Interventi |
IARIA Antonino (Assessore) Grazie Presidente. L’area normativa R3, su cui insiste il PEC Bardonecchia, è stata oggetti di una Variante urbanistica numero 293, approvata nel 2014. Tale Variante ha trasformato l’area da servizi pubblici, a residenziale, con un indice edificatorio di 9.000 metri quadri complessivi di (incomprensibile). Il PEC vigente, approvato il 13 dicembre 2019, che prevede due edifici, uno di 9 piani su via Marsigli e uno di 11 piani su via Bardonecchia, un giardino assoggettato ad uso pubblico e un giardino pubblico, è stato approvato con l’intento riuscito di mitigare l’impatto della grande quantità di SLP generata dalla Variante citata precedentemente, cercando sia di occupare meno suolo e sia di limitare l’impronta degli edifici sull’area stessa. Tali propositi hanno portato a prevedere un PEC vigente, come ho detto prima, con un edificio di 11 piani su via Bardonecchia, ha un fronte già costruito, e l’altro su via Marsigli, di 9 piani, in arretramento rispetto all’attuale filo della viabilità esistente in modo da proseguire il viale alberato limitrofo della via stessa, quindi creando anche una nuova conformazione urbanistica molto più bella ed utile anche come impatto. Con la delibera di oggi si continua in questa direzione, si ottimizza ulteriormente questo processo. Aumentando in altezza l’edificio di via Marsigli ed allontanando il fronte dell’edificio di via Marsigli da via Bardonecchia, diminuisce l’impatto delle ombre sugli immobili di via Bardonecchia. La deroga al Regolamento Edilizio proposta con questa delibera permette di modificare l’assetto planometrico, andando in questa direzione, cioè distribuendo la superficie residenziale sull’area, ribadisco che la superficie residenziale non aumenta, ma viene semplicemente ridistribuita, dicevo, in modo tale da concentrare il più possibile l’edificato, aumentando conseguentemente le superfici del giardino assoggettato, è di circa 197 metri, e la permeabilità visiva ed anche funzionale del giardino pubblico e del giardino assoggettato ad uso pubblico. Quindi, nello specifico, oggi si propone al Consiglio la deroga ad un articolo specifico dell’appendice 1 del Regolamento Edilizio, comma A 11, articolo A, comma 11, inerente all’altezza dei fronti dei fabbricati, la cosiddetta confrontanza. La nuova soluzione progettuale infatti, relativa al solo edifico localizzato su via Marsigli, recepisce innanzitutto le indicazioni dell’Amministrazione nel non superare l’altezza massima dei 35 metri, ma chiede al Consiglio di approvare questa deroga su quest’articolo, cioè l’altezza dei fronti della costruzione (Hf), come ho già citato, del comma 11 dell’appendice 1. Quindi, questa deroga fa sì che quell’edifico di via Marsigli venga riplasmato con un fronte che va da un aumento dei piani dai 10 agli 11, con una diminuzione dell’impatto sul suolo, che permette tutti i vantaggi già citati prima, che ripeto, con questa nuova disposizione avremo un incremento di 197 metri quadri di giardino assoggettato ad uso pubblico, ma che, oltre ad aumentare lo spazio del giardino, ad aumentare l’apertura del giardino verso la Città, come ho detto prima, allontana i fronti più alti di questo PEC dagli edifici alti di via Bardonecchia. Rimangono, come ho detto prima, invariati i parametri urbanistico - edilizi relativi alla SLP. Tutto ciò avrà la possibilità di anche, come ho detto, rimodulare questa grande SLP proposta in quest’area, andando anche in un miglioramento di tutto l’impianto. Nella delibera viene citato sia il parere favorevole della Commissione Edilizia, rispetto a questa nuova soluzione e sia l’impegno dei proprietari di occuparsi, a proprie spese, dello sfalcio del giardino pubblico per dieci anni, come dicevo prima, del giardino pubblico, non di quello assoggettato, che è già a loro carico, per dieci anni, con un impegno che poi sarà formalizzato in sede di variante al PEC se questa delibera, chiaramente, questa deroga al Regolamento Edilizio, questa delibera passa alla votazione del Consiglio. La delibera di oggi, un’ultima cosa, revoca la precedente delibera di deroga su quest’area, delibera che avevo già portato in Commissione e in Consiglio, perché, come avevo detto prima, da un’interrogazione con i proprietari, si sono modificati alcuni dei parametri, quindi non si va più in deroga all’altezza massima dei 35 metri, ma si deroga solamente alla confrontanza. Grazie, Presidente. IARIA Antonino (Assessore) Grazie, Presidente. Volevo solo ribadire, com’è già stato ben spiegato in Commissione con le slides e con anche in particolare il disegno che raffigurava le ombre proiettate, sia del PEC vigente, sia della nuova proposta, che verrà attuata se passa questa deroga al Regolamento Edilizio. Come dicevo prima, da quella slide del discorso sulle ombre, si capisce molto bene come l’aumento dei piani del fronte su via Marsigli, che ricorda adesso una lama che arriva come estensione fino a via Bardonecchia e su via Bardonecchia si confronta con tutta una serie di edifici altri dai 9 ai 10 piani, dicevo, questa proiezione dell’ombra del PEC vigente porta un’estensione di ombreggiamento ed oscuramento di visuale più ampia rispetto all’ombreggiamento ed oscuramento delle visuali della proposta che è stata anche, come ho detto prima, anche visionata dalla Commissione Edilizia, che ha accolto, come dire, anche questo miglioramento, che viene così proposto appunto, come edificio di altezze diverse da 10 a 11 piani, ma più compatto. Quindi, praticamente, allontanandosi dal fronte degli edifici privati, si ha automaticamente un miglioramento per quanto riguarda, diciamo, l’impatto delle visuali, tra l’altro anche aumentando la visuale di alcuni edifici proprio sul nuovo giardino pubblico. Io ricordo che, ricordo, mi hanno chiaramente riferito che un Comitato era stato ricevuto prima dell’approvazione del PEC nel 2019 e all’epoca non era stata presentata alcuna osservazione. Riguardo poi al discorso sulle lesioni di diritto visibile, lesioni di diritto di terzi, io ricordo che quell’area ha, come dire, una possibilità di costruire quei 9.000 metri quadri, la scelta dell’Amministrazione è stata quella di non distribuirli in edifici un po’ più bassi, ma che facessero una cornice unica, riducendo di molto la possibilità di avere un giardino su piena terra, perché l’impronta degli edifici sarebbe stata molto più grande, sia come seminterrati, sia come impronta in superficie, facendo una corte chiusa, ma si è deciso di distribuirle con questa modalità, che adesso viene ulteriormente migliorata. Quindi, io non ho altro da dire sull’argomento in questione. Grazie, Presidente. Io spero di avere chiarito che l’interesse pubblico non sono i solo 197 metri quadri di giardino assoggettati e i dieci anni di sfalcio gratuito sulla parte di giardino pubblico, cioè dove noi dobbiamo chiaramente attivarci come Amministrazione, ma è proprio sull’ulteriore miglioramento che era già partito con quest’approvazione del PEC vigente, che viene ampliato nelle sue possibilità di miglioramento dell’assetto planivolumetrico. |