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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 22 Giugno 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 32
MOZIONE 2020-01318
"SOSPENDERE LA PROCEDURA DI RICHIESTA DI COMMISSARIAMENTO DEL REGIO" PRESENTATA IN DATA 12 GIUGNO 2020 - PRIMA FIRMATARIA ARTESIO.
Interventi
PATRIARCA Lorenza
Grazie, Presidente. Io, appunto, riprenderò... sicuramente molte cose sono già state dette
e mi associo a quanto, in particolare, la mia collega di Gruppo Foglietta e la collega
Artesio e la collega Pollicino hanno sottolineato.
Io volevo evidenziare in particolare un aspetto rispetto a questa scelta: noi abbiamo
ascoltato in Commissione le RSU dei lavoratori, abbiamo visto e abbiamo partecipato,
parlando con parecchi musicisti, alle manifestazioni di protesta che ci sono state in
piazza in queste ultime settimane, proprio a seguito della scelta della Sindaca del
commissariamento, e credo che, per quanto nessuno di noi possa dirsi esperto nel
settore, abbiamo raccolto in queste ultime tre settimane parecchie testimonianze e
parecchie informazioni, che ci fanno sicuramente convincere ancor di più del fatto che
questa si una scelta assolutamente politica e non necessaria, e assolutamente pericolosa
per la Città. Ci sono funzioni dello Stato - io l’ho già detto in Commissione - che sono
in sé un costo, ma che rappresentano comunque impegni essenziali per lo sviluppo di
una determinata comunità. Il Teatro Regio, fin dalla sua fondazione, dalla sua prima
fondazione nel 1740, è stato il simbolo delle aspirazioni della nostra città. Era un teatro
da 2.600 posti in una Torino che certo non si poteva dire una grande capitale, ma che
aveva aspirazioni in questo senso. È evidente che per anni, insomma, per la nostra città
il teatro è stato e rappresenta un’eccellenza, è riconosciuto come un’eccellenza
internazionale e noi non possiamo permettere in nessun modo che una macchia come
quella del commissariamento, ripeto, ancor più ingiustificata come in questo caso,
perché la situazione di debolezza finanziaria del Regio non è certo estranea ad altri Enti
Lirici; le produzioni Liriche costano moltissimo e pertanto non possono sopravvivere
senza ingenti investimenti. La scelta può essere quella di, in qualche modo, riconoscere
che è un costo, è un investimento necessario per lo sviluppo della città, necessario per il
rilancio della città, ancor più in momento in cui la città, ripeto, fatica a trovare una sua
vocazione e la vocazione che sembrava volersi dare era proprio quella culturale e
turistica, e quindi, ripeto, una scelta come quella della Sindaca, rivendicata come scelta,
seppur giustificata rispetto a delle difficoltà di bilancio strutturale, non è in nessun
modo, secondo me, sostenibile, anzi, è da ripensare proprio per il bene di questa nostra
città, perché, ripeto, il Regio è per Torino qualcosa che sta a tutti a cuore, non a caso
ogni giorni sui giornali se ne parla, non a caso ci sono state manifestazioni e non a caso
ci sono oggi tre atti su questo tema. Ripeto, è un qualche cosa che dobbiamo tutti
provare a ripensare e a fermare prima che sia tardi, perché, ripeto, il commissariamento
può essere il primo atto di un declino che non credo che neppure la Sindaca voglia.
Grazie.

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