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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 22 Giugno 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 27
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2020-01332
RINEGOZIAZIONE EMISSIONI OBBLIGAZIONARIE IT0001413027 PER UN AMMONTARE DI EURO 79.966.483,87 E IT0003201669 PER UN AMMONTARE DI EURO 14.010.326,88 CON DEXIA-CREDIOP S.P.A..
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Adesso possiamo procedere con gli interventi dei Consiglieri in merito alla discussione.
Devo soltanto capire dalla Capogruppo Artesio se vuole intervenire solo sulle
dichiarazioni di voto o anche in merito alla discussione.

ARTESIO Eleonora
Solo sulle dichiarazioni di voto.

SICARI Francesco (Presidente)
Perfetto, la ringrazio. Allora, procediamo con gli interventi dei Consiglieri. Ho come
primo intervento il Consigliere Fornari. Prego, ne ha facoltà.

FORNARI Antonio
Grazie, Presidente. Questa delibera segue le altre delibere che abbiamo avuto nelle
settimane precedenti in cui il Comune di Torino ha iniziato a rinegoziare dei mutui che
sono in carico alla Città. La mole dei mutui da Cassa Depositi e Prestiti, alle varie
banche, ai BOC, Buoni Ordinari Comunali, sono veramente un fardello importante per
la nostra Città che ci portiamo avanti per almeno altri 30 anni. Quello che
obiettivamente questa delibera non può e non deve fare è quello di prendere tempo,
perché quest’anno e il prossimo sono gli anni probabilmente più duri per il Comune di
Torino, perché oltre alle difficoltà strutturali del nostro Bilancio, che è bene ricordare,
deficit strutturale della nostra Città, certificato dalla Corte dei Conti dell’anno 2015, ma
certificato poi nel 2017 dalla relazione della Corte dei Conti ha certificato un deficit
strutturale del Bilancio del Comune di Torino, un deficit strutturale del Comune di
Torino di 80 milioni. Quello che... Poi sappiamo che queste relazioni della Corte dei
Conti lasciano il tempo che trovano, c’è la relazione, dei conti europea, che ha
certificato che il TAV è un’opera inutile, costosa, con nessun beneficio per l’Italia,
eppure comunque si fa finta di niente, si va avanti, anche il dibattito a livello nazionale
non scalfisce nulla e si continua con queste opere inutili, anche se poi non hanno un
beneficio sui cittadini, lo stesso avviene sulle relazioni della Corte dei Conti italiana sui
bilanci degli Enti Locali e il bilancio degli Enti Locali, del Comune di Torino, oltre ad
un debito enorme, siamo il Comune più indebitato d’Italia per numero di abitanti, ha
anche un deficit strutturale che con un piano di riparto approvato nel 2017, cerca di
rimettere in sesto quest’Amministrazione, nonostante poi le difficoltà quotidiane del
dover comunque garantire i servizi essenziali, dalla manutenzione delle strade, al verde
pubblico, al Trasporto Pubblico Locale. Tutti questi servizi, però, necessitano di risorse
e questa delibera cerca proprio nel breve tempo, nel breve periodo e quindi sul 2020 -
2021, di prorogare di un anno la quota capitale e gli interessi. Io sono andato a vedermi
la relazione allegata al Bilancio che è bene comunque prendere come base per capire
questa delibera effettivamente ha un sostegno e quindi in un certo senso dobbiamo
appoggiarla e votarla, oppure no. Guardando la proposta, appunto, di Finance Active
che è la società che analizza anche questi dati, l’analisi preliminare di competenza
economica - finanziaria, possiamo vedere che, al fine di disporre di liquidità aggiuntiva
per sostenere le maggiori spese conseguenti agli effetti indotti dalla diffusione del
Covid, la Città di Torino ha chiesto alla controparte, appunto Dexia di formulare la
proposta di rimodulazione dei prestiti obbligazionari e dei mutui rappresentati. Noi ne
abbiamo due che sono, appunto, due BOC, i Buoni Ordinari Comunali ed un mutuo. Sul
primo si è stipulato un tasso fisso del 5,3%, che grida obiettivamente vendetta e infatti
io sfido qualcuno del Partito Democratico a intervenire su questa delibera, se lo guarda
bene, perché solo un folle poteva stipulare un tasso fisso al 5,3%, eppure chi ai tempi
governava questa Città e in particolar modo il Partito Democratico, ai tempi aveva un
altro nome, ebbe questa brillante idea di stipulare un BOC al tasso fisso del 5,3%, una
follia che ovviamente stanno pagando i torinesi. Quindi, oltre a tutti i debiti che hanno
