Città di Torino

Consiglio Comunale

Città di Torino > Consiglio Comunale > VERBALI > Torna indietro

Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 22 Giugno 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 9
INTERPELLANZA 2020-01103
"MATRIMONI CIVILI E SERVIZI ANAGRAFICI RIORGANIZZAZIONE DOPO L'EMERGENZA CORONAVIRUS" PRESENTATA IN DATA 12 MAGGIO 2020 - PRIMA FIRMATARIA SCANDEREBECH.
Interventi
ROLANDO Sergio (Assessore)
Presidente, le chiedo scusa, ma ero alle prese con i numeri di prima, chiedo scusa.
Allora, c’è una premessa generale relativamente all’interpellanza che parla
specificamente dei matrimoni. Sono meno di 15 giorni che l’Anagrafe centrale è tornata
ad operare in condizioni simili a quelle precedenti al fenomeno Covid. In data 27
febbraio sono iniziate tutte le operazioni, prima della chiusura definitiva, di
distanziamento e di modifica del modus operandi, perché già c’erano sensazioni che
riguardavano soprattutto i front-office e già si erano presi dei provvedimenti. La
situazione attuale delle Anagrafi, e parlo non solo dell’Anagrafe centrale, è ovviamente
in una fase post Covid, ma non vuol dire che il Covid è finito. Facendo un discorso
generale, le Anagrafi hanno una vicenda molto simile, ovviamente di natura diversa, a
situazioni analoghe che si presentano tutti i giorni nelle aziende sanitarie ospedaliere e
locali, all’Agenzia delle Entrate, sia in riscossione che pagamenti, basta andare a vedere,
e altri servizi come le Poste. Nel periodo, si sono accumulate migliaia di richieste per
mancata attività in presenza, fatta eccezione per l’emergenza. L’accesso agli sportelli è
stato ridotto e non è ancora oggi ritornato alla normalità perché ad oggi l’Anagrafe
centrale opera quasi in toto. Per le Anagrafi decentrate abbiamo un piano di riapertura,
stiamo ottenendo tutte le nuove valutazioni dei rischi che si concluderà settimana dopo
settimana, speriamo entro il 10 di luglio, e quindi siamo di fronte a un piano che
rappresenta ancora una situazione post Covid in… (incomprensibile). Venendo al tema
dei matrimoni, che è oggetto dell’interpellanza, la situazione dei matrimoni all’8 giugno
2020 è la seguente: dal 9 marzo 2020 i matrimoni programmati sono stati sospesi,
rinviati, come disposto dall’articolo 2 comma 1 lettera V del DPCM 8 marzo 2020, in
cui si legge: “Sono sospese le cerimonie civili e religiose, ivi comprese quelle funebri”.
Le celebrazioni sono riprese in data 23 aprile 2020. La modalità adottata è stata quella
indicata nel parere della dottoressa Paola Rolli del Ministero degli Interni, Dipartimento
per gli Affari Interni Territoriali del 12 marzo 2020, secondo il quale si legge: “È
possibile celebrare il matrimonio e redigere il relativo atto di stato civile unicamente
con la presenza degli sposi, i testimoni e l’ufficiale di stato civile che redige l’atto,
mantenendo il rispetto della distanza di sicurezza e di tutte le disposizioni precauzionali
previste dall’emergenza”. Nel medesimo punto, nel medesimo parere veniva data
indicazione di evitare, nel periodo, di ricevere ulteriori prenotazioni di nuovi matrimoni.
Dal 23 aprile 2020 al 12 giugno 2020 sono stati celebrati in modalità come descritto dal
parere del Ministero degli Interni 131 matrimoni e costituite 4 unioni civili. I matrimoni
vengono celebrati attualmente nei giorni di lunedì, giovedì e venerdì mattina. L’attuale
lista di attesa per il matrimonio, tenendo conto delle celebrazioni relative ai mesi di
marzo, aprile, che sono state rinviate per volontà degli stessi richiedenti, si protrae fino
a fine 2020. Eventuali piani per ridurre o assorbire la lista d’attesa sono subordinati alla
piena ripresa dell’attività degli Uffici. L’inserimento nei prossimi mesi di eventuali
giornate aggiuntive per la celebrazione dei matrimoni è condizionato dalle limitate
risorse umane disponibili per l’attività di raccolta e di verifica della documentazione e
per la preparazione degli atti e di back-office. Seconda domanda: “quale sia il piano per
smaltire le liste d’attesa per la documentazione di competenza dei Servizi anagrafici” e
“come si stia valutando la riorganizzazione degli Uffici in questione, sia per accogliere
l’afflusso dei cittadini, sia per garantire la ripresa ottimale dei servizi”. L’afflusso dei
cittadini è regolato in ottemperanza alle limitazioni dettate dalle disposizioni che ho
letto prima. Al momento, l’accesso ai Servizi anagrafici è consentito esclusivamente
previo appuntamento, con l’eccezione delle denunce di nascita e di morte. È aperta
l’Anagrafe centrale, le postazioni di lavoro aperte sono ridotte in ragione di garantire i
parametri di sicurezza per gli operatori. Per quanto riguarda le sedi decentrate, ne sono
state riaperte quattro una settimana fa, sempre e solo su appuntamento. Sono stati
attivati interventi per permettere la risposta da remoto, per alcune richieste dei cittadini;
sono state potenziate le risorse che lavorano su richieste via mail e sono stati effettuati
degli interventi per permettere alle persone di lavorare da casa su banche dati prima
accessibili solo dalle sedi. Tuttavia, per le attività che devono essere rese in presenza
allo sportello, viene quotidianamente fatto tutto lo sforzo possibile per aumentare il
numero degli sportelli, considerando il numero limite della capienza dei locali. Tuttavia,
visto il blocco forzoso di due mesi e che la ripresa obbligatoriamente è rallentata delle
attività, saranno necessari tempi lunghi per rientrare in tutto il lavoro pregresso. Tramite
TorinoFacile vengono lavorate pratiche in giornata e quelle lavorate via mail sono
rinviate. Si stanno potenziando le dichiarazioni sostitutive di atto notorio aprendo uno
sportello presso Palazzo Civico. Per quanto riguarda il rilascio diretto di certificati, si
stanno eseguendo documenti con le procedure SPID e CIE per stamparli in autonomia
su TorinoFacile. Persiste l’alternativa edicolanti: 72 convenzioni, e riprenderemo gli
accordi ed i tentativi di valutazione delle operazioni presso le biblioteche. Bisogna
sempre ricordare che comunque siamo sempre in periodo sorvegliato. Concludo dicendo
che si tratta…, per tutto quello che è possibile, i certificati, ad esempio, gli Uffici
inviano, previa richiesta corredata di copia di documento di riconoscimento. Per le carte
d’identità, atteso che il procedimento, a far data dall’introduzione di un modello
elettronico, è di relativa complessità e che si accede agli Uffici solo previo
appuntamento ancora oggi, i tempi di attesa ordinari sono sensibilmente lunghi, anche
qualche mese. La circostanza della scadenza massiva di una mole enorme di documenti
comporta conseguenze assolutamente rovinose. Com’è noto il Decreto 17 marzo ‘18…

ROLANDO Sergio (Assessore)
Ho solo altre due righe... ha prorogato la scadenza delle carte al 31 gennaio 2020 fino al
31 agosto. Abbiamo rifatto procedure di emendamenti per il prolungo a 12 mesi delle
scadenze originarie, speriamo che col Decreto Rilancio tutto ciò venga accettato. Scusi,
ma...

Copyright © Comune di Torino - accesso Intracom Comunale (riservato ai dipendenti)