Interventi |
FERRERO Viviana (Vicepresidente) Allora, prima verifico la presenza del Consigliere Curatella e dell’Assessore Unia. CURATELLA Cataldo Curatella, sono presente, buongiorno. UNIA Alberto (Assessore) Unia, pure. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Perfetto. Allora procediamo con l’interpellanza n. mecc. 202001199/002: “Aree gioco ancora chiuse: i bambini sono cittadini di serie B?” FERRERO Viviana (Vicepresidente) È stata presentata in data 27 maggio del 2020, il primo firmatario è il Consigliere Curatella, a cui segue il Consigliere Magliano. Risponde l’Assessore Unia, a cui concedo i cinque minuti. Grazie. UNIA Alberto (Assessore) Sì, grazie, Presidente. Allora, in merito al punto 1 dell’interpellanza: “Quando si intendano riaprire le aree gioco cittadine per i bambini”, si comunica che…, ovviamente, il Consigliere Curatella lo saprà già, quindi, che con l’ordinanza 67 del 29 maggio 2020 è stata disposta la riapertura delle aree gioco a partire dal 30 maggio per quelle comprese nell’allegato 1 della medesima ordinanza, a partire dal 30 maggio e a partire dal 1° giugno per quelle rimanenti, quindi tra le città italiane siamo stati forse tra le prime due o tre città ad aver riaperto le aree gioco. In merio al punto 2: “Se sia prevista pulizia e sanificazione”, si risponde affermativamente; è stata prevista una pulizia giornaliera approfondita a cura del gestore del servizio con detergente neutro, come indicato nell’allegato 8 al Decreto del 17 maggio 2020. E anche nei primi giorni di vigenza del successivo DPCM 11 giugno 2020 - il cui allegato 8 prevedeva un allentamento delle procedure, ovvero controlli periodici e dello stato delle diverse attrezzature e pulizia periodica approfondita delle superfici più toccate con detergente neutro -, si è comunque provveduto ad effettuare una pulizia a giorni alterni delle attrezzature. In merito al punto 3: “Se e come si preveda di regolare l’accesso e qual è la densità massima di bambini in contemporanea in ogni area”, si comunica che con l’ordinanza 67 è stato regolamentato anche l’accesso in aree giochi nel rispetto del divieto di assembramento, dell’obbligo di distanziamento di almeno un metro tra le persone e dell’obbligo di utilizzo della mascherina per tutte le persone al di sopra dei sei anni di età presenti nell’area. La responsabilità per il rispetto delle disposizioni è rimessa ai genitori o agli adulti tenuti alla sorveglianza dei minori presenti. Il servizio di Protezione Civile ha predisposto una specifica attività di informazione e supporto ai cittadini ad opera dei volontari dell’associazione di Protezione Civile convenzionata con la Città con passaggi giornalieri in tutte le aree gioco. Per quanto riguarda il quarto punto: “Se sia prevista l’aggiunta di una cartellonistica”, si comunica che è stata prevista l’apposizione di specifica cartellonistica, tra l’altro già messa in funzione, di informativa con l’indicazione delle prescrizioni sul rispetto del distanziamento fisico di almeno un metro, l’obbligo delle mascherine per le persone al di sopra dei sei anni e l’obbligo di accompagnamento da parte di un genitore o di altro adulto o familiare per i bambini al di sotto dei 14 anni. Al cartello prescrittivo è stata aggiunta, come previsto dal DPCM dell’11 giugno, l’apposizione di un ulteriore cartello con le icone indicanti i rispettivi divieti. I due file relativi ai cartelli suddetti, volendo, potrò trasmetterli comunque agli interpellati insieme alla risposta, ovviamente. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Assessore Unia. Passo subito la parola al Consigliere Curatella. CURATELLA Cataldo Grazie, Presidente. Ringrazio l’Assessore della risposta di cui non posso che dirmi soddisfatto. Come, appunto, si diceva, questa interpellanza è di più di un mese fa, del 27 maggio, e nasceva dal fatto che una cosa che abbiamo appreso, durante questo periodo a partire dal lockdown da fine febbraio fino, comunque, a inizio giugno, è che i bambini sono stati considerati un po’ come delle persone di serie B perché c’è stato comunque…, nonostante ci fossero diverse sollecitazioni anche da parte dell’Ordine degli Psicologi di trovare un modo per farli uscire dalle quattro mura, di non lasciare i bambini davanti a un monitor h24, permettere quindi di avere anche dei momenti di svago all’aperto, salvo alcune situazioni particolari - persone che vivevano, avendo a disposizione dei giardini privati o comunque che potevano avere degli spazi consoni, non i 40 metri quadri in quattro -, molti bambini si sono trovati a vivere chiusi e fino a giugno, quando appunto, con l’ordinanza 67 si è data l’apertura, non c’è stata nessuna possibilità di uscire per loro e per le loro famiglie. Sono stati necessari anche alcuni eventi, ad esempio l’evento scatenante, per cui ho presentato questa interpellanza, era successo qualche giorno prima nell’area pedonale di Crocetta, dove, dal 25 maggio circa, tutte le attività, bar, ristoranti e quant’altro erano già operative e si stava già uscendo, l’unica parte che restava ancora preclusa a ogni tipo di socialità era quella dei bambini e quando si cercava…, cercando, in qualche modo, anche di rispettare determinate distanze, c’era subito l’intervento degli agenti della Polizia Municipale che, nulla da dire, facevano la loro attività, però non sempre potevano essere presenti ovunque, quindi si creava un po’ un doppio peso tra i bambini che dovevano continuare a restare reclusi in casa e le altre attività che erano comunque aperte. Pertanto, ben venga, fa piacere che si sia proceduto con la riapertura; cerchiamo, però - se dovesse esserci magari, speriamo di no, una recrudescenza con il ritorno di alcune misure limitative -, di dare priorità ai bambini, cercando un po’ di evitate di recluderli nuovamente in casa. Grazie, Presidente, ho concluso. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Consigliere Curatella. |