accumulato negli anni ed una gestione scellerata, hanno obiettivamente firmato anche
dei mutui oltre a tutta la questione dei derivati, come questi, che gridano vendetta, e
quindi, secondo me un atteggiamento corretto sarebbe quello di intervenire in questa
delibera e chiedere scusa, perché come si può fare un mutuo al tasso fisso del 5,3%? Chi
ai tempi ha gestito la Città viene ancora ricordato come un grande politico competente,
una persona rispettabilissima, nonostante abbia messo in ginocchio questa Città che
dovrà impiegare i prossimi 30 anni per rientrare da questi debiti, pagando degli
interessi, quindi regalando degli interessi alle banche in modo sprovveduto ed
anacronistico. Come vi dicevo, le valutazioni riportate nel presente documento sono
state effettuate rispettando i tassi di mercato rilevati il 12 giugno e alle condizioni
comunicate dalla banca. La presente valutazione ha carattere puramente indicativo e
preliminare, infatti la sussistenza della convenienza economica bisogna fa riferimento
all’articolo 1 della Legge 448 del 2001, dovrà essere verificata in concomitanza alla
stipula della rinegoziazione sulla base delle condizioni definitive fissate dalla banca e
delle condizioni di mercato vigenti al momento. Qual è stata la metodologia seguita,
perché è importante ovviamente andare a valutare che tipo di metodologia è stata
seguita per negoziare questi BOC e questo mutuo. L’operazione è stata valutata dal
punto di vista tecnico - finanziario rispetto a due vincoli: il nominale residuo del debito
post rinegoziazione non deve essere superiore al nominale residuo del debito ante
sospensione e l’altro punto, appunto che citavo anche prima, è l’articolo 41 della Legge
448 del 2001 e tale articolo fa riferimento all’economicità di un’operazione di
ristrutturazione del debito da valutarsi in termini di valore finanziario delle passività,
prevedendo che si possa procedere alla ristrutturazione del debito unicamente, quindi
sottolineo unicamente, in presenza di condizioni di rifinanziamento che consentano una
riduzione del valore finanziario delle passività totali a carico degli enti stessi. Quindi, la
legge italiana, qui c’è una mancanza, non ha mai indicato quale curva di fattore di
sconto o quale criterio finanziario occorra utilizzare per verificare la riduzione del
valore finanziario del debito, pertanto, nel vuoto normativo che c’è, gli Enti Locali ed
anche le Regioni, hanno in passato adottato dei criteri e utilizzato delle curve di
valutazione comunemente applicate sul mercato o suggerite dalla letteratura finanziaria.
La curva di attualizzazione da utilizzare, quindi nella valutazione della convenienza
economica - finanziaria, dovrebbe essere quella che rappresenta in modo più fedele le
condizioni di finanziamento attuali dell’Ente, che si appresta ad intraprendere questa
rinegoziazione. La curva dovrebbe essere espressa come sommatoria di due
componenti: la curva di finanziamento riscontrata sul mercato dei capitali della
Repubblica Italiana e implicita nei prezzi dei BTP, quindi curva definita di benchmark,
e la curva relativa agli spread creditizi applicati agli enti in aggiunta alla curva di
benchmark. È evidente che, considerando in generale la minore affidabilità creditizia
media degli enti italiani, rispetto alla Repubblica Italiana e considerando anche la
minore liquidità dei prestiti rispetto ai BTB, la curva degli spread in aggiunta alla curva
di benchmark deve necessariamente risultare positiva. Attualmente non esistono titoli
obbligazionari emessi, quindi i BOC attualmente non ci sono più sul mercato, non
possono essere stipulati, e per fortuna, aggiungerei io, visto che in passato stipulavano,
come il Comune di Torino, dei BOC al tasso fisso del 5,3%, una follia che i torinesi
dovranno pagare per i prossimi 20 anni. Quindi, chi effettivamente in quegli anni ha
stipulato questi BOC dovrebbe chiedere scusa, io lo ripeto, perché è fondamentale. Qui,
tante volte in politica si guarda solo al breve periodo, ma non si ha mai un discorso sul
lungo periodo e quindi chi in effetti in quegli anni ha vissuto di rendita, devastando il
Bilancio del comune di Torino e le casse del Comune con mutui, c’era da fare qualsiasi
cosa, si facevano mutui a gogo, BOC, finanziamenti, tanto poi doveva arrivare
qualcuno, in questo caso il compito è toccato a quest’Amministrazione.

