Interventi |
SCANDEREBECH Federica Sì, Presidente, buongiorno, sono presente. Spero mi sentiate perché ho una connessione diversa dal solito. SCANDEREBECH Federica Sì, grazie, Assessore, per la risposta molto interessante, perché faccio presente che questa interpellanza veniva depositata il 12 maggio proprio perché tutto ciò che si sta verificando in questo momento era assolutamente prevedibile e quindi oggi più che mai questa interpellanza è più che attuale ed era un’occasione anche per la Giunta di spiegare che cosa si stia realmente facendo sulla Città in queste divisioni comunali. Io ho avuto un’interlocuzione con alcuni Uffici, ho letto anche ciò che veniva dichiarato per stampa e quant’altro. Ad esempio, gli Uffici dei Servizi Civici rispondevano giorni fa: “Occorre tenere presente che al momento attuale a causa dell’emergenza sanitaria si è provocato il rinvio di centinaia di matrimoni già programmati, la lista di attesa è molto lunga e arriva anche a fine anno”. Mi sono dovuta documentare per dare delle informazioni ad una coppia di cittadini che si volevano sposare e ad oggi praticamente la data viene rinviata quasi all’inizio del 2021. Quindi, mi domandavo come si stia provvedendo alla riorganizzazione dei servizi per garantire un servizio di livello almeno qualitativo dignitoso perché un Comune all’avanguardia come il nostro deve avere un livello qualitativo assolutamente alto e dignitoso. Quindi, secondo me, bisogna agire da subito, quindi se c’è una mancanza di personale nei Servizi Civici forse è il caso che l’Assessore batta i pugni, si faccia sentire e attualmente possa prevedere un incremento delle risorse umane ad esempio in questi servizi, visto che proprio poco fa dichiarava il fatto di questa mancanza di risorse umane. Invece, per quanto riguarda l’Anagrafe centrale, restituisce la fotografia di una macchina pubblica che stenta a ripartire dopo mesi di stop causati dall’emergenza Coronavirus, ma non mi meraviglio. Per non parlare dei disagi delle Anagrafi decentrate di via Leoncavallo, di corso Vercelli e del call center sempre occupato. Il Comune giorni fa dichiarava di aver proceduto ad una riunione organizzativa e dichiarava che negli Uffici anagrafici si sono riversate molte più persone di quante l’Anagrafe può sopportare con le disposizioni anti-Covid. Mi domando quindi anche qui come si stia prevedendo a riorganizzare il tutto, ad incrementare il personale, ma ad incrementare anche le forme di comunicazione perché mi risulta che sì, si siano prorogati i termini delle scadenze ad esempio dei documenti d’identità, ma poi ai fini delle prenotazioni ad esempio di un volo aereo non si capisce come si possa procedere perché comunque chiedono un documento non scaduto, ad esempio per la prenotazione di un volo aereo. E faccio una pubblica denuncia di una situazione personalmente accaduta, a testimonianza della confusione che regna tra i cittadini e lo faccio come fruitrice di un servizio pubblico della città. A novembre scorso del 2019 prendevo appuntamento in Anagrafe e mi veniva assegnata la data di metà marzo per il rinnovo della carta d’identità. Chiaramente durante il periodo del lockdown qualche giorno prima del giorno dell’appuntamento sono stata contattata da un dipendente dell’Anagrafe che molto puntualmente in maniera anche professionale chiaramente mi informava del fatto che non mi potessi recare in Anagrafe e quindi venivano informata che sarei stata ricontattata, ma questo purtroppo non è avvenuto, quindi mi metto nei panni dei tanti torinesi che si sono ritrovati nella stessa situazione, ossia nella confusione più totale. Mi domando come mai, ad esempio, non si sia provveduto ad una comunicazione puntuale come quella di ricontattare tutte le persone che avevano un precedente appuntamento e di procedere quindi direttamente al rinnovo di un appuntamento per i mesi successivi il più presto possibile. Io personalmente ho proceduto con un nuovo appuntamento sul sito del Ministero e la prima data utile è a fine agosto, senza sapere poi quando fisicamente potrò impossessarmi del documento e vederlo visivamente. Nella migliore delle ipotesi avrò impiegato circa 10 mesi per avere il rinnovo di una carta d’identità e non un paio di mesi che dichiarava prima l’Assessore. Sinceramente in questo caso mi vergogno di vivere a Torino e di avere dei servizi così scadenti. Mi auguro che la Giunta oggi rifletta seriamente su ciò, perché è un vero dispiacere vedere una macchina comunale in tilt e impotente nell’erogare un servizio ai tanti torinesi e, a testimonianza di ciò, io purtroppo ne sono stata la testimonianza, mi metto nei panni dei tanti torinesi che in questi giorni sono nella confusione più totale. Quindi, secondo me, delle azioni concrete si possono svolgere da subito, ad esempio un’informazione diretta, così come c’è stata per dichiarare che l’appuntamento veniva sospeso, idealmente si può anche fare per ricontattare tutte quelle persone che avevano fissato un appuntamento e di cui ovviamente si è in possesso dei dati e quindi anche del numero telefonico. Vedo la Presidente collegata, quindi mi taccio. Grazie mille e a dopo. |