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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 22 Giugno 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 9
INTERPELLANZA 2020-01103
"MATRIMONI CIVILI E SERVIZI ANAGRAFICI RIORGANIZZAZIONE DOPO L'EMERGENZA CORONAVIRUS" PRESENTATA IN DATA 12 MAGGIO 2020 - PRIMA FIRMATARIA SCANDEREBECH.
Interventi
SCANDEREBECH Federica
Sì, Presidente, buongiorno, sono presente. Spero mi sentiate perché ho una connessione
diversa dal solito.

SCANDEREBECH Federica
Sì, grazie, Assessore, per la risposta molto interessante, perché faccio presente che
questa interpellanza veniva depositata il 12 maggio proprio perché tutto ciò che si sta
verificando in questo momento era assolutamente prevedibile e quindi oggi più che mai
questa interpellanza è più che attuale ed era un’occasione anche per la Giunta di
spiegare che cosa si stia realmente facendo sulla Città in queste divisioni comunali. Io
ho avuto un’interlocuzione con alcuni Uffici, ho letto anche ciò che veniva dichiarato
per stampa e quant’altro. Ad esempio, gli Uffici dei Servizi Civici rispondevano giorni
fa: “Occorre tenere presente che al momento attuale a causa dell’emergenza sanitaria si
è provocato il rinvio di centinaia di matrimoni già programmati, la lista di attesa è molto
lunga e arriva anche a fine anno”. Mi sono dovuta documentare per dare delle
informazioni ad una coppia di cittadini che si volevano sposare e ad oggi praticamente
la data viene rinviata quasi all’inizio del 2021. Quindi, mi domandavo come si stia
provvedendo alla riorganizzazione dei servizi per garantire un servizio di livello almeno
qualitativo dignitoso perché un Comune all’avanguardia come il nostro deve avere un
livello qualitativo assolutamente alto e dignitoso. Quindi, secondo me, bisogna agire da
subito, quindi se c’è una mancanza di personale nei Servizi Civici forse è il caso che
l’Assessore batta i pugni, si faccia sentire e attualmente possa prevedere un incremento
delle risorse umane ad esempio in questi servizi, visto che proprio poco fa dichiarava il
fatto di questa mancanza di risorse umane. Invece, per quanto riguarda l’Anagrafe
centrale, restituisce la fotografia di una macchina pubblica che stenta a ripartire dopo
mesi di stop causati dall’emergenza Coronavirus, ma non mi meraviglio. Per non
parlare dei disagi delle Anagrafi decentrate di via Leoncavallo, di corso Vercelli e del
call center sempre occupato. Il Comune giorni fa dichiarava di aver proceduto ad una
riunione organizzativa e dichiarava che negli Uffici anagrafici si sono riversate molte
più persone di quante l’Anagrafe può sopportare con le disposizioni anti-Covid. Mi
domando quindi anche qui come si stia prevedendo a riorganizzare il tutto, ad
incrementare il personale, ma ad incrementare anche le forme di comunicazione perché
mi risulta che sì, si siano prorogati i termini delle scadenze ad esempio dei documenti
d’identità, ma poi ai fini delle prenotazioni ad esempio di un volo aereo non si capisce
come si possa procedere perché comunque chiedono un documento non scaduto, ad
esempio per la prenotazione di un volo aereo. E faccio una pubblica denuncia di una
situazione personalmente accaduta, a testimonianza della confusione che regna tra i
cittadini e lo faccio come fruitrice di un servizio pubblico della città. A novembre
scorso del 2019 prendevo appuntamento in Anagrafe e mi veniva assegnata la data di
metà marzo per il rinnovo della carta d’identità. Chiaramente durante il periodo del
lockdown qualche giorno prima del giorno dell’appuntamento sono stata contattata da
un dipendente dell’Anagrafe che molto puntualmente in maniera anche professionale
chiaramente mi informava del fatto che non mi potessi recare in Anagrafe e quindi
venivano informata che sarei stata ricontattata, ma questo purtroppo non è avvenuto,
quindi mi metto nei panni dei tanti torinesi che si sono ritrovati nella stessa situazione,
ossia nella confusione più totale. Mi domando come mai, ad esempio, non si sia
provveduto ad una comunicazione puntuale come quella di ricontattare tutte le persone
che avevano un precedente appuntamento e di procedere quindi direttamente al rinnovo
di un appuntamento per i mesi successivi il più presto possibile. Io personalmente ho
proceduto con un nuovo appuntamento sul sito del Ministero e la prima data utile è a
fine agosto, senza sapere poi quando fisicamente potrò impossessarmi del documento e
vederlo visivamente. Nella migliore delle ipotesi avrò impiegato circa 10 mesi per avere
il rinnovo di una carta d’identità e non un paio di mesi che dichiarava prima
l’Assessore. Sinceramente in questo caso mi vergogno di vivere a Torino e di avere dei
servizi così scadenti. Mi auguro che la Giunta oggi rifletta seriamente su ciò, perché è
un vero dispiacere vedere una macchina comunale in tilt e impotente nell’erogare un
servizio ai tanti torinesi e, a testimonianza di ciò, io purtroppo ne sono stata la
testimonianza, mi metto nei panni dei tanti torinesi che in questi giorni sono nella
confusione più totale. Quindi, secondo me, delle azioni concrete si possono svolgere da
subito, ad esempio un’informazione diretta, così come c’è stata per dichiarare che
l’appuntamento veniva sospeso, idealmente si può anche fare per ricontattare tutte
quelle persone che avevano fissato un appuntamento e di cui ovviamente si è in
possesso dei dati e quindi anche del numero telefonico. Vedo la Presidente collegata,
quindi mi taccio. Grazie mille e a dopo.

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