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

FORNARI Antonio
Sì, concludo dicendo, Presidente, che quest’operazione è un’operazione che ci permette
di avere un respiro nel breve periodo, quindi in questi anni che sono anni di crisi a causa
del Covid, ma un discorso sul lungo periodo prima o poi bisognerà farlo, che qualcuno,
che è ha indebitato il Comune di Torino e messo in queste condizioni, prima o poi dovrà
chiedere scusa. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Consigliere Fornari. Adesso ho iscritto il Capogruppo Napoli. Prego,
Capogruppo Napoli.

NAPOLI Osvaldo
Ascolti, io intervengo per un motivo più che semplice, in quanto io ero già intervenuto
in passato e, per coerenza con quello che avevo detto in passato, ritengo necessario oggi
ribadire quanto riferito in altri Consigli Comunali e cioè la rendicontazione dei mutui
non esiste Comune in Italia che non l’abbia fatta, e sarebbe ipocrita non dirlo, io
personalmente da Sindaco l’ho fatto, e ripeto, penso di poter dire che non ci sia Comune
in Italia che non l’abbia fatto. Quindi andare contro a questo tipo di atteggiamento, a
mio giudizio, sarebbe un’ipocrisia che ritengo di non doverlo fare, dico anche qualcosa
di personale. La mia storia politica mi permette oggi di poter dire delle cose da una
parte, dall’altra, al di sopra delle parti politiche, quindi di poter dire in parte la verità,
non rappresento il verbo, come dico sempre io. Però devo nello stesso tempo fare, come
dire, una contraddizione, quando il Consigliere Fornari dice: “messo in ginocchio la
Città”, beh, io debbo dire che ho vissuto la storia della Città di Torino, ho vissuto la
storia della Provincia di Torino, ho vissuto la storia del Piemonte e le Olimpiadi di
Torino 2006 avevano portato a Torino delle risorse, non mi ripeto di nuovo, perché
sarebbe troppo lungo, avevano portato delle risorse talmente forti, che hanno cambiato
la Città, totalmente la Città. Potrei fare degli esempi soltanto sotto l’aspetto, come dire,
culturale e turistico, dal Museo Egizio ad arrivare al Castello di Venaria, per poter
proseguire al Castello di Rivoli e c’è la lungimiranza, che giustamente lui dice il
termine politico, la politica deve avere, non deve amministrare oggi, ma deve
amministrare quello che avviene tra cinque anni, allora quegli amministratori che erano
di Centro Destra e di Centro Sinistra, e aggiungo anche, secondo me, mi permetto di
doverlo dire, quell’incontro che era avvenuto tra il Presidente della Regione e il Sindaco
di Torino di allora, avevano portato questi tipi di benefici, un’ immagine mondiale che
l’abbiamo poi visto in un momento turistico estremamente positivo, come io credo sia
enormemente positivo ATP Finals che ci porterà e che chi avrà, dalla prossima
Amministrazione, questo tipo di manifestazione avrà in mano, tra virgolette, un
giocattolo di una tale importanza comunicativa e finanziaria ed economica di cui la
Città di Torino dovrà essere orgogliosa per chi ha lavorato per riuscire a raggiungere
quell’ATP Finals. Ed aggiungo, anche qua mi prendo un pochino di colpa nell’aver
detto nell’ultimo Consiglio o penultimo Consiglio all’amico Lavolta: “il debito di
Torino Fassino l’aveva diminuito” e il Sindaco Appendino con onestà questo l’aveva
