Interventi |
PETRARULO Raffaele Grazie, Presidente. Iniziamo su una cosa, leggiamo un attimo due cose, così capiamo perché l'anagrafe è importante, no? “L'anagrafe” lo leggo, così capiamo tutti, perché sennò sembrerebbe che l’anagrafe sia un posto in cui si va tanto per passare il tempo. “L'anagrafe, dal greco “anagraphè” registrazione e iscrizione della popolazione residente, ha funzione di registrare nominativamente secondo determinati caratteri naturali e sociali gli abitanti residenti in un Comune, sia come singoli, sia come componenti di una famiglia o come componenti di una convivenza, nonché le successive variazioni che si verificano nella popolazione stessa. Le anagrafi sono il risultato di due componenti: da una parte l'adempimento degli organi anagrafici degli uffici comunali, dall'altro adempimento degli obblighi dei singoli cittadini. Solo dall'adempimento scrupoloso ed immediato di detti obblighi nasce la regolare tenuta delle anagrafi”, ripeto, “nasce la regolare tenuta delle anagrafi, le quali in ogni momento devono rispecchiare la reale situazione di fatto. Quindi l'attività anagrafica costituisce la base per numerosi altri servizi pubblici, quali: quello elettorale, scolastico, tributario, di leva, assistenziale, che attingono alla fonte anagrafica per le notizie necessarie”. La fonte è il Ministero dell’Interno, Direzione Centrale per i Servizi demografici. Detto questo, chi è stato attento, chi se lo andrà a sentire, capisce l'importanza di avere un’anagrafe in tempo reale aggiornata per i Tributi, Servizi scolastici, Servizi elettorali. Ha detto bene l’Assessore Rolando, il 20 ci dovrebbero essere le elezioni, (incomprensibile), le elezioni, il referendum e altro, forse. Però il problema è un altro: a parte che, faccio un inciso, ma questo sarà un ordine del giorno che andrò immediatamente a proporre, che quello che non è pensabile e possibile che oggi noi veniamo a sapere che nella Circoscrizione 6 di Torino, dove io abito, ma non è questo un discorso di Cicero pro domo proprio, avendo TorinoFacile sottoscritto, ci mancherebbe, ci siano due suoi dipendenti sull’anagrafe come quella di via Leoncavallo che ha un bacino d'utenza in Barriera di Milano che è uno dei più grandi di tutto Torino quasi e che piazza Astengo apre perché non c'è personale, cioè la zona di Torino, come al solito, ho fatto l’interpellanza di piazza Crispi, vi ricordate, di sicuro dal 2000 sempre peggio, e noi sempre peggio andiamo a finire anche su settore decentrato delle anagrafi. Non mi interessa se c'è da rimodernarla, è nuova l’anagrafe di via Leoncavallo, attenzione, eh, è un palazzo dei più recenti, mi sembra strano che abbiamo già dei problemi anche già lì, c'è qualcosa che non quadra, ma va appurato, va verificato, ci mancherebbe e lì avremo tempo per farlo, quindi, Assessore, ci saremo. Ma non condivido e su questo il Capogruppo Lo Russo non ha torto, ma chi dirige, chi verifica, chi è a capo di un settore qualsiasi esso sia, deve, non dovrebbe spostare, prendere, finanziare e andare naturalmente a far sì che questo servizio sia efficiente e funzionale, ma non perché sia bello agli altri che funzioni, perché l’anagrafe dà le carte d’identità e c’è gente che le ha prenotate, è stata riprenota e non l’ha potuta fare. C’è il servizio online, molti mi direte questo. Ho avuto da parte di un cittadino, ma più di uno, non solo che sono saltate le prenotazioni sulle carte di identità elettroniche, non è stato più richiamato, è vero che dovevano richiamare, ha fatto il cambio di residenza e mancava un documento e poi lo rinvii e poi lo riannulli e poi lo rinvii. Allora, va tutto bene la telematica e ci mancherebbe, sono d’accordo andare sulla telematica, ma il servizio anagrafico deve funzionare. Come? Emergenza Covid? Non devo insegnarvelo io, no? Io penso che ci sia una questione di tempi e metodi, l’abbiamo studiato un po’ tutti a scuola, chi ha fatto un po’ di scuole lo sa, è logico che se io voglio fare un servizio anagrafico con tre ore con quattro persone, ne faccio 12 di carte d’identità, giusto? Dico una buttata, no? Ma se io voglio fare un servizio e devo farlo efficiente posso concentrare sull’anagrafe centrale in un orario che sia anche serale e preserale, dando il giusto corrispettivo naturalmente ai dipendenti, ci mancherebbe, qui non è che qualcuno è più furbo, ma nel privato i dipendenti lavorano e sono pagati. Non vedo perché nel pubblico i dipendenti, e ne abbiamo gente che ha voglia di fare e valida, tantissima nel Comune Torino, può anche fare e vedere se si trova, non è che qui quando c'è da fare qualcosa lo fanno gli altri e noi facciamo qualcos’altro, siamo in emergenza, perfetto, quindi l'apertura anziché dalle 8 alle 14 la sposti dalle 8 alle 20 di sera, non è mica un problema, no? PETRARULO Raffaele Sì, chiudo. Si può fare anche il sabato, cioè se c’è domanda occorre dare una risposta. Se invece la risposta è quella che: “Provvederemo, faremo, vedremo”, noi non stiamo dando una risposta, stiamo dando la solita presa per il bip a chi ci ascolta e ai cittadini che hanno bisogno. Grazie. |