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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 6 Luglio 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 15
INTERPELLANZA 2020-01361
"L'ENNESIMO CALVARIO ANAGRAFICO" PRESENTATA IN DATA 18 GIUGNO 2020 - PRIMA FIRMATARIA MONTALBANO.
Interventi
MONTALBANO Deborah
Sì, grazie, Presidente. Ma, allora, Assessore, io sono quasi due anni che in base al
momento più critico che puntualmente viene fuori nel disservizio delle sedi anagrafiche
ci troviamo in Consiglio Comunale mi sento dire che la situazione in un paio di mesi
rientrerà. Oggi mi ha dato alcune risposte che mi lasciano davvero alquanto allibita. Il
primo punto, adesso glieli leggo io i punti: “Per quale motivo l'Amministrazione e gli
uffici competenti non abbiamo ampliato e sviluppato un servizio al cittadino di call
center attivo”. Lei mi ha detto che durante il lockdown e anche a seguito tutto il
personale è stato dirottato e impegnato su questo servizio. Ora, Assessore, visto che mi
sa che oggi le calza un po' male, io quando ricevo le segnalazioni ho questa brutta
abitudine di verificare le questioni e quindi le stesse segnalazioni e poi magari scrivere
un atto. Io ho provato per più giorni, più giorni a contattare i vari numeri del call center,
che sono ben due, e poi come ricordava anche lei c'è anche la possibilità di scrivere una
mail. Ma il servizio di call center sostanzialmente era per coloro che non avevano una
rete internet o comunque non disponevano di una rete internet, né a casa e né, insomma,
anche fuori casa. Sostanzialmente io chiamando il call center avrei voluto parlare con un
operatore, guardi, gli avrei fatto anche alcune domande, magari chiedendo anche a loro
che tipo di difficoltà stessero incontrando, ma ho sempre solo ascoltato delle voci
registrate che mi rimandavano o al sito ministeriale, oppure chiamando il sito
ministeriale mi rimandavano su un altro numero di call center, sempre per chi non
avesse la rete internet, o per informazioni e mi ritrovavo un'altra voce registrata che mi
diceva che il servizio era sospeso. Da qui il primo punto dell'interpellanza. Quindi
quando lei mi dice che tutto il personale è stato dirottato su questo servizio, io le dico
che sta mentendo. Allora: “Come l'Amministrazione intenda ottemperare agli arretrati
del carico di lavoro” adesso, mi scusi, lei qui mi risponde che il carico di lavoro è
responsabilità della carenza di personale. Ma Santo di un Dio, ma chi ha deciso, mi
scusi, in questa Amministrazione di rispondere a una fuoriuscita di 1.200 unità di
personale con 438 assunzioni. L'ho deciso io, Assessore? O lo ha deciso lei o lo avete
deciso voi? Perché quando voi avete preso questa decisione io mi ricordo molto bene le
mie dichiarazioni e mi ero presentata molto critica perché non è che uno basta che
faccio un po' due conti, rimettere un terzo in circolazione del personale quando hai una
fuoriuscita di tre volte tanto è normale che la conseguenza diretta poi è che non ti
tengono i servizi. Quindi lei oggi non mi può venire a giustificare il disservizio sulla
carenza di personale perché è lei che decide, è lei che ha deciso tra l'altro come
Assessore al Bilancio di metterci la faccia anche su questa posizione e di portarla avanti.
Quindi sono io che le chiedo a lei adesso come interveniamo per mantenere un minimo
di servizio decente al cittadino? Questo io le devo chiedere, lei su questo mi deve
rispondere. Allora, terzo punto, va bene, “Quando si riapriranno tutte le sedi”, io questo
atto l’ho protocollato diverse settimane fa, abbiamo due sedi che non possono essere
riaperte e perché: perché manca il personale. Quindi di nuovo qui adesso è lei che mi
deve rispondere, come possiamo riaprire tutte le sedi per far fronte al carico e
all'arretrato di lavoro che ci troviamo a dover gestire, di certo non per responsabilità di
qualche Consigliere Comunale di Minoranza. Ora il quarto punto a me è quello che,
devo dire, mi preme anche in maniera particolare, perché sia a mezzo stampa, ma sia
anche qui cioè sostanzialmente una delle risposte che date è quella che attendiamo la
proroga, della validità del documento, straordinaria. Ma, attenzione, perché la proroga
del documento valido parte dal 31 gennaio. Se noi avevamo già un arretrato importante
e imponente come quello che ci ha snocciolato qualche minuto fa io mi chiedo: ma tutte
quelle persone che avevano il documento scaduto prima del 31 gennaio 2020 e che
magari avevano già prenotato e avevo una prenotazione che poi a seguito del Covid è
stata rimandata, cosa gli diciamo, che il documento sarà valido comunque? No, non sarà
valido comunque. Stiamo valutando di dare priorità a quelle persone? Attraverso un
censimento abbiamo individuato quanti casi di questo tipo abbiamo? Io non ho sentito
alcuna risposta, alcuna risposta. Mi parla del censimento, ma il censimento quando lo
avete iniziato? Due-tre settimane fa? Allora, davvero, davvero, il mio giudizio su questa
situazione è impietoso, impietoso. Io davvero non so più cosa dire ai cittadini che ci
contattano, davvero non so più cosa dire e non credo proprio che noi entro fine luglio
riusciremo a rientrare su tutto l’arretrato.

MONTALBANO Deborah
Sì, concludo, Presidente. Noi qui abbiamo 300.000 pratiche arretrate, cioè siete in una
situazione allucinante come servizio civico. Cosa si intende fare? Perché nel concreto
non ho sentito una risposta valida.

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