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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 22 Giugno 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 27
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2020-01332
RINEGOZIAZIONE EMISSIONI OBBLIGAZIONARIE IT0001413027 PER UN AMMONTARE DI EURO 79.966.483,87 E IT0003201669 PER UN AMMONTARE DI EURO 14.010.326,88 CON DEXIA-CREDIOP S.P.A..
Interventi
ARTESIO Eleonora
Solo sulle dichiarazioni di voto.

ARTESIO Eleonora
Grazie, Presidente. Io non parteciperò al voto su questa deliberazione per due ragioni
che intendo illustrare. La prima ragione: ci è stato detto che siamo di fronte ad
un’operazione necessaria per aumentare la liquidità dell’Amministrazione Comunale a
parziale compensazione delle minori entrate causate dalla condizione di emergenza
sanitaria e la possibilità di rinegoziazione dei mutui, in modo particolare di questa
fattispecie di prestiti obbligazionari, BOC, ci consente da un lato di spostare i termini e
le scadenza di pagamento, dall’altro di avere una liquidità immediata. È dichiaratamente
un’operazione contingente, bisogna valutare l’interesse, non dell’immediato di
quest’operazione contingente e anche io ho letto la relazione della società di consulenza,
in modo particolare l’allegato 3, a pagina 6, nella quale viene restituita la fotografia di
come, a fronte del rinvio di pagamenti e della dilazione di questi pagamenti sulla quota
capitale, vengono rinegoziati i tassi di interesse. Voglio sottolineare che nel primo caso
noi abbiamo comunque un incremento rispetto al tasso di interesse, così come nel
secondo caso abbiamo una riduzione dal 5,3% che era stato stipulato originariamente, al
3,13%, ma solo perché, in virtù della legge statale, non possono essere rinegoziati i tassi
superiori al 4%. Quindi è opinabile il vantaggio immediato, ma la cosa che mi preme
sottolineare è che siamo di fronte al primo prestito obbligazionario a cui sottostanno due
derivati, e veniamo quindi ad una condizione per la quale l’Amministrazione Comunale
si trova comunque, anche in questa operazione, nella non condizione di avere posto
alcuna questione, né politica, né finanziaria in ordine alla rinegoziazione dei derivati,
derivati che, voglio ricordare, prevedono che se il tasso Euribor è inferiore al 6,50% si
paga comunque secondo quanto pattuito. Quindi, da questo punto di vista, io credo che
si sarebbe potuta cogliere quest’occasione anche per lanciare un tema caro a tutte le
formazioni politiche che contestano il debito ritenuto eccessivamente gravoso, se non
odioso per gli Enti Locali e lo si sarebbe potuto fare con le altre amministrazioni.
Quindi, se facciamo un’operazione per l’oggi, che peraltro impegna il domani, ma su
questo domani non modifichiamo le categorie del nostro modo di intervenire in ordine
alla finanza locale, rischiamo di aver fatto un’operazione certamente di galleggiamento,
non so quanto favorevole, ma che non cambia il quadro di riferimento di insieme.
Poiché le opportunità di ridiscutere le questioni dei derivati sono ritornate in quest’Aula,
su sollecitazioni di molte mozioni, documenti, ordini del giorno, credo che anche questa
sia un’occasione persa. Per questa ragione non parteciperò al voto.

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