già dichiarato e l’ha dichiarato anche in Consiglio Comunale, ripeto, io non avevo
sentito che Lavolta l’aveva detto, ma il debito l’ha diminuito. Mi permetta, Fornari,
anche di dire questo sulla TAV, è ovvio che io sono completamente su una strada
diversa, la mia storia di 30 anni, un’opera che dura da 30 anni e di cui si parla, però
vede, Fornari, siamo in una condizione che se lei va a vedere le agenzie di stampa di
oggi, arriviamo al punto che il Sindaco di Genova, Bucci, dice, dichiara oggi, mezz’ora
fa: “Non sappiamo, stiamo finendo l’opera del nuovo ponte che ci sarà a Genova e non
sappiamo a chi consegnare l’opera”. Arriviamo a questo livello, ma quale Paese è che fa
in fretta a costruire un’opera che mai nessuno pensava in tanti anni di riuscire a
costruire in maniera così veloce e il Sindaco Bucci oggi dichiara: “non sappiamo a chi
consegnare l’opera”. Allora, questo è un Paese in cui noi viviamo di contraddizioni.
Ecco, io credo, e vado verso la fine, ha detto bene Rolando, la tranquillità che dice, noi
non controlliamo nel caso i tassi non siano quelli giusti, allora, lancio un appello che è
diverso, il Governo, PD e 5 Stelle, mancano le risorse ai Comuni, bisogna ripianare i
Comuni che hanno lavorato in questi tempi sotto quella disgrazia che è il coronavirus.
Dobbiamo sapere che ci troveremo in una condizione, a settembre, ottobre novembre,
quando, metta pure, si prorogherà la cassaintegrazione, ma per quattro settimane, per
cinque settimane, a quel punto lì, quando non ci sarà più la cassaintegrazione, avremo la
gente che in qualche maniera avrà bisogno di mangiare e dovremo preoccuparci di
quello che succede allora, e dico anche un altro aspetto che sicuramente la
Maggioranza, ma credo tutto il Consiglio Comunale, le spese sociali, i buoni spesa che
ci troveremo a non coprire saranno anche questa una situazione estremamente delicata.
Allora, io mi auguro veramente di fare meno polemica, proprio per quei motivi che
dicevo che riesco a parlare anche al di sopra delle parti e di fare meno polemica e di
capire che i problemi saranno questi e che il coronavirus, e finisco, Presidente,
(incomprensibile) nel male dà un’occasione alla classe politica di qualsiasi colore essa
sia di poter far ripartire il Paese da zero, modificando situazioni burocratiche e così via,
che sono estremamente negative, dicevo prima, dicevo in un Consiglio Comunale,
soltanto per i Comuni la cosiddetta Legge Bassanini, è ora di eliminarla, non possiamo
più che la politica non si prenda... Qual è il funzionario, il dirigente o l’impiegato che
firma un documento che guadagna 1.400 euro al mese correndo dei rischi domani
mattina di essere in Procura della Repubblica? Dobbiamo avere la capacità politica tutti,
al di là del colore, di cambiare questo Paese, nel male quest’occasione c’è a riiniziare
dall’inizio e di sviluppare il Paese in maniera diversa. Se abbiamo una visione di questo
tipo, io sono convinto che i giovani avranno un altro futuro, se non cadiamo di nuovo
nella rotta politica continua e sarebbe, a mio giudizio, un errore. Grazie, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Capogruppo Napoli. Ho iscritto, non per dichiarazioni di voto, Versaci.
Prego, Consigliere Versaci, ha facoltà per cinque minuti.

