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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 6 Luglio 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 15
INTERPELLANZA 2020-01361
"L'ENNESIMO CALVARIO ANAGRAFICO" PRESENTATA IN DATA 18 GIUGNO 2020 - PRIMA FIRMATARIA MONTALBANO.
Interventi
SCANDEREBECH Federica
Sì, grazie, Presidente. In realtà non sarei intervenuta, sono stata sollecitata dalla
Consigliera Montalbano e anche dall'ultima Consigliera che è intervenuta, la collega
Patriarca, in quanto già discutevo una settimana fa un’interpellanza proprio a riguardo
della situazione delle sedi, della nostra sede anagrafica e anche della situazione dei
matrimoni civili che stiamo accumulando, attese su attese. Io ho una personale
testimonianza che ho già lasciato a verbale la scorsa settimana, ma rilascio volentieri a
verbale anche questa settimana, nello scorso mese di novembre prenotavo tramite il sito
del Ministero un appuntamento all'anagrafe, mi veniva dato nel mese di marzo. Nel
mese di marzo venivo contattata dal call center dell'anagrafe dicando chiaramente che
per il lockdown veniva sospeso l'appuntamento. Chiedevo informazioni nel merito per
sapere come fare a riavere un nuovo appuntamento, mi veniva comunicato che sarei
stata ricontattata in qualche maniera per avere una priorità e riavere l'appuntamento.
Nulla è avvenuto, quindi chiaramente è ovvio che le tante persone, come la sottoscritta
che si sono ritrovate a dover rinnovare la carta d'identità e non hanno avuto
informazioni, si sono o riversate a telefonare ai call center, oppure direttamente in
anagrafe per capire come si dovessero comportare. Sollecitavo nuovamente tramite un
mail, perché comunque tramite call center non c'era modo di prendere linea, sollecitato
tramite una mail chiedendo come mi dovessi comportare. Mi veniva risposto che andava
rifissato un appuntamento sul sito del Ministero, quindi venivo rimandata nuovamente
sul sito del Ministero degli Interni a rifissare l'appuntamento. Rifisso l’appuntamento, la
prima data utile era il 28 di agosto. Quindi la mia testimonianza è la testimonianza di
uno dei tanti cittadini torinesi che si trovano da novembre dell'anno scorso ad avere
finalmente un appuntamento a fine agosto, quindi sono mesi e mesi in cui un cittadino
aspetta di avere la propria carta d'identità. Chiaramente poi dal momento in cui uno si
reca all'anagrafe, Consigliera Montalbano, come ben lei potrà sapere, chiaramente non
viene consegnato subito il documento, quindi passeranno ancora alcune settimane,
ottimisticamente parlando. Quella cittadina di nome Scanderebech ha impiegato 10 mesi
per avere fisicamente una carta d'identità. Che cosa fare? Io già lo proponevo lo scorso
lunedì e mi sorprende il fatto che l'Assessore non abbia, a distanza di una settimana,
dato una risposta diversa da quella che dava lo scorso lunedì, allora siamo in una
situazione emergenziale dove ci sono code lunghe di attesa per documenti sia di carte di
identità, ma sia di altri documenti perché dobbiamo ricordare che l'anagrafe non
funziona solo come un servizio per avere esclusivamente le carte d'identità, allora per
favore il mio consiglio è quello di almeno in questo momento in un periodo, per un
periodo breve, di uno, due, tre mesi, quattro, incrementare il personale anagrafico
spostando provvisoriamente da qualche altra sede comunale che magari in questo
momento, soprattutto anche per via di diverse vicissitudini dovute al Covid, hanno
magari meno pratiche burocratiche da smaltire che possono essere impiegate
nell’immediato. Altra proposta è quella sicuramente di far sì che direttamente quel call
center che aveva chiamato tutte le persone che avevano prenotato all'epoca richiami
tutte le persone e rifissi gli appuntamenti onde evitare che vi siano code inimmaginabili
all'ingresso delle anagrafi per avere solamente delle informazioni, oppure per rifissare
un appuntamento. Quindi secondo me in maniera molto facile degli interventi incisivi
possono essere assolutamente fatti, non penso che sia complicato ad esempio
riprevedere che quel call center, che quel ragazzo che ha telefonato con, tra l'altro, molta
sollecitudine possa ricontattare nuovamente per rifissare e dare anche una priorità agli
appuntamenti che sono saltati. Concludo, Presidente, dicendo che appunto secondo me
una valutazione anche sul personale anziché solo dire: “Ne abbiamo troppo poco”,
potrebbe essere una valutazione ottimista e in positivo. Grazie.

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