi chiedo come mai non siano state aumentate ad oggi il personale in presenza, quali azioni, quali motivi abbiano portato al blocco delle attività nel senso che, mi spiego meglio, c'è stato il lockdown, quindi sono stati chiusi tutti gli uffici, come mai ad oggi, o almeno a una settimana fa, l'ultimo dato aggiornato che ho io, tutta la documentazione, tutte le attività necessarie per aprire le decentrate non è ancora stata predisposta, firmata, valutata, in modo tale da garantire l'operatività? Lo smart working va bene, ma ci sono delle attività come quelle anagrafiche in cui è necessaria l’attività in presenza, aumentando eventualmente, e secondo me in questo caso è fondamentale, il numero di sportelli decentrati. Era settembre del 2017 quando all’allora Assessore Pisano indicavamo che era necessario aumentare il numero degli sportelli specializzandoli in particolare per quello che riguardava le carte d'identità. Niente da fare, dobbiamo fare l'innovazione, Città dell'innovazione Torino, però ci troviamo con code infinite in dieci mesi. Io capisco che adesso si voglia andare e dire: “Faremo il bando interno per spostare”. Ricordiamoci che era stato fatto già un bando dall’Assessore Pisano un anno e mezzo fa, due anni fa, ma a cui non aveva risposto praticamente nessuno, perché quando ormai la situazione è degenerata, come attualmente nelle anagrafi in cui sembra mancare completamente il controllo della situazione, quale dipendente volontariamente accetta, sceglie, si propone per spostarsi verso le anagrafi? Bisogna un può modificare la situazione e modificarla alla base, aumentando il numero di uffici, riducendo quindi le pratiche per dipendente, creando un ambiente completamente diverso, che non è certamente solo facendo la ristrutturazione, che oltretutto vedremo quali altri problemi creerà perché l'Anagrafe centrale nel momento in cui partiranno i lavori di ristrutturazione, quelli di cui abbiamo discusso anche qualche tempo fa, probabilmente dovrà ridurre le attività su sportello. Cosa succederà in quel caso? Ci sarà un ulteriore aumento dell'attività? Credo che sia opportuno, visto che con un’interpellanza generale alcune tematiche non si riescono a sviscerare nel dettaglio, fare quanto prima una Commissione sul tema anagrafi per fare un aggiornamento perché gli ultimi aggiornamenti che mi risulta siano stati fatti in Controllo di Gestione erano di settembre. Quindi ho finito, ho concluso, Presidente, credo sia opportuno un aggiornamento per dire cosa si vuol farse con la anagrafi decentrate e a che punto sia tutta la documentazione perché ad oggi non mi risulta ancora molta di questa documentazione predisposta. Grazie. |