VERSACI Fabio
Grazie, Presidente. No, ci tenevo solamente a ringraziare l’Assessore Rolando e gli
Uffici, in particolar modo l’Assessore Rolando perché in questi anni c’è stato un aspro
dibattito sulle casse ed il Bilancio della nostra Città, spesso ci è stato detto di non
rivangare il passato, nel senso che noi avevamo la responsabilità ormai, perché avevamo
vinto le elezioni e dovevamo quindi smetterla di parlare del passato. Poi purtroppo
siamo costretti a parlare del passato, questo ne è un esempio, ha spiegato bene il mio
collega Fornari, questa è una cosa del passato che noi ci siamo ritrovati e che dobbiamo
gestire, questa è una delle cose; poi ovviamente è arrivato questo disgraziato
coronavirus che ha peggiorato le cose, però posso dire con orgoglio che con l’Assessore
Rolando siamo riusciti a mettere in piedi un Comune, a tenerlo in piedi vivo, senza
mandarlo in dissesto, come molti ci auguravano e speravano per questioni meramente
politiche, però, ovviamente, quando si deve parlare del passato è meglio non parlarne,
perché ci dicono sempre di non parlare del passato, poi purtroppo siamo costretti per
non nostra volontà, siamo stati costretti oggi, il Consigliere Fornari ha dovuto parlare
del passato, perché purtroppo il passato influenza molto ancora il presente, quindi siamo
un po’ obbligati a farlo, lo facciamo, noi rivendichiamo di quello che buono abbiamo
fatto, infatti è per questo che oggi diventa complicato criticare l’operato dell’Assessore
Rolando, è stato molto criticato negli anni passati, oggi invece sta dimostrando la
capacità di tenere, anche con l’aiuto degli Uffici, che sono straordinari, lo ripeto, una
situazione veramente complessa, siamo riusciti a tenere in piedi ancora questo Comune,
speriamo. Mi collego velocemente a quanto diceva anche il Capogruppo Napoli, che io
stimo e rispetto, perché evita sempre le polemiche, soprattutto in questo periodo, e lo
ringrazio, perché si è dimostrato in questi mesi soprattutto, di difficoltà, di essere una
persona corretta, questo io glielo riconosco ed ha ragione quando dice che il Governo
comunque dovrà affrontare ancora delle sfide difficili, io parlo degli Enti Locali, non mi
metto a parlare di politica troppo lontana dai miei confini. Ovviamente gli Enti Locali
sono sempre più in difficoltà, noi stiamo cercando con mille difficoltà di provare a
tenere il Comune in piedi, speriamo di farlo. Ovviamente io - lo dico al Capogruppo
Napoli -, nelle mie possibilità politiche, cerco sempre di interloquire con il mio
Movimento, con il mio Partito per avere delle risposte che riguardano gli Enti Locali,
perché è evidente che gli Enti Locali sono in forte difficoltà. Tra poco arriva luglio,
sappiamo tutti che ci sono gli equilibri di Bilancio, dovranno dare una risposta, il
Governo dovrà farlo assolutamente, quindi penso che sia opportuno da parte di tutti, di
tutte le forze politiche, sia che stanno al Governo, che stanno all’Opposizione, di
provare a trovare delle soluzioni, perché è spesso facile trovare il problema ed indicare
il problema e poi trovare delle soluzioni. Quindi, io davvero ringrazio ancora
l’Assessore Rolando per il lavoro che sta facendo e che dovrà fare ancora nei prossimi
mesi, che saranno molto complessi e complicati. La ringrazio, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Io non ho altri interventi da parte dei Consiglieri in merito alla discussione
di questa deliberazione. Quindi, se non ci sono interventi, chiudiamo la discussione.
Prima di passare alle dichiarazioni di voto, come sempre è possibile, il presentatore può
eventualmente intervenire se deve replicare agli interventi, altrimenti passiamo
direttamente alle dichiarazioni di voto. Assessore Rolando (incomprensibile)
intervento?

ROLANDO Sergio (Assessore)
No.

SICARI Francesco (Presidente)
No, non ritiene di dovere intervenire, perfetto. Andiamo avanti con le dichiarazioni di
voto, allora, iniziando dalla Capogruppo Artesio. Prego, Capogruppo Artesio, ne ha
facoltà per cinque minuti.

ARTESIO Eleonora
Grazie, Presidente. Io non parteciperò al voto su questa deliberazione per due ragioni
che intendo illustrare. La prima ragione: ci è stato detto che siamo di fronte ad
un’operazione necessaria per aumentare la liquidità dell’Amministrazione Comunale a
parziale compensazione delle minori entrate causate dalla condizione di emergenza
sanitaria e la possibilità di rinegoziazione dei mutui, in modo particolare di questa
fattispecie di prestiti obbligazionari, BOC, ci consente da un lato di spostare i termini e
le scadenza di pagamento, dall’altro di avere una liquidità immediata. È dichiaratamente
un’operazione contingente, bisogna valutare l’interesse, non dell’immediato di
quest’operazione contingente e anche io ho letto la relazione della società di consulenza,
in modo particolare l’allegato 3, a pagina 6, nella quale viene restituita la fotografia di
come, a fronte del rinvio di pagamenti e della dilazione di questi pagamenti sulla quota
capitale, vengono rinegoziati i tassi di interesse. Voglio sottolineare che nel primo caso
noi abbiamo comunque un incremento rispetto al tasso di interesse, così come nel
secondo caso abbiamo una riduzione dal 5,3% che era stato stipulato originariamente, al
3,13%, ma solo perché, in virtù della legge statale, non possono essere rinegoziati i tassi
superiori al 4%. Quindi è opinabile il vantaggio immediato, ma la cosa che mi preme
sottolineare è che siamo di fronte al primo prestito obbligazionario a cui sottostanno due
derivati, e veniamo quindi ad una condizione per la quale l’Amministrazione Comunale
si trova comunque, anche in questa operazione, nella non condizione di avere posto
alcuna questione, né politica, né finanziaria in ordine alla rinegoziazione dei derivati,
derivati che, voglio ricordare, prevedono che se il tasso Euribor è inferiore al 6,50% si
paga comunque secondo quanto pattuito. Quindi, da questo punto di vista, io credo che
si sarebbe potuta cogliere quest’occasione anche per lanciare un tema caro a tutte le
formazioni politiche che contestano il debito ritenuto eccessivamente gravoso, se non
odioso per gli Enti Locali e lo si sarebbe potuto fare con le altre amministrazioni.
Quindi, se facciamo un’operazione per l’oggi, che peraltro impegna il domani, ma su
questo domani non modifichiamo le categorie del nostro modo di intervenire in ordine
alla finanza locale, rischiamo di aver fatto un’operazione certamente di galleggiamento,
non so quanto favorevole, ma che non cambia il quadro di riferimento di insieme.
Poiché le opportunità di ridiscutere le questioni dei derivati sono ritornate in quest’Aula,
su sollecitazioni di molte mozioni, documenti, ordini del giorno, credo che anche questa
sia un’occasione persa. Per questa ragione non parteciperò al voto.

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio, Capogruppo Artesio. Adesso ho il Presidente Chessa sulle dichiarazioni di
voto. Prego, ne ha facoltà per cinque minuti.

CHESSA Marco
Grazie, Presidente. Ritengo questa delibera, una delibera importante che comporterà
degli impatti di sicuro interesse su quest’anno, sulla contabilità della Città e soprattutto,
rifacendomi anche a quello che diceva il Capogruppo Napoli, non è la prima volta che
questi titoli vengono portati in rinegoziazione da parte del Consiglio Comunale. In
questa situazione, ovviamente ci sono interventi necessari per affrontare l’emergenza
Covid della quale purtroppo, almeno per quanto mi riguarda, io non riesco ancora a
percepire quale possa essere il punto di caduta e quale possa essere la situazione una
volta che si spera che quest’emergenza possa finire. Detto questo, con questi risparmi,
con queste rinegoziazioni, possiamo fronteggiare gli impatti e le conseguenze e per farlo
bisogna attuare delle politiche realiste. Io lo dico anche alla Capogruppo Artesio,
generalmente a livello ideologico io sono molto spesso d’accordo con lei, però a livello
pratico purtroppo il realismo non ci permette di affrontarlo in una determinata maniera,
però poi su quello rientrerò successivamente. Collegandomi a quello che ha detto anche
il collega Versaci, il collega Fornari, io penso che il lavoro degli Uffici sia stato
prezioso in questo momento, un lavoro complicato, ma che ci permette di affrontare il
futuro con minori difficoltà, le difficoltà sono ancora tangibili, sono molte, però è un
lavoro assolutamente prezioso e di questo ringrazio tutta la delegazione finanziaria,
perché ha affrontato questa situazione con coraggio, con lo studio e soprattutto in
maniera proattiva e questo ci permette di arrivare a determinati provvedimenti, ma
questo è stato anche avvalorato dal lavoro dell’Assessore Rolando, innanzitutto la guida
dell’Assessorato e soprattutto anche la moral suasion, fatta anche tramite ANCI, è un
dato oggettivo e di questo non lo si può non ringraziare. Leggevo anche questa mattina,
da parte del Viceministro dell’Economia un impegno per salvaguardare i bilanci dei
Comuni, io spero che si possa arrivare quanto prima a delle notizie certe e soprattutto
che ci vengano date delle notizie positive, perché purtroppo in questo momento
dobbiamo solo aspettare e purtroppo sperare. Detto questo, non bisogna fermarsi,
bisogna far approvare questo provvedimento, del quale sono assolutamente felice che si
intervenga anche su altre tipologie del debito. Sappiamo benissimo che il debito di
questa Città è un fattore di rigidità nei nostri conti, oggettivo e molto spesso molto
stringente, nonostante in questi anni siano state effettuate delle politiche di riduzione,
però bisogna assolutamente continuare. Io penso anche che quanto diceva la
Capogruppo Artesio per quanto concerne i derivati, nonostante anche le sollecitazioni
politiche della Minoranza, la Capogruppo Artesio su questo ha sempre spinto, altre parti
della Minoranza sono felice che si interessino finalmente a questo tema, bisognerà
anche vedere le recenti sentenze che hanno coinvolto altri Comuni come possano
cambiare il panorama in materia. Detto questo, come Presidente di Commissione, mi
prendo l’onere anche di discuterne nelle situazioni che più verranno richieste da parte
dei Commissari, non c’è assoluto problema. L’ultima cosa, volevo ringraziare anche per
aver permesso di far approdare l’atto con articolo 93 in Consiglio Comunale, in quanto
è stato un passaggio necessario per portare il provvedimento all’approvazione in tempi
assolutamente utili e, data l’importanza di questo atto è stata sicuramente una
circostanza importante. Detto questo, per quanto mi riguarda e per quanto credo che
riguardi il Gruppo, il voto è assolutamente favorevole. Grazie, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Presidente Chessa. Abbiamo concluso con le dichiarazioni di voto, o
meglio, con gli interventi per i quali si sono segnati i Consiglieri. Non ci sono altre
dichiarazioni di voto da parte dei Gruppi Consiliari? Se non ci sono ulteriori
dichiarazioni di voto, possiamo procedere alla votazione mediante appello nominale,
quindi chiedo al Segretario Generale di procedere in tal senso.

SPOTO Mario (Segretario Generale)
(Votazione per appello nominale).
Va bene, 22 favorevoli.

SICARI Francesco (Presidente)
Per il verbale, con 22 Consiglieri votanti e 22 voti a favore, il Consiglio Comunale
approva la deliberazione.

SICARI Francesco (Presidente)
Come sempre, dobbiamo procedere con l’immediata eseguibilità, quindi chiedo di
esprimersi a tutti, in caso ci fosse contrarietà a dare lo stesso esito per l’immediata
eseguibilità, altrimenti procediamo dandola. Aspetto 10-20 secondi, come ogni volta, se
non ci saranno dichiarazioni contrarie, daremo lo stesso esito.
Non vedo contrarietà a dare lo stesso esito per l’immediata eseguibilità e quindi viene
data l’immediata eseguibilità con lo stesso esito della votazione precedente, alla
deliberazione appena discussa.
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